IX Commissione - Giovedì 16 ottobre 2003


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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-02445 Pasetto: Disagi negli uffici postali di Balvano, Albano di Lucania e Sant'Angelo Le Fratte.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'onorevole Carmen Motta pone, con l'interrogazione rivolta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, alcune questioni che, nelle linee programmatiche generali, sono state affrontate nella ampia risposta resa in questa sede all'atto dell'onorevole Giacco ed altri 5-01373.
Tuttavia, la rilevanza sociale della questione dell'abbattimento delle barriere architettoniche per facilitare l'accesso alle strutture ferroviarie da parte dei cittadini disabili, richiede qui un doveroso approfondimento con specifico riferimento alla stazione di Parma.
Al riguardo, quindi, Ferrovie dello Stato s.p.a., costantemente impegnata ad affrontare le problematiche della clientela disabile, ha riferito che nel corso del 2000 sono stati attivati 3 tavoli di lavoro con le più rappresentative Associazioni per lo studio di tali problematiche.
In tale contesto, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) coordina il tavolo «accesso agli impianti» e partecipa al tavolo «accesso ai treni».
Nell'ambito del primo tavolo sono state redatte le linee guida «accessibilità nelle stazioni» che costituiscono attualmente gli standard che vengono applicati negli interventi di nuova realizzazione e nelle ristrutturazioni delle stazioni.
Per favorire la mobilità e la fruizione dei servizi nelle stazioni, da parte dei clienti disabili, si stanno eseguendo interventi di natura strutturale e tecnologica.
Sulla rete ferroviaria insistono circa 2700 stazioni, la maggior parte delle quali costruite in epoche lontane e non rispondenti agli standard per la clientela fisicamente più svantaggiata.
Sono stati avviati, pertanto, specifici programmi di riqualificazione suddivisi per le 3 categorie di stazioni (grandi, medie e piccole).
Tali programmi sono articolati per il periodo 2004-2006 e prevedono anche interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Per quanto attiene, nello specifico, la stazione di Parma, su cui vertono i quesiti posti dall'onorevole Motta, Ferrovie dello Stato ha riferito che detta stazione, facente parte nel network Centostazioni, è stata recentemente oggetto, da parte di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), di considerevoli interventi di recupero architettonico e funzionale.
Le opere hanno riguardato:
riqualificazione dell'atrio e della sala d'attesa;
rifacimento completo della biglietteria;
tinteggiatura ed opere esterne della facciata lato piazza e recupero infissi originali;
realizzazione di una nuova centrale termica, impianto di condizionamento, nuovi impianti elettrici e telefonici.

Nell'ambito dei suddetti lavori, con specifici interventi finalizzati al superamento della barriere architettoniche e sensoriali, la stazione è stata dotata delle seguenti strutture e dispositivi:
porte d'accesso all'atrio ed alla sala d'attesa con apertura automatica;
accessibilità della pavimentazione dai posti auto dedicati al primo marciapiede;


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sportelli bancone biglietteria con altezza ridotta per disabili in carrozzina;
servizio igienico dedicato;
percorsi tattili nell'atrio per disabili visivi.

