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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere costituente un Accordo tra la Repubblica italiana ed il Regno dei Paesi Bassi sui privilegi e le immunità degli ufficiali di collegamento presso l'Ufficio europeo di Polizia (EUROPOL), effettuato a Roma il 22 marzo 1999, che la
III Commissione (Affari esteri) ha approvato ai sensi dell'articolo 79, comma 15, del regolamento.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica, nel testo della Commissione.
DARIO RIVOLTA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DARIO RIVOLTA. I colleghi ricordano certamente che qualche anno fa abbiamo approvato il disegno di legge di ratifica dell'accordo istitutivo di EUROPOL. Tutta l'Assemblea concordò sull'istituzione di EUROPOL, ma si svolse una discussione approfondita in merito alle immunità di cui il personale di EUROPOL avrebbe dovuto godere. In particolare, si discusse sul fatto che, visto che tale personale avrebbe dovuto svolgere azioni di polizia, quel tipo di immunità avrebbe garantito, di fatto, a tutto il personale di EUROPOL, ovunque si trovasse sul territorio europeo, un'immunità che fu correttamente definita «licenza di uccidere».
FABIO CALZAVARA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO CALZAVARA. Presidente, mi associo alla richiesta testé fatta dal collega Rivolta di un chiarimento sulla portata di questo provvedimento.
anche che il Trattato dell'Europol prevede agevolazioni fiscali che a mio avviso sono un po' forzate e, come si usa dire, al di sopra delle righe, e possono indurre a sospettare manovre speculative che trattandosi di un trattato internazionale sarebbe bene evitare.
STEFANO MORSELLI. Chiedo di parlare sull'ordine di lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO MORSELLI. Presidente, anche noi chiediamo di soprassedere all'esame di questa ratifica. Vi sono infatti molti problemi legati ad Europol. In materia esiste un ordine del giorno approvato dalla Camera; è quindi naturale e logico che il Governo riferisca su quanto ha fatto in esecuzione del mandato che ha avuto dalla Camera, dopo di che sarà possibile approvare questa ratifica.
GIOVANNI RIVERA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOVANNI RIVERA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Il Governo condivide le motivazioni addotte dai colleghi per chiedere il rinvio dell'esame di questo disegno di legge. Pertanto siamo favorevoli a questa proposta di rinvio e ci auguriamo di poter riprendere l'esame del disegno di legge, con tutte le garanzie che sono state richieste dai colleghi intervenuti nel dibattito.
PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, rimane stabilito che il seguito dell'esame del disegno di legge n. 6223 è rinviato ad altra seduta.
Ricordo che nella seduta del 6 dicembre si è svolta la discussione generale con gli interventi del relatore e del rappresentante del Governo.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 , nel testo della Commissione, identico a quello del Governo (vedi l'allegato A - A.C. 6223 sezione 1).
In merito a ciò si svolse una discussione molto ampia e si decise per un rinvio in Commissione del disegno di legge: alla fine si decise di procedere all'approvazione del disegno di legge di ratifica dell'accordo perché, come accade in genere nelle ratifiche, sarebbe stato impossibile modificare il testo dell'accordo; del resto, non ratificarlo avrebbe di fatto impedito l'operatività di EUROPOL.
Fu però approvato un ordine del giorno con il quale si invitavano i Governi a precisare i limiti di quelle immunità particolari e, di conseguenza, a sopprimere quella che era stata giustamente definita una «licenza di uccidere» nei casi in cui non vi fosse rischio di vita per il personale di polizia coinvolto. Non mi risulta che quell'ordine del giorno abbia avuto alcun esito e, visto che il Governo, che fu impegnato dalla Camera ad agire in tal senso, è oggi presente in quest'aula con numerosi suoi rappresentanti, vorrei sapere che fine abbia fatto quell'impegno assunto dal Governo e se si sia deciso di precisare i limiti dell'immunità concessa al personale di EUROPOL.
Il voto sul disegno di legge al nostro esame - che ratifica un accordo del tutto specifico e che mi riservo di illustrare in seguito - potrebbe essere orientato in una direzione piuttosto che in un'altra proprio dalla risposta che il Governo vorrà fornire al riguardo. Ritengo sia scorretto, almeno dal punto di vista formale, che si proceda all'approvazione di questo disegno di legge di ratifica prima di aver avuto indicazioni in merito agli sviluppi di quell'impegno assunto dal Governo.
Ratificando questo accordo si dà, in ipotesi, la possibilità ad un addetto all'ufficio dell'Europol, che abbia investito e ucciso una persona, di beneficiare di una immunità e di una copertura che va al di là di quella diplomatica.
In Commissione si è dibattuto a lungo su questo provvedimento, il cui esame peraltro è stato più volte rinviato. Alla fine comunque abbiamo avuto dei chiarimenti abbastanza esaurienti purché essi si inquadrino nell'ambito dell'ordine del giorno richiamato dall'onorevole Rivolta.
Desideriamo tuttavia avere ulteriori informazioni su questo provvedimento considerato
Ricordo che questa, a differenza di altre ratifiche che risalgono a 7-8-10 anni fa, è una ratifica di pochi mesi fa, risale infatti al 22 marzo del 1999. Quindi, perché i singoli deputati possano esprimere un voto convinto e in piena coscienza, credo sia possibile attendere ancora qualche giorno per avere ulteriori chiarimenti su un accordo che contiene passaggi fondamentali e di grande delicatezza in ordine ai quali è difficile avere una visione chiara; c'è anche il rischio di sconfinare in privilegi, in situazioni anomale e di disparità di trattamento tra i vari corpi.
Mi fa piacere che il sottosegretario Rivera faccia cenno di condividere quanto sto dicendo, ma del resto non ne dubitavo conoscendo la sua sensibilità nei confronti di questo problema.