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di origine naturale o dolosa, hanno spaventosamente danneggiato il patrimonio boschivo e naturalistico del nostro Paese;
il consiglio comunale di Fossano (Cuneo) si è recentemente interessato con un forte dibattito in aula, della discarica di inerti in zona «ex colonia elioterapica» dell'alveo del fiume Stura che lambisce a valle la città di Fossano;
la discussione ha preso spunto dalla interpellanza di un consigliere di un gruppo di minoranza, Franco Blandino, con la quale veniva segnalata la presenza di cospicue quantità di cemento e di amianto (eternit) racchiuse in parte a cielo aperto, in parte interrate, in pacchi di plastica palesemente sfasciati;
ad avviso dell'interrogante l'assessore all'urbanistica Giorgio Cagliero ha tentato di minimizzare parlando di due soli episodi avvenuti recentemente in relazione ai quali l'amministrazione di Fossano aveva emesso diffida e aveva coperto il materiale incriminato con un getto di calcestruzzo, rassicurando i cittadini con la bizzarra affermazione, di portata meramente statistica, secondo cui eventuali esondazioni del fiume Stura, con la conseguente eliminazione dei ripari empiricamente adottati per evitare le pericolose contaminazioni con il materiale inerte depositato, sono difficilmente immaginabili atteso che avvengono... ogni duecento anni;
nella stessa circostanza il responsabile dell'ufficio ambiente del Comune di Fossano ha precisato che l'amianto è proveniente non solo dall'intera provincia di Cuneo ma anche delle province di Asti, Imperia e Savona;
vale la pena di ricordare che nella zona è in fase di realizzazione un parco fluviale e che, sempre nella zona, si svolgono molte attività sportive coinvolgenti un elevato numero di giovani;
la gravità della situazione, a dispetto del maldestro tentativo degli amministratori di Fossano di minimizzare la questione, è confermata dal fatto che l'amministrazione stessa ha deciso di segnalare l'intero problema alla Procura della Repubblica competente per territorio;
la situazione esige un interessamento del Ministero per l'ambiente per accertare i fatti nonché eventuali colpe per omissione da parte degli amministratori e di quanti, a qualunque titolo, avevano comunque la responsabilità di vigilare, nonché per richiamare gli amministratori di Fossano ad un dovere più stringente di controllo non essendo immaginabile che possano essere fornite rassicurazioni contando sulla frequenza bicentenaria delle esondazioni del fiume Stura -:
se sia stato informato della questione trattata dal consiglio comunale di Fossano e, in caso affermativo, se non ritenga di disporre immediata ispezione per conoscere tutti gli aspetti del problema e per intervenire nei confronti della civica amministrazione al fine di far presente l'inammissibilità di rassicurazioni derivanti dalla valutazione statistica delle esondazioni del fiume Stura.
(3-06165)
anche nel periodo estivo dell'anno 2000, così come in precedenza, gli incendi,
nessuna regione italiana ormai si salva, e risultano colpite, ormai, anche parchi nazionali ed aree protette (evidentemente non dagli incendi);
anche quest'anno sono esplose le consuete polemiche per la strutturale inadeguatezza ed insufficienza degli apparati di intervento;
appare incredibile che, regolarmente, si debba discutere di ciò che avrebbe dovuto essere fatto e non è stato fatto -:
quanti siano stati gli incendi sviluppatisi sul territorio nazionale nel periodo estivo del corrente anno 2000;
quanti siano stati gli incendi sviluppatisi per cause naturali e quanti siano stati gli incendi di origine dolosa;
quanti ettari di bosco siano andati complessivamente distrutti;
quali siano le variazioni statistiche del fenomeno rispetto alle annualità del quinquiennio precedente;
quali siano state le più significative deficienze registrate nei sistemi di intervento;
quante persone siano state arrestate e quante denunciate all'autorità giudiziaria;
se, nei processi celebrati e in quelli da celebrare, organi dello Stato si siano costituiti parti civili e se siano stati conseguiti risarcimenti per il danno ambientale.
