![]() |
![]() |
![]() |
FRANCESCO GIORDANO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCESCO GIORDANO. Vorrei segnalare all'Assemblea, al fine di chiedere un'informativa al Governo, che alcuni cittadini italiani stanno subendo...
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Giordano. Mi dica subito di cosa si tratta, perché, come lei sa, devo darle la parola a fine seduta.
FRANCESCO GIORDANO. ...una violazione dei loro diritti. Infatti, sono fermi a Ventimiglia e non riescono ad arrivare a Nizza, in barba a qualsiasi norma giuridica.
PRESIDENTE. Onorevole Giordano, in questo caso le darò la parola a fine seduta.
MARIO PEZZOLI. Presidente, credo che questo sia un emendamento, come si
usa dire, di buon senso, perché tende, nell'ambito di una legge quadro, a portare chiarezza nel settore in cui si interviene.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alveti. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE ALVETI. Signor Presidente, come abbiamo potuto vedere, proprio il Giubileo ha evidenziato l'importanza delle attività di accoglienza non convenzionale. Del resto, la situazione del settore turistico ...
PRESIDENTE. Onorevole Becchetti, lei fa il notaio ed è una persona seria: o sta dentro o sta fuori dall'aula! Onorevole Niccolini! Comportatevi da persone responsabili!
GIUSEPPE ALVETI. Stavo dicendo che quella del settore turistico è una situazione di cui occorre tener conto. Penso che inserire nelle competenze previste dalla legge anche l'attività di accoglienza non convenzionale sia una cosa importante.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
La Camera non è in numero legale per 16 deputati.
La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 17,15.
PRESIDENTE. Colleghi, dobbiamo ora procedere nuovamente alla votazione degli identici emendamenti Bono 2.5 e Manzini 2.45, nella quale in precedenza è mancato il numero legale.
Dichiaro chiusa la votazione.
Il relatore per la maggioranza ha invitato i presentatori a ritirare i successivi identici emendamenti Scaltritti 2.22 e Chiappori 2.38 perché sarebbero assorbiti dall'emendamento 2.60 della Commissione.
GIANLUIGI SCALTRITTI. Lo ritiro, Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene. Onorevole Chiappori, accede all'invito a ritirare il suo emendamento 2.38?
GIACOMO CHIAPPORI. Lo ritiro, signor Presidente, perché, come lei ha detto, è in parte assorbito dall'emendamento 2.60 della Commissione.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole Edo Rossi, accede all'invito a ritirare il suo emendamento 2.48?
EDO ROSSI. Non lo ritiro e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EDO ROSSI. Presidente, stiamo parlando del decreto che il Governo deve emanare successivamente sulle famose linee guida. Al punto d) del quarto comma dell'articolo 2 si definiscono i livelli minimi delle superfici degli alberghi e delle strutture di accoglienza. Vorrei evidenziare che le strutture in questione sono a pagamento, vi è quindi la necessità di tutelare i consumatori. Nel mio emendamento chiedo che si aggiunga la parola «campeggi». Il relatore sostiene che essi sono compresi dalla dicitura «strutture ricettive», ma credo non sia ripetitivo aggiungere la parola campeggi. Il relatore ricorderà, infatti, che si era fatto lo stesso ragionamento a proposito dell'articolo 1, quando si parlava di espressioni culturali e associative. In quel caso, il relatore chiese di inserire esplicitamente le pro loco; lo ripeto, vorrei che in questa sede fosse esplicitata la parola «campeggi». Comprendo le difficoltà esistenti per particolari alberghi collocati in punti storici in cui non è possibile modificare le strutture; non capisco, invece, perché ciò non possa avvenire per i campeggi le cui piazzole sono delimitate sul terreno; credo, pertanto, che per questa fattispecie debbano essere stabiliti standard minimi. Infatti, come tutti sapete, si paga la piazzola, pertanto, dovrebbe essere indicata la dimensione minima; ciò implica anche una diretta correlazione con gli standard europei.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione l'onorevole Chiappori. Ne ha facoltà.
GIACOMO CHIAPPORI. Signor Presidente, esprimerò voto contrario sull'emendamento 2.48 dell'amico Edo Rossi, perché credo che il suo ragionamento sia sbagliato. Innanzitutto, diciamo sempre che non bisogna specificare e, seguendo questa impostazione, dovremmo fare un elenco di tutto ciò che dovrebbe essere considerato livello minimo, a partire dai villaggi turistici, dai bungalow, dai rifugi alpini. Ritengo che i livelli minimi siano già disciplinati dalle normative regionali; infatti, per ottenere una licenza bisogna rispondere a determinati requisiti e, fortunatamente, in questo senso ogni regione può stabilire i suoi livelli minimi.
che il livello minimo sia pari a 35 metri a piazzola, mentre le normative di altre regioni prevedono 50 o 60 metri.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pezzoli. Ne ha facoltà.
MARIO PEZZOLI. Signor Presidente, le regioni hanno già deliberato su questi aspetti. Penso che, come accadde qualche estate fa relativamente alle superfici minime degli alberghi, approvando l'emendamento Edo Rossi 2.48 rischieremmo, proprio per la limitatezza dell'estensione della superficie ove si trovano, di rendere difficoltosa per molti campeggi la prosecuzione della loro attività; ricordo che tali campeggi rispettano criteri di qualità di livello europeo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Scaltritti 2.23.
