Allegato B
Seduta n. 846 del 26/1/2001


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SANITÀ

Interrogazioni a risposta scritta:

SANTANDREA. - Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
la signora Patrizia Boschi, incinta di otto mesi, è morta all'ospedale di Imola, insieme alla bambina che portava in grembo, a causa di una rara emorragia interna all'addome;
la signora Boschi è stata ricoverata in ospedale con un ritardo di quaranta minuti a causa di un errore dell'operatore del «118» (servizio autoambulanza);
il ritardo del ricovero in ospedale potrebbe essere stato causa determinante del decesso della signora Boschi;
l'errore di un operatore del servizio autoambulanza può essere fatale per la vita dei pazienti -:
se il Ministro della sanità non ritenga opportuno accertare la responsabilità di tali esempi di mala sanità, nonché prevedere formule di sanzionamento per i responsabili.
(4-33678)

GRAMAZIO. - Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
il quotidiano Il Giornale del 24 gennaio 2001, riporta in prima pagina un articolo dal titolo a nove colonne che recita «La moglie di Rutelli dichiara "Il mio vicino è morto per la carne infetta ma non lo hanno detto"»;
nell'articolo è riportata la risposta che la giornalista Barbara Palombelli, moglie del candidato premier dell'Ulivo Francesco Rutelli, avrebbe dato ad una lettera inviatale dalla signora Gabriella Cadel che chiedeva delucidazioni sulla «mucca pazza»;
la risposta della Palombelli, attraverso il sito internet da lei stessa curato, è quantomeno sconcertante in quanto la giornalista afferma che l'estate scorsa un suo vicino di ombrellone ad Anzio morì proprio per il «morbo della mucca pazza» «eppure - sono parole della Palombelli - nessuno lo ha mai detto» -:
quali siano i motivi che hanno indotto il Governo italiano a dichiarare che nessuno, nel nostro Paese, era mai deceduto a causa del cosiddetto «morbo della mucca pazza»;


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se le affermazioni della giornalista Barbara Palombelli rispondano al vero;
se non ritenga necessario aprire anche una inchiesta amministrativa su questo decesso soprattutto in relazione a quanto riportato sul sito internet della giornalista romana.
(4-33680)

LANDOLFI. - Al Ministro della sanità, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che:
con precedenti atti di sindacato ispettivo n 4-16155 e n. 4-16508 l'interrogante ha posto all'attenzione dei Ministri della sanità, dell'ambiente e dell'interno la preoccupazione dei residenti del comune di Roccamonfina (Caserta) per i gravissimi danni alla salute che derivano dalle condizioni delle tubazioni per l'adduzione delle acque potabili;
l'allarme del residenti di Roccamonfina è fondato sui risultati delle analisi effettuate dall'Asl CE1;
gli enti pubblici competenti hanno accertato l'effettiva pericolosità delle suddette tubazioni in quanto costruite utilizzando cemento-amianto;
la circolare n.42 del 1o luglio 1986, emanata dal Ministro della sanità sancisce il divieto di immissione sul mercato ed il relativo uso di crocidolite (amianto blu) e dei prodotti che la contengono;
secondo dati statistici, resi noti in questi giorni dagli organi di stampa, è aumentato il numero dei decessi dovuti a diverse forme tumorali nella zona di Roccamonfina;
sono trascorsi più di due anni dalle prime denunce del caso e dai suddetti atti di sindacato ispettivo -:
quali provvedimenti siano stati assunti dagli enti locali competenti;
quali interventi siano stati assunti in applicazione della circolare n.42 del 1986 del ministero della sanità;
quali provvedimenti siano stati altresì assunti per valutare i dati statistici rilevati dalle autorità sanitarie di Roccamonfina sul tasso di mortalità per tumore riscontrata nella zona.
(4-33682)