(3-06166)
da molti mesi, ormai, prima nelle zone collinari del torinese ed ora nell'Alessandrino, sembra aggirarsi una pantera;
da ultimo il felino è stato visto a Pozzolo Formigaro, non distante da Novi Ligure;
carabinieri e guardia forestale sono stati allertati, così come è stata informata la Prefettura di Alessandria;
i giornali, peraltro, hanno dato notizia (confrontare La Stampa di martedì 15 agosto 2000 pag. 33) del rilevamento, da parte della guardia forestale, di impronte che confermerebbero trattarsi effettivamente di una pantera;
l'allarme suscitato in zona è notevole e certamente preclude, soprattutto in periodo feriale, la godibilità dell'ambiente collinare e boschivo da parte dei cittadini;
la notizia, peraltro, circa la pantera sono contraddittorie atteso che, poche settimane or sono, proprio la Prefettura di Torino sembrò escludere la presenza del felino, di cui, peraltro, oggi si sarebbero rilevate addirittura le impronte -:
se, attinte informazioni ufficiali, sia in grado di confermare o smentire la presenza del felino nell'Alessandrino e per sapere, qualora la presenza della pantera fosse confermata, quale iniziativa intenda assumere o coordinare per la cattura dell'animale.
(3-06175)
in moltissime province dell'Italia settentrionale si è verificata, come del resto ogni anno, la cosiddetta «emergenza calabroni», complice l'umidità atmosferica e la elevatissima calura estiva;
il terminale naturale dei cittadini è costituito dai vigili del fuoco, i quali, peraltro, non riescono oggettivamente a far fronte al numero impressionante di chiamate che ricevono richiedenti il loro intervento per eliminare i calabroni, che possono rappresentare un serio pericolo per l'incolumità personale;
gli insetti nidificano ovunque, dai sottotetti ai cassoni delle tapparelle fino ai contenitori della spazzatura;
in molte zone i vigili del fuoco, impossibilitati ad intervenire, si limitano a fornire consigli empirici, ancorché utili, per risolvere il problema;
appare importante, invece, fornire indicazioni utili per prevenire il fenomeno, quanto meno all'interno degli edifici adibiti a civile abitazione al fine di affrontare il periodo estivo con un numero ridotto di chiamate dei cittadini -:
se non ritenga necessario, o quanto meno utile, di concerto, se ritenuto opportuno, con il ministero della sanità, mettere allo studio una intensa campagna informativa, da divulgare nella stagione primaverile, al fine di dare suggerimenti scientificamente validi per prevenire la «nidificazione» dei calabroni e dunque per diminuire i casi di intervento dei vigili del fuoco e per contenere i rischi per l'incolumità dei cittadini.
(3-06185)
il comune di Marina di Camerota (Salerno) in questi ultimi anni ha registrato un notevole incremento di strutture abitative, villaggi e camping per solo uso estivo, anche grazie alla bellezza naturale dei luoghi, all'ottima posizione balneare e alla buona qualità del mare e delle spiagge. Il territorio, nel periodo estivo, viene puntualmente preso d'assalto da villeggianti e turisti;
in un campeggio adiacente il Villaggio Villamarina, in località Serena, sono sorte recentemente numerose piccole strutture edilizie in sostituzione di campers o roulottes;
tale peculiare sviluppo sfugge, talvolta, all'attenzione delle autorità competenti locali, impegnate in compiti vari e molteplici, non raramente anche gravosi -:
se il Ministro non ritenga opportuno, a tutela del patrimonio ambientale, disporre provvedimenti tesi a verificare la legittimità di taluni insediamenti e disporre verifiche e accertamenti in merito a licenze edilizie rilasciate o in corso di concessione sul territorio ex proprietà Gallo situato proprio a ridosso della costa;
quali interventi e iniziative si ritengano auspicabili in tempi rapidi, a tutela di quel territorio già sottoposto a ripetute speculazioni o abusivismi edilizi.
(4-31247)