XII Commissione - Resoconto di marted́ 1° febbraio 2005


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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 1o febbraio 2005. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 13.40.

Sul calendario dei lavori.

Giuseppe PALUMBO, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 26 gennaio 2005 sono stati predisposti il seguente programma dei lavori della Commissione per il periodo gennaio-marzo 2005 ed il seguente calendario del lavori per la settimana dal 31 gennaio al 4 febbraio 2005.

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO GENNAIO-MARZO 2005

Gennaio

Sede referente:
Seguito esame dei provvedimenti di cui è già iniziato l'esame:
Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione di emoderivati (C. 4265, approvata dal Senato, e abbinate).
Disposizioni per l'attivazione di contratti di formazione lavoro per i medici specializzandi (C. 3687 Battaglia, C. 4859 Giulio Conti).
Disposizioni per la promozione e tutela del parto (C. 193 Cima e abbinate).


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Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia (C. 4231 Toia, approvata dal Senato, C. 3478 Drago).
Norme in favore di soggetti incontinenti e stomizzati (C. 148 Cè e abbinate).
Istituzione di Agenzie nazionali in materia di sicurezza alimentare (C. 2503 Fistarol e abbinate).
Professione di ottico-optometrista (C.755 Napoli, C. 1100 Labate, C. 3131 Mario Pepe, C. 3901 Duilio, C. 3405 Lusetti, C. 3643 Foti, C. 3854 Pagliarini).
Contributo straordinario all'Unione Italiana Ciechi (C. 5198, approvata dalla XII Commissione del Senato).
Disposizioni sulle associazioni di tutela delle persone disabili (C. 5121, approvata in un testo unificato dalla I Commissione del Senato).
Interventi straordinari per la sanità nel Mezzogiorno (C. 4968 D'Alema).
Medicine non convenzionali (C. 137 e abbinate).
Principi fondamentali in materia di Servizio sanitario nazionale (C. 5107 Governo).
Pet Therapy (C. 1753 Ruzzante e abbinate).

Interrogazioni, question-time e risoluzioni.

Febbraio

Sede referente:
Seguito dei provvedimenti già iniziati.
Provvedimenti nuovi:

Misure per la tutela giudiziaria dei disabili vittime di discriminazione (C. 4129 Governo).
Modifiche del rapporto di lavoro dei medici del Servizio sanitario nazionale (C. 4550 Palumbo, C. 4249 Cè, C. 4079 Costa, C. 4090 Labate).
Norme per garantire la presenza del medico rianimatore nelle situazioni di emergenza a tutela della salute dei cittadini (C. 1845 Caminiti).
Disposizioni per assicurare ai laureati in odontoiatria l'accesso ai concorsi per dirigente del Servizio sanitario nazionale (C. 5413 Caminiti).
Modifica alla legge 14 febbraio 1974, n. 37, in materia di accesso dei cani guida dei ciechi sui mezzi di trasporto pubblico e negli esercizi aperti al pubblico (C. 294 Giacco).
Norme per la tutela della salute dei lavoratori addetti ed ex-addetti alla lavorazione del cloruro di vinile monomero (C. 1917 Valpiana).
Nuove norme in materia di informazione sui medicinali per uso umano (C. 3522 Minoli Rota).
Nuove norme in favore dei minorati uditivi (C. 2404 Battaglia e Giacco).

Audizioni.

Interrogazioni, question-time e risoluzioni.

Marzo

Sede referente:
Seguito dei provvedimenti già iniziati.
Provvedimenti nuovi:

Norme per la prevenzione e la cura dell'osteoporosi quale malattia sociale (C.1868 Labate).
Istituzione del registro nazionale degli impianti protesici mammari (C: 3754 G. Mancuso, C. 4113 Labate, C. 4340 F. Martini).
Nuova disciplina dei consultori familiari (C. 5206 F. Martini).
Modifica all'articolo 18 del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1969, n. 128 in materia di competenze


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professionali nei servizi ospedalieri di anestesia e rianimazione (C. 3601 Caminiti).
Norme per il riconoscimento della sindrome post polio come malattia cronica e invalidante (C. 4841 Zanella).
Disposizioni in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica (C. 5083 Battaglia).
Disposizioni in favore dei trombofiliaci (C. 3331 Massidda).

