TARADASH. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che il signor Vito Galante sia attualmente detenuto nell'istituto penitenziario di Opera ed abbia presentato una denuncia querela alla direzione sanitaria e alla direzione penitenziaria del carcere per continue torture psicologiche, abusi di potere, per negligenza al servizio preposto di assistenza, cure, visite specialistiche programmate, non effettuate per disservizi;
è noto all'interrogante che al signor Galante non sono assicurate le cure e le visite specialistiche necessarie per la patologia di cui è affetto, e che anche di recente, l'11 novembre 2000, pur avendola richiesta, non gli è stata garantita la dovuta assistenza;
il detenuto ha già informato della sua condizione la procura della Repubblica competente e ha presentato una petizione al Parlamento europeo, senza tuttavia ricevere alcun riscontro -:
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se non ritenga opportuno assumere ogni provvedimento necessario affinchè al signor Vito Galante sia assicurata l'assistenza sanitaria di cui ha bisogno nelle forme adeguate alle sue patologie, considerando che le norme che regolano l'ordinamento carcerario la riconoscono ai detenuti come diritto inderogabile e, in generale, che i principi costituzionali escludono che alla pena possa essere annessa una funzione punitiva e sanciscono comunque il doveroso rispetto dei diritti fondamentali degli individui.
(4-33286)
VELTRI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
nell'agosto del 1997 i magistrati della procura della Repubblica di Milano hanno presentato una rogatoria al Principato del Liechtenstein per conoscere i destinatari del conto aperto dalla società panamense «Osuna» presso la «Neu Bank» del Principato;
che sul conto Osuna sono transitati i 21 miliardi dell'onorevole Cesare Previti, parte dei 66 miliardi che gli eredi Rovelli hanno versato agli avvocati Previti, Acampora e Pacifico (Corriere della Sera 20 dicembre 2000);
considerato che il pool di Milano di fatto non ha ricevuto risposta e che la mancata risposta da parte del principato intralcia il corso della giustizia e viola le norme della convenzione europea di mutua assistenza;
che il caso in questione è tipico del modo in cui alcuni imputati eccellenti usano tutti i cavilli possibili per ottenere la prescrizione dei reati che li riguardano per contrabbandarla poi come assoluzione -:
il quale è già intervenuto presso il Ministro degli esteri, se non ritenga necessario adottare procedure non di routine per ottenere la risposta del Principato alla rogatoria della magistratura Italiana.
(4-33292)