Allegato A
Seduta n. 824 del 12/12/2000


Pag. 10


(Sezione 3 - Valore del diploma di maturità per l'ammissione a corsi di laurea a numero programmato)

C) Interpellanza

La sottoscritta chiede di interpellare i Ministri dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica e della pubblica istruzione, per sapere - premesso che:
l'interpellante non ha mai condiviso, e quindi non ha mai votato, il numero programmato per alcuni corsi di laurea e anzi, proprio sul cosiddetto «numero chiuso», ha depositato alla Camera dei deputati interrogazioni e risoluzioni ancora aperte;
alcuni atenei italiani ed alcune facoltà, prevalentemente di architettura, facendo riferimento al decreto ministeriale del 25 maggio 2000, particolarmente all'articolo 4, per l'ammissione al corso di laurea hanno considerato solamente il punteggio della prova di ammissione e non anche del diploma di maturità;
una lettura attenta dell'articolo 4 in questione non fa presupporre questa esclusione per nessun corso e quindi neppure per architettura;
negli anni accademici trascorsi, per esempio il 1999/2000, le stesse università hanno dato al voto di maturità un punteggio anche di 50/100 e alla prova di ammissione ai corsi programmati i restanti 50/100;
la valutazione per l'ammissione ai corsi di architettura, riferivano i quotidiani alcuni giorni fa in modo generico, sembra essere stata decisa dal murst sulla base di direttive europee;
tale valutazione crea in ogni caso in Italia un trattamento assolutamente diverso tra aventi gli stessi diritti;
tale valutazione non tiene conto che il diploma di maturità è conseguito sulla base di un esame di Stato stabilito dalla Costituzione e regolato da una legge apposita;
non considerare il voto di maturità è togliere valore al diploma di maturità -:
quale sia l'atto governativo che ha dato disposizioni in merito all'esclusione della valutazione del voto di maturità;
come giustifichino i Ministri interpellati l'essersi appellati alle direttive europee quando altre direttive europee, in questo come in altri settori, sono dal Governo italiano lasciate inattuate;
se non ritengano i Ministri interpellati di aver creato disparità di trattamento e di valutazione e come voglia intervenire per ristabilire il dettato legislativo;
se non ritengano di ribadire il valore legale del diploma di maturità anche per il buon funzionamento didattico della scuola italiana.
(2-02581)«Lenti».
(19 settembre 2000)