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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del seguente documento:
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
MICHELE SAPONARA, Relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Giunta riferisce su una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità avanzata dal deputato Maurizio Gasparri con riferimento ad un procedimento penale pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Torino (n.11641/2000 RGNR), originato da una querela sporta dal dottor Gian Carlo Caselli. Nella querela si espone che, nella trasmissione televisiva Fatti e Misfatti andata in onda il 6 marzo 2000 sul canale Italia 1 e condotta dal giornalista Paolo Liguori, il deputato Gasparri ha affermato: «... io l'altro giorno leggevo che Caselli, che attualmente è il direttore generale dell'amministrazione penitenziaria, secondo quanto ha riferito il quotidiano La Stampa, andrebbe cercando candidati per la lista dell'onorevole Turco in Piemonte. Ora se uno fa il direttore generale di un ministero, non deve cercare candidati; oppure si dimette. Fa il candidato, fa il politico; la Costituzione gli garantisce quello che vuole. Ma non possono mischiare procure, ministeri... liste e tutto. Quindi ho sollevato questo problema».
Stampa - «A convincere la ministra-candidata della bontà di candidare l'ex numero sette granata sarebbero stati illustri tifosi, dall'ex sindaco della città, Diego Novelli, all'ex procuratore capo di Palermo Gian Carlo Caselli».
PRESIDENTE. Il primo iscritto a parlare è l'onorevole Bielli. Ne ha facoltà.
VALTER BIELLI. Signor Presidente, i deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo si atterranno alle decisioni che a maggioranza sono state prese in Giunta; riteniamo, infatti, che in quella sede sia stata fatta una discussione seria ed approfondita e che essa debba avere lo stesso seguito in aula.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Zacchera. Ne ha facoltà.
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, intervengo soltanto con poche battute. Mi chiedo se non ci troviamo di fronte ad un caso di denuncia temeraria. È giusto, infatti, che ciascuno cerchi di tutelare il proprio nome ed il cittadino dottor Caselli ha tutti i diritti di farlo, però quando si ascoltano relazioni come quella del collega Saponara, in cui si fa riferimento a cose che rientrano nell'ambito quotidiano dell'attività politica, mi chiedo se non stiamo arrivando al punto che qualche magistrato voglia condizionare la libera espressione di opinioni di un deputato.
delle righe. Io stesso molte volte ho detto cose assai più gravi, nei riguardi di altri magistrati, di ciò che ha detto il collega Gasparri. Mi sembra, insomma, che qui si voglia dare corpo alle ombre (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza nazionale).
PRESIDENTE. Calamandrei ha scritto un libro sui buoni rapporti tra giudici ed avvocati: sarà il caso di scriverne uno sui buoni rapporti tra giudici e parlamentari.
Relazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere sull'applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti dell'onorevole Gasparri, pendente presso il tribunale di Torino, per il reato di cui agli articoli 110, 595, commi 1, 2 e 3, del codice penale in relazione agli articoli 13 e 21 legge n. 47 dell'8 febbraio 1948 (diffamazione aggravata) (Doc. IV-quater, n. 147).
Ricordo che a ciascun gruppo, per l'esame del documento, è assegnato un tempo di 5 minuti (10 minuti per il gruppo di appartenenza del deputato Gasparri). A questo tempo si aggiungono 5 minuti per il relatore, 5 minuti per richiami al regolamento e 10 minuti per interventi a titolo personale.
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Gasparri nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Saponara.
Il giornalista Liguori ha manifestato il proprio assenso con l'espressione «Certo».
La Giunta ha esaminato la questione nelle sedute del 18 e del 26 luglio 2000 ed è stato ascoltato in audizione, come prassi, il deputato interessato.
In sede d'esame è stato osservato che il deputato Gasparri si è riferito a un comportamento del dottor Caselli cui la stampa aveva dato ampio risalto. Infatti, dallo stesso atto di querela, si evince che in data 4 marzo 2000 il quotidiano torinese La Stampa aveva riferito che il candidato alla presidenza della giunta regionale per il centrosinistra, onorevole Livia Turco, aveva deciso di inserire tra le candidature a suo sostegno quella dell'ex calciatore del Torino Claudio Sala.
«Ma come si è arrivati a questa indicazione?» - si è chiesto il cronista de La
La notizia è stata poi ripresa da Il Velino del 6 marzo e il giorno dopo da il Giornale e Il Secolo d'Italia e, infine, il 16 marzo, anche dal settimanale Panorama.
La Giunta osserva pertanto che le dichiarazioni dell'onorevole Gasparri, rese - peraltro - in periodo di campagna elettorale per il rinnovo dei consigli regioni e l'elezione diretta dei presidenti delle regioni, si collocano in un contesto prettamente politico. Senza usare espressioni intrinsecamente offensive, infatti, il deputato ha criticato il comportamento attribuito da fonti di stampa, che non risultano essere state smentite pubblicamente, di una persona che riveste una funzione di vertice presso un Ministero della Repubblica, con ciò esercitando un potere di critica pienamente riconducibile alla funzione di controllo parlamentare sull'esecutivo. Tanto ciò è vero che sullo stesso argomento è stata pubblicata, negli atti parlamentari del 10 marzo 2000, un'interrogazione al Presidente del Consiglio e al ministro della giustizia presentata da un altro deputato, cui l'onorevole Gasparri ha dichiarato di associarsi e il cui deposito era stato preannunciato in un momento anteriore alla trasmissione televisiva in questione.
Per questi motivi la Giunta ha deliberato di riferire all'Assemblea nel senso che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni.
Pur in presenza della valutazione e della decisione assunta, vorrei far osservare che nella relazione appena letta dal collega Saponara sono contenute alcune precisazioni che, a mio parere, vanno evidenziate. Innanzitutto, non ci risulta che siano state fatte smentite con riferimento alle dichiarazioni rese agli organi di stampa, ma non risulta neppure il contrario. Da questo punto di vista, abbiamo agli atti della Giunta soltanto alcuni fatti, ovvero la denuncia-querela del dottor Caselli nei confronti dell'onorevole Gasparri. Se poi siano state presentate altre querele nei confronti dei giornali o del giornalista, in quanto non era obbligatorio presentarle, esse non competono al nostro giudizio.
La smentita del dottor Caselli è nei fatti: nel momento in cui egli ha querelato l'onorevole Gasparri ha smentito quelle accuse, altrimenti non vi sarebbe una ragione per la querela. Ritengo, pertanto, che la relazione non renda in maniera chiara ed esaustiva il contesto; tuttavia, fatte queste precisazioni che mi sono sembrate d'obbligo, ribadisco il voto dei deputati del mio gruppo, che sarà in linea con quello espresso a maggioranza nella Giunta per le autorizzazioni a procedere.
Nella relazione, infatti, non ho trovato nessuna affermazione dell'onorevole Gasparri che si possa considerare al di sopra
Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione.