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l'emergenza causata dalla Bse (encefalopatia spongiforme bovina), meglio conosciuta come malattia della «mucca pazza», sta causando una gravissima crisi economica anche in Italia;
la crisi della «mucca pazza» costa 100 miliardi a settimana alla filiera italiana della carne;
i 55 miliardi previsti dalla legge finanziaria non sono sufficienti nemmeno a coprire i danni provocati nella prima settimana di crisi;
lo stesso Ministro della sanità ha dichiarato che l'emergenza nel nostro Paese rientrerà non prima di sei mesi;
l'allarme ha fatto crollare del 90 per cento i consumi di carne in Italia;
essendo la carne bovina un alimento indispensabile per l'alimentazione umana, la realizzazione di una precisa campagna d'informazione andrebbe a colmare il bisogno di carne bovina necessario alla richiesta interna del Paese e a rendere meno esposto il settore agricolo zootecnico dal punto di vista finanziario, potendosi così concentrare gli aiuti del Governo al settore verso i danni provocati dalla permanenza in azienda dei capi a rischio (con età superiore a 24 mesi) -:
quali azioni si intendano promuovere per richiedere il blocco totale ed immediato di importazioni di carni dalla Francia e dalla Germania, nonché da ogni altro paese che dovesse manifestare casi effettivi di Bse;
quali provvedimenti per imporre il divieto assoluto all'acquisto ed all'utilizzo di farine animali;
quali azioni per realizzare immediatamente una campagna d'informazione prettamente tecnico sanitaria per far capire ai consumatori che il vitello, e quindi la carne bianca di vitello, non ha niente a che fare con il morbo della «mucca pazza», in quanto si tratta di giovani bovini (età massima 8 mesi) che non rientrano nelle categorie a rischio come precisato anche nel rapporto della Commissione UE sulla sicurezza alimentare;
se non si intenda proclamare lo stato di calamità naturale per l'emergenza «mucca pazza», nonché lo stanziamento di fondi congrui per indennizzare il settore zootecnico;
se non intendano i ministri interessati istituire una commissione di tecnici, presenti rappresentanti degli allevatori italiani, che possa esprimersi circa i comportamenti da tenere per una rapida risoluzione dello stato di crisi.
(5-08535)