GIANLUIGI SCALTRITTI. Signor Presidente, con il nostro emendamento chiediamo la soppressione della lettera f) proprio perché, anche in questo caso, ci troviamo di fronte ad un testo poco trasparente. Dobbiamo considerare che le licenze per le agenzie e le organizzazioni vengono rilasciate dalla regione e dalla provincia; con la lettera f), quindi, non facciamo altro che interferire ulteriormente sulle competenze regionali, che potrebbero essere tranquillamente coordinate dalla Conferenza Stato-regioni, con la conseguente eliminazione delle sperequazioni esistenti relativamente alle cauzioni dovute dalle agenzie per l'apertura di un'attività. Si potrebbe così conseguire un equilibrio territoriale senza una prevaricazione da parte delle decisioni governative, che sarebbero molto meno sensibili a tale problematica.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alveti 2.46, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
I presentatori condividono la tesi secondo la quale l'emendamento Bono 2.6 sarebbe assorbito dall'emendamento Alveti 2.46, appena approvato?
MARIO PEZZOLI. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Scaltritti 2.25.
GIANLUIGI SCALTRITTI. Intervengo sia sulla lettera h) sia sulla lettera i) del comma 4 dell'articolo 2, che propongo di sopprimere con i miei emendamenti 2.25 e 2.26.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Saonara. Ne ha facoltà.
GIOVANNI SAONARA. Penso che sia utile chiarire che queste linee guida dovrebbero definire proprio l'offerta turistica che il «sistema Italia» dà nel nome e nel conto degli interessi dei consumatori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Chiappori. Ne ha facoltà.
GIACOMO CHIAPPORI. Ho chiesto la parola per dichiarare il nostro voto favorevole su questi emendamenti solo per il motivo che non si capisce perché debba essere lo Stato a creare i livelli minimi quando noi abbiamo detto che con questo decentramento avremmo spostato tutto sulle regioni. È attraverso le linee guida e
la Conferenza Stato-regioni che si indicheranno, regione per regione, i livelli minimi. Tuttavia, continuiamo a fare lo stesso errore: vogliamo centralizzare questo sistema!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pezzoli. Ne ha facoltà.
MARIO PEZZOLI. Noi non riusciamo a comprendere perché sia necessario legiferare, soprattutto nell'ambito di una legge quadro, sulla testa delle regioni. Esiste la Conferenza Stato-regioni e si potrebbero individuare delle soluzioni in questo senso nell'ambito della Conferenza stessa, comprendendo che vi possono essere delle realtà talmente differenti per le quali sono necessarie norme in deroga e per le quali sono necessari degli interventi diretti. Dico questo anche perché comunque il decreto che contiene le linee guida (al quale si fa riferimento nel comma 4 dell'articolo 2 sul quale stiamo discutendo) non prevede che questo intervento legislativo sia svolto «sentite le regioni» o «audita la Conferenza Stato-regione».
GIUSEPPINA SERVODIO, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare per una precisazione.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUSEPPINA SERVODIO, Relatore per la maggioranza. Vorrei ricordare ai colleghi che questa mattina abbiamo approvato un emendamento - che è anzi rafforzativo - a firma dell'onorevole Chiappori nel quale si prevede che questo documento sulle linee guida, a norma anche del decreto legislativo n. 112 del 1998, venga concordato all'interno della Conferenza Stato-regioni, sentite le organizzazioni e attraverso anche il parere vincolante, come è previsto nell'emendamento approvato dall'Assemblea.
MARIO PEZZOLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Lei è già intervenuto, onorevole Pezzoli.
MARIO PEZZOLI. Volevo dire che l'emendamento...
PRESIDENTE. Mi dispiace, onorevole Pezzoli, ma potrà intervenire sul prossimo emendamento, altrimenti, apriamo un dibattito!
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole Pezzoli, intende intervenire su questo emendamento?
MARIO PEZZOLI. No, Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.7, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Scaltritti 2.27.
GIANLUIGI SCALTRITTI. Signor Presidente, con questo emendamento si vuole intervenire in una materia che in questo momento sta creando forti perplessità nel settore, ma al tempo stesso, si vuole mettere ordine nella confusione creata dal decreto legislativo n. 96 del 1999 - che trasferisce le competenze in materia di demanio marittimo turistico-ricreativo ai comuni - e che, in molti concessionari di spiaggia crea allarme per la ricerca di un «riferimento concertativo» con le istituzioni, per l'utilizzo dei piani demaniali e per il rinnovo delle concessioni.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole Edo Rossi, accetta l'invito a ritirare il suo emendamento 2.49?
EDO ROSSI. Insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Temo che il tempo a sua disposizione sia terminato, ma ne ha facoltà.
EDO ROSSI. Signor Presidente, ho dieci emendamenti.
PRESIDENTE. Non la faccio arrabbiare, onorevole Rossi, stia tranquillo. Abbiamo sempre rapporti cordiali, per tanti motivi.
