Allegato B
Seduta n. 869 del 28/2/2001


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COMUNICAZIONI

Interpellanze:

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle comunicazioni, per sapere - premesso che:
ormai da tempo giungono all'interpellante le proteste dei cittadini di quelle zone della Liguria solo saltuariamente coperte dal segnale delle emittenti radiotelevisive pubbliche;
in particolare nella zona di Massimino (Savona) da tempo si lamenta la totale assenza dagli schermi televisivi di Rai 3 -:
stante il carattere pubblico di tale servizio, per il quale il cittadino comunque paga, quali interventi voglia adottare in merito.
(2-02928)«Nan».

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle comunicazioni, per sapere - premesso che:
dalla lettera scritta al quotidiano .COM del 27 febbraio 2001, pagina 11), firmata da Andrea Pamparana, risulterebbe che nel dicembre 2000, con una lettera a firma del responsabile della direzione abbonamenti Rai, l'avvocato Stanislao Argenti, l'azienda radiotelevisiva pubblica abbia comunicato ai rivenditori di apparecchi radiotelevisivi che «nell'ambito della collaborazione tra la Rai e tutte le ditte radiorivenditrici vi ricordiamo che il premio di collaborazione è di lire 70 mila per ogni nuovo abbonamento stipulato entro 180 giorni dalla spedizione della cartolina con l'indicazione dell'acquirente (cognome, nome, indirizzo) della Tv»;
l'articolo 11 della legge 31 dicembre 1996, n. 675, dispone che: 1. Il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato. 2. Il consenso può riguardare l'intero trattamento ovvero una o più operazioni dello stesso. 3. Il consenso è validamente prestato solo se è espresso liberamente e in forma specifica e documentata per iscritto, e se sono state rese all'interessato le informazioni di cui all'articolo 10». Quest'ultimo elenca le informazioni che devono essere rese all'interessato circa principalmente le modalità e le finalità del trattamento cui sono destinati i dati;
la collaborazione tra la Rai e i rivenditori di apparecchi radiotelevisivi implica un trattamento dei dati personali degli acquirenti da cui scaturirebbe un lucro monetario a favore dei secondi, il che determinerebbe una sorta di vendita a titolo oneroso delle informazioni rientranti nell'ambito di quelle tutelate dalla legge del 1996;
sul sito www.abbonamenti.rai.it si legge: «un adeguamento (ndr alla sfida tecnologica e al mercato, ai progressi del servizio pubblico negli altri grandi Paesi dell'Occidente e dell'Unione europea della quale siamo parte integrante) tanto rapido e continuo richiede un serio sforzo finanziario: per questo lo Stato chiede agli italiani di pagare ogni anno una imposta, il canone di abbonamento TV, che consente al servizio pubblico di non ridurre la sua capacità di offerta e di adeguamento tecnico e culturale»;
considerando che l'importo di un abbonamento annuale è pari a lire 179.000, l'onere di 70.000 lire, corrisposto come premio di collaborazione, inciderebbe con riferimento al primo anno in misura pari a circa il 40 per cento rispetto all'introito garantito dal versamento dell'imposta di abbonamento. Ciò comporta un onere a carico del bilancio di un ente pubblico a beneficio di soggetti privati esercenti un'attività commerciale e sottrae risorse pubbliche alle finalità per le quali, in base alla legge, dovrebbero essere impiegate;
l'articolo 35 della legge n. 675 del 1996 prevede la comminazione di sanzioni


