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PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Manzione n. 3-05770 (vedi l'allegato
A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
ROBERTO MANZIONE. Signor ministro, da molti anni, nell'approssimarsi della stagione estiva, purtroppo dobbiamo registrare in una zona nevralgica (mi riferisco allo snodo autostradale che collega l'autostrada A30, naturale prosecuzione dell'A1, che termina a Mercato San Severino, con l'A3 che collega Salerno a Reggio Calabria) una situazione di assoluta ingovernabilità del traffico. Questo accade perché con le autostrade A1 e A30 tutto il traffico proveniente dal nord e dall'estero arriva in Campania a Mercato San Severino e, per arrivare in Calabria, in Basilicata o nelle isole, cerca di utilizzare il passaggio che consente di accedere alla Salerno-Reggio Calabria. Questo passaggio - non potremmo definirlo diversamente - viene assicurato da una parte di raccordo autostradale che da Mercato San Severino arriva a Salerno da dove è possibile accedere all'autostrada A3.
PRESIDENTE. Il ministro dei lavori pubblici ha facoltà di rispondere.
NERIO NESI, Ministro dei lavori pubblici. Vorrei cogliere questa occasione per fare un'osservazione preliminare. L'istituto del question time, che considero utilissimo, tuttavia presenta qualche problema di tempi; nel caso specifico la richiesta per l'interrogazione di oggi è arrivata al mio Ministero verso le ore 13. Dico questo perché la nostra è una struttura complessa nella quale i dati vengono da fonti diverse e a volte non sono omogenei per cui avremmo bisogno di un minimo di tempo in più.
PRESIDENTE. L'onorevole Manzione ha facoltà di replicare.
ROBERTO MANZIONE. La ringrazio, signor Presidente. Ministro Nesi, non sono un dinamitardo verbale come l'onorevole Rizzi, però, devo purtroppo evocare scenari apocalittici: quel che accade in quel tratto di raccordo autostradale (15-20 chilometri tra Mercato San Severino e Salerno) assomiglia ad un campo di battaglia. Lei sa benissimo che questo raccordo autostradale non consente rifornimento di carburante, che non vi sono piazzole assistite e vi è difficoltà di prestare soccorsi; pertanto, comprenderà benissimo come, di fronte ad un traffico di centinaia di migliaia di autoveicoli con milioni di persone coinvolte in code plurichilometriche, si verifichino, purtroppo, situazioni di assoluta insofferenza.
L'onorevole Manzione ha facoltà di illustrarla.
Signor ministro, in che modo cercheremo quest'anno di evitare i problemi con i quali ogni anno ci dobbiamo confrontare?
Vengo alla risposta all'interrogazione. Il collegamento tra l'autostrada A30 e l'autostrada A3 rappresenta uno dei nodi critici della rete autostradale del sud, in quanto su di esso è concentrato tutto il traffico proveniente da nord e diretto verso sud. Una delibera del CIPE del 29 agosto 1997 ha previsto uno stanziamento pari ad un massimo di 15 miliardi di lire, da indirizzare alla progettazione di interventi infrastrutturali idonei ad eliminare le strozzature esistenti. La delibera fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale alla fine di ottobre 1997 e i fondi furono messi a disposizione nel 1998. Successivamente, l'ANAS cominciò uno studio di fattibilità che prevedeva la realizzazione del collegamento attraverso una bretella (quella di cui ha parlato l'interrogante). Lo studio presentava due possibili soluzioni entrambe in galleria.
Lo studio di fattibilità ha cominciato ad essere esaminato nel 1999, per iniziativa del nostro Ministero, con i soggetti e gli enti locali interessati. Emersero forti opposizioni da parte delle associazioni ambientaliste che paventavano qualunque ipotesi prevedesse gallerie sotto i monti picentini. Decidemmo, allora, di fare indagini presso l'università di Napoli che, peraltro, avevano individuato rischi minimi in rapporto all'ipotesi di desertificazione. Cominciammo anche alcuni incontri con il Ministero dell'ambiente, e il nostro Ministero decise di elaborare un ulteriore studio di fattibilità. Tale studio, che risulta oggi completato, ha evidenziato alcune questioni critiche riguardanti l'orografia, l'ampliamento dell'itinerario ed altri elementi. Non leggo l'intero contenuto della documentazione, altrimenti non riesco a rimanere nei tempi che, giustamente, mi sono stati assegnati dal Presidente.
Nell'immediato, il Ministero dei lavori pubblici, in vista dell'approvazione dello stato finale dei lavori, convocherà entro la prossima metà di luglio gli enti ed i soggetti interessati. Speriamo che si possa arrivare con i comuni, le province e le associazioni ambientaliste, ad una soluzione ma, ripeto, tutto ciò è estremamente difficile.
Signor ministro, comprendo benissimo tutte le difficoltà che lei incontra e so che lei ha assunto l'incarico di ministro dei lavori pubblici solo un mese fa; tuttavia, vorrei che si facesse uno sforzo ulteriore non solo rispetto a questo biglietto da visita, per la verità molto scadente, offerto a coloro che vengono dal nord o dall'estero, ma anche rispetto alle popolazioni locali: mi riferisco ai comuni di Mercato San Severino, Fisciano, Baronissi e Salerno (per la località di Fratte) che debbono affrontare tali disagi.
Che cosa si può fare? Si può cercare di attrezzare quel collegamento autostradale ed immaginare percorsi alternativi; ad esempio, vi è la possibilità di indirizzare tutto il traffico veicolare diretto verso l'Adriatico, utilizzando l'autostrada che collega Napoli con Candela e che, attraverso Potenza, giunge in quella zona. Per altri versi, è possibile utilizzare l'autostrada Napoli-Avellino, collegando Avellino con Contursi, che è molto più a valle della autostrada A3. Mi auguro, dunque, signor ministro, che al di là dei dati che è difficile reperire, lei voglia dimostrare che vi è qualcosa di mutato nel suo Ministero e che questo cambiamento venga registrato anche in provincia di Salerno, per gli abitanti di quella zona e per tutti coloro che vi transiteranno.