EDO ROSSI. Signor Presidente, intervengo perché in questo mio emendamento si parla sempre del decreto sulle linee guida. Al comma 4, punto l), di fatto si dà l'indicazione al Governo su come regolare la gestione dei beni demaniali.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Chiappori 2.40.
GIACOMO CHIAPPORI. Signor Presidente, con questo emendamento cerchiamo di introdurre qualche elemento di certezza. Infatti, chi detiene una concessione demaniale oggi entra in una spirale particolare, cioè investe sul territorio in concessione, ma non conosce la durata di queste concessioni. Non vi è quindi alcun rapporto tra ciò che viene investito e la durata delle concessioni. Perciò abbiamo tentato di introdurre un punto fermo richiamandoci a normative già esistenti. Infatti abbiamo considerato che per i beni immobili destinati alle attività ricettive occorresse fissare una durata, stabilita dalle norme vigenti, dei canoni di locazione degli immobili destinati a queste attività. Mi sembra che da qui si possa cominciare. Applichiamo i contratti commerciali previsti dalle nostre normative con determinate caratteristiche, almeno per questa parte di immobili, e rendiamo così certe le concessioni che oggi non lo sono.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pezzoli. Ne ha facoltà.
MARIO PEZZOLI. Signor Presidente, il gruppo di Alleanza nazionale voterà a favore dell'emendamento in esame: dobbiamo infatti offrire garanzie ai privati ai quali sia stato concesso l'uso di immobili o di beni nelle aree demaniali, anche per fornire loro assicurazioni rispetto ad interventi migliorativi che abbiano effettuato durante il periodo della concessione. Oggi, vi sono preoccupazioni da parte degli interessati circa la durata delle concessioni: probabilmente, la preoccupazione è che non vi sia una garanzia rispetto
all'intervento migliorativo offerta dalla durata della concessione, che deve essere almeno per un tempo minimo al fine di consentire il rientro delle spese effettuate. L'emendamento in esame è in tal senso, per cui ribadisco che il gruppo di Alleanza nazionale voterà a favore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Alveti 2.47 non insistono per la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.9, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.10, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.11, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Scaltritti 2.28.
GIANLUIGI SCALTRITTI. Signor Presidente, chiediamo la soppressione della parola «turistica» nella lettera b), dato che si potrà così fare riferimento agli indirizzi generali per la promozione dell'Italia all'estero: se, invece, conserviamo l'aggettivo «turistica», limitiamo enormemente le possibilità di promozione dell'Italia all'estero, escludiamo il made in Italy e tutte le nostre specificità, le nostre capacità. Dobbiamo invece promuovere un'immagine globale e qualificata dell'Italia all'estero, per cui non è opportuno prevedere una fortissima limitazione, con riferimento al solo ambito turistico. Si rischia così di impedire lo sforzo promozionale coordinato e completo che dovremmo compiere. Invito quindi il relatore per la maggioranza a modificare il suo parere e l'Assemblea a votare a favore dell'emendamento in esame, perché dobbiamo effettivamente promuovere l'immagine globale dell'Italia, anche per favorire il turismo nel nostro paese.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Chiappori 2.41.
GIACOMO CHIAPPORI. Signor Presidente, potrei sintetizzare così: i porti turistici li vogliamo fare dove diciamo noi, e non ce lo deve indicare nessun altro; pertanto l'«ivi compresi» lo lasciamo alle regioni ed evitiamo che si debbano avere approvazioni a livello statale su dove debbano essere situati i porti in Liguria.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Edo Rossi 2.50, per il quale il relatore si è rimesso all'Assemblea.
EDO ROSSI. Rispetto al mio emendamento 2.50 vi è una situazione curiosa. Fino adesso, tutti gli emendamenti che erano volti a arricchire il contenuto della legge, ad aggiungere qualcosa sono stati respinti. L'emendamento al nostro esame, Presidente, è volto invece a cancellare delle esemplificazioni. Nella lettera d) del comma 5 dell'articolo 2 si legge infatti: «agli indirizzi e alle azioni diretti allo sviluppo di circuiti qualificati a sostegno dell'attività turistica, quali campi da golf,
impianti a fune, sentieristica attrezzata e simili». Ebbene, noi chiediamo di sopprimere queste esemplificazioni. Lo chiediamo, Presidente, perché sappiamo cosa c'è dietro. Innanzitutto, se si indicano i settori, bisogna indicarli tutti, altrimenti quelli che non sono indicati di fatto si considerano o di serie B o esclusi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alveti. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE ALVETI. Vorrei motivare il mio voto contrario sull'emendamento Edo Rossi 2.50. Noi riteniamo che articolare l'offerta turistica in direzione di un razionale impiego del tempo libero sia estremamente positivo, ancor più se consideriamo le potenzialità che l'Italia ha in termini di clima e soprattutto di bellezze naturali. Noi abbiamo fatto riferimento, oltre che ai campi da golf, anche agli approdi e ai porticcioli turistici, alla montagna e agli impianti a fune. Con questo noi intendiamo dire che vogliamo vivere in modo diverso il mare, la montagna, l'ambiente in generale, in una grande sinergia tra sport ed ambiente nell'ambito di quello che il nuovo turismo rappresenta nella competizione che si svolge soprattutto a livello europeo. Se poi penso che in Europa vi sono zone che fanno concorrenza in questa direzione (penso all'Estoril, alla Costa del Sol, alla Provenza), ritengo che noi abbiamo tutte le opportunità per recuperare, nell'ambito di una concorrenza europea, un'offerta turistica più articolata in questa direzione (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Chiappori. Ne ha facoltà.