Interrogazioni, question-time e risoluzioni.

NB: Il Presidente si riserva di inserire nel programma dei lavori della Commissione i seguenti punti:
disegni di legge di conversione di DL;
pareri su atti del Governo;
esame in sede consultiva di progetti di legge trasmessi dalle competenti Commissioni;
provvedimenti trasmessi dal Senato.

CALENDARIO DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO DAL 31 GENNAIO AL 4 FEBBRAIO 2005

Martedì 1o febbraio 2005.

Ore 12.55

Comunicazioni del Presidente:
Sul programma dei lavori per il periodo gennaio-marzo 2005 e sul calendario dei lavori per la settimana dal 31 gennaio al 4 febbraio 2005.

Ore 13

Commissioni riunite X-XII (Aula XII Commissione)

Sede referente:
Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica (seguito esame C. 5069 Governo, approvato dal Senato - Rel. per la X Commissione: Milanato; Rel. per la XII Commissione: Palumbo).

Al termine

Sede consultiva:
Alla VIII Commissione: Governo del territorio (esame testo unificato C. 153 Bossi ed abb. - Rel. Ercole).

Ore 13.45

Commissioni riunite XI-XII (Aula XI Commissione)

Audizioni informali:
Audizione informale di rappresentanti degli Istituti di Patronato (CEPA, CIPLA, CIPAS e COPAS) nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5121, approvata, in un testo unificato, dalla I Commissione permanente del Senato, e C. 5331 Perrotta recanti «Disposizioni sulle associazioni di tutela delle persone disabili».

Al termine

Sede referente:
Contributo straordinario all'Unione italiana ciechi (seguito esame C. 5198, approvata dalla XII Commissione del Senato - Rel. Castellani).

Al termine

Comitato ristretto:
Disposizioni in materia di indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati (seguito esame C. 4865 Volontè, C. 5020 Castellani - Rel. Castellani).


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Mercoledì 2 febbraio 2005.

Ore 13.30

Sede consultiva:
Alla VIII Commissione: Governo del territorio (seguito esame testo unificato C. 153 Bossi ed abb. - Rel. Ercole).

Al termine

Sede referente:
Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati (seguito esame C. 4265, approvata dal Senato, C. 143 Bolognesi, C. 277 Massidda, C. 351 Alberta De Simone, C. 552 Molinari, C. 892 Valpiana, C. 1983 Stagno d'Alcontres, C. 2720 Mereu, C. 4404 Gambale - Rel. Stagno d'Alcontres).
Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia (seguito esame testo unificato C. 4231, approvata dal Senato, C. 3478 Giuseppe Drago - Rel. Caminiti).

Al termine

Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Giovedì 3 febbraio 2005.

Ore 9

Audizioni informali:
Audizione informale di rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e di rappresentanti dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 4968 D'Alema recante «Interventi straordinari per la sanità nel Mezzogiorno».

Al termine a.m. Assemblea

Commissioni riunite II-XII (Aula XII Commissione)

Sede referente:
Modifiche alla legge 9 ottobre 1970, n. 740, in materia di sanità penitenziaria (esame C. 4127 Mario Pepe - Rel. per la II Commissione: Mario Pepe; Rel. per la XII Commissione: Ercole).

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 13.45.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 1o febbraio 2005. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 13.45.

Variazione nella composizione della Commissione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, comunica che il deputato Anna Maria Leone è entrata a far parte della Commissione in sostituzione del deputato Giuseppe Galati, in sostituzione del sottosegretario Giuseppe Galati.