Per quanto riguarda l'accessibilità ai binari, diversi dal primo, si fa presente che era stata prevista e finanziata la realizzazione di un nuovo sottopassaggio, dotato di ascensori per il collegamento con i marciapiedi, in considerazione delle difficoltà tecniche di adeguamento di quello esistente.
La realizzazione di questa opera è stata, tuttavia, sospesa per evitare interferenze con il progetto predisposto dall'architetto Bohigas per la città di Parma, che prevede un'opera di sottoattraversamento della stazione.
Tale struttura di rilevanza urbana, contenente percorsi carrabili e pedonali, servizi ferroviari e commerciali, interessante 46.000 mq di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), è finalizzata ad una riorganizzazione fisica e funzionale di tutta l'area circostante.
Il progetto consentirà l'accesso dalla struttura d'attraversamento ai binari tramite percorsi protetti ed ascensori.
Occorre, comunque, precisare che la stazione di Parma fa parte dei 182 impianti nei quali viene prestato servizio di assistenza alla clientela disabile da parte di Trenitalia S.p.a..
Tale servizio, dietro prenotazione, prevede: accoglienza del cliente, accompagnamento ai binari attraverso le apposite passatoie a raso, salita a bordo del treno mediante l'ausilio di carrello elevatore.
Pertanto, l'impianto in questione, anche se limitatamente ai disabili motori, consente un'accessibilità conforme alla normativa vigente (decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 1996).
Per le altre non conformità e malfunzionamenti segnalati di dispositivi esistenti (chiusura dei bagni per disabili, segnaletica dei posti auto dedicati), la società ferroviaria ha già provveduto al loro adeguamento.
Infine, per quanto concerne le bacheche per quadri orari, si fa presente che l'altezza di queste da terra di 85 cm consente mediante la lettura da parte della generalità dell'utenza ed è in linea con le raccomandazioni europee in materia. D'altra parte, un'altezza minore comporterebbe notevoli svantaggi ai clienti più anziani.


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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01373 Giacco: Fruizione dei servizi ferroviari da parte dei soggetti disabili.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito all'interrogazione cui si risponde, Ferrovie dello Stato s.p.a., nel premettere che il Gruppo societario è costantemente impegnato ad affrontare le numerose problematiche relative all'accessibilità al vettore ferroviario da parte dei clienti disabili, ha riferito che nel corso del 2000 sono stati attivati 3 tavoli di lavoro con le più rappresentative Associazioni per lo studio di tali problematiche.
I tavoli di lavoro in argomento sono attualmente operativi per:
accesso agli impianti;
accesso ai treni;
organizzazione servizi alla clientela.

Nell'ambito del primo tavolo sono state redatte le linee guida «accessibilità nelle stazioni» che costituiscono attualmente gli standard che vengono applicati negli interventi di nuova realizzazione e nelle ristrutturazioni delle stazioni.
Per favorire la mobilità e la fruizione dei servizi nelle stazioni, da parte dei clienti disabili, si stanno eseguendo interventi di natura strutturale e tecnologica.
Sulla rete ferroviaria insistono circa 2700 stazioni, la maggior parte delle quali costruite in epoche lontane e non rispondenti agli standard per la clientela fisicamente più svantaggiata.
Sono stati avviati, pertanto, specifici programmi di riqualificazione suddivisi per le 3 categorie di stazioni (grandi, medie e piccole).
Sono stati, così, programmati interventi, nel triennio 2004-2006, nelle 103 stazioni di media grandezza gestite da Centostazioni s.p.a. e nelle 13 principali stazioni della rete gestite da Grandi Stazioni s.p.a..
In conformità alla Carta dei Servizi 2003 sono, inoltre, in programma interventi di adeguamento delle strutture architettoniche alla normativa, per consentire ai disabili l'accessibilità al primo binario nelle piccole stazioni e fermate della rete.
È prevista, inoltre, la creazione di posti auto dedicati ai portatori di handicap. Sono escluse le stazioni sotterranee e quelle che hanno impianti accessibili ai disabili a distanza di un chilometro.
Si evidenzia, inoltre, che la dotazione delle stazioni di carrelli elevatori è curata dalle imprese ferroviarie.
Gli investimenti di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni comprese nella Carta dei servizi sono:
a) 8 milioni di euro nelle grandi stazioni; inizio lavori: metà del 2003-termine fine del 2006;
b) 20 milioni di euro nelle stazioni, intermedie; inizio lavori entro il 2003-termine nel 2006;
c) 25 milioni di euro (comprensivi della realizzazione dei sottopassaggi) nelle piccole stazioni e fermate.