GIACOMO CHIAPPORI. Intervengo per sottolineare simpaticamente la contraddizione del collega Edo Rossi, che vuole inserire il riferimento ai campeggi e togliere quello ai campi da golf e agli impianti a fune.
PRESIDENTE. È un punto di vista.
EDO ROSSI. I campeggi li hanno bocciati: voglio vedere cosa succede per i campi da golf!
GIACOMO CHIAPPORI. L'emendamento Edo Rossi 2.50 è però condiviso anche dal sottoscritto perché, se la logica rimane la stessa, è inutile fare le precisazioni. Se si devono indicare dei settori, si deve indicarli tutti. Perché precisare campi da golf e impianti a fune? L'onorevole Alveti si è richiamato al mare, alla montagna... ma queste cose le sappiamo tutti. In questo caso vi è una precisazione specifica.
PRESIDENTE. Manca il biliardo però!
GIACOMO CHIAPPORI. Allora vi sono anche i campi da tennis e appunto il
biliardo! Queste sono le contraddizioni che sono emerse. Una legge, o fa un elenco di attività all'inizio o non lo fa mai. È una questione di principio.
MAURO FABRIS, Sottosegretario di Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato e per il commercio con l'estero. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO FABRIS, Sottosegretario di Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato e per il commercio con l'estero. Condivido le osservazioni dell'onorevole Alveti. Vorrei ricordare all'onorevole Chiappori che non stiamo parlando di una definizione di una serie di attività simili ad altre da lui richiamate. Qui si tratta di attività che hanno dato vita ad un'economia turistica molto particolare in altri paesi già citati (ma ne potremmo aggiungere altri ancora). E comunque l'emendamento parla anche di attività simili a quelle indicate. Si tratta di attività - ripeto - che hanno già consentito di prolungare le stagioni turistiche...
GIACOMO CHIAPPORI. Lo facciano senza specificare.
MAURO FABRIS, Sottosegretario di Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato e per il commercio con l'estero. Non si può pensare di prolungare la stagione turistica con un semplice campionato di biliardo. La si può prolungare con attività inerenti al tempo libero, ad esempio con attività inerenti il turismo enogastronomico, il turismo ciclistico o altro tipo di turismo...
EDO ROSSI. Impianti a fune!
MAURO FABRIS, Sottosegretario di Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato e per il commercio con l'estero. Compresi gli impianti a fune, che possono essere utilizzati sia d'inverno che nelle altre stagioni.
GIACOMO CHIAPPORI. In Thailandia, in tutto il mondo!
MAURO FABRIS, Sottosegretario di Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato e per il commercio con l'estero. Ho citato il caso specifico di un'area depressa - per così dire - del Portogallo in cui l'attivazione di una serie di campi da golf, progettati dai migliori specialisti del settore a livello internazionale, ha consentito il lancio di quell'area turistica. Si tratta di un'indicazione specifica per far capire a cosa ci si riferisce.
PRESIDENTE. Onorevole Edo Rossi, nel suo emendamento 2.50 lei propone di sopprimere, al comma 5, lettera d), le parole da: «quali campi» fino alla fine del
comma, quindi compresa anche la lettera e), oppure fino alla fine della lettera d)?
EDO ROSSI. Signor Presidente, chiedo la soppressione delle parole: «quali campi da golf, impianti a fune, sentieristica attrezzata e simili».
PRESIDENTE. Quindi, vi è un errore: non si chiede la soppressione fino alla fine del comma, ma fino alla fine della lettera. Pertanto, il suo emendamento 2.50 è uguale al successivo emendamento Chiappori 2.42.
NICOLA BONO. Signor Presidente, francamente questo dibattito non mi entusiasma più di tanto e trovo strano che il Governo, che è stato silente per tutta la giornata, abbia trovato il modo di intervenire su un argomento del genere.
EDO ROSSI. Che il Governo pensi che i problemi del sud si risolvano con i campi da golf, francamente...
MAURO FABRIS, Sottosegretario di Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato e per il commercio con l'estero. Non ho detto questo!
PRESIDENTE. Faremo un seminario sui campi da golf.
NICOLA BONO. ...volevo esprimere un altro concetto, collega Edo Rossi. Tutti noi abbiamo partecipato attivamente alla costruzione di questo testo e sappiamo che questa parte dell'articolo è il frutto di una serie di valutazioni svolte in Commissione. Pertanto, sono intervenuto per dire che Alleanza nazionale intende confermare il testo, quindi voterà contro gli emendamenti Edo Rossi 2.50 e Chiappori 2.42.
EDO ROSSI. Come no? Mettiamoli tutti!
NICOLA BONO. Non puoi fare l'elenco!
EDO ROSSI. E allora togliamoli tutti.
