Allegato B
Seduta n. 865 del 22/2/2001


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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

CONTENTO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
è noto l'apporto che il volontariato offre all'assistenza dei disabili in strutture pubbliche e, soprattutto, private;
diverse sono ormai le iniziative di centri privati che, senza scopo di lucro, si dedicano a tale servizio con l'apporto di volontari dando vita ad iniziative spesso insostituibili per l'addestramento professionale al lavoro dei disabili stessi;
le cooperative sociali rappresentano una delle realtà più attive in tale settore;
sulla scorta delle disposizioni vigenti, tali cooperative sono tenute a corrispondere all'Inail i premi infortunistici relativi al personale volontario pur se non retribuito;
ciò nonostante diverse di tali realtà sono use stipulare assicurazioni private a copertura di rischi derivanti ai volontari dall'attività prestata -:
se sia possibile rivedere la normativa in materia esentando, nei casi descritti, le cooperative sociali e gli altri centri di assistenza ai disabili dal pagamento del premio per i rischi ai volontari o, quanto meno, per quelli tra essi che risultino aver stipulato un'idonea assicurazione a tutela degli stessi rischi.
(5-08848)


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GARRA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
a Caltagirone (provincia di Catania) ha sede il Convitto Inpdap Luigi Sturzo;
gli assistiti di Caltagirone, per le loro pratiche anche per piccoli prestiti, devono accedere alla sede provinciale Inpdap di Catania, sita cioè nel Capoluogo a 76 chilometri da Caltagirone;
utilizzando strutture, locali e personale già in servizio in loco potrebbe essere attivato in Caltagirone un ufficio zonale, analogamente a quanto da anni operato dall'Inps nei confronti dei suoi assistiti;
all'ufficio zonale (da ubicare onde evitare aggravi in appositi locali dell'ampia sede del convitto) potrebbero comodamente accedere gli utenti dell'Inpdap dei comuni del Calatino, mentre in atto detti assistiti sono tenuti ad accedere a Catania, con spese di viaggio e con i disservizi ineliminabili per chi si rivolge ad un ufficio ingolfato di pubblico -:
se i fatti suesposti siano a conoscenza del Ministro interrogato;
se e quali iniziative l'Inpdap ritenga di attivare nel senso suesposto.
(5-08853)

Interrogazioni a risposta scritta:

APOLLONI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che:
la direzione provinciale Inpdap di Vicenza accusa una grave mancanza di personale che sta paralizzando l'operato di tale ufficio;
infatti, mentre l'organico previsto è pari a 61 unità, attualmente il numero dei dipendenti consta appena di 44 impiegati;
nel periodo di tempo che intercorre dalla fine del 1998 alla fine del 2000 ben otto impiegati della suddetta provinciale Inpdap di Vicenza si sono ritrasferiti in sedi Inpdap del centro sud, che spesso coincidono con il capoluogo della provincia d'origine, dopo aver vinto il relativo concorso ed avervi prestato servizio solo per tempi brevi: è inoltre in previsione che altri cinque dipendenti siano in procinto di ottenere il medesimo trasferimento;
la principale conseguenza di tale carenza di personale è data da un preoccupante ritardo nel normale adempimento delle centinaia di pratiche, arretrate di almeno un anno;
tutto ciò a fronte di una situazione del tutto differente negli uffici Inpdap del centro e del sud Italia, nei quali invece gli organici risultano completi;
il malumore degli stessi dipendenti della direzione provinciale Inpdap di Vicenza è molto accentuato e ciò finisce per riversarsi conseguentemente nella qualità del servizio offerto al pubblico il quale, a sua volta, lamenta sovente, e a ragione, ingiustificabili ritardi;
la situazione non è inoltre nella previsione di migliorare visto che l'Inpdap sarà a breve tenuto ad assolvere, oltre ai normali servizi d'istituto, anche nuove incombenze amministrative fra le quali quelle relative all'emanazione dei provvedimenti delle pensioni dello Stato, in particolare della pubblica istruzione, oltre alla relativa liquidazione;
in tali condizioni di notevole carenza di personale si trovano altresì quasi tutte le sedi Inpdap del Veneto;
con tali trasferimenti di personale già in parte professionalizzato si ripresenta sempre la necessità di professionalizzare nuovamente l'eventuale altro personale appena arrivato che parzialmente sopperisce, sia per numero che per resa sul lavoro, a quello trasferito -:
se i Ministri interrogati, al fine di consentire un immediato recupero dell'organico della direzione provinciale Inpdap di Vicenza, con conseguente miglioramento del servizio reso all'utenza, ritengano opportuno intervenire con estrema urgenza al fine di bandire un nuovo concorso pubblico.
(4-34194)


