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PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 30, nel testo della Commissione, e del complesso dell'emendamento, subemendamenti e articoli aggiuntivi ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 4493 sezione 15).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
SERGIO SABATTINI, Relatore. Esprimo parere contrario sull'emendamento Nardini 30.1. Esprimo parere contrario sull'articolo aggiuntivo Nardini 30.01 e parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Massa 30.05. Invito l'onorevole Fongaro a ritirare il proprio articolo aggiuntivo 30.03 e l'onorevole Mario Pepe a ritirare il proprio subemendamento 0.30.04.2. Esprimo parere favorevole sui subemendamenti della Commissione 0.30.04.3 e 0.30.04.1 (Nuova formulazione) e sull'articolo aggiuntivo 30.04 del Governo.
PRESIDENTE. Il Governo?
ADRIANA VIGNERI, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 342
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 30.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 342
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Nardini 30.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 350
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Massa 30.05, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 356
Onorevole Fongaro, accede all'invito a ritirare il suo articolo aggiuntivo 30.03?
CARLO FONGARO. No, signor Presidente. Insisto per la sua votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARLO FONGARO. Vorrei far notare che oggi mi sembra si stia procedendo in modo discutibile, per non dire fallimentare, su questo provvedimento che intende mettere ordine all'interno degli enti locali. Eppure, si nota un'incredibile resistenza a decentrare il minimo potere e a concedere una benché minima autonomia agli enti locali. Figuriamoci se, invece di discutere su un provvedimento di federalismo amministrativo, si parlasse di una legge relativa ad un vero decentramento del potere o, addirittura, al federalismo fiscale che consente al territorio la gestione delle risorse: possiamo ben immaginare che le resistenze sarebbero ancora maggiori.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 363
Onorevole Mario Pepe, accoglie l'invito a ritirare il suo subemendamento 0.30.04.2?
MARIO PEPE. Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO PEPE. Signor Presidente, prendo la parola su una richiesta del relatore che giudico inaccettabile ed improponibile. La Commissione affari costituzionali della Camera, il suo presidente, se è presente, ed il relatore non possono non accettare il subemendamento; lo dico anche alla rappresentante del Governo, con la quale si era raggiunta una certa intesa per quanto riguarda gli agenti di custodia delle case mandamentali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tassone. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, anch'io farò, come l'onorevole Pepe, alcune considerazioni. Ritengo che il relatore dovrebbe rivedere il parere sul subemendamento in esame, anche perché esso si inquadra nella filosofia del provvedimento. Quindi, non si riesce a comprendere la sua non accettazione che va in direzione opposta rispetto agli interessi degli enti locali. Non si riesce a capire neanche perché al comune vengano assegnati organici per ruoli e competenze che non sono del comune stesso. Neanche l'articolo aggiuntivo della Commissione, peraltro, fa giustizia di questi problemi. Ecco perché invito il relatore, la Commissione e il Governo a rivedere tali posizioni; in caso contrario, ciò che è stato detto sul provvedimento in esame verrebbe vanificato da una situazione certamente non in sintonia con il rispetto delle autonomie locali e, soprattutto, con un alleggerimento di carattere finanziario. Inoltre, si dovrebbero rivedere le competenze e i ruoli degli enti locali; infatti, se vi sono altre competenze, altri ruoli e, soprattutto, altre incombenze, è bene che lo si dica in questo momento.
siano i motivi di un giudizio così tranciante, definitivo e assoluto nei confronti del subemendamento dell'onorevole Mario Pepe.
MARIO PEPE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo?
MARIO PEPE. Cosa dice il relatore sulla mia proposta emendativa? Come giustifica il parere espresso su tale subemendamento? Me lo deve giustificare.
PRESIDENTE. Onorevole relatore, giustifichi allora.
SERGIO SABATTINI, Relatore. No, non giustifico, il parere resta lo stesso: invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
MARIO PEPE. Sono prepotenze queste!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 366
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.30.04.3 della Commissione, accettato dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 352
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.30.04.1 (Nuova formulazione) della Commissione, accettato dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 364
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 30.04 del Governo, nel testo subemendato, accettato dalla Commissione.
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti 368
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nardini 30.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
Votanti 340
Astenuti 2
Maggioranza 171
Hanno votato sì 11
Hanno votato no329).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
Votanti 334
Astenuti 8
Maggioranza 168
Hanno votato sì 318
Hanno votato no16).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
Votanti 349
Astenuti 1
Maggioranza 175
Hanno votato sì 15
Hanno votato no334).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
Votanti 353
Astenuti 3
Maggioranza 177
Hanno votato sì 338
Hanno votato no15).
Questi atteggiamenti di resistenza a decentrare e, quindi, ad avvicinare al territorio e al cittadino sia la gestione del potere, sia quella delle risorse raccolte sul territorio, provocheranno sempre di più una ribellione dei cittadini, probabilmente solo elettorale, ma certamente destabilizzante. Mi sembra vi sia una totale mancanza di volontà di capire e di dare una risposta alle istanze avanzate. L'articolo aggiuntivo che ho presentato, tutto sommato, riguarda solo la possibilità per le province di pianificare il territorio, concedendo loro competenze che attualmente sono in capo alle regioni.
È vero che la legge n. 142 prevede in maniera generica che la pianificazione territoriale dovrebbe essere di competenza delle province, ma di fatto, poiché non è mai stato specificato come dovrebbe avvenire questo trasferimento di competenze dalle regioni alle province, si tratta di una disposizione che la legge n. 142 non ha reso applicabile. L'articolo aggiuntivo Fongaro 30.03, pertanto, fornisce indicazioni precise su come, di fatto, deve essere gestita la pianificazione territoriale da parte delle province.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fongaro 30.03, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
Votanti 359
Astenuti 4
Maggioranza 180
Hanno votato sì 35
Hanno votato no324).
Non possiamo appesantire gli enti locali di oneri, assegnando d'autorità gli agenti di custodia delle case soppresse all'ente locale. Come è possibile dar vita a questa imposizione, al di là dei principi e dell'autonomismo verbalmente e retoricamente dichiarati dal Governo, e poi applicare questa norma come capestro, imponendo agli enti locali un appesantimento dei deficit di bilancio, già vulnerati, come il sottosegretario sa, dalla spesa storica? Ciò mentre consentiamo al Ministero di grazia e giustizia, che per equipollenza dovrebbe assumere questo personale, di dar vita a comandi clientelari, ad inquadramenti degli stessi comandati e ad allargamenti, senza le previe autorizzazioni, delle piante organiche dei distretti giudiziari.
Prego il relatore ed il rappresentante del Governo di accettare questo subemendamento, altrimenti quella che si introduce sarebbe una norma fortemente offensiva degli enti locali.
Per queste ragioni, signor Presidente, voterò a favore del subemendamento Mario Pepe 0.30.04.2; considerato che il relatore ha invitato il presentatore di tale subemendamento a rivedere la propria posizione, a mia volta mi permetto di invitare il relatore a rivedere la sua posizione o quanto meno a dirci quali
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Mario Pepe 0.30.04.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Votanti 360
Astenuti 6
Maggioranza 181
Hanno votato sì 191
Hanno votato no 169
(La Camera approva - Vedi votazioni - Applausi).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
Votanti 343
Astenuti 9
Maggioranza 172
Hanno votato sì 343).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
Votanti 357
Astenuti 7
Maggioranza 179
Hanno votato sì 355
Hanno votato no2).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
Votanti 364
Astenuti 4
Maggioranza 183
Hanno votato sì 214
Hanno votato no150).