Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 736 dell'8/6/2000
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(Ristrutturazioni ospedaliere nella zona di Sarno)

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza Antonio Rizzo n. 2-02383 (vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 8).
L'onorevole Antonio Rizzo ha facoltà di illustrarla.

ANTONIO RIZZO. Signor Presidente, illustrerò brevemente, per l'ennesima volta, ciò che forse è stato dimenticato sia dal Governo, sia dagli enti territoriali preposti. Mi riferisco a ciò che è accaduto il 5 maggio 1998, ossia l'alluvione in Campania che ha provocato circa 150 morti, la messa in ginocchio di 400 aziende agricole, la distruzione di 400 abitazioni e l'abbattimento di un ospedale, quello di Sarno.
L'interpellanza nasce dalla necessità di sapere - spero che finalmente sia così - quando si potrà parlare di un vivere normale a Sarno, Quindici, Siano, Bracigliano, Castel San Giorgio, per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio e tutti i lavori da realizzare e quando si potrà avere un'assistenza sanitaria degna di questo nome. A Sarno, infatti, dopo il crollo dell'ospedale Villa Marta, si vivono purtroppo disagi enormi. I pazienti e gli ammalati sono costretti quotidianamente a ricevere un'assistenza precaria e quindi a doversi rivolgere a strutture sanitarie distanti dalla zona. Tutto ciò, peraltro, avviene - debbo ricordarlo - grazie al sacrificio dei sanitari e dei paramedici. Sulle macerie conseguenti all'evento alluvionale dall'allora ministro della sanità Bindi, dall'assessore regionale alla sanità e dal Governo Prodi era stata fatta però una promessa solenne, ossia che in due anni a Sarno si sarebbe avuto l'ospedale. Ebbene, dopo la presentazione di un numero imprecisato di atti di sindacato ispettivo, non mi è stato mai risposto né chiarito quando ciò sarebbe avvenuto. Con l'interpellanza alla nostra attenzione chiedo allora oggi, ancora una volta, di saperlo con precisione.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'interno ha facoltà di rispondere.

GIAN FRANCO SCHIETROMA, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interpellanza urgente iscritta all'ordine del giorno della seduta odierna l'onorevole Rizzo ripropone in quest'Assemblea il problema della ricostruzione di Sarno, colpito dalla gravissima alluvione di due anni fa, con particolare riferimento agli interventi di ristrutturazione del plesso ospedaliero Santa Rita e della vecchia filanda, alla realizzazione dell'ospedale Villa Malta ed alle iniziative necessarie per la messa in sicurezza del territorio alluvionato.
L'onorevole Rizzo chiede infine di intervenire presso gli enti responsabili per sopperire alle deficienze ed alle lungaggini che impediscono la concreta realizzazione delle iniziative già programmate. Non è la prima volta che l'onorevole interpellante solleva il problema. Già lo scorso anno, infatti, il 27 ottobre, si svolse proprio in quest'aula, in sede di question time, un dibattito nel corso del quale il ministro dell'interno pro tempore fornì un quadro circostanziato delle misure attuate e di quelle in corso di realizzazione per affrontare la situazione.


