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PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
DARIO RIVOLTA. Sono tra coloro che si sono astenuti sulla votazione degli articoli e lo stesso farò nella votazione finale del provvedimento. Vorrei precisare che non si tratta di una contrarietà a priori su un eventuale accordo con il sud Africa nel campo della difesa; la vera ragione del mio atteggiamento è che ho fatto una domanda precisa al Governo, che molti colleghi hanno condiviso e hanno riproposto, ma non ci è stata data risposta. Se il relatore non fosse stato impegnato altrimenti, avrebbe potuto rispondere al posto del Governo, anche se il compito di dare queste spiegazioni spetta al Governo. Il relatore è impegnato altrimenti e non otteniamo risposte sulle valenze geostrategiche di questo accordo né dal Governo né dal relatore.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tassone. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, pensavo che il Governo avesse la sensibilità di rispondere agli interrogativi posti in quest'aula. Senza voler polemizzare, devo dire che l'atteggiamento del Governo è irriguardoso nei confronti del Parlamento (Applausi del deputato Vito). Non è possibile affermare: «Votate subito e basta», come se si trattasse di un atto burocratico, di un atto di pura amministrazione, di una semplice liturgia. Abbiamo chiesto informazioni al Governo sulle ragioni per le quali ci accingiamo a ratificare l'accordo con il Sud Africa riguardante la politica della difesa e degli equipaggiamenti: è una domanda legittima. Avremmo potuto anche concordare il voto favorevole sul provvedimento in esame se avessimo ricevuto chiarimenti sulle motivazioni e sulle interpretazioni che possono essere date in relazione a tale accordo.
ripetendo ancora una volta che l'atteggiamento assunto dal Governo è irriguardoso nei confronti del Parlamento, del ruolo dei parlamentari, del paese, che certamente avrebbe bisogno di un'informativa e di un chiarimento attraverso i suoi rappresentanti democraticamente eletti. Per questa ragione, signor Presidente, noi ci asterremo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Morselli. Ne ha facoltà.
STEFANO MORSELLI. Signor Presidente, chiedo ancora una volta al Governo di compiere un atto di buona volontà e di rinviare la votazione di questo disegno di legge di ratifica; si tratterebbe anche di un atto di cortesia - me lo si consenta - nei confronti del relatore, onorevole Trantino, che non è presente in questo momento, che ha riferito positivamente in Commissione e che credo possa, a buon diritto, replicare ai molti rilievi avanzati dai colleghi, da più parti.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
VITO LECCESE, Vicepresidente della III Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VITO LECCESE, Vicepresidente della III Commissione. Signor Presidente, non vorrei essere accusato di mancanza di cortesia e di rispetto nei confronti del collega Trantino, che tra l'altro mi ha chiesto di sostituirlo nella sua veste di relatore. Devo però ricordare ai colleghi che sono intervenuti in sede di dichiarazione di voto che questo disegno di legge è stato licenziato in Commissione con il voto unanime dei componenti della stessa Commissione, anche se sono state espresse alcune perplessità che, per correttezza e per lealtà nei confronti del collega Rivolta, devo riportare, essendo tra l'altro state ripetute oggi dal collega.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rivolta. Ne ha facoltà.
Per questi motivi, mi asterrò; siano pure liberi tutti i colleghi che hanno maggiori informazioni rispetto a me di esprimere un voto favorevole; ma coloro che come me, prima di esprimere un voto su questo argomento, vogliono avere una visione di insieme e capire le motivazioni geostrategiche dell'accordo, non avendo ricevuto risposta dal Governo, si asterranno dalla votazione finale del provvedimento.
Desidero richiamare l'attenzione del sottosegretario per la difesa sul fatto che il Ministero da lui rappresentato fa da «bancomat» alla politica estera: ma c'è una politica estera? Qual è il «bancomat» del Governo sulla politica estera? Qual è la politica estera del nostro paese?
Con tali interrogativi concludo il mio intervento, sottolineando le mie grandi perplessità e soprattutto, signor Presidente,
Informazioni, approfondimenti su un tema delicato: obiettivamente, non capisco come si possa non accogliere tale invito rivolto al solo scopo di consentirci di esprimere un voto in scienza e coscienza.
Mi appello ancora una volta alla sensibilità che finora, nell'esame dei provvedimenti di ratifica all'ordine del giorno, il Governo e la Presidenza hanno dimostrato affinché si sospenda il voto finale di questo disegno di legge di ratifica, per consentire allo stesso Governo di approfondire i rilievi mossi dal Parlamento e all'onorevole Trantino, in qualità di relatore, di essere presente e di poter partecipare all'importante dibattito in corso. Stiamo parlando di una delle tante convenzioni risalenti al 1997, anche se la copertura finanziaria avrà inizio dall'anno in corso. Credo che, a questo punto, attendere un'ora in più un'ora o in meno, un giorno in più o un giorno in meno, non possa inficiare la validità e l'approvazione del provvedimento che, però, concluderebbe così un percorso virtuoso caratterizzato dalla richiesta di approfondimenti ed informazioni da parte dei deputati e dalle risposte fornite dal Governo e dal relatore. Sarebbe pertanto un fatto auspicabile se non si giungesse oggi alla votazione finale di questo disegno di legge.
Onorevole Morselli, devo dirle che la sospensione in questo caso non è possibile perché siamo in fase di votazione finale; quindi non si potrebbe prevedere una sospensione dell'esame di un provvedimento sul quale si debba svolgere la votazione finale che sia corretta dal punto di vista regolamentare.
Il Governo può sempre rispondere, ovviamente.
Per il resto, però, il voto in Commissione è stato unanime e il collega Trantino ha avuto il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea, con un voto unanime. Non solo, ma la discussione sulle linee generali, che è la sede nella quale si svolge il confronto tra Parlamento e Governo (era presente il sottosegretario Serri), si è conclusa con l'auspicio di votare in tempi rapidi questo disegno di legge!
Devo dire che nel corso della discussione sulle linee generali, che si è svolta il 6 dicembre scorso, il sottosegretario Serri, in rappresentanza del Ministero degli affari esteri, che ha la delega per l'Africa, ha ribadito l'importanza geostrategica non tanto di un accordo specifico nel campo della difesa, quanto di concludere rapporti, convenzioni e accordi con il Sud Africa nei diversi settori per i quali quel paese ci ha chiesto un sostegno. In particolar modo, ha sostenuto l'esigenza, per rafforzare la democrazia sudafricana, di concludere accordi per sostenere iniziative nel campo dell'istitutions building e, ovviamente, quello della difesa rientra come settore strategico tra le istituzioni democratiche di quel paese.
Per quanto riguarda i rilievi mossi dal collega Possa sulla copertura finanziaria, devo dire che la dotazione finanziaria concerne soltanto il funzionamento del Comitato esecutivo che dovrà poi disegnare la programmazione per quanto riguarda la cooperazione, perché devono soltanto elaborare i programmi di trasferimento eventuale di equipaggiamenti. Quanto al resto, vi sarà una copertura finanziaria che è quella che normalmente viene prevista quando si discute la finanziaria, con riferimento quindi alle tabelle del Ministero della difesa (lo prevede chiaramente l'accordo).
Dopodiché vorrei ricordare a tutti i colleghi che questo è un accordo standard che viene normalmente affrontato e discusso da noi, come accordi standard sono stati quelli approvati questa mattina dall'Assemblea.
Nel ribadire l'auspicio che è stato espresso nella discussione generale dal relatore il 6 dicembre, spero che non venga sospesa la votazione finale quest'oggi e che si arrivi ad un voto conclusivo che io mi auguro possa essere favorevole.