Allegato B
Seduta n. 806 dell'8/11/2000


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SANITÀ

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della sanità, per sapere - premesso che:
il recente sciopero in Sicilia degli autotrasportatori che ritorna di attualità, essendone stato minacciato un altro per il 9 novembre 2000, ripropone all'attenzione il grave problema del rifornimento dei farmaci nell'isola;
l'industria farmaceutica, nell'intento di non fare mancare i medicinali nelle varie regioni del nostro Paese, aveva istituito dei centri di smistamento o depositi che provvedevano a rifornire tutta la filiera a valle della produzione e cioè commercianti all'ingrosso, farmacie, ospedali eccetera;
il criterio di formazione del prezzo finale del farmaco sino a qualche anno fa, oltre alle varie voci, riconosceva all'industria una piccola percentuale di remunerazione con l'impegno di garantire la distribuzione capillare. Il nuovo sistema che non contempla più tale voce ed il contenimento dei costi, specie quelli relativi all'immobilizzo di giacenze presso i depositi, ha determinato la quasi totale chiusura degli stessi, senza tenere conto della peculiarità del farmaco che ha una insostituibile valenza sociale;
in Sicilia più del cinquanta per cento dei depositi specie delle multinazionali sono stati smantellati e la distribuzione è stata concentrata in un solo megadeposito a Roma o Milano per tutta l'Italia, ad eccezione di qualche deroga per la Sardegna;
malgrado tutto ciò, il ministero ha emanato due decreti ed una circolare in attuazione delle direttive CEE in cui si stabiliscono tempi di consegna, trasporto, temperatura e conservazione dei farmaci;
oggi si è potuto constatare, alla luce dello sciopero, che alcuni farmaci essenziali sono venuti a mancare a causa dell'impossibilità del rifornimento. Infatti si è trattato di uno sciopero che ha bloccato il transito dei mezzi contenenti medicinali, contrariamente a quanto assicurato;
è necessario considerare che in tempi normali i vettori incaricati del trasporto, dopo aver percorso la lunga tratta da Roma o Milano, si avvalgono, per il successivo inoltro nelle località distanti dal loro centro di smistamento locale, di padroncini che non sono in grado di rispettare alcuna delle norme previste (temperature, promiscuità con altre merci e tempi di consegna);


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questa situazione di emergenza potrebbe ripetersi e la situazione attuale impone, se si vuole il rispetto delle leggi, un attento monitoraggio da parte dei Nas nelle fasi di transito, di giacenza e di consegna finale presso tutti i corrieri incaricati del trasporto da Roma o Milano sino ai destinatari finali, specialmente alle farmacie ed ospedali ubicati nelle località decentrate della nostra regione -:
quali urgenti iniziative intenda adottare perché possa essere ripristinata nelle forme e nei modi più idonei la presenza costante dei farmaci nella Sicilia, in particolare i salvavita, il cui reperimento deve essere immediato, senza alcun ritardo o contrattempo che possa compromettere la vita degli individui;
se non sia necessario prevedere il ripristino, come avviene in Sardegna, dei depositi di farmaci che potrebbero garantire il reperimento degli stessi nel più breve tempo possibile.
(2-02706)
«Baiamonte, Amato, Bergamo, Vincenzo Bianchi, Bono, Nuccio Carrara, Crimi, De Ghislanzoni Cardoli, Dell'Elce, Deodato, Floresta, Giudice, Leone, Lo Porto, Lucchese, Marras, Massidda, Matacena, Matranga, Misuraca, Nania, Palumbo, Paolone, Prestigiacomo, Rivelli, Saponara, Scaltritti, Scarpa Bonazza Buora, Stagno D'Alcontres, Valducci, Di Comite, Garra, Riccio».

Interrogazione a risposta in Commissione:

GATTO. - Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
l'ospedale Moscati di Aversa, dotato di appena 202 posti letto, è sito al centro di un comprensorio ad alta densità di popolazione (500.000 abitanti);
in detto nosocomio sono in via di ultimazione i lavori di adeguamento a DEA di I livello con fondi previsti dall'articolo 20 legge n. 67 del 1988 I triennalità;
tra i lavori di adeguamento a DEA di I livello sono anche previste operazioni di istallazione e messa in funzione di una tomografia assiale computerizzata (TAC) e di una risonanza magnetica nucleare (RMN), mezzi moderni per la diagnosi immediata di gravi patologie;
all'ospedale Moscati, a causa della mancanza di un reparto di Neurochirurgia, i politraumatizzati cranici e vertebromidollari bisognevoli di intervento chirurgico immediato vengono trasferiti in altri nosocomi specializzati;
la legge regionale n. 2 del 98 prevedeva la istituzione di 10 posti letto di Neurochirurgia presso l'ospedale Moscati di Aversa;
il piano attuativo aziendale dell'ASL CE2 del 31 maggio 1999, approvato dalla Regione Campania il 29 luglio 1999, prevede la istituzione di 10 posti letto ospedalieri di Neurochirurgia mediante lo stanziamento di fondi della seconda triennalità dell'ASL CE2; quest'ultima in data 28 febbraio 2000 chiedeva formale autorizzazione all'Assessore Regionale alla Sanità per l'accreditamento provvisorio di 10 posti di Neurochirurgia alla Clinica Pinetagrande di Castelvolturno stravolgendo la «ratio» del piano attuativo aziendale approvato dal Consiglio dei Sanitari;
l'urgenza dell'accreditamento provvisorio di posti di Neurochirurgia ad una struttura privata veniva giustificata da tempi prevedibilmente lunghi per l'utilizzo di fondi della seconda e terza triennalità articolo 20 legge 67/88 e dalla carenza di ospedali nell'ambito regionale dotati di posti letto per detta branca;
la Giunta Regionale della Campania, con nota del 18 maggio 2000, ribadiva all'ASL CE2 la esclusiva competenza delle Direzioni Generali delle ASL, per la erogazione di prestazioni sanitarie con onere a carico del SSN;