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Il Governo era pronto a rispondere anche all'interpellanza presentata il 3 maggio scorso dall'onorevole Rizzo sullo stesso argomento quando, nella seduta di martedì, è stato presentato il nuovo atto di sindacato, identico nel contenuto, cui mi accingo a rispondere.
La sistemazione del polo medico-chirurgico del comune di Sarno è stata originariamente prevista in un apposito elenco, approvato con l'ordinanza n. 2787 del 1998, relativa al ripristino e al restauro degli edifici pubblici, storici, artistici e di culto. A tal fine, è stata presa in considerazione l'esecuzione dei lavori nei plessi ex filanda D'Andrea e clinica Santa Rita.
Nel luglio 1998, veniva previsto dal commissario delegato l'accorpamento nell'ex filanda D'Andrea di tutti i servizi, previa realizzazione di una struttura prefabbricata per la sistemazione delle strutture operative e dei reparti di degenza.
Con decreto del 31 marzo scorso il presidente della regione Campania ha disposto l'assegnazione a favore della ASL Salerno 1 della somma di lire 1.105.620.000, finalizzata alle opere necessarie a rendere funzionali il polo medico presso la struttura dell'ex filanda D'Andrea ed il polo chirurgico presso la struttura dell'ex clinica Santa Rita. Attualmente, è stata realizzata la struttura del pronto soccorso per l'ex filanda D'Andrea; i lavori di ristrutturazione del plesso ospedaliero verranno ultimati entro il 31 luglio prossimo venturo.
I competenti organi della regione Campania, d'intesa con il Ministero della sanità, hanno deciso la costruzione del nuovo ospedale, nei pressi del casello autostradale di Sarno, lontano dalle aree a rischio di colate. Il nuovo ospedale sorgerà all'altezza dello svincolo dell'autostrada, nei pressi dell'uscita Nocera Inferiore-Sarno; infatti, il programma di edilizia ospedaliera per il comune di Sarno, approvato dalla regione Campania, originariamente prevedeva lavori di ristrutturazione edilizia e di adeguamento con opere di completamento dell'ospedale Villa Malta, ubicate in località Episcopio, la cui costruzione era iniziata fin dagli anni ottanta.
I tragici eventi alluvionali del maggio 1998 hanno reso necessario, tuttavia, riconsiderare l'ubicazione del nosocomio, prevedendo la sua localizzazione in una zona protetta rispetto al pericolo di ulteriori dissesti idrogeologici. Di conseguenza, la ASL Salerno 1 di Nocera inferiore ha definito uno studio di fattibilità ed un progetto preliminare per l'allocazione di un nuovo presidio ospedaliero e la costituzione di un pronto soccorso attivo. Dopo reiterati incontri presso il Ministero della sanità e la regione Campania, per individuare le necessarie risorse finanziarie, si è proceduto all'approvazione, con deliberazione n. 1096 del 3 agosto 1999, da parte dell'azienda sanitaria, del progetto esecutivo del nuovo presidio, che aveva anche ottenuto il parere favorevole della commissione tecnica regionale il precedente 26 giugno. Nel frattempo, con deliberazione 26 marzo 1999, la regione Campania aveva disposto l'assegnazione della somma complessiva di lire 46 miliardi.
In definitiva, quindi, la progettazione esecutiva della ricostruzione dell'ospedale Villa Malta ha ottenuto sia l'approvazione del direttore generale dell'azienda sanitaria, sia il parere favorevole del nucleo di valutazione per l'edilizia sociosanitaria. A tal fine, il direttore generale dell'azienda sanitaria è stato delegato ad espletare le procedure di gara per la realizzazione dell'opera, la cui indizione dovrà essere rigorosamente subordinata all'ottemperanza di prescrizioni tecniche, tra le quali quella relativa alla tutela dell'ambiente e della sicurezza.
Il Ministero della sanità ha provveduto al finanziamento di lire 20 miliardi, a copertura del finanziamento complessivo di lire 46 miliardi, per consentire la realizzazione della nuova sede dell'ospedale Villa Malta di Sarno.
Con bando pubblico d'incanto del 3 aprile 2000 è stata indetta la gara di appalto, per l'importo complessivo a base d'asta di lire 31 miliardi 380 milioni, per


