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finale; un secondo paziente sarebbe ancora vivo, pur in condizioni molto precarie; un terzo paziente, F.I., ricoverato nell'ospedale S. Maria delle Grazie di Pozzuoli, deceduto, non sarebbe stato sottoposto ad autopsia; un quarto paziente, P.C., ricoverato presso il Cardarelli, deceduto, non sarebbe stato sottoposto ad autopsia;
stato sottoposto ad autopsia e quali provvedimenti di indagine il ministero della sanità abbia adottato;
cresce l'allarme nell'opinione pubblica per le preoccupazioni di eventuali casi italiani di Morbo di Creuzfeldt-Jacob (CJD) connesso al consumo di carne bovina;
nei casi di decesso per patologie non chiare e tanto più nei casi di decesso per sospetta ed importante categoria epidemiologica, quali il CJD, le norme vigenti impongono l'accertamento autoptico;
è nota l'avversione delle famiglie dei deceduti nei confronti delle autopsie sì da convincere talvolta i medici a rinunciare agli accertamenti autoptici previsti dalla legge;
che la variante di CJD presumibilmente connessa al consumo di carni bovine «infette» da Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE) può essere rinvenuta anche in pazienti giovani al contrario della forma classica (eccezion fatta per quella da trapianto o da uso di estratti biologici da ipofisi);
si sarebbero recentemente verificati a Verona dei casi di CJD di cui non si conosce neanche l'età dei colpiti in quanto il direttore sanitario Bonaldi degli istituti ospitalieri di Verona si è rifiutato di fornire, con nota prot. 7190 del 14 novembre, ad interlocutori istituzionali quali i consiglieri comunali anche semplici dati statistici anonimi ed età dei pazienti in ossequio a non ben precisati «principi della privacy»;
stando al quotidiano Il Mattino del 23 novembre si sarebbero recentemente verificati in provincia di Napoli 4 casi di sospetto CJD: per la paziente, A.P., biologa, deceduta, già ricoverata al Policlinico di Napoli, si sarebbe proceduto ad autopsia e si sarebbe ancora in attesa del referto
non è ben nota la modalità di trasmissione all'uomo del CJD; è conosciuto il determinismo da trapianto di cornea, da assunzione di ormone della crescita ottenuto da ipofisi di deceduti, da fattori genetici; è molto forte il «linkage» epidemiologico della trasmissione carne bovina infetta da BSE/uomo;
non è ben nota da letteratura la trasmissibilità all'uomo della BSE per via iniettiva di estratti di tessuto nervoso bovino;
in tossicologia la via iniettiva di inoculo di sostanze tossiche rispetto all'assunzione orale (quale sarebbe l'ingestione di carni infette da BSE) abbisogna in genere di quantità assai inferiori delle sostanze stesse per la determinazione di patologie;
per anni centinaia di migliaia di italiani hanno assunto per via iniettiva farmaci a base di estratto di cervello bovino; in effetti, tale categoria di farmaci è stata tra le più prescritte in Italia come «manna» per qualunque malattia a causa presumibilmente della ingente corruzione farmaceutica imperante, accertata dalla indagine dei PM di Napoli, ormai conclusa in giudizio con pesanti condanne; in particolare per quanto riguarda il filone dell'indagine inerente la Fidia di Abano Terme con i farmaci Sygen e Cronassial;
il Professor Garattini, farmacologo già membro della CUF, ha dichiarato in una intervista che si legge su «L'Espresso» del 7 dicembre: «Si tratta di un rischio drasticamente ridotto da due fattori: innanzitutto la Fidia ha sempre affermato che i cervelli provenivano da bovini di paesi esenti da BSE in particolare dal Sudamerica. Inoltre ha sempre affermato che li sottoponeva a un procedimento di purificazione che ne riduceva drasticamente la carica infettiva. Per questo ritengo che il rischio sia minimo»;