NICOLA BONO. Non ha senso toglierli tutti se c'è stato un dibattito al termine del quale si è giunti ad una decisione comune che credo vada difesa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Faccio riferimento all'intervento dell'onorevole Edo Rossi. Mi sembra piuttosto singolare che egli voglia limitare i campi di golf nella regione Sicilia perché, a suo parere, non c'è acqua sufficiente. Non è vero, onorevole Rossi, in Sicilia l'acqua c'è! Bisogna fare una politica per la ricerca delle acque. Al sud l'acqua c'è ed è davvero singolare questa presa di posizione discriminatoria verso una regione
dove si stanno creando campi da golf. Quindi non è vero che non si possono costruire campi da golf in Sicilia.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Immagino che sia per una questione che non ha nulla a che fare con i campi da golf. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Semmai le buche! Le chiedo di disporre un rigoroso controllo delle tessere, anche a luci accese, cioè prima che si chiuda la votazione. È una variante necessaria.
PRESIDENTE. Dispongo che i deputati segretari compiano gli opportuni accertamenti (I deputati segretari compiono gli accertamenti disposti dal Presidente).
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Scaltritti 2.29.
GIANLUIGI SCALTRITTI. Il comma 5 fa riferimento alla carta dei diritti del turista, prevista dall'articolo 4. Noi siamo contrari che la carta dei diritti del turista sia gestita direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, in particolare da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. A nostro parere, le linee guida della carta - come specifichiamo in un successivo emendamento - debbono essere stabilite in sede di Conferenza Stato-regioni e poi spetta alle regioni integrare questa struttura base con l'offerta di ciascuna regione. Non vedo perché il Governo debba appropriarsi di questo tipo di direttiva che comporta, per esigenze pubblicitarie, l'accentramento di una serie di interessi che non debbono essere di proprietà esclusiva del Governo ma che devono essere diffusi su tutto il territorio. Tutto ciò deve essere concordato in sede di Conferenza Stato-regioni, che si occupa di tutte le popolazioni e di tutte le realtà di questa nazione, in modo da creare un'offerta coinvolgente.
PRESIDENTE. Onorevole Pagliarini, decida cosa fare del suo prossimo futuro. Va bene, allora lei è in aula.
Dichiaro chiusa la votazione.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, da quella parte sono accese le luci della postazione di voto, ma
non sono presenti i colleghi (Commenti dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)! State calmi!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 241
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bono 2.13.
NICOLA BONO. Signor Presidente, il mio emendamento è finalizzato a mettere a fuoco un tema sul quale sono intervenuto più volte, riguardante la destagionalizzazione dei flussi turistici nel nostro paese; si tratta di uno dei problemi più importanti del turismo. Non capisco, infatti, il senso del parere contrario espresso dalla maggioranza e dal Governo su una proposta che vuole indicare un percorso per risolvere il problema degli ingorghi stagionali, anche mediante la riforma delle ferie e l'adeguamento del calendario scolastico: questi ultimi dovrebbero essere valutati, studiati e definiti anche in ragione della stagionalità turistica o, per meglio dire, nell'ottica della destagionalizzazione del turismo.
PRESIDENTE. Onorevole Bono, mi sembra che la sua istanza non venga recepita.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bono 2.14.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, si sta votando doppio!
PRESIDENTE. Onorevole Benedetti Valentini, quello che vedo, vedo.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Il controllo deve essere fatto a luci accese!
PAOLO ARMAROLI. Si vota doppio!
PRESIDENTE. Onorevole Armaroli, per cortesia.
PAOLO ARMAROLI. Lei è il garante della seduta!
PRESIDENTE. Onorevole Armaroli, la richiamo all'ordine.
NICOLA BONO. Signor Presidente, l'emendamento in esame riguarda l'istituzione delle case da gioco. Tra l'altro, vedo seduto al banco del Governo il sottosegretario Di Nardo, che mi risulta essere... (Commenti dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo e dei Popolari e democratici-l'Ulivo).
PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia. Onorevole Niedda, la richiamo all'ordine.
NICOLA BONO. Come stavo dicendo, vedo ai banchi del Governo il sottosegretario Di Nardo, che è stato presentatore di una proposta di legge per l'istituzione e la regolamentazione delle case da gioco. Continuiamo ad avere nel nostro paese uno strano atteggiamento. Colleghi, non capisco che cosa vi succeda: non riesco a parlare.
PRESIDENTE. Sono i suoi colleghi, onorevole Bono.
NICOLA BONO. Come sarebbe a dire? Non è presente nessuno dei miei colleghi; è dall'altra parte che si sta gridando!
PRESIDENTE. Onorevole Bono, è il comportamento dei colleghi fuori di qui che provoca reazioni qui dentro.
NICOLA BONO. Signor Presidente, a questo punto lei evoca anche gli spiriti!
LUIGI OLIVIERI. I tuoi colleghi sono spiriti!
PRESIDENTE. Colleghi, per favore. Siamo di meno e potremmo avere un'atmosfera più tranquilla.
NICOLA BONO. Grazie, signor Presidente. Come dicevo, il nostro è uno strano paese, perché continua ad avere nei confronti delle case da gioco un atteggiamento a dir poco schizofrenico. Le case da gioco operanti nel nostro paese sono appena quattro ed operano in assenza di qualunque legge che ne autorizzi l'esistenza.
proprie strutture attrattive del turismo o, quanto meno, capaci di trattenere nel territorio nazionale flussi consistenti e crescenti di persone che invece si recano all'estero.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Il numero legale è raggiunto per 14 deputati.
