Allegato A
Seduta n. 650 dell'11/1/2000


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INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI

(Sezione 1 - Interventi in merito alla crisi occupazionale del quotidiano «Il Tempo»)

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
quando nel 1996 Domenico Bonifaci rilevò la proprietà de Il Tempo, questo quotidiano vendeva mediamente 100.000 copie giornaliere;
nel febbraio del 1998 l'azienda presentava alle organizzazioni sindacali di categoria, un cosiddetto «piano di ristrutturazione» che prevedeva il licenziamento di 57 giornalisti e di 53 tipografi;
a seguito del confronto tra azienda e sindacati si giunse ad un accordo che prevedeva forme di prepensionamento e cassa integrazione a rotazione per i giornalisti e per i poligrafici l'esodo a regime, attraverso l'utilizzazione di ammortizzatori sociali, di 41 unità;
nel giugno del 1999, l'editore ha unilateralmente (e nonostante gli accordi di cui sopra) messo in cassa integrazione «a uscire» (cioè in pratica ha licenziato) 43 giornalisti;
nell'ottobre del 1999 ha presentato, altrettanto unilateralmente, un cosiddetto nuovo piano, che prevede una «riorganizzazione» del lavoro poligrafico con il conseguente licenziamento di 38 tipografi; ha provveduto alla chiusura di alcune redazioni provinciali; ha abolito interi reparti relativamente al lavoro tipografico, umiliando e offendendo varie professionalità e, nel contempo, utilizzando services e collaboratori esterni;
l'editore è stato oggetto di critica anche da parte della stessa Federazione editori in merito alla gestione dell'intera vicenda -:
se sia a conoscenza della vicenda in premessa;
se e quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere per tutelare i diritti dei lavoratori; per impedire che il progetto di Bonifaci possa ottenere i risultati dallo stesso desiderati; per salvaguardare i posti di lavoro dei giornalisti e dei tipografi in una situazione complessiva così preoccupante e drammatica relativamente ai livelli occupazionali nel nostro Paese.
(2-02144)«Giordano».
(21 dicembre 1999)

CARLESI e GRAMAZIO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi l'editore del quotidiano Il Tempo, ha presentato un piano di ristrutturazione del personale che prevede il dimezzamento dell'organico redazionale e la chiusura di numerose redazioni periferiche, che colpisce in particolare la regione Abruzzo con la soppressione di quelle relative alle città di Chieti, Teramo, Avezzano, Sulmona e Vasto;
tale scelta, oltre a determinare la perdita del lavoro per numerosi giornalisti, penalizza in maniera evidente il diritto alla pluralità dell'informazione;


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Il Tempo, oltre ad essere il giornale con le più antiche tradizioni in Abruzzo, rappresenta una linea politica e culturale unica e distinta da tutte le altre testate giornalistiche della regione -:
quali iniziative intendano prendere in difesa dei lavoratori de Il Tempo e del diritto dei cittadini, specialmente abruzzesi, ad una informazione non condizionata dal monopolio delle idee, della cultura e delle scelte politiche.(3-02059)
(11 marzo 1998)

ASCIERTO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
i dipendenti del quotidiano Il Tempo vivono giorni di particolare preoccupazione per l'incertezza che vige circa il proprio destino professionale;
l'amministrazione del quotidiano avrebbe annunciato il licenziamento di diversi impiegati che saranno sostituiti con l'utilizzo di services e di collaboratori esterni, nonché la cassa integrazione di un numero elevato tra giornalisti e poligrafici;
i dipendenti del giornale lamentano inoltre di non percepire da un mese lo stipendio sebbene Il Tempo continui a beneficiare, come le altre testate, di consistenti finanziamenti pubblici;
alcuni dipendenti del quotidiano avrebbero inoltrato diverse denunce alle competenti autorità chiedendo di verificare l'operato gestionale dell'editore del giornale, dottor Domenico Bonifaci, senza aver però ottenuto riscontro alcuno dalla magistratura -:
se sia a conoscenza della vicenda;
quali provvedimenti urgenti intenda adottare al fine di ripristinare serenità tra i dipendenti di uno tra i «quotidiani storici» del nostro paese. (3-04767)
(7 dicembre 1999)

GRAMAZIO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
i lavoratori del quotidiano romano Il Tempo sono scesi in agitazione permanente denunciando il pesante attacco ai lavoratori (poligrafici e giornalisti) perpetrato da parte della proprietà del quotidiano che ha contravvenuto ad ogni tipo di accordo;
ben 70 dipendenti, tra poligrafici e giornalisti, sono in cassa integrazione con grave danno e pericolo anche per la sopravvivenza dell'antica e storica testata romana -:
quali iniziative intenda porre in essere il Governo per salvaguardare il posto di lavoro dei 79 dipendenti del quotidiano (poligrafici e giornalisti) in procinto di essere licenziati;
se non si ritenga, altresì, necessario intervenire per garantire la sopravvivenza della storica testata romana che, insieme con gli altri giornali della capitale, svolge l'indispensabile ruolo dell'informazione nel segno della pluralità delle idee e dei contenuti.(3-04849)
(11 gennaio 2000)
(ex 4-27181 del 25 novembre 1999)