Per le nuove stazioni in progettazione o in corso di realizzazione [Torino Porta Susa, Bologna Centrale, Reggio Emila (AV/AC), Firenze (AV/AC), Roma Tiburtina, Napoli Afragola (AC/AV)], Rete Ferroviaria Italiana (RFI) terrà conto delle linee


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guida relative all'accessibilità e all'abbattimento delle barriere architettoniche, allegate. Lo stessa, nell'ambito del potenziamento dei nodi urbani e raddoppi di linee, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sta progettando o realizzando circa 160 stazioni e fermate che tengono conto delle linee guida.
Per quanto riguarda gli interventi di carattere organizzativo, Ferrovie dello Stato s.p.a. ha fatto presente che:
sono stati abilitati fino ad oggi 197 impianti;
sono programmate, per il secondo semestre 2003, ulteriori abilitazioni di impianti nel circuito di assistenza clienti disabili, con potenziamento di mezzi ed ausili per la salita/discesa dalle carrozze (carrelli elevatori) e mezzi per facilitare gli spostamenti del cliente nell'ambito delle stazioni di testa (veicoli elettrici) con eventuali dispositivi incorporati per l'accesso diretto al treno;
dal mese di gennaio 2003 è stato istituito il numero unificato regionale in ciascuna delle principali stazioni (Master) della rete per la richiesta del servizio di assistenza in partenza ed arrivo nelle stazioni comprese nell'area regionale e/o sul restante territorio nazionale per le stazioni del circuito di assistenza;
sono state attivate apposite caselle di posta elettronica presso il Centro di Assistenza Disabili (CAD) di ciascuna stazione principale per la richiesta del servizio di assistenza: inoltre, l'informazione dedicata viene erogata anche attraverso appositi opuscoli informativi cartacei ed in braille intitolati «I Servizi per la clientela disabile» e sezioni informative sul sito web Trenitalia e sull'Orario Ufficiale;
dal mese di aprile 2003 sono stati attivati call center regionali, per agevolare la richiesta di prenotazione e organizzazione del viaggio da parte della clientela disabile;
dal 1o maggio 2003 il tempo di prenotazione del servizio di assistenza alla clientela disabile è stato ridotto, nelle 14 principali stazioni, da 6 a 3 ore;
è in corso di attuazione il progetto di incremento del numero delle stazioni abilitate al servizio di assistenza ai disabili, recentemente portate da 181 a 197 raggiungendo, entro il 2003, il numero di 220; sono, peraltro, in atto contatti con l'A.N.C.I. per verificare se vi siano le condizioni per un'ulteriore implementazione del servizio di assistenza con la collaborazione dei Comuni; allo stesso fine si sta approfondendo la possibilità di coinvolgere anche Associazioni di volontariato;
al fine di migliorare la formazione del personale di front-line con riferimento alle esigenze della clientela disabile, in occasione dei corsi periodici programmati per il personale di assistenza a terra e a bordo, è stato previsto uno spazio specifico per interventi didattici dedicati alle problematiche dei portatori di handicap e alle norme generali di comportamento. Le relative lezioni sono tenute da docenti indicati dalle Associazioni più rappresentative delle tre principali tipologie di disabilità. Tale formazione costituisce vincolo contrattuale anche per l'Impresa Appaltatrice del servizio operativo di assistenza in stazione;
è in fase di realizzazione il progetto di revisione del Sito Trenitalia.com per consentire ai non vedenti l'accesso diretto, senza l'ausilio del CD-rom attualmente distribuito. Tale progetto prevede anche la possibilità, per la clientela non vedente, di acquistare on-line i titoli di viaggio.