GIACOMO CHIAPPORI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Bono 2.5 e Manzini 2.45.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pezzoli. Ne ha facoltà.
Più in particolare, con questo emendamento si vuole che la normativa precisi in maniera più completa il quadro delle imprese turistiche prevedendosi anche le attività di accoglienza non convenzionale.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bono 2.5 e Manzini 2.45, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Colleghi a norma dell'articolo 47, comma 2, del regolamento, rinvio la seduta di un'ora.
Colleghi, mi rivolgo alla maggioranza perché l'opposizione ha deciso di fare ostruzionismo: domani affronteremo l'esame del decreto-legge riguardante le zone colpite dai nubifragi. Se il disegno di legge di conversione non viene approvato entro domani, il decreto decadrà. Vi prego quindi di tenerne conto, perché altrimenti non so cosa potrebbe accadere.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bono 2.5 e Manzini 2.45, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 353
Maggioranza 177
Hanno votato sì 345
Hanno votato no 8).
Onorevole Scaltritti, accede all'invito a ritirare il suo emendamento 2.22?
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.60 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 367
Votanti 358
Astenuti 9
Maggioranza 180
Hanno votato sì 354
Hanno votato no 4).
Chiedo alla relatrice di mutare parere e alla maggioranza di esprimere voto favorevole su questo emendamento che - lo ripeto - è migliorativo del testo e offre garanzie di standard minimi anche per i fruitori dei campeggi.
Caro Edo Rossi, non è vero che vi sono solo i centri storici. In Liguria, ad esempio, i campeggi non sono estesi come quelli francesi, riminesi o toscani; non vi sono superfici, intere pinete, adattate a campeggio. Purtroppo e fortunatamente (questa, infatti, è una caratteristica che attira molta gente nella nostra riviera, definita «dei fiori»), la Liguria è montagna e mare e, pertanto, abbiamo stabilito
La disciplina di questi aspetti esiste già e, pertanto, mi pare che puntualizzarla in una legge quadro sia non solo superfluo ma anche inutile.
Credo si debba dare ai campeggi, soprattutto a quelli che svolgono attività turistica, ricreativa e ricettiva differente da quella delle strutture alberghiere, la possibilità di continuare ad operare come stanno facendo in questi anni, senza i vincoli indicati e nel rispetto dei criteri di qualità già adottati in osservanza della normativa regionale.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Edo Rossi 2.48, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 370
Votanti 369
Astenuti 1
Maggioranza 185
Hanno votato sì 15
Hanno votato no 354).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scaltritti. Ne ha facoltà.
Invitiamo i colleghi, quindi, a votare a favore del nostro emendamento soppressivo della lettera f), che eviterebbe di mettere in crisi un settore di professionisti che già con le attuali norme in vigore è in difficoltà.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scaltritti 2.23, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 375
Votanti 370
Astenuti 5
Maggioranza 186
Hanno votato sì 151
Hanno votato no 219).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 372
Votanti 363
Astenuti 9
Maggioranza 182
Hanno votato sì 353
Hanno votato no 10).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scaltritti 2.24, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 371
Votanti 364
Astenuti 7
Maggioranza 183
Hanno votato sì 362
Hanno votato no 2).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scaltritti. Ne ha facoltà.
Anche in questo caso vi è un'interferenza con quelle che sono le competenze regionali. Le strutture a cui si fa riferimento rappresentano una parte integrante del sistema turistico collegato al territorio e quindi la sensibilità nei riguardi di queste strutture è una decisione prettamente di competenza delle regioni.
Anche per questo chiediamo l'abrogazione della lettera h) del comma 4 dell'articolo 2 e raccomandiamo all'Assemblea l'approvazione del mio emendamento 2.25.
Quando si vanno a definire i requisiti e gli standard minimi delle attività recettive gestite senza scopo di lucro e delle attività di accoglienza non convenzionale, è del tutto evidente che noi abbiamo presente la diversità esistente tra le venti regioni del paese. Ci troveremmo però in grande imbarazzo come «sistema Italia» se ammettessimo l'esistenza di enormi differenze tra le venti regioni, perché i consumatori non sarebbero adeguatamente tutelati.
Credo quindi che questo vada a ledere gli interessi delle regioni che su tali materie hanno già legiferato.
Mi sembra quindi che queste considerazioni dei colleghi siano del tutto infondate. Nel caso di specie non si tratta di legiferare «sulla testa delle regioni», ma di farlo in un settore nel quale vi è un'esigenza, come sosteneva il collega Saonara, di fissare livelli minimi uniformi su tutto il territorio nazionale, ai quali si potranno aggiungere caratteristiche locali. Ma lo si potrà fare in aggiunta!
Questa discussione l'abbiamo già svolta in Commissione per un anno e credo che i punti contenuti nelle linee guida siano soltanto di carattere generale, sulle quali le regioni - comprese anche le autonomie locali - avranno modo di esprimersi.
