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Vitanet aventi sedi nello Stato dell'Ohio ed i titolari sono stati iscritti nel registro degli indagati;
dermatiti da tintura per i capelli che, secondo i dati forniti dal procuratore aggiunto dottor Guariniello, stanno assumendo proporzioni serie e preoccupanti.
Il Giornale del Piemonte di venerdì 29 settembre 2000, alla pagina 3, ha dato notizia di una indagine avviata dal procuratore aggiunto di Torino, dottor Raffaele Guariniello in relazione ad una clamorosa violazione della legge sui farmaci che vieta l'immissione sul mercato italiano di sostanze anabolizzanti senza l'autorizzazione del ministero della sanità;
gli ormoni della crescita, secondo i dati acquisiti dall'inchiesta, arriverebbero dagli Stati Uniti d'America che, in materia, ha una normativa indubbiamente meno rigorosa di quella vigente in Italia;
il commercio avviene in Rete e permette agli atleti ed ai frequentatori di palestre di procurarsi sostanze vietate o comunque soggette a rigorose restrizioni normative;
l'indagine, svolta di concerto con l'FBI, ha individuato, come case fornitrici di tali prodotti, la Vermont Nutrition e la
il dottor Guariniello sta ora cercando di individuare i numerosi acquirenti, sparsi su tutto il territorio nazionale, mentre, a quanto è dato di comprendere, pare potersi concludere che la compravendita di medicinali attraverso Internet non è adeguatamente controllata, data l'estrema facilità di accesso ai siti;
il dottor Guariniello avrebbe già provveduto a segnalare il problema al Ministro della sanità -:
se effettivamente abbia ricevuto la segnalazione del procuratore aggiunto di Torino, dottor Raffaele Guariniello circa il commercio di sostanze anabolizzanti via Internet e per sapere quali urgenti iniziative intenda assumere, eventualmente di concerto con altri dicasteri, per reprimere una così evidente violazione della legge, comportante, fra l'altro, seri pericoli per la salute degli acquirenti.
(3-06340)
dal recente Congresso Nazionale del Club degli Alcolisti in Trattamento, svoltosi a Torino a fine settembre, sono stati offerti preoccupanti dati aggiornati;
in particolare, in Piemonte vi sono ben 300 circoli cui si rivolgono 1.600 famiglie;
secondo un rapporto predisposto nel lontano 1993 dall'Istituto Superiore di Sanità nella regione Piemonte ci sarebbero oltre 860 mila «bevitori problematici» e circa 215 mila alcolisti, che, insieme, rappresentano il 20 per cento della popolazione;
l'incidenza di tale condizione su altri fatti è preoccupante: il 10 per cento degli incidenti stradali è conseguenza dell'abuso di sostanze alcoliche, e la percentuale sale addirittura al 50 per cento se si prendono in considerazione i sinistri mortali;
per i forti bevitori, inoltre, la probabilità di un infortunio grave sul lavoro è di quattro volte superiore alla media;
non a caso l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito l'alcool nell'elenco delle droghe pesanti -:
quali iniziative abbia assunto o intenda assumere, di concerto con la Regione Piemonte, per contenere un fenomeno particolarmente grave e devastante, con conseguenze sociali acute e con costi sociali straordinariamente pesanti.
(3-06347)
secondo la lunga esperienza accumulata dal procuratore torinese dottor Raffaele Guariniello, la dermatite provocata dall'uso non corretto di tinture per capelli sta diventando una malattia professionale sempre più diffusa e genera un numero cospicuo di procedimenti penali per reato di lesioni personali colpose;
in base a tale esperienza sembrerebbe necessario dotare i locali di un impianto di aspirazione localizzato in grado di assorbire le emissioni gassose derivanti dalla preparazione delle tinture, così come necessario sembrerebbe l'uso dei guanti monouso e sufficientemente lunghi da coprire gli avambracci;
occorre altresì agire sul versante dei produttori di tintura al fine di verificare la possibilità tecnica di eliminare la parafenildiammina, che rende pericolose le tinture;
in particolare va osservato che la dermatite da tintura colpiscano generalmente persone di giovane età avviate ad una professione che merita di potersi svolgere in un clima di sicurezza -:
se non ritenga di dover intervenire normativamente al fine di prevenire le
(3-06349)
il dottor Antonio Mosca sindaco pro tempore del comune di Massa Lubrense (Napoli) ha chiesto che in conformità dell'articolo 82, primo comma del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 29 regolamento di polizia mortuaria, le esumazioni ordinarie nel cimitero comunale di San Liberatore vengano eseguite dopo un decennio dall'inumazione -:
se sussistano le condizioni di cui al III comma dell'articolo 82 del ricordato decreto del Presidente della Repubblica per l'abbreviazione del turno di rotazione a sei anni anche per la positività di indagini espletate affermanti che, per le particolari condizioni di composizione e struttura dei terreni di inumazione, la mineralizzazione dei cadaveri si compie in un periodo inferiore al decennio;
se il ministro non intenda accettare con urgenza la richiesta del sindaco di Massa Lubrense autorizzando, nell'interesse della collettività, l'abbreviazione a sei anni del turno di rotazione nei campi di inumazione del cimitero di San Liberatore.
(4-31732)
il problema dell'assistenza, della cura e della ricerca nel settore dell'oncologia, sta diventando ogni giorno più drammatico per la necessità di far fronte all'aumento degli ammalati di tumore;
in particolare la realtà del mezzogiorno si segnala per le storiche carenze di strutture, attrezzature e mezzi finanziari, del tutto inidonei ad assicurare una sufficiente assistenza e uno standard di ricerca adeguato;
tale carenza risulta evidente da una sommaria analisi dei dati i quali mostrano come la somma dei posti letti dell'Istituto nazionale dei tumori, dell'Istituto europeo di oncologia di Milano, dell'Istituto di Genova e dell'Istituto di Aviano sono pari ai posti letto delle 52 strutture pubbliche e private, Irccs compresi, esistenti nel Mezzogiorno d'Italia, dotati di reparti oncologici;
il numero dei posti letto delle strutture nel Mezzogiorno hanno subito una progressiva diminuzione passando dai 1231 del 1990 agli 830 del 1998 quando in realtà tale numero in rapporto ai 19.000.000 di abitanti totali dovrebbe essere pari 1.900;
una carenza altrettanto grave, si registra nel settore di radioterapia oncologica i cui centri sono assolutamente insufficienti a soddisfare le esigenze del territorio che peraltro, secondo statistiche ufficiali dell'Oms, risulta essere ai primi posti delle graduatorie delle malattie tumorali in particolare in alcune zone quali la provincia di Brindisi -:
se tale stato di fatto non leda sostanzialmente il diritto alla salute dei cittadini meridionali, troppo spesso costretti a doversi sobbarcare enormi spese e disagi per recarsi al di fuori della loro regione di residenza o addirittura all'estero, ed in alcuni casi, impossibilitati a ciò, costretti ad aspettare la disponibilità di un posto letto;
quali provvedimenti si intendano intraprendere per eliminare la disparità Nord-Sud in termini di presenza di strutture, posti letto e risorse dedicate alla cura dei pazienti oncologici, ripristinando un più equo e non discriminatorio accesso alle strutture sanitarie per la cura delle neoplasie.
(4-31734)