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la mattinata odierna. La gara si è svolta con la partecipazione di otto ditte; l'ammissione delle predette è avvenuta sulla scorta del controllo della documentazione richiesta. Le offerte delle ditte ammesse saranno valutate dalla commissione il giorno 23 giugno prossimo venturo. Il termine per l'esecuzione dei lavori è pari a 1.095 giorni naturali, successivi e consecutivi, decorrenti dal verbale della consegna dei lavori.
Quanto allo stato di attuazione degli interventi previsti dal piano disposto con ordinanza n. 2787 del 1998 del comune di Sarno, la struttura tecnica operante presso la prefettura di Salerno ha espresso parere favorevole su 39 opere, per un importo complessivo di circa 92 miliardi; di tali opere, 37 sono state appaltate. In particolare, è stata progettata e realizzata quasi completamente la ricostruzione ed il ripristino della rete di drenaggio (briglie, canali, vasche), che era stata completamente sconvolta dagli eventi alluvionali del maggio 1998.
Inoltre, per il ripristino del sistema idraulico esistente e di nuova realizzazione, sono stati pianificati tutti gli interventi di ricucitura tra le varie opere già eseguite o in corso di ultimazione. Tali interventi sono stati progettati ed approvati e sono già in corso di realizzazione; soltanto per alcuni di essi sono in corso le procedure per l'affidamento dei lavori.
Sono stati completati invece gli interventi di ripristino delle principali infrastrutture degli edifici storico-artistici e di culto. Per la sistemazione idrogeologica a monte degli abitati in grado di garantire una sensibile riduzione del rischio, si è proceduto all'aggiudicazione della progettazione ad una società di ingegneria che dovrà indicare le opere di completamento del piano degli interventi.
Quanto alla ricostruzione delle abitazioni distrutte, restano da definire i provvedimenti di attuazione del decreto-legge 13 maggio 1999, n. 132, convertito con modifiche dalla legge 13 luglio 1999, n. 226, recante interventi urgenti in materia di protezione civile. Secondo quanto previsto dall'articolo 6, comma 6, del suddetto decreto-legge, spetta alla regione Campania provvedere all'accertamento definitivo dei danni ed alla concessione dei contributi, nonché stabilire le relative modalità e disposizioni operative attraverso un'opportuna ordinanza commissariale. Parallelamente è necessario che i comuni accertino definitivamente le aree da destinare alla ricostruzione, in parte già comprese nel piano degli interventi, individuando contemporaneamente il fabbisogno edilizio in base ai nuclei familiari per i quali è necessaria la ricostruzione.
Il prefetto di Salerno, infine, sulla base della richiamata ordinanza ministeriale, ha quasi ultimato i lavori per l'urbanizzazione di un'area, dell'estensione di circa 70 mila metri quadrati, per la realizzazione di un centro di accoglienza. La struttura sarà destinata ad ospitare roulotte e cointainer nel caso in cui si raggiunga la soglia di emergenza. Il centro di accoglienza potrà ospitare circa 3 mila persone, per cui è stata prevista l'allocazione di 726 roulotte, 6 moduli per servizi sociali e 47 moduli per servizi igienici distribuiti in sette piazzole attrezzate.
Nell'ambito della ricostruzione delle opere danneggiate dal terremoto il prefetto di Salerno ha svolto e svolge un'attenta opera di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Nel corso dell'incontro svoltosi presso la prefettura di Salerno il 3 maggio 1999 lo stesso prefetto ha assicurato al presidente pro tempore della giunta regionale quale commissario delegato alla ricostruzione dei comuni di Sarno, Bracigliano e Siano, una linea operativa preferenziale per il monitoraggio ai sensi dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 252 del 1998 per accertare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nell'aggiudicazione degli appalti. Il monitoraggio, che ha interessato circa 279 ditte aventi sede in varie province d'Italia, ha consentito di instaurare un costante flusso di informazioni con la struttura commissariale in tempi sempre molto ravvicinati.

PRESIDENTE. L'onorevole Rizzo ha facoltà di replicare.


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ANTONIO RIZZO. Devo innanzitutto ringraziare il sottosegretario per i dati che, dopo tanto tempo, mi ha fornito e che suscitano in me una certa preoccupazione. Sapevo che questa mattina vi sarebbe stato il bando pubblico d'incanto e l'eventuale affidamento dei lavori: la mia preoccupazione è che da questo giorno fino all'affidamento effettivo dei lavori all'impresa passerà ancora del tempo, e non vorrei che succedesse come è successo per la ristrutturazione del plesso di Santa Rita e dell'ex filanda di Sarno. Infatti la cifra di un miliardo e 100 milioni era stata stanziata e quindi finalizzata a tale ristrutturazione già dal presidente Rastrelli: ci sono voluti ben tre anni prima che questi soldi venissero utilizzati. Non voglio tuttavia rivolgere una critica al Governo, bensì sensibilizzare maggiormente gli enti preposti: infatti, se per attivare una ristrutturazione ci sono voluti tre anni, la mia preoccupazione, e quindi quella dei cittadini dell'agro sarnese, è di sapere quanto tempo ci vorrà per avere nuovamente un ospedale dove i pazienti possano essere assistiti con serenità. Spero che questa sia la mia ultima interpellanza sull'argomento. Lo spero veramente di cuore perché a volte rischio di sembrare anche noioso. Spero e mi auguro che tutto avvenga nei tempi stabiliti per legge in modo che io possa poi ringraziare il Governo e gli enti locali che hanno mantenuto gli impegni assunti.

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