Giunta per le autorizzazioni - Resoconto di mercoledì 28 maggio 2003


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Mercoledì 28 maggio 2003. - Presidenza del presidente Vincenzo SINISCALCHI.

La seduta comincia alle 8.50.

Comunicazioni del Presidente in materia di conflitti di attribuzione.

(Il deputato Filippo Mancuso si allontana dall'aula).

Vincenzo SINISCALCHI, Presidente, comunica che è pervenuta la seguente lettera da parte del Presidente della Camera: «Gentile Presidente, con due ordinanze (le nn. 154 e 156 del 2003) notificate il 20 maggio 2003, la Corte costituzionale ha dichiarato ammissibili altrettanti conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato sollevati rispettivamente dal giudice delle preliminari (Ufficio IX) presso il tribunale di Roma e dalla corte d'appello di Milano nei confronti della Camera, a seguito di deliberazioni della Camera medesima rispettivamente della XIII e della XIV legislatura, con cui si è stabilito che i fatti per i quali sono in corso procedimenti giudiziari nei confronti dei deputati Filippo Mancuso nell'un caso (doc. IV-quater n. 179) e Umberto Bossi nell'altro (doc. IV-quater n. 18) sono da ritenersi insindacabili ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Le sarei grato se il Collegio che Ella presiede potesse fornirmi utili elementi di valutazione, al fine di istruire le questioni in vista delle deliberazioni di competenza della Camera». Personalmente si asterrà sulla valutazione se sia opportuno o meno che la Camera si costituisca in giudizio.

Niccolò GHEDINI (FI) ritiene, come sempre in questi casi, doverosa da parte della Camera la costituzione in giudizio.

Carolina LUSSANA (LNP) ed Erminia MAZZONI (UDC (CCD-CDU)) concordano con il deputato Ghedini.

Francesco CARBONI (DS-U), anch'egli ribadendo la sua consueta posizione in ordine a deliberazioni d'insindacabilità precedentemente assunte dalla Camera al di fuori dei presupposti di applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, dissente dal deputato Ghedini.

Pierluigi MANTINI (MARGH-U), così come faticò a comprendere - con speciale riguardo al conflitto inerente all'insindacabilità


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relativa all'onorevole Bossi - i motivi per cui le dichiarazioni di quest'ultimo potessero essere ritenute coperte dall'immunità parlamentare, oggi fatica a ravvisare una qualsiasi correttezza o utilità di una costituzione in giudizio da parte della Camera. Concorda pertanto con il deputato Carboni.

Vincenzo SINISCALCHI, Presidente, riferirà al Presidente della Camera sull'esito della discussione.

(Il deputato Filippo Mancuso viene invitato a rientrare nell'aula).

ESAME DI UNA RICHIESTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ AI SENSI DELL'ARTICOLO 68, PRIMO COMMA, DELLA COSTITUZIONE

Richiesta avanzata dal deputato Umberto Bossi con riferimento ad un procedimento penale pendente nei suoi confronti presso la procura della Repubblica presso il tribunale di Bergamo (proc. n. 844/02 RGNR - n. 4778/02 RGGIP).
(Esame e conclusione).

Erminia MAZZONI [UDC (CCD-CDU)], relatore, illustra diffusamente i fatti all'origine della richiesta, precisando che il procedimento trae origine da un esposto firmato dal sindaco di Roma pro tempore, onorevole Francesco Rutelli, e dal direttore generale del comune di Roma, Pietro Barrera, in ordine a frasi dell'onorevole Bossi ritenute lesive dell'onore e della reputazione della popolazione della Capitale. Per vero, tali frasi rientravano nel contesto delle invettive squisitamente politiche rivolte dall'attuale ministro delle riforme nei confronti del sistema fiscale e di spesa pubblica che alimentavano asseritamente meccanismi centralistici di clientela e corruttela. Quanto queste valutazioni siano strettamente connesse all'attività parlamentare dell'onorevole Bossi e del movimento politico da lui capeggiato è reso evidente dalle innumerevoli proposte di legge in materia di federalismo, anche fiscale, avanzate in Parlamento. Propone pertanto che la Giunta deliberi nel senso dell'insindacabilità.

Pierluigi MANTINI (MARGH-U) si dichiara assai perplesso sulla ricostruzione dei fatti operata dal relatore. Sottolinea che l'onorevole Bossi in realtà è uso al mero insulto verso Roma ladrona e crede molto difficile che si possano rintracciare negli atti parlamentari espressioni di contenuto analogo a quelle contestategli nel procedimento in titolo. Deliberare nel senso dell'insindacabilità per questo caso significherebbe riconoscere ai deputati un diritto di espressione illimitato legato al mero status. Voterà contro la proposta del relatore.

Francesco CARBONI (DS-U) concorda con il deputato Mantini.

Niccolò GHEDINI (FI), nel sottolineare taluni errori materiali a suo avviso esistenti nei provvedimenti giudiziari relativi al procedimento in titolo e la cui copia è acquisita agli atti, concorda comunque con la proposta del relatore.

Filippo MANCUSO (Misto) riafferma che il giudizio della Giunta non può afferire alla maggiore o minore gravità nel merito delle parole addebitate al deputato interessato, ma solo all'esistenza di un nesso con l'attività parlamentare. Peraltro, nel caso di specie, ritiene che l'iniziativa giudiziaria dell'onorevole Rutelli a tutela dell'onore della città di cui era sindaco non sia fondata, giacché solo le persone fisiche possono essere titolari di tale bene-interesse e non gli enti.

Carolina LUSSANA (LNP), nel condividere quanto esposto da chi l'ha preceduta, dichiara il suo voto favorevole alla proposta del relatore.

La Giunta, a maggioranza, approva la proposta del relatore, dandogli il mandato di riferire all'Assemblea nel senso che i fatti oggetto del procedimento in titolo concernono opinioni espresse da un membro


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del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni.

La seduta termina alle 9.30.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ESAME DELLE SEGUENTI RICHIESTE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ AI SENSI DELL'ARTICOLO 68, PRIMO COMMA, DELLA COSTITUZIONE:

Richiesta avanzata dal deputato Vittorio Sgarbi con riferimento ad un procedimento penale pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Caltanissetta (proc. n. 1496/98 RGNR - n. 380/99 RGGIP) (relatore: on. Vincenzo Fragalà).

Richiesta avanzata dal senatore Marcello Dell'Utri, deputato nella XIII legislatura, con riferimento ad un procedimento penale pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Caltanissetta (proc. n. 831/99 RGNR) (relatore: on. Vincenzo Fragalà).

Richiesta avanzata dal deputato Vittorio Sgarbi con riferimento ad un procedimento civile pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Ferrara (proc. n. 638/99 RG - controparte dott.ssa Ilda Boccassini) (relatore: on. Vincenzo Fragalà).

Richiesta avanzata dal deputato Vittorio Sgarbi con riferimento ad un procedimento penale pendente nei suoi confronti presso la procura della Repubblica presso il tribunale di Bari (proc. n. 1159/98 RGNR - n. 3187/99 RGGIP) (relatore: on. Silvana Dameri).