Governo del territorio.
Testo unificato C. 153 Bossi ed abbinate.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Cesare ERCOLE (LNFP), relatore, osserva che il testo in esame, adottato quale testo base dalla VIII Commissione e risultante dall'unificazione di diverse proposte di legge, è finalizzato al riordino e all'accorpamento della normativa italiana in materia di governo del territorio e, in particolare, all'individuazione dei principi fondamentali operanti nella materia, al fine di agevolare gli interventi legislativi regionali nel settore. È noto, infatti, che la materia del governo del territorio risulta inclusa, ai sensi del nuovo Titolo V della


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Costituzione, nell'ambito della potestà legislativa concorrente, sicché spetta allo Stato solo la legislazione di principio, mentre gli interventi di dettaglio sono assegnati alle regioni. Ricorda inoltre che alla materia «governo del territorio» la Corte costituzionale ha ricondotto, fin dalla sentenza n. 303 del 2003, la disciplina in materia di urbanistica ed edilizia, mentre, in relazione ai lavori pubblici, la Corte ha sostenuto che «si tratta di ambiti di legislazione che non integrano una vera e propria materia, ma si qualificano a seconda dell'oggetto al quale afferiscono e pertanto possono essere ascritti di volta in volta a potestà legislative esclusive dello Stato ovvero a potestà legislative concorrenti».
Il nuovo riparto costituzionale delle competenze risulta ovviamente di difficile attuazione a fronte di una legislazione ordinaria ormai inadeguata al nuovo ordinamento territoriale, in quanto caratterizzata da un impianto centralizzatore in forte disarmonia con l'evoluzione dell'intero sistema delle autonomie regionali. In particolare, ci si riferisce alla legge n. 1150 del 17 agosto 1942, che è la normativa che reca la disciplina più organica della materia urbanistica, che peraltro non ha mai ricevuto effettiva e completa attuazione.
In ottemperanza a questi obiettivi di legislazione, l'articolo 1 individua le finalità del provvedimento nella fissazione, in attuazione dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, dei princìpi fondamentali in materia di governo del territorio, stabilendo che la potestà legislativa in materia di governo del territorio spetta alle regioni, ad esclusione degli aspetti direttamente incidenti sull'ordinamento civile e penale, sulla tutela della concorrenza, nonché sulla garanzia di livelli uniformi di tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali. L'articolo 2, invece, individua le funzioni amministrative in materia di governo del territorio rimesse allo Stato, precisando che le funzioni statali sono esercitate «attraverso politiche generali e di settore inerenti la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, l'assetto del territorio, la promozione dello sviluppo economico-sociale». Tale approccio alla materia viene confermato dal successivo articolo 4, che stabilisce che la ripartizione delle attribuzioni e delle competenze fra i diversi soggetti istituzionali e i rapporti tra questi e i soggetti interessati sono ispirati ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, secondo i criteri della autonomia, della responsabilità e della tutela dell'affidamento. In attuazione di tali criteri, l'articolo 5 individua nel comune il soggetto primario titolare delle funzioni di governo del territorio e l'ente preposto alla pianificazione urbanistica, mentre alle regioni spetta il compito di individuare, nel rispetto delle competenze e funzioni delle province, gli ambiti territoriali e i contenuti della pianificazione del territorio.
I profili di competenza della XII Commissione attengono, in particolare, all'articolo 3, che prevede che lo Stato, al fine di rimuovere condizioni di squilibrio economico e sociale, nonché di superare situazioni di degrado ambientale e urbano, possa predisporre appositi programmi di intervento in determinati ambiti territoriali volti a promuovere politiche di sviluppo economico locale, di coesione e solidarietà sociale coerenti con le prospettive di sviluppo sostenibile. Tali programmi di intervento devono essere concordati in sede di Conferenza unificata e devono essere attuati prioritariamente con gli strumenti di programmazione negoziata.
L'esigenza di garantire, nell'individuazione degli ambiti territoriali e dei contenuti della pianificazione, lo sviluppo sostenibile sul piano non solo economico ed ambientale, ma anche sociale, viene peraltro ripresa dal successivo articolo 5, comma 2: nello specifico, spetta alla regione garantire il perseguimento di questi obiettivi di sostenibilità sociale, attraverso la fissazione di regole di garanzia e di partecipazione degli enti territoriali ricompresi nell'ambito da pianificare. È evidente che a questo proposito emerge il ruolo del comune quale titolare delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali


