Giovedì 4 luglio 2002. - Presidenza del presidente Gaspare GIUDICE.
La seduta comincia alle 11.15.
Sui lavori del Comitato.
Gaspare GIUDICE (FI), presidente, constatata l'assenza del rappresentante Governo, avverte che non sarà pertanto possibile procedere all'esame in sede consultiva dei progetti di legge n. 2937 (Disposizioni in materia di difesa d'ufficio e di procedimenti civili davanti al tribunale per i minorenni) e n. 228 (Trattamento di quiescenza del personale delle Ferrovie dello stato), la cui trattazione era prevista nella seduta odierna. Sottolinea quindi che il ripetersi di analoghi episodi di assenza da parte del Governo tende a pregiudicare il buon andamento dei lavori del Comitato permanente per i pareri. Si riserva infine di sottoporre formalmente la questione in Assemblea al Presidente della Camera.
La seduta termina alle 11.25.
Giovedì 4 luglio 2002. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Gianpaolo Dozzo.
La seduta comincia alle 11.30.
Sui lavori della Commissione.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che a causa dell'assenza del rappresentante del Ministero dell'economia non sarà possibile esaminare gli schemi normativi assegnati alla Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento. La presenza del sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali, che ringrazia, consentirà peraltro di iniziare la discussione sullo schema di regolamento recante la rideterminazione della dotazione organica del personale appartenente alle aree funzionali dell'Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle risorse agricole, sul quale tuttavia la Commissione non potrà esprimere il prescritto parere prima di avere acquisito gli orientamenti del Ministero dell'economia.
Alessandro DE FRANCISCIS (MARGH-U) lamentando che l'assenza del Governo non consente di procedere ordinatamente nello svolgimento dei lavori secondo il calendario prestabilito, sottolinea che il protrarsi di tale situazione - nonostante l'autorevole intervento del Presidente della Camera - impedisce alla Commissione bilancio il corretto esercizio della proprie funzioni.
Benito SAVO (FI), associandosi ai rilievi critici svolti con riferimento alle ripetute assenze del Governo, chiede chiarimenti in ordine ai criteri adottati dalla presidenza per la designazione dei relatori sui provvedimenti in sede consultiva. Esprime infine perplessità relativamente all'efficacia delle clausole di neutralità finanziaria finalizzate a salvaguardare gli equilibri di bilancio a legislazione vigente, la cui proliferazione ha consentito alla Commissione di dare corso favorevolmente a testi normativi non sempre privi di conseguenze finanziarie.
Arnaldo MARIOTTI (DS-U), nel condividere le osservazioni critiche in ordine alla ripetuta assenza del Governo dalle sedute della Commissione, sollecita i gruppi della maggioranza ad assumere le opportune iniziative per chiarire le cause di questi episodi e per evitare che possano ripetersi nel futuro. Sottolinea in proposito che tali circostanze incidono negativamente sui tempi disponibili per l'esame dei provvedimenti, il cui rinvio costringe spesso la Commissione ad esprimere un parere in concomitanza con la discussione in Assemblea.
Gaspare GIUDICE (FI), nel dare atto ai deputati facenti parte del Comitato permanente per i pareri di aver operato al meglio per garantire con equilibrio un produttivo esercizio delle funzioni tecniche ad esso affidate, assicura - in qualità di presidente del Comitato - che l'esame dei provvedimenti procederà nei tempi dovuti e con il necessario approfondimento.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, ringrazia i deputati dei gruppi di maggioranza e di opposizione per la sensibilità istituzionale dimostrata nel garantire una partecipazione continuativa ai lavori della Commissione. Ribadisce quindi che l'assenza
del Governo non consentirà di concludere l'esame degli schemi normativi la cui trattazione era prevista nella seduta odierna. D'altra parte gli interventi svolti sul problema della partecipazione del Governo alle sedute testimoniano una evidente comunanza di opinioni nell'ambito della Commissione bilancio; sul punto fa presente di aver già rappresentato per le vie brevi al ministro dell'economia i sentimenti di disagio dovuti al ripetersi degli episodi di assenza, sui quali si riserva di informare nuovamente la Presidenza della Camera.
Schema di regolamento recante rideterminazione della dotazione organica del personale appartenente alle aree funzionali dell'Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali.
La Commissione inizia l'esame.