GRAMAZIO e CARLESI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
oggi si è svolta a Roma, in piazza Colonna, presso il salone di rappresentanza del quotidiano Il Tempo, una manifestazione promossa dalle organizzazioni sindacali di categoria a sostegno della vertenza dei poligrafici del quotidiano romano, 79 dei quali sono nella lista per il licenziamento;
l'assemblea unitaria ha proclamato una serie di scioperi a sostegno delle maestranze del quotidiano della Capitale, che da giorni non è in edicola, contro un editore che seguita a dimostrare durezza


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nei confronti di quanti chiedono di risolvere il problema dell'occupazione con un tavolo di trattative aperto anche alle organizzazioni sindacali in difesa dell'occupazione -:
quali iniziative intenda adottare in difesa degli accordi sottoscritti e non mantenuti dall'editore de Il Tempo considerando, tra l'altro, che l'assenza nelle edicole del centro Italia della tradizionale testata romana colpisce anche, ed ulteriormente, il pluralismo dell'informazione;
se il Governo, infine, non intenda farsi carico di promuovere un tavolo triangolare nel quale chiedere all'editore il rispetto degli accordi sindacali e dei contratti di lavoro stipulati dalle categorie dei giornalisti e dei poligrafici.
(3-04850)
(11 gennaio 2000)
(ex 4-27372 del 2 dicembre 1999)

ARACU. - Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
in questi giorni l'editore del giornale Il Tempo di Roma ha presentato un piano di ristrutturazione del giornale al centro di forti polemiche e preoccupazioni fra i giornalisti e dipendenti della prestigiosa testata;
il disegno prevede un forte ridimensionamento sul territorio abruzzese, ma anche delle regioni limitrofe, della presenza del giornale attraverso un taglio a numerose redazioni (dieci su dodici) presenti nelle regioni Abruzzo, Lazio e Molise con conseguente ridimensionamento dei livelli occupazionali dei giornalisti (cinquantasette su centododici);
il disegno che si vuole perpetrare contro questo storico ed autorevole quotidiano non può passare sotto silenzio e tra l'indifferenza del Governo -:
quali utili e concrete iniziative abbiano svolto fino ad oggi nei confronti dell'editore del quotidiano Il Tempo per scongiurare la chiusura delle redazioni abruzzesi, molisane e laziali;
se non si ritenga da parte del Governo di procedere alla convocazione della proprietà del giornale per avviare un utile e costruttivo confronto sul problema.
(3-04851)
(11 gennaio 2000)
(ex 4-15976 del 9 marzo 1998)

GRAMAZIO e CARLESI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
mercoledì 7 luglio 1999 si è svolta sotto la Galleria Colonna una manifestazione di protesta organizzata e promossa dal comitato di redazione del quotidiano Il Tempo diretto dalle giornaliste Cinzia Pralicci ed Alessandra Baldoni;
una commissione, in rappresentanza dei 43 giornalisti licenziati dall'azienda che fa parte del gruppo dell'editore Domenico Bonifaci, assieme al presidente della Federazione nazionale stampa italiana Lorenzo Del Boca, è stata ricevuta a Palazzo Chigi dal capo della segreteria del Sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Marco Minniti, al quale hanno esposto a nome del comitato di redazione del quotidiano Il Tempo e della Fnsi, la grave situazione dello storico quotidiano romano, che con il licenziamento di 43 giornalisti si trova oggi in una precaria situazione editoriale;
è giacente presso il pretore del lavoro di Roma un ricorso di quanti hanno perso il posto di lavoro che attende ancora definizione; il comitato di redazione del giornale Il Tempo ha fatto sapere di essere disponibile a sedersi ad un tavolo delle trattative sotto l'egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, purché sia fatta


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chiarezza definitiva sugli assetti societari del giornale Il Tempo -:
quali iniziative intenda prendere a garanzia della trasparenza, della occupazione e della pluralità di informazione che è stata violata un anno fa dall'editore che ha presentato un piano di ristrutturazione che prevede la cassa integrazione fissa fino all'aprile del 2000 per 32 giornalisti sottoposti all'applicazione dell'articolo 1 e il licenziamento in tronco per 11 a part-time;
quali iniziative intenda assumere per fare chiarezza sui livelli occupazionali.
(3-04848)

(Interrogazione non iscritta all'ordine del giorno, ma vertente sullo stesso argomento).