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svolti a livello locale ai sensi della legge quadro sui servizi sociali n. 328 del 2000.
Segnala, inoltre, anche l'articolo 6, secondo il quale nei piani urbanistici deve essere garantita la dotazione necessaria di attrezzature e servizi pubblici e di interesse pubblico o generale. L'entità dell'offerta di servizi è misurata in base a criteri prestazioniali, con l'obiettivo di garantirne comunque un livello minimo, anche con il concorso dei soggetti privati. Spetta comunque alle regioni determinare i criteri di dimensionamento per i servizi che implicano l'esigenza di aree e le relative attrezzature.
È evidente che nel dimensionamento dei servizi pubblici cui fa riferimento la disposizione citata rientrano, da un lato, le previsioni di cui all'Accordo dell'8 agosto 2001, volte a garantire un rapporto costante tra posti letto ospedalieri e popolazione residente, in virtù delle quali deve essere garantita sul territorio un'offerta di 5 posti letto ogni mille abitanti, di cui 4 posti letto per acuti e 1 posto letto per la lungodegenza e la riabilitazione. Nella previsione sono altresì ricomprese le disposizioni di cui alla legge 2 aprile 1968, n. 475 sulla programmazione delle piante organiche delle sedi farmaceutiche.
Nel complesso, considerato che il provvedimento in esame, nel fissare i principi fondamentali in materia di governo del territorio, attribuisce un ampio rilievo agli obiettivi di sostenibilità sociale della pianificazione urbanistica e al corretto dimensionamento dei servizi pubblici, inclusi quelli ospedalieri e farmaceutici, sul territorio, propone di esprimere parere favorevole.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.55.

SEDE REFERENTE

Martedì 1o febbraio 2005. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Antonio Guidi.

La seduta comincia alle 14.40.

Contributo straordinario all'Unione italiana ciechi.
C. 5198, approvata dalla XII Commissione del Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 gennaio 2005.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta del 27 gennaio 2005 è stato rinviato l'esame degli emendamenti presentati al provvedimento in esame.

Carla CASTELLANI (AN), relatore, raccomanda l'approvazione dei propri emendamenti 1.5, 1.6, 2.1 e Tit. 1. Invita quindi, come già preannunciato nella scorsa seduta, il deputato Valpiana a ritirare i propri emendamenti, sui quali altrimenti il parere è contrario.
Rileva che nel corso dell'esame del provvedimento si è proceduto all'audizione informale di rappresentanti, oltre che dell'Unione italiana ciechi, anche della FAND e della FISH, da cui è stata avanzata, tra l'altro, la richiesta di tenere conto delle problematiche esistenti su tutto il territorio nazionale che interessano i soggetti con gravi handicap. Ricordato che il testo in esame è stato approvato dalla 12a Commissione permanente del Senato in sede deliberante con l'accordo di tutti i gruppi, osserva che nella relazione che accompagna il disegno di legge finanziaria sono già previste, come finalizzazioni, le risorse destinate alla realizzazione del Centro polifunzionale oggetto del provvedimento, che quindi risponde ad una specifica finalità. Pertanto l'introduzione nel testo di ulteriori previsioni normative potrebbe tradursi in un ostacolo all'approvazione di una normativa di evidente interesse sociale. Ritiene però che potrebbe esservi un comune impegno a presentare in tempi


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molto brevi un provvedimento, che potrebbe avere il carattere della trasversalità, con il quale determinare un incremento dei finanziamenti previsti da leggi, già vigenti, a tutela dei soggetti disabili.

Il sottosegretario Antonio GUIDI, in riferimento a quanto da ultimo rilevato dal relatore, ricorda la volontà, manifestata con chiarezza nel corso di un'intervista dal ministro Maroni, di aumentare i finanziamenti destinati al mondo dell'handicap.
Esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti del relatore, rilevando che l'emendamento 1.6, in particolare, prevede l'istituzione di un comitato nel cui ambito l'Unione italiana ciechi ha una rappresentanza paritaria rispetto a quella di altri organismi. Concorda inoltre, quanto ai restanti emendamenti, con il parere espresso dal relatore.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nel richiamare a sua volta l'intervista del ministro Maroni, nel corso della quale è stato manifestato l'intento di utilizzare il risparmio conseguente all'applicazione della cosiddetta legge Biagi, pari a circa 1 miliardo di euro, alla non autosufficienza in generale, prospetta la possibilità di approfondire il tema nel corso di un'audizione.

