XI Commissione - Giovedì 14 ottobre 2004


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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-03541 Delbono: Cotonificio Olciese.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'atto ispettivo, oggi in discussione, concernente la Soc. OLCESE S.p.A., vorrei comunicare che la questione viene seguita con attenzione dal Ministero che rappresento. Il Gruppo Olcese S.p.A. si connota come produttore di rilievo nel settore dei filati ma, nel corso del 2002, anche a causa della difficile congiuntura dell'intero comparto tessile, si è trovato esposto ad un forte indebitamento.
Come ricordato dall'interrogante, a conclusione di un primo confronto svoltosi tra le parti, presso il Ministero, in data 27 settembre 2004., l'Azienda non ha escluso la possibilità di chiedere l'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria.
Considerata l'opportunità di non precludere l'utilizzo di ogni possibile strumento alternativo alla mobilità, questo Ministero ha ritenuto utile favorire gli ulteriori approfondimenti che le parti ritengono necessari affinché si possano creare le condizioni per il ricorso all'amministrazione straordinaria.
Si è tenuto lo scorso 11 ottobre presso il Ministero una riunione che le parti hanno concordemente rinviato al 19 ottobre 2004.
Il rinvio si è reso necessario in considerazione del fatto che, con riferimento alla procedura di mobilità avviata dalla società Olcese, si comunica che è stata presentata istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza, in ordine alla quale risulta che il Tribunale di Milano provvederà il 14 ottobre prossimo. In seguito alla relazione del commissario giudiziale il Tribunale potrebbe ammettere la Società alla procedura di amministrazione straordinaria, in alternativa al fallimento.
Pertanto, potendo la decisione del tribunale incidere sul possibile impiego degli ammortizzatori sociali, si è ritenuto opportuno aggiornare la riunione.
Posso comunque assicurare che gli sviluppi relativi alla vicenda relativa alla società in argomento verranno seguiti con attenzione dai competenti uffici.


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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-03583 Lopresti: Trasferimento lavorazioni del CPO di Pavia.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'atto ispettivo in discussione, vorrei riferire che, ad oggi, la competente Direzione provinciale di Pavia non è stata interessata in ordino alla problematica evidenziata né dall'Azienda né dalle Organizzazioni sindacali, né risultano proposti tentativi di conciliazione in conseguenza dei supposti trasferimenti di personale dal Centro Postale Operativo di Pavia ad altre sedi.
La citata direzione provinciale ha, tuttavia, provveduto ad acquisire elementi di informazione presso le organizzazioni sindacali territoriali.
Nello specifico, si è appurato che risale a qualche anno fa la problematica concernente il ridimensionamento dell'organico e la riorganizzazione delle sedi operative (il fenomeno pare interessi anche altre provincie della Lombardia Lodi- Lecco).
Per quanto concerne il Centro Postale Operativo di Pavia risulta, come ricordato dall'interrogante, che in data 2 agosto 2003 l'Azienda Poste Italiane, Risorse Umane, Milano ha comunicato alle organizzazioni sindacali il proprio intento di trasferire tutte le lavorazioni al Peschiera Borromea.
A seguito di tale comunicazione le parti sociali hanno attivato iniziative per contrastare l'intendimento aziendale, proclamando, da ultimo, una astensione dal lavoro in data ancora da definire.
In data odierna è previsto un primo incontro tra l'Azienda e le organizzazioni sindacali, il prossimo è previsto per il 18 ottobre 2004.
Posso assicurare l'onorevole Losurdo che seguiremo, per il tramite della competente direzione provinciale, l'esito degli incontri con la possibilità di intervenire laddove, ovviamente, ne venisse fatta richiesta.