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penali a carico di chiunque proceda, per trarre per sé o per altri un profitto, al trattamento, alla diffusione e alla comunicazione dei dati personali in violazione delle norme stabilite dalla legge -:
se non ritenga di verificare che nella procedura di trattamento dei dati personali da parte delle ditte radiovenditrici siano rispettate le disposizioni sancite dalla legge in materia di tutela della privacy, ed in particolare se gli acquirenti siano informati adeguatamente delle finalità del trattamento medesimo;
se nell'informativa cui i rivenditori sono obbligatoriamente tenuti sulla base dell'articolo 7 della legge n. 675 del 1996 sia comunicato agli interessati che per il trattamento dei dati, ove si tratti di un nuovo abbonamento, il rivenditore percepisce una somma di danaro, che costituisce una delle finalità perseguite dallo stesso;
in che cosa consista in particolare e quali siano specificamente le singole clausole del rapporto di collaborazione cui si fa riferimento nella lettera citata e sulla base di quale disposizione di legge sia corrisposta una prestazione di danaro per il trattamento dei dati personali da parte di un soggetto privato a totale carico di un ente esercente un servizio pubblico;
se non ritenga che prassi di questo genere oltre a sottrarre risorse pubbliche dalle finalità istituzionali proprie di ogni prestazione economica imposta a carico dei contribuenti, non finisca per costituire una sorta di tangente corrisposta a un privato da parte di un soggetto pubblico per garantire il rispetto di una norma di legge;
se esistano procedure e, in tal caso quali esse siano, volte a garantire la trasparenza e l'autenticità delle comunicazioni effettuate da parte dei rivenditori e quali le sanzioni eventualmente comminate in caso di false dichiarazioni da parte delle ditte.
(2-02933) «Taradash».

Interrogazioni a risposta scritta:

BONITO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
organi di stampa hanno di recente dato notizia della prossima soppressione dell'ufficio postale di Rocchetta Sant'Antonio (Foggia);
il disagio provocato alle popolazioni di quel comune da tale decisione appare enorme, trattandosi di comune montano, mal servito nei collegamenti, con popolazione «anziana»;
i pur legittimi criteri di economicità nella gestione del servizio non possono del tutto pretermettere la valenza pubblica del servizio e la sua dimensione sociale -:
quali provvedimenti nell'ambito delle sue competenze istituzionali intenda assumere per scongiurare la denunciata chiusura.
(4-34282)

CANGEMI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
l'ufficio postale di Mineo (Catania) vive una situazione di grave disagio che si riflette sui lavoratori delle poste e all'utenza costretta a lunghe attese anche per le operazioni più semplici, con conseguenze particolarmente pesanti per le fasce più deboli, in particolare per gli anziani;
causa essenziale delle difficoltà è la carenza di personale;
vi è l'assoluta necessità di integrare con un'unità i dipendenti del servizio di sportello e di dotarli di un nuovo computer per permettere di riorganizzare un servizio adeguato ed evitare in occasione di alcune scadenze situazioni intollerabili;
l'amministrazione comunale di Mineo ha sottolineato più volte i problemi del servizio postale ai dirigenti provinciali delle Poste -:
se non ritenga opportuno intervenire presso le Poste italiane al fine di sollecitare


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un adeguato intervento per migliorare il servizio a Mineo.
(4-34301)

CANGEMI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
una delegazione del Partito della Rifondazione comunista ha visitato l'ufficio postale di Palagonia (Catania) verificando una grave situazione di disagio che ha pesanti conseguenze sui lavoratori e sui cittadini costretti a subire gravi disservizi e lunghe attese anche per operazioni assai semplici;
la situazione del personale è assai precaria sia per le carenze di unità sia perché diversi lavoratori provengono da territori lontani centinaia di chilometri e quindi vivono una situazione di oggettiva difficoltà;
particolarmente grave è il problema dell'edificio in cui ha sede l'ufficio postale che è assolutamente inadeguato rispetto alle necessità -:
quali iniziative si intendano assumere presso le Poste Italiane per assicurare ai cittadini di Palagonia un servizio adeguato.
(4-34304)

CARLESI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il Co.edi, movimento sindacale per il controllo e la difesa delle categorie protette, ha recentemente fatto richiesta alla RAI di poter avere uno spazio radiotelevisivo utile a dare risposta ai disabili ed alle loro famiglie sulla interpretazione di norme e leggi a loro tutela;
tale richiesta, inviata al presidente ed a tutti i direttori di rete, non ha avuto alcuna risposta -:
quali iniziative intenda adottare affinché sia tutelata nel modo più incisivo possibile l'informazione nei confronti dei cittadini più deboli.
(4-34309)