Guido CROSETTO (FI), relatore, osserva in premessa che lo schema di regolamento, trasmesso il 24 giugno 2002, ridetermina le dotazioni organiche del personale dell'Ispettorato centrale repressione frodi (ICRF) del Ministero delle politiche agricole e forestali. Lo schema è privo di relazione tecnica. Tuttavia, in allegato, viene riportata, a cura dell'Amministrazione interessata, un'ampia analisi degli effetti finanziari derivanti dalle modifiche della dotazione organica, corredata da numerose tabelle per il confronto tra i costi derivanti dalla legislazione vigente e quelli derivanti dalla rideterminazione delle piante organiche. La relazione illustrativa specifica altresì che lo schema è stato emanato ai sensi dell'articolo 6 comma 4 del decreto legislativo n. 165 del 2001, che prevede la possibilità di apportare variazioni alle dotazioni organiche con regolamenti, in coerenza con le politiche di programmazione triennale delle assunzioni di cui alla legge n. 449 del 1997 (legge finanziaria 1998) e successive modificazioni. Peraltro nella relazione medesima, nonché nel preambolo dello schema in esame, si precisa che non si è tenuto conto dei vincoli di spesa derivanti da tale programmazione triennale - che sono riferiti al personale effettivamente in servizio - facendosi invece riferimento alla spesa teoricamente derivante dalla dotazione organica di diritto: ciò in quanto si è ritenuto che il decreto-legge n. 335 del 2000, nell'autorizzare alla razionalizzazione della struttura dell'ICRF «esprima la volontà del legislatore di derogare, per l'Ispettorato centrale repressione frodi,
alla normativa relativa all'abbattimento percentuale annuo della spesa relativa al personale (...) e che pertanto debba essere assunto, quale parametro finanziario di riferimento per la rideterminazione dell'organico, la spesa relativa alla dotazione organica tuttora in vigore».
successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto dall'articolo 2, in particolare per eventuali indennità connesse con la dislocazione del personale nelle sedi periferiche dell'Amministrazione; il nuovo assetto del personale risultante dal provvedimento appare consistentemente riparametrato verso l'alto, con effetti di onerosità crescenti nel tempo - non considerati nell'onere stimato dalla relazione illustrativa - per i maggiori costi della progressione economica di personale posizionato in aree e su qualifiche più elevate rispetto a quelle attualmente previste. Per questo aspetto, uno specifico elemento di onerosità potrebbe derivare dal forte aumento del personale inquadrato nelle posizioni C2 e C3 (+159 unità) che, a norma della nuova disciplina della dirigenza statale recentemente approvata dalle Camere ricomprende nella apposita nuova area contrattuale della vicedirigenza il personale laureato - e, in fase di prima applicazione, anche quello non laureato in possesso di determinati requisiti - appartenente alle posizioni economiche C2 e C3.
Il sottosegretario Gianpaolo DOZZO consegna alla Commissione una nota scritta recante la trattazione analitica delle tematiche affrontate nella relazione.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, preso atto della documentazione presentata dal Governo (vedi allegato), rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento.
La seduta termina alle 12.10.
L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.10 alle 12.15.
Giovedì 4 luglio 2002. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.
La seduta comincia alle 12.15.
Sul calendario dei lavori.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti
dei gruppi, è stato predisposto il seguente calendario dei lavori della Commissione per il periodo 8-12 luglio 2002:
Martedì 9 luglio.
Ore 9,30
Comitato permanente per i pareri:
Al termine
Sede consultiva:
Al termine
Atti del Governo:
Ore 10.30
Sede legislativa:
Ore 14
Commissioni riunite V e VI.
Audizioni:
Ore 14.45
Commissioni riunite V e VI.
Audizioni informali:
Mercoledì 10 luglio.
Al termine a.m. Assemblea
Comitato permanente per i pareri:
Al termine
Sede consultiva:
I restanti provvedimenti per i quali le Commissioni competenti abbiano sollecitato l'espressione del parere verranno pertanto esaminati solo nei tempi che dovessero eventualmente residuare.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 12.20.
Giovedì 4 luglio 2002.
Il Comitato prende atto.
Associandosi quindi alle considerazioni svolte dal presidente del Comitato permanente per i pareri, conferma l'opportunità che il Governo assicuri puntualmente la sua presenza ai lavori della Commissione. Ricorda in proposito che già in precedenti occasioni il Presidente della Camera è stato investito del problema, al fine di garantire la massima tutela delle prerogative e della dignità della Commissione bilancio.
Rispondendo quindi alle osservazioni formulate dal deputato Savo, precisa che ai fini della designazione dei relatori nell'ambito del procedimento in sede consultiva la presidenza tiene conto della distribuzione dei carichi di lavoro, nonché dello stato di esame dei provvedimenti; nel caso del Comitato permanente per i pareri, infine, è necessario che il relatore faccia parte dell'organo.
Quanto alla possibile efficacia delle clausole di neutralità finanziaria finalizzate a salvaguardare gli equilibri di bilancio a legislazione vigente, osserva preliminarmente che nel corso della presente legislatura la Commissione bilancio ha ripetutamente subordinato il proprio parere all'adozione di condizioni vincolanti, anche su testi normativi di considerevole rilievo politico. Sottolinea inoltre che l'assenza di precisi riscontri sugli effetti connessi all'attuazione di norme recanti conseguenze finanziarie ha più volte determinato per la Commissione bilancio la necessità di attenersi ad un criterio prudenziale di valutazione, con la conseguente espressione di pareri contrari. Fa presente infine che l'adozione di clausole di neutralità finanziaria consente alla Commissione di dare corso favorevolmente all'esame dei provvedimenti allorché gli elementi acquisiti consentano di presumere ragionevolmente una invarianza di oneri per il bilancio dello Stato, sia pure in assenza di dati inoppugnabili a tale proposito.
Atto n. 116.
(Rilievi alla XI Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).
Illustrando quindi lo schema di regolamento, per i profili di competenza della Commissione bilancio, osserva che l'articolo 1, comma 1, sostituisce la tabella A del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 novembre 1996 che dispone le piante organiche vigenti dell'Ispettorato. Il comma 2 riduce di un'unità la dotazione organica dei dirigenti generali di livello C del Ministero delle politiche agricole e forestali di cui alla tabella A del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 agosto 1995, per compensare l'aumento di una unità del dirigente di prima fascia previsto con le nuove dotazioni organiche. L'articolo 2 prevede un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per procedere alla ripartizione, nell'ambito delle aree funzionali della nuova dotazione organica, dei contingenti dei profili professionali e delle qualifiche dirigenziali, con riferimento alle sedi centrale e periferiche dell'amministrazione. La relazione introduttiva al provvedimento illustra, con l'ausilio di 4 tabelle allegate, la situazione attuale del personale in servizio al 31 dicembre 2001 rispetto alle vigenti dotazioni organiche, la spesa attualmente sostenuta e la spesa prevista con la rideterminazione, suddivise per posizione economica. Le tabelle evidenziano che la rideterminazione delle piante organiche dà luogo ad un maggior onere annuo di 516.940,73 euro (pari a circa 1 miliardo di lire) per l'amministrazione interessata. Tuttavia la relazione illustrativa ritiene tale maggior costo coperto mediante utilizzo per circa 518.000 euro a carico del Fondo unico di amministrazione (per riqualificazione del personale).
Al riguardo osserva che la rideterminazione della dotazione organica effettuata dal provvedimento è adottata sulla base di motivazioni, riportate sia nel preambolo dello schema di regolamento sia nella relazione illustrativa, che non sembrano condivisibili, in quanto l'articolo 2 del decreto-legge n. 335 del 2000 ivi citato precisa espressamente che la riorganizzazione dell'IRCF - che l'articolo 2 medesimo sembra peraltro riferire principalmente alla dislocazione logistica degli uffici - debba avvenire «fermo l'attuale organico determinato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 novembre 1996» ed inoltre «senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato». Peraltro - ferma restando la necessità di chiarimenti dal Governo circa il mancato rispetto dei vincoli posti dal decreto-legge n. 335 - non ritiene comunque condivisibile calcolare i maggiori oneri determinati dal provvedimento con riferimento ai costi teoricamente derivanti dalla dotazione organica di diritto stabilita dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1996. Infatti gli oneri derivanti dal nuovo quadro degli organici andrebbero riferiti alle dotazioni organiche effettive, in quanto gli stanziamenti relativi alle retribuzioni del personale dello Stato per il 2002 sono determinati non in funzione delle piante organiche di diritto ma in relazione al personale in servizio alla data del 31 dicembre 2001. Adottando tale più corretto criterio, che rapporta le spese della nuova dotazione organica a quelle attualmente sostenute per il personale in servizio - consistentemente inferiore al personale previsto nelle dotazioni organiche di diritto (687 unità invece di 880 unità) - si evidenzierebbero oneri risultanti dalla prevista nuova dotazione di ammontare ben superiore ai 517 mila euro quantificati dalla relazione illustrativa.