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il manager dell'ASL CE2 in data 23 agosto 2000 predispose un atto deliberativo, senza il parere preventivo del Consiglio dei Sanitari, nel quale operava «un contratto per anni due con la casa di cura Pinetagrande di Castelvolturno per numero 10 posti di prestazioni neurochirurgiche»;
in data 2 novembre 2000 al consiglio dei sanitari dell'ASL CE2 venne sottoposta una «proposta organizzativa per l'accreditamento provvisorio» di posti di Neurochirurgia alla Clinica Pinetagrande di Castelvolturno;
sia dall'atto deliberativo del 23 agosto 2000 che dalla «proposta organizzativa» del 2 novembre 2000 non si evince se la Clinica Pinetagrande sia dotata di un apparecchio per TAC e di uno per Risonanza magnetica, di un reparto di rianimazione e, quale sia la consistenza dell'organico dei Sanitari addetti al Reparto di Neurochirurgia;
in data 6 novembre 2000, i primari dell'ospedale Moscati di Aversa, hanno inviato al Direttore dell'ASL CE2 una missiva nella quale ribadiscono la richiesta della istituzione di un reparto di Neurochirurgia presso la sede ospedaliera «Moscati» di Aversa, così come previsto dal Piano Ospedaliero Regionale e dal piano attuativo predisposto dallo stesso Direttore Generale;
nel documento i primari danno indicazione di spazi e disponibilità di personale per allestire, senza spese aggiuntive, un reparto di dieci posti letto di neurochirurgia a livello della struttura Ospedaliera Moscati;
la convenzione con la Clinica Pinetagrande, sita a 20 Km dall'Ospedale Moscati, oltre a non risolvere i drammatici quadri clinici delle emergenze neurochirurgiche abbisognabili di immediato interessamento chirurgico «in loco» potrebbe addirittura incrementare la spesa sanitaria per prestazioni di neurochirurgia ad «urgenza differibile» (ernie del disco o ematomi cronici) -:
quali iniziative intenda adottare in ordine a dispositivi deliberativi, nebulosi e criptici nella formulazione, non condivisi nelle finalità dal Consiglio dei Sanitari e da quasi tutti i primari dell'Ospedale Moscati e, a parere dello scrivente, non risolutivi per le emergenze neurochirurgiche;
se non ritenga doveroso ed urgente, al fine di assicurare livelli essenziali ed uniformi di assistenza su tutto il territorio nazionale, sollecitare l'assessore regionale alla sanità a «facilitare» e a «velocizzare» l'iter istitutivo ad Aversa di un reparto ospedaliero di neurochirurgia indispensabile per salvare tanti pazienti in imminente pericolo di vita.
(5-08453)

Interrogazione a risposta scritta:

SAIA. - Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
la mattina del 5 novembre 2000 presso l'ospedale S. Eugenio di Roma è deceduta la signora Rosaria Angelucci di Trasacco (L'Aquila) la quale era rimasta gravemente ustionata a causa di un incidente domestico verificatosi il giorno precedente;
essendo la donna giunta in gravi condizioni al pronto soccorso dell'ospedale di Avezzano, dopo essere stata rianimata, si è disposto il ricovero nel centro grandi ustionati dell'ospedale S. Eugenio di Roma;
sembra che a questo punto si siano verificati inconvenienti vari e ritardi che avrebbero comportato una perdita di tempo prezioso per la donna che versava in gravi condizioni;
dalle notizie apparse non si riesce a capire se vi sono stati effettivamente dei ritardi e quali ne siano le cause in quanto sembra che vi siano versioni contrastanti sullo svolgimento dei fatti -:
se e quali notizie abbia il Governo in merito alla vicenda;
se sia vero che vi sono stati ritardi nel trasferimento della donna presso l'ospedale S. Eugenio e, in tal caso, quali ne sono state le cause;


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se tali eventuali ritardi possano essere stati decisivi per l'evoluzione negativa della vicenda che si è conclusa con il decesso della donna.
(4-32404)