Allegato B
Seduta n. 750 del 28/6/2000


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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE

Interrogazione a risposta orale:

GARRA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
a Caltagirone (provincia di Catania) ha sede il Convitto Inpdap Luigi Sturzo;
gli assistiti di Caltagirone, per le loro pratiche anche per piccoli prestiti, devono accedere alla sede provinciale Inpdap di Catania, sita cioè nel Capoluogo a 76 chilometri da Caltagirone;
utilizzando strutture, locali e personale già in servizio in loco potrebbe essere attivato in Caltagirone un ufficio zonale, analogamente a quanto da anni operato dall'Inps nei confronti dei suoi assistiti;
all'ufficio zonale (da ubicare onde evitare aggravi in appositi locali dell'ampia sede del convitto) potrebbero comodamente accedere gli utenti dell'Inpdap dei comuni del Calatino, mentre in atto detti assistiti sono tenuti ad accedere a Catania, con spese di viaggio e con i disservizi ineliminabili per chi si rivolge ad un ufficio ingolfato di pubblico -:
se i fatti suesposti siano a conoscenza del signor Ministro;
se e quali iniziative l'Inpdap ritenga di attivare nel senso suesposto.
(3-05934)

Interrogazione a risposta in Commissione:

CAVERI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 10 comma 1 del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81 ha riaperto i termini per la presentazione della domanda di pensione da parte dei lavoratori impegnati nei lavori socialmente utili che siano in possesso dei requisiti di età e contribuzioni previsti secondo quanto indicato dall'articolo 12, comma 5, lettera a) del decreto legislativo 468 del 1997;
nell'intento di assecondare e agevolare la riduzione del numero dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili o attività simili si segnala una situazione specifica verificatasi in Valle d'Aosta, dove un certo numero di lavoratori in lista di mobilità ha partecipato nel triennio 1997- 1999 ai lavori definiti lavori di pubblica


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utilità regionali previsti dai piani di politica del lavoro della Regione autonoma Valle d'Aosta;
si tratta di una misura a sostegno di lavoratori in difficoltà nel mercato del lavoro contenuta all'interno dei vari piani triennali di politica del lavoro, che sono lo strumento utilizzato dalla regione per favorire la realizzazione di azioni di politica del lavoro e, in questo caso specifico, venivano finanziati progetti presentati dagli enti locali, comuni e comunità montane, che prevedevano l'utilizzo in lavori di utilità sociale di lavoratori in particolare difficoltà nel mercato del lavoro regionale;
in questa tipologia di attività sono mediamente coinvolti circa 80 lavoratori e tra questi 12 unità avrebbero maturato i requisiti previsti di impegno nei lavori di pubblica utilità regionali di età anagrafica e di anzianità contributiva previsti dalla legislazione in materia, e potendo però questa possibilità di accesso alla pensione verificarsi solo su indicazione del ministero del lavoro e della previdenza sociale che consenta l'assimilazione dei periodi di attività svolti nei lavori di utilità sociale regionali con i periodi svolti in attività di lavori socialmente utili previsti dalla legislazione nazionale;
un elemento a favore di una assimilazione fra le due tipologie è l'impegno comune e condiviso per favorire lo svuotamento del bacino dei lavoratori impegnati nei lavori socialmente utili che ha portato anche alla firma di una Convenzione fra ministero del lavoro e della previdenza sociale e Regione autonoma Valle d'Aosta in data 21 dicembre 1999 e si sottolinea anche la finalità comune alle due misure, nazionale e regionale, vale a dire l'impegno in attività lavorativa di persone in rilevante difficoltà nel mercato del lavoro;
a ulteriore supporto del legame fra legislazione nazionale e regionale si segnala che l'assegnazione dei lavoratori ai lavori di pubblica utilità regionale è avvenuta a cura delle sezioni circoscrizionali per l'impiego della Valle d'Aosta, secondo i criteri stabiliti dalla commissione regionale per l'impiego della Valle d'Aosta nelle deliberazioni n. 62 e n. 63, rispettivamente del 27 febbraio 1997 e del 26 marzo 1997;
si ricorda, infine, che fino ad ora in Valle d'Aosta hanno utilizzato la forma di pensionamento anticipato prevista dall'articolo 12 del decreto legislativo n. 468 del 1997 21 lavoratori e che una valutazione positiva della proposta contenuta in questa nota consentirebbe di incrementarne significativamente il numero per la realtà della Valle d'Aosta, realizzando anche una sostanziale equità fra lavoratori in situazione praticamente identica-:
quali decisioni si intendano assumere rispetto al problema così come riassunto nelle premesse.
(5-07987)

Interrogazioni a risposta scritta:

MASSIDDA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
gli operatori (Ispettori del Lavoro, Addetti alla Vigilanza e personale amministrativo) del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - Direzione Provinciale del Lavoro Servizio ispezione del Lavoro di Cagliari - lamentano da tempo una grave situazione di sottodimensionamento di organici e mezzi a disposizione degli uffici, a fronte di un aumento considerevole delle competenze;
congiuntamente, gli emolumenti degli stessi sarebbero inferiori a quelli riconosciuti ai colleghi degli istituti Previdenziali, quali INPS e INAIL, nonostante le mansioni svolte dai primi sopravanzino di molto quelle attribuite e svolte da questi ultimi;
il disagio è particolarmente sentito da coloro che svolgono, in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria, come gli Ispettori del Lavoro, ispezioni e sopralluoghi in azienda,