Per gli interventi riguardanti le attrezzature e il materiale rotabile:
è in fase di completamento l'installazione, nelle piccole stazioni, di circa 1300 monitor provvisti di sintesi vocale, in grado di fornire, anche ai non vedenti, informazioni fisse (come orario dei treni, rivendite biglietti eccetera) e variabili (come interruzioni del servizio, scioperi, eccetera);


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è in fase di sperimentazione uno speciale mezzo (tipo golf-car), per il servizio di assistenza nelle stazioni di testa, con elevatore incorporato per la salita/discesa dalle carrozze di viaggiatori su sedia a ruote;
sono state definite le specifiche tecniche di massima di un elevatore meccanico da installare a bordo delle vetture pilota adibite ai servizi regionali ed è in fase di allestimento un prototipo di vettura a doppio piano che verrà sottoposto alle Associazioni per verificarne la funzionalità;
è stato messo a punto un sistema di aggancio idoneo a fissare a bordo treno la maggior parte delle sedie a ruote attualmente in commercio (circa l'80/85 per cento), la cui funzionalità è stata già testata dalle Associazioni. Si provvederà all'applicazione di tale dispositivo in occasione degli interventi di ristrutturazione delle carrozze interessate;
è stato approntato un sistema di sostegno tramite cintura a quattro punti di ancoraggio per i disabili con problemi anche agli arti superiori, la cui funzionalità è stata già verificata dalle Associazioni. Si sta valutando la modalità più opportuna per estendere l'applicazione del dispositivo;
sono state individuate alcune modifiche alla toilette attrezzata per i disabili nelle carrozze tipo «X» trasformate che consentono di eliminare il dislivello della rampa di accesso e di agevolare l'apertura della porta. La funzionalità del sistema è stata già testata dalle Associazioni su un prototipo di carrozza allestita. Tali modifiche saranno apportate su tutte le carrozze sottoposte gradualmente a ristrutturazione;
si sta procedendo alla graduale individuazione di postazione per sedia a ruote sui convogli del trasporto regionale, coerentemente con i programmi di ristrutturazione.

Per quanto concerne le attività svolte nell'anno 2002, i relativi dati possono essere così sintetizzati:
numero degli interventi di assistenza eseguiti nelle stazioni abilitate al servizio: sono stati effettuati circa 100.000 interventi di assistenza per viaggi di clienti disabili;
livello delle prestazioni: è stata costantemente verificata la qualità delle prestazioni e migliorati gli standard operativi;
formazione del personale: sono stati definiti gli standard di comportamento e sono stati programmati i corsi di formazione per il personale operativo di assistenza (v. sopra);
attività di comunicazione e informazione: sono stati stampati e distribuiti oltre 70.000 opuscoli «I servizi per la clientela disabile», oltre ad altro materiale particolare, come opuscoli in braille e audiocassette con informazioni per la clientela non vedente; a ciò si aggiunge l'informazione specifica fornita attraverso «FS-Informa» e il sito web di Trenitalia;
agevolazioni relative ai prezzi del trasporto: si è registrato un costante incremento delle richieste della «Carta Blu», che consente il viaggio gratuito per l'accompagnatore del cliente disabile titolare dell'indennità di accompagnamento.

Per quanto riguarda, infine, l'adeguamento delle navi traghetto, si fa presente che:
1) la maggior parte delle navi traghetto in servizio sullo Stretto di Messina, oltre ad essere dotata di locali per servizi igienici appositamente attrezzati, è munita dì idonei dispositivi per il trasporto di disabili dal ponte d'imbarco al ponte saloni (sulle navi Scilla e Villa San Giovanni sono installati ascensori per trasporto disabili e sulle navi Iginia, Sibari, Rosalia ed Enotria sono presenti scale con pedane motorizzate);


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2) le unità veloci Segesta JET, Selinunte JET e Tindari JET, in servizio sullo Stretto di Messina, sono munite di passerella d'imbarco a livelli, che consente alle persone disabili l'accesso al salone principale dotato di locale igienico adeguato.

