Allegato A
Seduta n. 824 del 12/12/2000


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(Sezione 4 - Facoltà lettere università di Palermo)

D) Interrogazione

LO PORTO, FRAGALÀ e LO PRESTI. - Ai Ministri dell'interno e dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che:
il 6 giugno 2000, alla facoltà di lettere dell'università di Palermo, i consiglieri comunale e provinciale di Alleanza nazionale Bartolo Sammartino e Giuseppe D'Appolito hanno accompagnato alcuni enti universitari a ripulire, in maniera assolutamente pacifica, i muri delle aule e dei corridoi imbrattati con slogan politici inneggianti al terrorismo, scritte che istigano all'uso della droga e simboli di ideologie politiche già condannate dalla storia;


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ciò è avvenuto dopo che varie volte il preside della facoltà è stato sollecitato affinché ripristinasse la legalità all'interno di una struttura pubblica;
ogni cittadino ha infatti il diritto di richiamare chi, per il proprio ruolo e le proprie funzioni, avrebbe dovuto già spontaneamente garantire il rispetto delle leggi e quindi, nella fattispecie, procedere alla cancellazione di scritte offensive della coscienza di qualsiasi cittadino -:
se non ritengano di dover intervenire presso il rettore professor Giuseppe Silvestri e a fortiori nei confronti del preside della facoltà di lettere dell'università degli studi di Palermo, professor Giuseppe Ruffino, che, alla legittima richiesta espressa dai rappresentanti degli studenti eletti nel consiglio di quella facoltà, volta ad impegnare lo stesso preside a far ripulire i muri da simboli antiestetici e antistorici di ideologie ormai definitivamente condannate dalla storia, si sono dichiarati recisamente contrari alla pulizia di quei luoghi pubblici, quali sono le aule e i corridoi di una università statale, perché gli stessi simboli, a loro dire, appartengono alla storia della facoltà che nessuno può negare;
se non ritengano opportuno, quindi, inviare, una circolare ai rettori di tutte le università d'Italia affinché si provveda a ribadire il divieto di imbrattare i muri di edifici pubblici come stabilisce il codice penale agli articoli 635 e 639.(3-05848)
(16 giugno 2000)