GIORGIO MALENTACCHI. Annunzio il voto favorevole dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista-progressisti alla conversione in legge del decreto-legge n. 335 del 2000 pur sapendo che si tratta di un provvedimento «emergenziale di carattere sanitario» e che affronta quindi solo alcuni aspetti della encefalopatia spongiforme bovina: dai test rapidi per il controllo al potenziamento delle strutture e della sorveglianza epidemiologica a specifici programmi di intervento.
Nonostante gli emendamenti abbiano migliorato il testo (e degli emendamenti 2.3 e 2.4, fatti propri dalla Commissione e dal relatore, il gruppo di Rifondazione comunista rivendica la paternità) il giudizio complessivo sul testo rimane «tiepido», perché rimangono aperti aspetti inquietanti, conseguenti ai comportamenti di questi anni dei Governi nazionali che si sono succeduti e soprattutto della Commissione dell'Unione europea. Penso a problemi di fondo che rimangono: dalla moratoria sulle farine animali e sui mangimi (che rimane insufficiente); all'etichettatura delle carni (dalla nascita alla macellazione dei bovini) che dovrebbe essere introdotta da ora e non da gennaio 2002; all'infiltrazione della criminalità organizzata nelle macellazioni e nei traffici delle carcasse; all'uso massiccio, almeno in passato di farmaci contenenti estratti cerebrali di bovini, per arrivare alla costituzione ancora non effettiva di una «agenzia nazionale per la sicurezza alimentare» ed alla necessità di riaffermare il principio di precauzione.
Da ultimo, non certo per importanza, voglio richiamare la grande questione sul tipo di allevamento intensivo senza terra, dove si nutrono gli animali con farine
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pure animali, con le implicazioni ben più vaste che ho ricordato nell'intervento in sede di discussione sulle linee generali.
Il ragionamento sin qui svolto non esclude evidentemente gli interventi in favore del comparto zootecnico in crisi minacciato dalla BSE e dalla epizoozia. Nonostante queste perplessità, proprio per il fatto che il provvedimento legislativo affronta e consolida l'aspetto della prevenzione al momento dello svilupparsi del morbo (solo in parte anche nella versione umana la CJD) ribadisco che i deputati del mio gruppo voteranno a favore del provvedimento.