Con riferimento all'episodio segnalato nell'atto ispettivo, Ferrovie dello Stato s.p.a. ha riferito che i responsabili delle strutture di Trenitalia S.p.a. hanno già affrontato le problematiche della vicenda con lo studente J. C. nei vari incontri che si sono avuti nel corso del mese di novembre 2002.
Al cliente in questione, inoltre, è stata inviata in data 21 novembre 2002 anche una specifica comunicazione sulle modalità di fruizione del servizio di assistenza disabili e sulle iniziative di Trenitalia S.p.a. volte al miglioramento dello stesso.
Al giovane studente è stato accreditato, con bonifico bancario, l'importo da lui speso per il taxi il 12 ottobre 2002.


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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-01549 Pasetto: Affidabilità e sicurezza del servizio di radiomisure di ENAV Spa.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito alle problematiche evidenziate con l'atto ispettivo cui si risponde, si fa presente che l'ENAV - Ente Nazionale Assistenza al Volo - interessato a riguardo, ha riferito che, i propri aeromobili Cessna Citation utilizzati a scopi radiomisure sono stati di recente implementati con modifiche migliorative le quali, a tutt'oggi, sono tali da poter garantire l'utilizzo degli stessi nel rispetto della sicurezza e delle normative vigenti.
Nello specifico, l'Ente fa conoscere di aver introdotto le modifiche obbligatorie quali la B-RNAV, Ground Proximity Warning System, Spaziatura 8,33 KHZ.
L'unica implementazione che dovrà essere obbligatoriamente introdotta entro il 1o gennaio 2005 è quella del sistema ACAS (Airborne Collision Avoidance System), divenuto obbligatorio anche per aeromobili che hanno un peso massimo al decollo superiore a 5.700 Kg.
L'Ente fa presente, altresì, che i propri aeromobili adibiti al servizio radiomisure sono certificati al «Lavoro Aereo» da parte dell'ENAC.
Per quanto concerne l'attività radiomisure da svolgere all'estera, l'ENAV riferisce di non essere a conoscenza di una richiesta ufficiale da parte della Grecia; difatti, l'addetto militare greco presso l'Ambasciata italiana, aveva solo inviato all'Ente medesimo una generica richiesta mai formalizzata.
Tuttavia, è stata invece elaborata da parte di ENAV un'offerta di servizio per l'attività di che trattasi, per la Slovenia che, comunque, non ha avuto seguito.
L'acquisizione di un velivolo del tipo ATR/42 da Alitalia Express era mirata essenzialmente al lavoro aereo connesso con il programma Free Flight e non all'attività radiomisure propriamente detta, per la quale l'ATR/42 non risulterebbe idoneo a causa delle sue limitazioni operative.
L'Ente fa conoscere, infine, che nell'anno 2002 per l'attività di radiomisure sono state effettuate n. 1870 ore di utilizzo degli aeromobili attrezzati, distribuite in: attività istituzionali per l'ENAV pari a n. 1494 ore volo; attività svolta per conto dell'Aeronautica militare pari a n. 343 ore di volo; attività svolta per altri committenti pari a n. 33 ore di volo.


