...
Interrogazione a risposta orale:
GARRA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
Interrogazione a risposta in Commissione:
CAVERI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
utilità regionali previsti dai piani di politica del lavoro della Regione autonoma Valle d'Aosta;
Interrogazioni a risposta scritta:
a Caltagirone (provincia di Catania) ha sede il Convitto Inpdap Luigi Sturzo;
gli assistiti di Caltagirone, per le loro pratiche anche per piccoli prestiti, devono accedere alla sede provinciale Inpdap di Catania, sita cioè nel Capoluogo a 76 chilometri da Caltagirone;
utilizzando strutture, locali e personale già in servizio in loco potrebbe essere attivato in Caltagirone un ufficio zonale, analogamente a quanto da anni operato dall'Inps nei confronti dei suoi assistiti;
all'ufficio zonale (da ubicare onde evitare aggravi in appositi locali dell'ampia sede del convitto) potrebbero comodamente accedere gli utenti dell'Inpdap dei comuni del Calatino, mentre in atto detti assistiti sono tenuti ad accedere a Catania, con spese di viaggio e con i disservizi ineliminabili per chi si rivolge ad un ufficio ingolfato di pubblico -:
se i fatti suesposti siano a conoscenza del signor Ministro;
se e quali iniziative l'Inpdap ritenga di attivare nel senso suesposto.
(3-05934)
l'articolo 10 comma 1 del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81 ha riaperto i termini per la presentazione della domanda di pensione da parte dei lavoratori impegnati nei lavori socialmente utili che siano in possesso dei requisiti di età e contribuzioni previsti secondo quanto indicato dall'articolo 12, comma 5, lettera a) del decreto legislativo 468 del 1997;
nell'intento di assecondare e agevolare la riduzione del numero dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili o attività simili si segnala una situazione specifica verificatasi in Valle d'Aosta, dove un certo numero di lavoratori in lista di mobilità ha partecipato nel triennio 1997- 1999 ai lavori definiti lavori di pubblica
si tratta di una misura a sostegno di lavoratori in difficoltà nel mercato del lavoro contenuta all'interno dei vari piani triennali di politica del lavoro, che sono lo strumento utilizzato dalla regione per favorire la realizzazione di azioni di politica del lavoro e, in questo caso specifico, venivano finanziati progetti presentati dagli enti locali, comuni e comunità montane, che prevedevano l'utilizzo in lavori di utilità sociale di lavoratori in particolare difficoltà nel mercato del lavoro regionale;
in questa tipologia di attività sono mediamente coinvolti circa 80 lavoratori e tra questi 12 unità avrebbero maturato i requisiti previsti di impegno nei lavori di pubblica utilità regionali di età anagrafica e di anzianità contributiva previsti dalla legislazione in materia, e potendo però questa possibilità di accesso alla pensione verificarsi solo su indicazione del ministero del lavoro e della previdenza sociale che consenta l'assimilazione dei periodi di attività svolti nei lavori di utilità sociale regionali con i periodi svolti in attività di lavori socialmente utili previsti dalla legislazione nazionale;
un elemento a favore di una assimilazione fra le due tipologie è l'impegno comune e condiviso per favorire lo svuotamento del bacino dei lavoratori impegnati nei lavori socialmente utili che ha portato anche alla firma di una Convenzione fra ministero del lavoro e della previdenza sociale e Regione autonoma Valle d'Aosta in data 21 dicembre 1999 e si sottolinea anche la finalità comune alle due misure, nazionale e regionale, vale a dire l'impegno in attività lavorativa di persone in rilevante difficoltà nel mercato del lavoro;
a ulteriore supporto del legame fra legislazione nazionale e regionale si segnala che l'assegnazione dei lavoratori ai lavori di pubblica utilità regionale è avvenuta a cura delle sezioni circoscrizionali per l'impiego della Valle d'Aosta, secondo i criteri stabiliti dalla commissione regionale per l'impiego della Valle d'Aosta nelle deliberazioni n. 62 e n. 63, rispettivamente del 27 febbraio 1997 e del 26 marzo 1997;
si ricorda, infine, che fino ad ora in Valle d'Aosta hanno utilizzato la forma di pensionamento anticipato prevista dall'articolo 12 del decreto legislativo n. 468 del 1997 21 lavoratori e che una valutazione positiva della proposta contenuta in questa nota consentirebbe di incrementarne significativamente il numero per la realtà della Valle d'Aosta, realizzando anche una sostanziale equità fra lavoratori in situazione praticamente identica-:
quali decisioni si intendano assumere rispetto al problema così come riassunto nelle premesse.
(5-07987)