(Sezione 2 - Risoluzioni)
La Camera,
premesso che:
l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con la deliberazione del 21 giugno 2000, ha definito le procedure per il rilascio delle licenze individuali per i sistemi di comunicazione mobili di terza generazione, UMTS (Universal Mobile Telecommunications Systems), e misure atte a garantire condizioni di effettiva concorrenza;
il Comitato dei Ministri istituito con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 2000 per l'aggiudicazione di tali licenze ha stabilito il valore base della licitazione per ciascuna licenza, anche tenendo conto degli esiti delle gare UMTS già esperite o in corso in Europa a partire dal quale si potranno effettuare miglioramenti competitivi;
impegna il Governo:
a destinare in via prioritaria gli incassi derivanti dalla concessione delle licenze per i sistemi di comunicazioni mobili di terza generazione (UMTS) alla riduzione dello stock del debito pubblico, conferendo la maggior parte delle somme relative al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato;
a destinare parte degli incassi a finanziare sia ad un programma straordinario di interventi per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, anche con progetti specifici per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori rappresentanti per la sicurezza, con particolare riferimento al finanziamento della ricerca sui tumori professionali e in particolare da amianto, sia ad un programma straordinario di interventi di aiuto al reddito per i nuclei familiari sulla soglia di povertà assoluta, sia, infine, ad un programma straordinario di finanziamento finalizzato alla costituzione di società multiservizi, cooperative, attività autonome che prevedano l'occupazione degli LSU e LPU.
(6-00133)
«Grimaldi, Carazzi, Maura Cossutta, Pistone».
(12 luglio 2000).
La Camera,
premesso che:
con l'avvento del sistema UMTS si apre nel nostro paese la corsa a chi si aggiudicherà l'utilizzo delle bande di frequenza attraverso le quali far transitare i servizi multimediali avanzati con tecniche cellulari;
da questa futura autostrada eterea transiterà la convergenza tecnologica prossima ventura con l'avvio di processi di completa digitalizzazione delle immagini, suoni e dati, consentendo nuove e ancor oggi imprevedibili interconnessioni con le attuali strutture di diffusione e produzione di contenuti e servizi;
anche nelle nuove bande di frequenza si segnala la necessità di utilizzi sociali dello spettro elettromagnetico, onde evitare l'esclusiva omologazione ai processi mercantili dei nuovi servizi di comunicazione avanzata che caratterizzeranno i prossimi anni;
lo Stato non può prevedere l'alienazione definitiva di una parte dello spettro elettromagnetico a favore di un privato, ma il solo uso temporaneo;
lo sviluppo di nuove strutture diffusive, per effettuare i servizi, comporta l'aumento delle immissioni elettromagnetiche, con particolare riferimento alle aree urbane;
tali nuove frequenze comportano non solo un incremento «quantitativo» dei campi elettromagnetici, ma un sostanziale
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aumento «qualitativo» degli agenti inquinanti dovuto alle particolari frequenze messe in gioco dai servizi;
l'ammontare degli introiti previsti dal Governo dovrà garantire comunque un entrata minima per le casse dello Stato compresa tra i 20 mila e 30 mila miliardi di lire;
i dati sulla distribuzione della ricchezza nazionale continuano a segnalare l'aumento di una forbice sociale che evidenzia una profonda questione sociale;
negli stessi settori della cosiddetta new economy si segnala un decremento occupazionale rispetto ai livelli occupazionali;
impegna il Governo:
a destinare in via prioritaria i fondi derivanti dalla gara per politiche strutturali legate all'occupazione;
a destinare parte dei fondi per politiche di sostegno ai disoccupati di lunga durata anche attraverso la definizione di «salari sociali»;
a destinare parte dei fondi per la ricerca indipendente nel campo dell'inquinamento elettromagnetico.
(6-00134) «Giordano, Boghetta».
(17 luglio 2000).