Allegato B
Seduta n. 876 del 26/4/2001


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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE

Interrogazioni a risposta scritta:

CENNAMO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la Società «Fucinatura C. Carbone S.n.c.», lavorazione di stampaggio e fusione con sede in Cercola - Napoli -, ha in organico 50 dipendenti;
in data 10 settembre 1998 35 dei 50 lavoratori della suddetta azienda presentarono all'Inail domanda per usufruire dei benefici previdenziali e pensionistici previsti dall'articolo 13, comma 8 della legge 257 del 1992;
l'Inail in data 26 maggio 2000 respingeva tale richiesta di benefici;
a seguito di una ispezione agli impianti da parte del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dei Carabinieri, avvenuta in data in data 10 gennaio 2001 e disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola in relazione a procedimento penale n. 16378/1998 - in materia di urbanistica ecologica -, sia nella struttura del capannone che presso i macchinari di riproduzione è stata riscontrata la presenza di Amianto, oltre che di rifiuti speciali e serbatoi contenenti sostanze altamente tossiche, presumibilmente olio contaminato da policlorobifenile;
lo stabilimento è stato sottoposto a sequestro a seguito della summenzionata ispezione del NOE;
i lavoratori in data 5 marzo 2001 hanno presentato ricorso all'Inail, allegando alla documentazione copia del verbale del NOE, articoli di giornali in cui si riportava la cronaca riguardante la chiusura dello stabilimento e lo stato di nocività per la salute dei lavoratori, certificato da varie perizie mediche;
l'intera vicenda è stata discussa nel corso di un incontro svoltosi il 4 aprile 2001 presso la Prefettura di Napoli a cui hanno partecipato le rappresentanze sindacali


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dei lavoratori unitamente al titolare dell'azienda e la dottoressa Fasano in rappresentanza del Prefetto -:
quali siano state le valutazioni alla base del mancato riconoscimento da parte dell'Inail dei benefici previsti dal comma 8, articolo 13 della legge 257 del 1992;
quali iniziative intenda svolgere, dopo gli accertamenti del NOE e la nuova e più dettagliata documentazione presentata dai lavoratori, affinché l'Inail proceda ad un più attento accertamento circa la possibilità di accesso dei lavoratori della Fucinatura Carboni ai benefici previsti dalla richiamata legge 257 del 1992.
(4-34634)

RUZZANTE. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che:
la Saimp, storica azienda meccanica di Padova, vive delle ore drammatiche per quanto riguarda il futuro lavorativo degli 83 dipendenti;
il piano presentato dall'amministratore delegato dell'azienda agli organismi sindacali prevede che la ditta francese Giustina s.r.l. di Lille acquisiti il marchio Saimp, assumendo 24 lavoratori senza nessun impegno di mantenere l'attività in loco;
contemporaneamente la Pama di Rovereto dovrebbe acquisire il settore fresa-alesatura occupando 20 lavoratori a Padova, trasferendone 15 in Trentino e licenziandone altri 22;
le varie organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori della Saimp ritengono il piano proposto dalla Pama-Saimp e dalla Giustina s.r.l. inaccettabile -:
se il Governo sia a conoscenza della vicenda Saimp e del pericolo della perdita di numerosi posti di lavoro;
se il Governo intenda intervenire per favorire un accordo tra l'azienda e i sindacati dei lavoratori al fine di tutelare i posti di lavoro a rischio.
(4-34636)

CENTO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che:
da notizie diffuse dalla stampa locale nel mese di aprile 2001 sembrerebbe che il gruppo Fiat, proprietario degli stabilimenti Magneti Marelli di Bologna e Crevalcore dove lavorano tra operai e impiegati più di 1400 persone, sarebbe intenzionato alla vendita degli stessi ad un gruppo tedesco;
la Magneti Marelli rappresenta una delle aziende meccaniche più importanti del territorio bolognese;
l'ipotesi di vendita per settori oltre a coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici degli stabilimenti di Bologna e di Crevalcore mettendo concretamente a rischio il loro futuro lavorativo, porterà ad un impoverimento della strategia aziendale complessiva -:
quali iniziative intendano intraprendere, ognuno per le proprie competenze, per verificare l'intenzione del Gruppo Fiat di vendere la Magneti Marelli, per garantire il mantenimento del tessuto produttivo industriale della provincia bolognese e a tutela degli interessi dei lavoratori e delle loro famiglie anche aprendo un confronto con il Gruppo Fiat, sugli indirizzi, sulle scelte e sulle prospettive di sviluppo del gruppo stesso.
(4-34639)

CORDONI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi si è appreso che lo stabilimento Esselunga di Massa ha da tempo adottato la prassi, in occasione di scioperi ed agitazioni sindacali, di utilizzare personale con contratto a tempo determinato e provenienti da strutture fuori provincia in sostituzione dei lavoratori scioperanti;


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nei giorni precedenti lo sciopero nazionale, indetto per il 14 aprile a sostegno della contrattazione del secondo biennio economico per l'intero settore, è stato riconosciuto e denunciato all'Ispettorato del Lavoro competente l'impiego da parte della Direzione di Esselunga di Massa di personale con contratto week-end, utilizzato fuori zona e in violazione degli accordi nazionali che prevedono modalità ed orari di lavoro predefiniti;
il 13 aprile scorso, in preparazione dello sciopero nazionale, il personale della Esselunga di Massa ha organizzato un'assemblea ed un volantinaggio per spiegare ai clienti le ragioni degli scioperanti;
a seguito dell'iniziativa la Direzione di Esselunga di Massa avrebbe prospettato l'ipotesi di non retribuire ai dipendenti che partecipavano all'assemblea le ore utilizzate per la stessa;
la Direzione avrebbe inoltre chiesto l'intervento di una pattuglia della Polizia per interrompere il volantinaggio in corso;
risulterebbe che la pattuglia di Polizia, riscontrando che tale attività era svolta su suolo pubblico, dopo una breve spiegazione con i manifestanti, abbia ritenuto che non vi fosse ragione alcuna per intervenire ed avrebbe consentito la normale prosecuzione dell'iniziativa;
gli strumenti di flessibilità del lavoro introdotti per favorire l'occupazione e sopperire a particolari e straordinarie esigenze d'impresa, non possono e non debbono essere in alcun caso utilizzati a danno del libero esercizio dei diritti sanciti dallo Statuto dei Lavoratori -:
se non ritenga urgente attivare le autorità competenti affinché verifichino se l'insieme degli episodi descritti in premessa non prefigurino un comportamento antisindacale della Direzione di Esselunga di Massa nella gestione del personale con contratti a tempo determinato, part time o week-end.
(4-34640)