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PAOLO ARMAROLI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO ARMAROLI. Signor Presidente, intendo segnalare un fatto di una gravità inaudita. Il ministro Livia Turco spaccia volgari menzogne in non modica quantità: chiedo alla Presidenza della Camera, sulla scorta degli atti parlamentari, di certificare e di ristabilire la verità.
PRESIDENTE. Colleghi, siccome siamo al termine della parte antimeridiana della seduta (che, infatti, tra breve verrà sospesa), correttamente l'onorevole Armaroli esercita un suo diritto.
PAOLO ARMAROLI. Stavo dicendo che, in un'intervista apparsa su Il Secolo XIX, il ministro Livia Turco si dichiara indignata perché il Polo, l'intera Casa delle libertà, a cominciare da Alleanza nazionale, avrebbe presentato una proposta di legge che prevede, per i ricongiungimenti familiari degli extracomunitari, ben otto anni di permanenza sul territorio nazionale. Si tratta di un clamoroso falso, che ho denunciato sullo stesso giornale due giorni dopo!
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Armaroli.
Di cosa si tratta, signor Presidente? In un'intervista apparsa su Il Secolo XIX (Commenti)...
Prego, onorevole Armaroli.
Nonostante questa sonora smentita, il ministro Turco ieri, intervistata sul Corriere della sera, ha spacciato ancora una volta volgari menzogne che sono lesive della dignità di Alleanza nazionale, del Polo per le libertà e della Casa delle libertà!
Signor Presidente, sulla scorta di quanto detto, le chiedo - sulla base degli atti parlamentari - di smentire sonoramente il ministro Turco, che fra l'altro durante la discussione del provvedimento sull'immigrazione non è stata mai presente in aula, e di certificare appunto quale sia la verità.
La ringrazio Presidente, mi attendo una risposta ad horas!
Avvertirò il Presidente di quanto da lei testé affermato.
Sospendo la seduta fino alle 16.