In merito alla quantificazione contenuta in tale relazione osserva peraltro i seguenti ulteriori profili problematici: i maggiori oneri, evidenziati dallo stesso Ministero delle politiche agricole, nelle tabelle, sono imputati per la copertura al Fondo unico di amministrazione, senza che tale forma di copertura trovi riscontro nelle norme recate dal provvedimento; non si tiene conto dei possibili maggiori oneri derivanti da una diversa ripartizione dei contingenti che andrà effettuata con il
Riguardo alla copertura finanziaria dello schema di regolamento, ritiene necessario innanzitutto puntualizzare che un provvedimento di rango secondario, quale quello in esame, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, non può determinare nuovi o maggiori oneri né indicare una copertura finanziaria. In realtà, nel caso in esame, pur non risultando evidenziati dal testo del presente provvedimento oneri, l'allegata relazione illustrativa quantifica le spese derivanti dallo schema di regolamento - al netto di presunti risparmi ascrivibili alla riduzione di posti vacanti - e li imputa al Fondo unico di amministrazione per la riqualificazione del personale. Riguardo a tale modalità di copertura, rileva che essa non appare conforme alla vigente disciplina contabile, sia perché - come detto - derivante da un atto di normazione secondaria, sia perché imputa nuovi oneri a risorse stanziate a legislazione vigente per il finanziamento di specifici interventi, individuati in sede di contrattazione integrativa e pertanto non disponibili. Segnala peraltro che nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole e forestali per l'anno 2002 non risultano stanziate risorse sul capitolo 1345, denominato Quota del fondo unico di amministrazione da utilizzare per l'erogazione di incentivi al personale per la realizzazione degli obiettivi e programmi di incremento della produttività, iscritto nell'unità previsionale di base 2.1.1.0.
In conclusione, associandosi alle considerazioni già svolte sull'argomento, ritiene che la valutazione del rappresentante del Ministero dell'economia sullo schema normativo in esame sia pregiudiziale rispetto all'espressione del parere da parte della Commissione bilancio.
All'Assemblea (esame testo ed emendamenti):
C. 2892-A - Decreto-legge in materia di sicurezza stradale;
C. 2893-A - Decreto-legge proroga sfratti;
C. 388-A - Oratori parrocchiali.
Alla I Commissione:
C. 2611 - Rimborsi elettorali;
Alla IV Commissione:
C. 2787 e abb. - Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare.
All'Assemblea (esame testo ed emendamenti):
C. 2122-ter-A-R - Disposizioni in materia di agricoltura.
Alle Commissioni riunite VIII e IX:
C. 2032-B - Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti.
Schema di regolamento recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, concernente criteri e procedure per l'utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale.
C. 2524 - Agenzia ONLUS di Milano ed altri interventi.
Audizione del Sottosegretario per l'economia e le finanze, Vito Tanzi, e del Segretario Generale del Comitato Euro, Giancarlo Del Bufalo, in merito alle problematiche rilevate nel primo periodo di circolazione dell'Euro.
Audizione di rappresentanti dell'ISTAT in merito alle problematiche rilevate nel primo periodo di circolazione dell'Euro.
Alla II Commissione:
C. 432 e abb. - Impiego animali in combattimenti clandestini.
Alla IX Commissione:
C. 2954 - Decreto-legge proroga trasporto aereo.
Alle Commissioni riunite X e XII:
C. 2031-ter - Protezione invenzioni biotecnologiche.
Comunica altresì che, in considerazione della particolare intensità dei lavori della Commissione per il mese di luglio e del calendario dei lavori dell'Assemblea, si è convenuto di limitare l'attività in sede consultiva della Commissione e del Comitato permanente per i pareri all'esame dei soli provvedimenti necessitati. Pertanto l'attività consultiva riguarderà i seguenti provvedimenti:
a) provvedimenti iscritti nel calendario dei lavori dell'assemblea;
b) atti normativi del Governo ai sensi degli articoli 143, comma 4, e 96-ter, comma 2, del regolamento, che dovessero essere successivamente assegnati, in relazione ai tempi per l'espressione del parere fissati dal Presidente della Camera
c) disegni di legge di ratifica, ove sollecitati dalla Commissione affari esteri.