Allegato B
Seduta n. 815 del 28/11/2000


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SANITÀ

Interrogazione a risposta in Commissione:

ALBERTO GIORGETTI. - Al Ministro della sanità, al Ministro per le politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:
l'emergenza causata dalla Bse (encefalopatia spongiforme bovina), meglio conosciuta come malattia della «mucca pazza», sta causando una gravissima crisi economica anche in Italia;
la crisi della «mucca pazza» costa 100 miliardi a settimana alla filiera italiana della carne;
i 55 miliardi previsti dalla legge finanziaria non sono sufficienti nemmeno a coprire i danni provocati nella prima settimana di crisi;
lo stesso Ministro della sanità ha dichiarato che l'emergenza nel nostro Paese rientrerà non prima di sei mesi;
l'allarme ha fatto crollare del 90 per cento i consumi di carne in Italia;
essendo la carne bovina un alimento indispensabile per l'alimentazione umana, la realizzazione di una precisa campagna d'informazione andrebbe a colmare il bisogno di carne bovina necessario alla richiesta interna del Paese e a rendere meno esposto il settore agricolo zootecnico dal punto di vista finanziario, potendosi così concentrare gli aiuti del Governo al settore verso i danni provocati dalla permanenza in azienda dei capi a rischio (con età superiore a 24 mesi) -:
quali azioni si intendano promuovere per richiedere il blocco totale ed immediato di importazioni di carni dalla Francia e dalla Germania, nonché da ogni altro paese che dovesse manifestare casi effettivi di Bse;
quali provvedimenti per imporre il divieto assoluto all'acquisto ed all'utilizzo di farine animali;
quali azioni per realizzare immediatamente una campagna d'informazione prettamente tecnico sanitaria per far capire ai consumatori che il vitello, e quindi la carne bianca di vitello, non ha niente a che fare con il morbo della «mucca pazza», in quanto si tratta di giovani bovini (età massima 8 mesi) che non rientrano nelle categorie a rischio come precisato anche nel rapporto della Commissione UE sulla sicurezza alimentare;
se non si intenda proclamare lo stato di calamità naturale per l'emergenza «mucca pazza», nonché lo stanziamento di fondi congrui per indennizzare il settore zootecnico;
se non intendano i ministri interessati istituire una commissione di tecnici, presenti rappresentanti degli allevatori italiani, che possa esprimersi circa i comportamenti da tenere per una rapida risoluzione dello stato di crisi.
(5-08535)

Interrogazione a risposta scritta:

GRAMAZIO. - Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
la postazione della Croce Rossa Italiana del quartiere Nomentano di Roma,


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Servizio ambulanze 118, non rispetta i dettami dalla legge n. 626 del 19 settembre 1994;
in tali locali, infatti, si riscontrano: umidità alle pareti, presenza di insetti, servizi igienici fatiscenti, autorimessa sporca e con pavimentazione divelta, cancelli di entrata ed uscita delle autoambulanze non funzionanti;
per la suddetta postazione zonale, la Croce Rossa Italiana corrisponde un canone di lire 10 milioni mensili ignorando offerte ben più vantaggiose come quella della Clinica ex Ompi Rm 2, sita in via Calboccone 112, o quella della IV Circoscrizione presso il Gruppo dei Vigili Urbani -:
quali siano i criteri adottati dalla Croce Rossa Italiana per il reperimento di locali da adibire al servizio di emergenza 118;
se anche per la Croce Rossa Italiana non valga almeno, oltre al criterio della economicità, quello della sanità dei locali ospitanti;
quale organismo all'interno della Croce Rossa Italiana si occupa del reperimento dei locali e di verificare che i locali stessi rispondano perfettamente ai dettami della legge.
(4-32746)