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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-02087 Motta: Abbattimento delle barriere architettoniche nella stazione ferroviaria di Parma.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'onorevole Carmen Motta pone, con l'interrogazione rivolta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, alcune questioni che, nelle linee programmatiche generali, sono state affrontate nella ampia risposta resa in questa sede all'atto dell'onorevole Giacca ed altri 5-01373.
Tuttavia, la rilevanza sociale della questione dell'abbattimento delle barriere architettoniche per facilitare l'accesso alle strutture ferroviarie da parte dei cittadini disabili, richiede qui un doveroso approfondimento con specifico riferimento alla stazione di Parma.
Al riguardo, quindi, Ferrovie dello Stato s.p.a., costantemente impegnata ad affrontare le problematiche della clientela disabile, ha riferito che nel corso del 2000 sono stati attivati 3 tavoli di lavoro con le più rappresentative Associazioni per lo studio di tali problematiche.
In tale contesto, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) coordina il tavolo «accesso agli impianti» e partecipa ai tavolo «accesso ai treni».
Nell'ambito del primo tavolo sono state redatte le linee guida «accessibilità nelle stazioni» che costituiscono attualmente gli standard che vengono applicati negli interventi di nuova realizzazione e nelle ristrutturazioni delle stazioni.
Per favorire la mobilità e la fruizione dei servizi nelle stazioni, da parte dei clienti disabili, si stanno eseguendo interventi di natura strutturale e tecnologica.
Sulla rete ferroviaria insistono circa 2700 stazioni, la maggior parte delle quali costruite in epoche lontane e non rispondenti agli standard per la clientela fisicamente più svantaggiata.
Sono stati avviati, pertanto, specifici programmi di riqualificazione suddivisi per le 3 categorie di stazioni (grandi, medie e piccole).
Tali programmi sono articolati per il periodo 2004-2006 e prevedono anche interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Per quanto attiene, nello specifico, la stazione di Parma, su cui vertono i quesiti posti dall'onorevole Motta, Ferrovie dello Stato ha riferito che detta stazione, facente parte nel network Centostazioni, è stata recentemente oggetto, da parte di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), di considerevoli interventi di recupero architettonico e funzionale.
Le opere hanno riguardato:
riqualificazione dell'atrio e della sala d'attesa;
rifacimento completo della biglietteria;
tinteggiatura ed opere esterne della facciata lato piazza e recupero infissi originali;
realizzazione di una nuova centrale termica, impianto di condizionamento, nuovi impianti elettrici e telefonici.

Nell'ambito dei suddetti lavori, con specifici interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche e sensoriali, la stazione è stata dotata delle seguenti strutture e dispositivi:
porte d'accesso all'atrio ed alla sala d'attesa con apertura automatica;
accessibilità della pavimentazione dai posti auto dedicati al primo marciapiede;


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sportelli bancone biglietteria con altezza ridotta per disabili in carrozzina;
servizio igienico dedicato;
percorsi tattili nell'atrio per disabili visivi.

Per quanto riguarda l'accessibilità ai binari, diversi dal primo, si fa presente che era stata prevista e finanziata la realizzazione di un nuovo sottopassaggio, dotato di ascensori per il collegamento con i marciapiedi, in considerazione delle difficoltà tecniche di adeguamento di quello esistente.
La realizzazione di questa opera è stata, tuttavia, sospesa per evitare interferenze con il progetto predisposto dall'architetto Bohigas per la città di Parma, che prevede un'opera di sottoattraversamento della stazione.
Tale struttura di rilevanza urbana, contenente percorsi carrabili e pedonali, servizi ferroviari e commerciali, interessante 46.000 mq di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), è finalizzata ad una riorganizzazione fisica e funzionale di tutta l'area circostante.
Il progetto consentirà l'accesso dalla struttura d'attraversamento ai binari tramite percorsi protetti ed ascensori.
Occorre, comunque, precisare che la stazione di Parma fa parte dei 182 impianti nei quali viene prestato servizio di assistenza alla clientela disabile da parte di Trenitalia S.p.a.
Tale servizio, dietro prenotazione, prevede: accoglienza del cliente, accompagnamento ai binari attraverso le apposite passatoie a raso, salita a bordo del treno mediante l'ausilio di carrello elevatore.
Pertanto, l'impianto in questione, anche se limitatamente ai disabili motori, consente un'accessibilità conforme alla normativa vigente (decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 1996).
Per le altre non conformità e malfunzionamenti segnalati di dispositivi esistenti (chiusura dei bagni per disabili, segnaletica dei posti auto dedicati), la società ferroviaria ha già provveduto al loro adeguamento.
Infine, per quanto concerne le bacheche per quadri orari, si fa presente che l'altezza di queste da terra di 85 cm consente mediante la lettura da parte della generalità dell'utenza ed è in linea con le raccomandazioni europee in materia. D'altra parte, un'altezza minore comporterebbe notevoli svantaggi ai clienti più anziani.