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coordinando in accompagnamento i colleghi dei summenzionati istituti previdenziali;
gli Ispettori del Lavoro operanti sul territorio sardo sono in tutto 62, suddivisi nelle quattro province: Cagliari (23), Sassari (23), Oristano (8) e Nuoro (8);
il sottodimensionamento riguarda anche la disponibilità di strumenti; per tutta la provincia di Cagliari, ad esempio, è disponibile un unico automezzo per le ispezioni in aziende e luoghi di lavoro; in difetto, gli Ispettori e gli Addetti alla Vigilanza dovrebbero ricorrere al proprio veicolo, ovvero ai mezzi pubblici di trasporto;
i rimborsi per l'uso del proprio veicolo o l'indennità di missione nel caso di mezzo pubblico di trasporto sono inadeguati. Nel primo caso è previsto un rimborso pari ad un quinto del costo della benzina, nel secondo, un'indennità di missione pari a 1650 lire ad ora, ridotta al 30 per cento nel caso del superamento delle otto ore di servizio esterno;
nonostante l'esiguità degli organici, sono accresciute le competenze degli Ispettori, i quali, oltre a svolgere le mansioni dei colleghi degli istituti previdenziali (recupero contributi previdenziali ed assistenziali, premi assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, eccetera) e quelle stabilite dal Codice delle Leggi sul Lavoro, hanno competenze nelle inchieste amministrative per infortuni sul lavoro, nella vigilanza sulle attività formative finanziate dal Fondo Sociale Europeo e dal M.L.P.S. e nella vigilanza per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni edili o di genio civile;
gli Ispettori del Lavoro svolgono, inoltre, i servizi di vigilanza integrati e congiunti con Inps, Inail e Guardia di Finanza, nel corso dei quali svolgono compiti di coordinamento di tutti i soggetti interessati;
agli Ispettori del Lavoro è stato anche assegnato il compito di svolgere accertamenti immediati nel caso di incidenti mortali, anche nei casi al di fuori dei compiti di istituto, al fine di comunicare le risultanze al servizio centrale;
nuovi compiti e mansioni determinano la necessità da parte degli operatori di un costante aggiornamento, per la frequentazione di corsi e per l'acquisto di materiale informativo. Attualmente l'aggiornamento è a totale carico degli operatori;
sono circa 40 mila le aziende con sede nel solo territorio della provincia di Cagliari;
nel corso del 1999, sono state presentate negli uffici 2455 denunce relative ad aziende e lavoratori della provincia di Cagliari, 1530 di Sassari, 740 di Nuoro e 734 di Oristano;
dall'indagine conoscitiva sulla sicurezza sul lavoro, condotta dalla Commissione Lavoro del Senato, è emerso che nel nostro paese si verificano ogni anno un milione di infortuni sul lavoro e tre incidenti mortali al giorno;
una delle priorità individuate dal Governo è la sicurezza negli ambienti di lavoro e la salvaguardia delle garanzie previdenziali, assicurative e di tutela dei lavoratori;
la carenza di organici degli uffici preposti alla verifica del rispetto delle condizioni di sicurezza e tutela non permette di assolvere il compito summenzionato;
problemi di sottodimensionamento di organici vengono denunciati anche da operatori di altri Uffici dislocati sul territorio nazionale;
è in corso in Italia, ad eccezione delle sedi della Sardegna e della Valle d'Aosta, il passaggio di parte delle competenze in materia di politiche del lavoro a Regioni e Province, con un conseguente trasferimento del personale, pari al 70 per cento, mentre il rimanente 30 per cento resterà negli organici degli Uffici del Ministero del Lavoro;


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questa dotazione potrebbe risultare ulteriormente insufficiente per le attività di ispezione e indagine -:
se siano a conoscenza della situazione esposta in premessa;
quali iniziative intendano adottare per migliorare le condizioni di lavoro e la dotazione degli uffici del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale preposti al servizio di ispezione sui luoghi di lavoro;
se non ritengano opportuno colmare le carenze d'organico dei medesimi uffici, con particolare riferimento agli Ispettori del Lavoro e agli Addetti alla Vigilanza;
se non ritengano opportuno dotare Ispettori del Lavoro e Addetti alla Vigilanza di strumenti adeguati allo svolgimento del lavoro sul territorio, con particolare riferimento alla dotazione di autoveicoli o, in difetto, adeguare i rimborsi spesa per le missioni al reale costo della vita;
se non ritengano opportuno incentivare l'aggiornamento degli operatori del Servizio Ispezione, organizzando seminari o, in difetto, prevedere rimborsi spesa per l'acquisto della pubblicistica specializzata;
se non ritengano quanto esposto in premessa una grave contraddizione tra gli impegni assunti dal Governo in materia di vigilanza sul rispetto delle leggi sul lavoro e le dotazioni insufficienti di uomini e mezzi degli uffici preposti a questa attività.
(4-30566)

VALPIANA e CANGEMI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
dall'Istituto Europeo di Oncologia (I.E.O.) di Milano (ospedale del Ministro della sanità, Veronesi, fiore all'occhiello della sanità privata), giovedì 8 giugno 2000, mentre si stava svolgendo un'assemblea di tutti i lavoratori dell'Istituto, è giunta comunicazione di licenziamento per l'infermiere Roberto Marrone, fondatore della prima struttura sindacale di base e autorganizzata all'interno dell'I.E.O., (costituitasi nel giugno del 1998 e, al momento, primo sindacato dell'ente per radicamento tra i lavoratori) e delegato alla sicurezza eletto dai lavoratori e lavoratrici -:
ad avviso dell'interrogante è necessario intervenire per verificare ed eventualmente far revocare il licenziamento;
quali siano i motivi addotti per il licenziamento;
se non ritenga che tale licenziamento appaia come un'azione intimidatoria per spaventare e isolare chi, attraverso la partecipazione diretta, vuole affermare nuovi diritti e nuove libertà, colpendo in questo modo tutti i lavoratori e le lavoratrici.
(4-30585)