le dichiarazioni distensive del professor Garattini e tanto più le affermazioni tranquillizzanti di allora da parte dei dirigenti della Fidia non sembrano invero molto solide sia per le numerose e gravi violazioni delle leggi vigenti messe in atto dai responsabili delle Fidia stessa sia perché l'attuale PM Cherchi di Padova sta indagando sulla provenienza sospetta di alcune partite di materia prima cerebrale bovina per la Fidia proveniente, mediante triangolazioni, dalle isole britanniche;
già nel 1996 erano apparse in riviste scientifiche segnalazioni sia delle possibili evenienze nell'uomo di CJD a causa del largo uso dei farmaci in questione sia della torpidità e dei silenzi della comunità scientifica italiana sulle implicazioni epidemiologiche dell'impiego di tali medicamenti;
nel 1995 la Commissione Unica del Farmaco (CUF) ha chiesto ed ottenuto la revoca di tali prodotti farmaceutici;
è ragionevole supporre, vista la situazione di emergenza segnalata, che il Ministero della Sanità abbia proceduto a controlli e alla promozione di studi e ricerche sulla trasmissibilità all'uomo della BSE mediante farmaci iniettivi estratti da tessuto cerebrale bovino -:
se le norme nazionali che impongono l'autopsia nei casi di morti sospette siano scrupolosamente osservate o se occorrono nuovi provvedimenti ministeriali per rinnovarne l'efficacia, in considerazione della emergenza BSE/CJD;
se non sia il caso di riconsiderare epidemiologicamente ex post una serie di decessi sospetti avvenuti in questi ultimi anni e non attribuiti al CJD;
i casi sospetti di CJD di Verona di cui si è parlato sui giornali siano o meno ascrivibili a soggetti in giovane età;
se è vero che F.I. morto il 14 aprile 2000 presso l'ospedale di Pozzuoli per causa non determinata, forse CJD, non sia
se è vero che P.C., morto l'8 ottobre 1999, ricoverato presso l'ospedale Cardarelli, per causa non determinata, forse CJD, non sia stato sottoposto ad autopsia e quali provvedimenti d'indagine il ministero della sanità abbia adottato;
se a seguito della segnalazione della CUF quali e quanti studi sono stati intrapresi per avere dati affidabili sulla trasmissibilità mediante farmaci iniettivi di estratti cerebrali bovini della BSE/CJD;
quali e quante sollecitazioni dal 1995 siano state messe in atto dalla CUF nei confronti dei ministri della Sanità e dei direttori generali ministeriali competenti sulla pericolosità dei farmaci iniettivi a base di materiale cerebrale bovino;
quali circolari per il SSN i ministri della sanità abbiano emanato negli ultimi cinque anni per attivare la rete dei medici ospedalieri al riguardo della rilevazione dell'uso dei farmaci in questione per i pazienti sofferenti di CJD per stabilire o meno un linkage epidemiologico;
se da parte del ministero della sanità dal 1995 siano stati controllati amministrativamente e riverificati scientificamente e sperimentalmente i livelli di sicurezza messi in atto da Fidia e da altre aziende farmaceutiche per ciò che concerne i procedimenti di purificazione degli estratti cerebrali bovini da virus, prioni e altri agenti infettanti;
se da parte del ministero della sanità dal 1995 siano state controllate amministrativamente le documentazioni in possesso sulla Fidia, per quanto riguarda la provenienza della materia prima cerebrale bovina.
(5-08590)
lo svezzamento dei figli sin dalla nascita incide notevolmente sul bilancio della famiglia per il costo rilevante di tutto il necessario;
tra pannetti, latte in polvere, omogeneizzati ed altro il costo quotidiano per un solo bambino si aggira intorno alle 15 mila lire, per non parlare poi di vestiario, visite mediche specialistiche ed imprevisti;
non si comprende perché i costi di latte in polvere sia così esoso e del business di questo prodotto nessuno ha mai dato conto -:
quali provvedimenti intenda prendere il Ministro della sanità per alleviare il disagio economico di tante famiglie il cui bilancio familiare risente tangibilmente di questi costi.
(5-08594)