Non si tratta quindi di un provvedimento «sulla testa delle regioni», ma di un provvedimento che responsabilizza e chiama le regioni ad un atto primario e a rispettare anche le competenze che hanno nel settore turistico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scaltritti 2.25, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 388
Votanti 387
Astenuti 17
Maggioranza 194
Hanno votato sì 160
Hanno votato no 227).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scaltritti 2.26, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 379
Votanti 377
Astenuti 2
Maggioranza 189
Hanno votato sì 156
Hanno votato no 221).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 384
Votanti 383
Astenuti 1
Maggioranza 192
Hanno votato sì 161
Hanno votato no 222).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scaltritti. Ne ha facoltà.
Si vuole prendere in considerazione tutto ciò che riguarda il patrimonio culturale ed anche inserire la formula del merchandising per valorizzare con l'intervento dei privati il patrimonio culturale che insiste sulle aree demaniali, cioè si cerca di valorizzare il territorio, coinvolgendo le istituzioni e gli operatori privati. Chiediamo quindi di sostituire quanto è già previsto, che è molto limitativo e che crea molte perplessità al punto l) delle linee guida.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scaltritti 2.27, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 377
Votanti 374
Astenuti 3
Maggioranza 188
Hanno votato sì 154
Hanno votato no 220).
Io propongo che, oltre a regolare la gestione dei beni demaniali, ci sia anche una regolazione delle concessioni. Perché dico ciò? Perché noi tutti sappiamo che sulla vicenda delle concessioni la malavita organizzata si è sempre inserita ed ha sempre trovato degli spazi.
Con questo emendamento chiedo non solo di conoscere i criteri di gestione, ma anche quelli di concessione, affinché sia trasparente a chi e perché possono essere assegnati in gestione - in presenza dei requisiti - i beni demaniali. Si dovrebbe trattare cioè di imprese realmente attive sul territorio, che esercitano direttamente senza affidamento a terzi la gestione e che siano iscritti regolarmente agli albi, cioè si tratti di associazioni senza lucro che gestiscono il turismo locale. Credo che questa sia una necessità di trasparenza che interessa l'intera Assemblea e che migliora concretamente anche il punto oggi in discussione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Edo Rossi 2.49, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 374
Votanti 373
Astenuti 1
Maggioranza 187
Hanno votato sì 21
Hanno votato no 352).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Chiappori. Ne ha facoltà.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chiappori 2.40, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 294
Votanti 293
Astenuti 1
Maggioranza 147
Hanno votato sì 69
Hanno votato no 224
Sono in missione 63 deputati).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.8, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 288
Votanti 287
Astenuti 1
Maggioranza 144
Hanno votato sì 62
Hanno votato no 225
Sono in missione 63 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 289
Votanti 288
Astenuti 1
Maggioranza 145
Hanno votato sì 64
Hanno votato no 224
Sono in missione 63 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 290
Votanti 288
Astenuti 2
Maggioranza 145
Hanno votato sì 255
Hanno votato no 33
Sono in missione 63 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 288
Votanti 287
Astenuti 1
Maggioranza 144
Hanno votato sì 63
Hanno votato no 224
Sono in missione 63 deputati).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scaltritti. Ne ha facoltà.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scaltritti 2.28, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 272
Votanti 271
Astenuti 1
Maggioranza 136
Hanno votato sì 40
Hanno votato no 231
Sono in missione 63 deputati).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Chiappori. Ne ha facoltà.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chiappori 2.41, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 272
Votanti 271
Astenuti 1
Maggioranza 136
Hanno votato sì 40
Hanno votato no 231
Sono in missione 63 deputati).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Edo Rossi. Ne ha facoltà.
In secondo luogo, noi chiediamo la soppressione di queste esemplificazioni perché di fatto si propone di realizzare campi da golf specialmente al sud e in Sicilia. Vorrei far osservare all'Assemblea, e in particolare a tutti i colleghi del centrosinistra (perché sono rimasti solo loro in aula), che i campi da golf, specialmente in Sicilia, abbisognano, per essere funzionanti, di una quantità di acqua consistente. Un campo da golf per funzionare assorbe una quantità di acqua equivalente a quella necessaria per 10 mila abitanti! In una regione in cui, come si sa, la carenza d'acqua è storica, proporre la creazione di campi da golf, che hanno questa esigenza, francamente mi sembra inopportuno. Campi da golf e impianti a fune mi sembra rappresentino interessi particolari che non dovrebbero trovare spazio in una legge volta a dettare le linee guida in questa materia e destinata ad essere una legge-quadro. Ritengo sia giusto eliminare da questa legge il riferimento ad interessi particolari. Per questo, con il mio emendamento 2.50, chiedo di sopprimere le parole «quali campi da golf, impianti a fune, sentieristica attrezzata e simili».
Questo è il senso e la portata di quanto si prevede nel testo al nostro esame, cioè che nelle linee guida si introduca il concetto di un'attività turistica molto speciale, se volete, e ben definita come campo di interesse, ma che, come i dati dimostrano, anche a livello europeo ha consentito il lancio di alcune zone turistiche o addirittura, come dicevo prima, il prolungamento della stessa stagione turistica (Commenti del deputato Chiappori).
Ad esempio, la regione dell'Algarve in Portogallo è famosissima per la presenza di numerosi campi da golf, che non solo ha attivato un certo tipo di turismo...
