Allegato A
Seduta n. 826 del 14/12/2000


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(Sezione 4 - Collegamenti marittimi con la Sardegna)

D)

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dei trasporti e della navigazione e del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
le Ferrovie dello Stato hanno previsto nel proprio piano di impresa la progressiva riduzione degli impegni di servizio pubblico per quanto attiene ai collegamenti navali fra Civitavecchia e la Sardegna nei quali sarà impiegata una sola nave traghetto invece delle quattro precedentemente in attività su questa rotta;
la penalizzazione di questo collegamento, conseguenza logica e diretta della nuova strategia aziendale delle Ferrovie volta alla progressiva riduzione del trasporto passeggeri sulle navi fra Civitavecchia e la Sardegna ed all'impiego esclusivo delle navi per il trasporto delle merci, pone rilevanti problemi all'economia della Sardegna e al territorio di Civitavecchia, area che da sempre ha tratto benefici dal flusso dei passeggeri in transito;
prime vittime della nuova politica delle Ferrovie dello Stato sono i 700 dipendenti della cooperativa «Garibaldi» (300 a Civitavecchia e 400 nella zona dello stretto di Messina) alla quale la divisione navigazione delle Ferrovie dello Stato ha comunicato che dal prossimo 1o gennaio 2001 non sarà rinnovato il contratto di appalto per i servizi di ristorazione e as


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sistenza ai passeggeri ed al personale di bordo dei traghetti; infatti,prendendo atto delle nuove quanto imprevedibili prospettive di non lavoro che le si aprono, la «Garibaldi» ha inviato numerose lettere di licenziamento al personale marittimo di camera e di mensa ed a quello amministrativo, mentre centinaia di altre lettere dello stesso tenore stanno per essere recapitate ai lavoratori della cooperativa fino ad oggi impiegati sulle navi traghetto;
il dramma dei lavoratori della cooperativa «Garibaldi» è la più recente conseguenza di una dissennata politica, attuata oltre che dalle Ferrovie anche dalla Tirrenia, compagnia di navigazione di Stato, anch'essa ignara delle più elementari regole che debbono essere seguite da chi è chiamato ad esercitare servizi a prevalente interesse pubblico, una politica volta alla progressiva cancellazione dei servizi di nave traghetto e che ha posto le premesse per il licenziamento di oltre un centinaio di marittimi di macchina e di coperta, di circa 250 ufficiali radiotelegrafisti e di circa 100 medici di bordo -:
se non si ritenga opportuno invitare le Ferrovie dello Stato a rivedere la parte del piano di impresa relativa agli impegni legati ai collegamenti attualmente serviti dalle navi traghetto o, quanto meno, se non si ritenga opportuno attuare con maggiore gradualità ed in tempi più dilatati la riduzione dei servizi marittimi, al fine di consentire il graduale assorbimento della forza lavoro e dare ai privati la possibilità di subentrare nei servizi dismessi per non privare i cittadini e l'economia delle isole, di un essenziale sistema di trasporti;
se il mancato rinnovo dell'appalto alla cooperativa «Garibaldi» sia la premessa per l'assunzione della gestione diretta da parte delle Ferrovie dei servizi di camera e di mensa, ed in questo caso, di quale personale intenda avvalersi l'azienda ferroviaria, quali garanzie verrebbero assicurate ai lavoratori della cooperativa, e quali sarebbero per l'azienda ferroviaria i vantaggi economici e gestionali derivanti dall'assunzione in proprio di tali servizi;
quali azioni si intendano svolgere per prevedere la ricollocazione del personale della cooperativa «Garibaldi», o quantomeno il suo assorbimento ed assunzione da parte delle Ferrovie dello Stato.
(2-02763)
«Pisanu, Amato, Aprea, Aracu, Becchetti, Berruti, Bonaiuti, Donato Bruno, Conte, Cuccu, De Ghislanzoni Cardoli, De Luca, Floresta, Frattini, Gazzara, Gazzilli, Giuliano, Leone, Marotta, Massidda, Melograni, Palumbo, Prestigiacomo, Alessandro Rubino, Santori, Saponara, Stagno D'Alcontres, Stradella, Tarditi, Viale, Vito, Baiamonte, Bertucci, Collavini, Di Luca, Giovine, Giudice, Possa, Rivolta, Rosso, Sestini, Martino, Manca».
(5 dicembre 2000).