Luigi GIACCO (DS-U) sottolinea preliminarmente la rilevanza di interventi volti a mettere a disposizione di soggetti disabili risorse finanziarie, in particolare se destinate a soggetti in situazione di particolare debolezza, i quali richiedono servizi specifici e di natura maggiormente sperimentale.
In riferimento alla possibilità, cui accennava poc'anzi il sottosegretario Guidi, che vi sia la disponibilità di ulteriori fondi da destinare a soggetti con disabilità, evidenzia l'esigenza di cambiare l'ottica con cui si provvede alla distribuzione dei fondi. Si tratta infatti di privilegiare i programmi, i servizi e le prestazioni offerti a beneficio dell'utenza, piuttosto che destinare le risorse a determinate associazioni invece che ad altre. In proposito ricorda che nella scorsa legislatura la legge destinata ai ciechi pluriminorati metteva i finanziamenti a disposizione di una pluralità di associazioni.
Pertanto, pur ribadendo l'importanza dei servizi e delle prestazioni che potranno essere offerti dal Centro polifunzionale oggetto del provvedimento in esame, invita il Governo e i membri della Commissione ad operare affinché le risorse disponibili siano ripartite nell'ottica di finanziare i diversi programmi a vantaggio dell'utenza.
Conclusivamente, evidenzia l'opportunità che la Commissione affari sociali proceda allo svolgimento di una indagine conoscitiva sui servizi e sulle prestazioni offerte dalle associazioni che operano nel paese a sostegno dei soggetti handicappati. Ritiene infatti utile operare un monitoraggio in ordine, in particolare, all'utilizzo delle risorse assegnate alle diverse associazioni, storiche o meno.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che l'indagine prospettata dal deputato Giacco è oggetto anche di una proposta del deputato Valpiana, peraltro già presa in considerazione nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Invita pertanto fin da ora a formalizzare la richiesta relativa alla deliberazione di detta indagine, definendo un programma delle audizioni cui si ritiene necessario procedere.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) ritiene condivisibile l'emendamento 1.6 del relatore, volto ad istituire un comitato chiamato a coordinare le attività svolte dal Centro polifunzionale oggetto del provvedimento, che ritiene rispondente ad esigenze manifestate dalle associazioni nel corso dell'audizione informale svolta. Considerate le preoccupazioni e le prese di posizione anche particolaristiche delle associazioni nei confronti di un provvedimento che dovrebbe ricevere generale consenso, osserva che sarebbe opportuno astenersi da valutazioni in qualche misura qualunquistiche.


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Tiziana VALPIANA (RC) evidenzia che i suoi emendamenti sono volti a ricondurre le risorse disponibili al finanziamento di buone leggi già vigenti, con le quali si individuano obiettivi ben precisi. Rileva tuttavia che sarebbe delittuoso, pur mantenendo talune perplessità, non utilizzare fondi già finalizzati ad uno specifico intervento, considerato che si tratta di misure che hanno comunque come destinatari soggetti portatori di gravissimi handicap. Precisa peraltro che al Senato il provvedimento non ha avuto opposizioni in quanto in quel ramo del Parlamento Rifondazione comunista non è stato costituito come gruppo e pertanto non ha potuto opporsi all'esame del provvedimento in sede deliberante, nonostante la sua parte politica non condividesse la logica di finanziamenti ad hoc, in qualche modo di natura clientelare. Ritiene peraltro possibile approvare nel corso dell'esame in Commissione un ordine del giorno attraverso il quale ribadire la necessità di finanziare ulteriormente le attività previste nell'ambito di programmi previsti da leggi già vigenti.
Reputa condivisibile la previsione recata dall'emendamento 1.6 del relatore, che dà risposta a perplessità e contrarietà delle associazioni rappresentative dei soggetti portatori di handicap, evidenziate nel corso dell'audizione informale svolta.
Evidenzia a sua vota l'opportunità di procedere alla indagine conoscitiva prospettata anche dal deputato Giacco, stante il fatto che sono numerose in Italia le associazioni che operano a sostegno dei disabili, alcune delle quali, a differenza di altre, ricevono cospicui finanziamenti, sul cui utilizzo vengono esercitati pochi controlli. Si tratta pertanto di fare chiarezza in ordine alla destinazione e distribuzione delle risorse.
Conclusivamente, ritira i propri emendamenti, riservandosi di esprimere sul provvedimento nel suo complesso un voto non favorevole.