Non si tratta, quindi, di un discorso settoriale per tutelare specifici interessi, anzi è vero il contrario: si tratta di trovare nuove opportunità per prolungare la stagione, come chiedono gli operatori, anche alla luce della modifica della abitudini turistiche - definiamole così - sia nazionali che internazionali, che prevedono periodi di vacanza molto più corti, magari ripetuti nell'anno, e non più periodi più lunghi in un momento ben definito dell'anno.
Mi pare che quella contenuta nel testo al nostro esame sia un'indicazione molto opportuna. Per questo chiedo la bocciatura degli emendamenti in questione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bono. Ne ha facoltà.
La questione non mi entusiasma perché i proponenti degli emendamenti ed il Governo stanno dibattendo come se stessimo prospettando chissà quali soluzioni per il turismo. Stiamo gestendo chiacchiere, perché il comma 5 dell'articolo 2, alla lettera c) prevede che il decreto di cui al comma 4 debba formulare principi ed obiettivi relativi «alle azioni dirette allo sviluppo».
Questo grande impegno nel definire i percorsi che devono servire ad individuare una finalità piuttosto che un'altra mi sembra, quindi, francamente esagerato. Dall'animosità del dibattito sembrava che stessimo discutendo di quanti soldi investire per i campi da golf e di quanti finanziamenti concedere per le funivie: nulla di tutto ciò. Questo articolo...
Volevo motivare il mio voto contrario per sostenere questo testo che è il frutto di una convergenza sulle indicazioni di principio. Voglio ricordare che proprio di questo si parla, di norme di indirizzo nell'ambito delle quali in Commissione si è ritenuto di inserire alcuni settori specifici, ma questo non esclude gli altri.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Edo Rossi 2.50 e Chiappori 2.42, nel testo corretto, sui quali la Commissione ed il Governo si sono rimessi all'Assemblea.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 251
Votanti 247
Astenuti 4
Maggioranza 124
Hanno votato sì 14
Hanno votato no 233
Sono in missione 63 deputati).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scaltritti. Ne ha facoltà.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Scaltritti 2.29, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Il numero legale è raggiunto per otto deputati.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 244
Votanti 235
Astenuti 9
Maggioranza 118
Hanno votato sì 17
Hanno votato no 218
Sono in missione 63 deputati).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.12, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Il numero legale è raggiunto per cinque deputati. È presente, poi, quel deputato che non ha votato; altri deputati sono lì presenti.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
Votanti 240
Astenuti 1
Maggioranza 121
Hanno votato sì 226
Hanno votato no 14
Sono in missione 63 deputati).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bono. Ne ha facoltà.
Invito, pertanto, il relatore ed il Governo a rivedere le proprie posizioni: ci troviamo nel campo degli indirizzi, per cui mi sembrerebbe corretto definire un indirizzo in tal senso per il decreto ministeriale.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.13, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Il numero legale è raggiunto per dodici deputati.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 247
Votanti 246
Astenuti 1
Maggioranza 124
Hanno votato sì 24
Hanno votato no 222
Sono in missione 63 deputati).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bono. Ne ha facoltà.
Prego, onorevole Bono.
Prego, onorevole Bono.
Prego, onorevole Bono.
Le case da gioco esistenti nel nostro paese operano ancora sulla base di decreti di autorizzazione prefettizi e quindi, dal punto di vista giuridico, nella perfetta illegalità. Tutte le volte però che si è tentato di regolamentare la questione e, soprattutto, di estendere le case da gioco nel rimanente territorio nazionale, si è riscontrata una sostanziale chiusura. Nei confronti di questo argomento, dunque, si è avuto lo stesso atteggiamento assunto, in passato, ad esempio, nei confronti dell'energia nucleare: il nostro paese ha deciso liberamente di non dotarsene essendo circondato da altre nazioni che producono energia nucleare che vendono all'Italia. Ebbene, quest'ultima è attorniata da Stati dove esistono case da gioco che lavorano con clienti italiani, i quali varcano il confine quotidianamente o per periodi più lunghi, per trascorrere le vacanze in luoghi dove è anche possibile frequentare case da gioco. L'Italia, invece, si autopenalizza e si autolimita in un settore dove potrebbe per lo meno acquisire una parità di condizione rispetto agli altri Stati.
Ecco i motivi per i quali insisto sul fatto che l'emendamento alla nostra attenzione deve essere valutato con un'attenzione diversa e credo che la sbrigatività con cui sono stati espressi i pareri contrari faccia torto all'essenza della questione, che è importante e che, tra l'altro, non può essere eliminata con atteggiamenti superficiali da parte di uno Stato che, peraltro, ottiene gran parte delle proprie entrate attraverso il gioco, la gestione di lotterie ed un meccanismo che ci ha portato più volte a definirlo uno Stato «biscazziere». Quindi, ciò che lo Stato può fare ufficialmente non è consentito alle case da gioco, che sono vere e
Per tali ragioni insisto affinché l'Assemblea esprima una valutazione favorevole sul mio emendamento 2.14.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 2.14, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 246
Votanti 244
Astenuti 2
Maggioranza 123
Hanno votato sì 24
Hanno votato no 220
Sono in missione 62 deputati).