Allegato B
Seduta n. 824 del 12/12/2000


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LAVORI PUBBLICI

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei lavori pubblici, per sapere - premesso che:
il comma 1 dell'articolo 4 della legge 9 dicembre 1998, n. 431 ha previsto che il Ministro dei lavori pubblici convochi le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori al fine di promuovere una convenzione nazionale che individui i criteri


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generali che costituiscono la base per la realizzazione di appositi accordi in sede locale ai fini della definizione dei canoni di locazione;
sulla base di quanto previsto dalla predetta legge, i locatari che stipulano o rinnovano il contratto di locazione sulla base di quanto previsto dai suddetti accordi possono godere del beneficio di ulteriori detrazioni fiscali rispetto a quelle già previste, nonché di ulteriori interventi agevolativi in materia di Ici, stabiliti dagli enti locali;
tale convenzione nazionale è stata stipulata tra le associazioni della proprietà e dei conduttori in data 8 febbraio 1999 e, come previsto dal comma 2 dell'articolo 4 della citata legge 431, è stata recepita in un decreto del Ministro dei lavori pubblici emanato di concerto con il Ministro delle finanze;
nella suddetta convenzione nazionale e nel decreto ministeriale di recepimento, viene stabilito che «per le compagnie assicurative, gli enti privatizzati, i soggetti giuridici o individuali detentori di grandi proprietà immobiliari, i canoni sono definiti all'interno dei valori minimi e massimi stabiliti per le fasce di oscillazione per aree omogenee come sopra indicate dalle contrattazioni territoriali»;
quindi, sulla base di quanto stabilito dalla convenzione nazionale recepita nel suddetto decreto ministeriale, i contratti di locazione relativi agli alloggi di proprietà dei suddetti soggetti, vanno stipulati o rinnovati secondo le modalità definite nel cosiddetto canale concordato;
risulta, invece, che molti soggetti rientranti nel campo di applicazione della suddetta previsione, si rifiutano di stipulare o rinnovare i contratti sulla base degli accordi locali, preferendo utilizzare le procedure previste per il libero mercato;
si inficia, in tal modo, la validità erga omnes di quanto definito dalla convenzione nazionale e recepito dal decreto ministeriale, due adempimenti espressamente previsti dalle disposizioni introdotte dalla legge n. 431 del 1998;
si determina, inoltre, un ulteriore forte incremento dei canoni di locazione insostenibili per ampie fasce di cittadini, tenendo conto che, in particolare le abitazioni di proprietà di enti assicurativi e enti privatizzati furono assegnate nel passato a soggetti con redditi bassi, sfrattati e altre categorie con situazioni di disagio e vedono una forte prevalenza di anziani -:
quali iniziative intenda assumere affinché quanto previsto dalla convenzione nazionale e recepito nel decreto ministeriale venga rispettato, con particolare riguardo alla stipula e rinnovo dei contratti di locazione, riguardanti alloggi di proprietà di enti assicurativi, enti privatizzati, soggetti giuridici o individuali detentori di grandi proprietà, secondo le procedure previste dalla contrattazione nazionale e locale tra associazioni della proprietà e dei conduttori, escludendo, per tali comparti, la possibilità di applicare i canoni di libero mercato.
(2-02777)
«Ciani, De Cesaris, Giovanni Bianchi, Cambursano, Carotti, Castellani, Cerulli Irelli, De Mita, Delbono, Ferrari, Fioroni, Frigato, Lombardi, Lucidi, Marini, Merlo, Merloni, Niedda, Orlando, Pinza, Pistelli, Polenta, Repetto, Risari, Riva, Rogna Manassero di Costigliole, Scantamburlo, Scozzari, Sinisi, Testa, Valetto Bitelli, Voglino, Casilli, Giacalone, Jervolino Russo, Palma, Mario Pepe, Romano Carratelli, Ruggeri, Tuccillo, Volpini».

Interrogazione a risposta scritta:

GAGLIARDI. - Al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che:
nel comune di Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, nella zona denominata «Praga» è stato costruito un Outlet


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della società anglostatunitense McArthur Glen, «villaggio della moda» che alla conclusione dei lavori previsti sarà il più grande d'Europa;
oggi la struttura conta una sessantina di negozi di abbigliamento ed accessori, presenti le «griffe» più note del mondo, servizi bancari e turistici, bar, ristorante, area gioco per bambini e oltre tremila posti auto;
nei prossimi mesi altri sessanta negozi e servizi (albergo, ristoranti e bar) verranno attivati e sarà costruita un'altra piccola città denominata la «città del ciclismo» per la quale è prevista la realizzazione di un velodromo, di una pista ciclabile di oltre sette chilometri, di un museo della bicicletta, nonché di diversi negozi di vendita di articoli sportivi;
dopo soli novanta giorni dalla parziale inaugurazione l'Outlet di Serravalle Scrivia ha già toccato la soglia del milione di visitatori e secondo i responsabili della società McArthur Glen lo «shopping natalizio» porterà nella zona migliaia e migliaia di persone ogni giorno, tanto da rendere sempre più consistenti le presenze di italiani o stranieri e tanto che qualche operatore economico, con dati ufficiali alla mano, parla anche di indotto miliardario con affari di tuffo rispetto per i prodotti caratteristici della zona e soprattutto per l'industria dolciaria del polo di Novi Ligure e per le case vinicole del celebre «Gavi»;
l'iniziativa, che prima della sua realizzazione ed avvio è stata fortemente contestata specialmente dalle associazioni di categoria dei commercianti di Novi Ligure e di Serravalle Scrivia, è oggi vista ed accettata con occhio benevolo poiché si evidenziano già benefici concreti all'intero territorio dei comuni interessati ed all'hinterland della «città delle grandi firme» sia per quanto concerne i nuovi posti di lavoro, sia per il turismo e la valorizzazione dei luoghi sotto i più vari aspetti;
per raggiungere l'Outlet, posto sulla strada statale 35-bis ad un chilometro circa dall'uscita del casello di Serravalle Scrivia dell'autostrada A7 (Milano-Genova), non vi sono oggi infrastrutture idonee e capaci di sopportare il traffico che causano centinaia di migliaia di clienti-visitatori;
inoltre le code e gli ingorghi pericolosi che oggi ostacolano una regolare e sicura circolazione saranno, con il tempo, sempre più intensi e rischiosi sia per chi vuole recarsi all'Outlet sia per chi percorre l'autostrada nelle due direzioni per Milano e per Genova;
se alla luce di quanto sopra non ritenga doveroso ed opportuno avviare gli studi, la progettazione e gli urgenti interventi e lavori per creare nella zona un sistema di viabilità sicuro, adeguato e confortevole sia per chi è costretto a percorrere l'autostrada A7 sia per coloro che vogliono recarsi all'Outlet affinché non siano scoraggiati a raggiungerlo e non creino eccessive difficoltà al traffico penalizzando così l'economia di quella vasta e suggestiva zona del basso Piemonte.
(4-33041)