Luana ZANELLA (Misto-Verdi-U), pur ritenendo di buon senso gli emendamenti a firma Valpiana, osserva che il provvedimento in esame, che reca la firma anche di un rappresentante del suo gruppo, ha una finalità importante ed ha ottenuto al Senato un consenso unanime. Rileva tuttavia che finanziamenti a favore di soggetti preposti all'assistenza sanitaria e sociale dovrebbero essere inquadrati nell'ambito di una programmazione regionale o di piano di zona, garantendo un sostegno a determinate attività su tutto il territorio nazionale.
Pur preannunciando un voto favorevole sul provvedimento in esame, evidenzia la necessità di attuare una politica organica e coerente con la legislazione vigente, anche al fine di evitare che alcune associazioni possono sembrare favorite rispetto ad altre perché maggiormente in grado di esercitare pressioni e di trovare appoggi.

Il sottosegretario Antonio GUIDI concorda con l'esigenza, già evidenziata dal deputato Giacco, di prevedere contributi, anche a livello regionale o locale non « a pioggia» o ad singole associazioni, bensì sulla base di obiettivi.
Ritiene tuttavia non condivisibile l'atteggiamento in merito al finanziamento di talune associazioni piuttosto che ad altre, che auspica sia riconducibile ad una non approfondita conoscenza della tematica in oggetto.
Pur senza voler condurre una difesa d'ufficio, osserva che esistono ottime leggi nazionali che non trovano riscontro in ambito europeo e che da latitanze del passato emergono elementi di cui tenere conto. Osserva inoltre che quello della disabilità è un arcipelago complesso in cui emergono realtà delle quali in passato si era tenuto poco conto. In proposito rileva che è riconducibile alla Lega Filo d'oro il merito di aver infranto un pregiudizio nei confronti dei soggetti disabili pluriminorati. Da ciò consegue, ferma restando l'esigenza di non erogare finanziamenti «a pioggia», l'opportunità di valutare adeguatamente proposte volte ad ovviare alle carenze esistenti. Osserva inoltre che il pericolo è rappresentato non tanto dal fatto che si eroghino contributi ad un


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soggetto piuttosto che ad un altro, quanto dalla carenza di servizi esistenti. Ben venga allora un istituto, dislocato nel centro Italia, operante a sostegno dei soggetti sordociechi. Importante è però che i servizi offerti offrano garanzie di cogestione e che il centro non rappresenti una struttura in cui il disabile è destinato a rimanere senza limiti di tempo, quanto piuttosto per un periodo limitato e per essere inserito in un progetto volto ad un miglioramento alla sua qualità di vita.
Nel manifestare disponibilità a valutare favorevolmente eventuali ordini del giorno presentati che evidenzino le esigenze di ulteriori finanziamenti delle associazioni e degli organismi che si occupano di handicap, ritiene non sia possibile che ogni qual volta si preveda un finanziamento, anche destinato ad un progetto meritevole, si adombri un ipotesi di clientelismo, mentre reputa piuttosto doveroso un controllo successivo sull'impiego del finanziamento.
Richiamato incidentalmente il buon lavoro compiuto in passato, in una logica di condivisione, con la chiusura degli ospedali psichiatrici, ribadisce l'opportunità di un adeguato controllo sulla spesa per i servizi offerti. Sempre per quanto attiene alla salute mentale, ricordato di avere già chiesto da un anno all'Agenzia per le regioni di esercitare controlli sulle risorse destinate a quel comparto, ribadisce l'esigenza di una vigilanza, nell'ottica però di un atteggiamento fiducioso nei confronti delle proposte avanzate dalle associazioni.

La Commissione con distinte votazioni, approva quindi gli emendamenti 1.5, 1.6, 2.1 e Tit. 1 del relatore.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che il testo risultante dagli emendamenti approvati sarà trasmesso alle competenti Commissioni per l'espressione del prescritto parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.
C. 4865 Volontè e C. 5020 Castellani.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.15 alle 15.35.