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IACOBELLIS. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la direzione regionale Inail di Bari, per coprire la carenza di un posto di dirigente della direzione regionale stessa, ha affidato l'incarico di «Reggenza» a una funzionaria del ruolo direttivo ad esaurimento, proveniente dalla direzione regionale di Palermo;
tale scelta appare incongrua, incomprensibile e moralmente inaccettabile in quanto presso le varie sedi Inail della regione esistono ed operano numerosi funzionari direttivi di grado pari e con titoli superiori rispetto a quelli posseduti dalla reggente siciliana, tutti seriamente qualificati e professionalmente capaci di assumere a pieno titolo l'incarico in questione;
a parte la inopportunità e illegittimità di siffatta scelta, che offende l'intera categoria dei funzionari Inail pugliesi, si viene a determinare un dispendio ingiustificato di danaro pubblico, nell'ordine di centinaia di milioni, dal momento che alla reggente in questione viene attribuito un trattamento di sola missione pari a lire quindicimilioni circa mensili;
viceversa, una scelta diversa, fatta con criteri di trasparenza a livello regionale, non solo contribuirebbe a motivare e a qualificare la categoria dei funzionari pugliesi, ingiustamente discriminati, ma determinerebbe sicuramente una sensibile riduzione dei costi;
il pagamento delle spese di missione stranamente sfugge ai controlli della ragioneria regionale, essendo le note spedite direttamente a Palermo;
la CISL ha stigmatizzato tale scelta, chiedendo inutilmente la revoca di tale ingiusto provvedimento che ha tutte le caratteristiche di matrice domestica, a scapito del buon andamento degli uffici -:
quali iniziative intenda promuovere perché cessi tale illegittima situazione, fonte di malumore e sconcerto da parte degli addetti all'ufficio e della intera collettività.
(4-34199)

DE CESARIS. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il 23 aprile 1999 presso il ministero del lavoro e della previdenza sociale è stato firmato un accordo tra i rappresentanti dell'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori;
il citato accordo prevedeva che il Gruppo Ipzs avrebbe avviato il programma di ristrutturazione e riorganizzazione a far data dal 3 maggio 1999; inoltre si prevedeva il ricorso a strumenti quali: mobilità, part-time, contratti di solidarietà, outsourcing, Cigs, prepensionamenti; utilizzando in particolare le leggi n. 416 del 1981 e n. 223 del 991, in questo modo 2800 lavoratori venivano messi in CIGS, 1800 unità prepensionati e 200 unità in mobilità;
il 28 novembre 2000 con lettera protocollo n. 1802, indirizzata alla Sezione Ispettorato C.V., il direttore dell'Officina Carte Valori, dichiarava la difficoltà dello stabilimento a portare a termine la lavorazione dei bollettini per i pacchi postali relativi al trimestre Luglio-Settembre 2000, a causa della «nota carenza di personale», e si proponeva, quindi di procedere alla stampa dei bollettini presso lo stabilimento Bimospa, esternalizzando il lavoro;
l'Ipzs per mantenere fede alle commesse ha dovuto spostare all'esterno altre lavorazioni con aggravi di costi e problemi nella gestione della sicurezza, come nel caso di una linea di produzione di passaporti e di monete di altri Paesi;
in questi giorni il Governo deve decidere il nuovo gruppo dirigente del Poligrafico dello Stato -:
se ritenga accettabile che a fronte di «una nota carenza di personale» che obbliga a esternalizzare lavorazioni con aggravi di costi e problemi nella gestione


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della sicurezza, procedere alla cassa integrazione, al prepensionamento e alla mobilità di migliaia di lavoratori dell'Ipzs;
quali garanzie occupazionali e produttive intenda fornire ai lavoratori vecchi e nuovi del Poligrafico;
quali compiti, quali strategie e quale mandato saranno affidati al nuovo presidente dell'Ipzs.
(4-34215)