Allegato A
Seduta n. 543 del 27/5/1999


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(Sezione 3 - Ordigni sganciati nel mare Adriatico da aerei della NATO)

C)

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:


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le bombe sganciate in Adriatico da aerei della Nato hanno creato paure e preoccupazioni specialmente nelle città e nei paesi del Veneto, delle Marche e in Puglia, per incidenti gravi che possono accadere ai pescatori;
gravi danni vengono subiti dalle imprese della pesca e dai commercianti a causa della necessaria sospensione di ogni attività -:
quali misure abbia già adottato il Governo per provvedere alla possibile immediata bonifica delle acque dai pericolosi ordigni e quale piano completo abbia previsto per la definitiva «pulizia»;
quali provvedimenti finanziari intenda adottare per gli ingenti danni subiti dagli operatori del settore della pesca, specialmente del grande mercato di Chioggia.
(2-01802) «Selva».
(19 maggio 1999).

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
nel corso dell'attuale conflitto contro la Serbia si sono verificati pericolosi incidenti agli aerei impegnati nelle missioni di guerra;
nel lago di Garda sono state sganciate bombe potenzialmente attive, sia pur disinnescate, e anche serbatoi di carburante esauriti;
nell'alto Adriatico si è verificato un grave fatto di lesioni dovuto all'eplosione di ordigni bellici sganciati da aerei Nato ed impigliatisi nelle reti;
solo dopo l'incidente è emersa una latente situazione di pericolo, alla quale sono particolarmente esposti gli operatori della pesca, una verità sino allora celata dal comando aereo delle forze Nato;
dalle ammissioni del comando generale Nato sono stati evidenziati altri siti in situazione analoga nello stesso mare;
da tali incidenti, oltre all'inquinamento da esplosivo potenzialmente innescato, deriva anche un indiscutibile danno al turismo dell'Adriatico che rischia di pagare un conto salato, oltre che per la vicina guerra, anche per questi fatti che possono provocare un arrivo a terra degli ordigni tramite le correnti -:
se il Governo fosse a conoscenza degli incidenti accaduti agli aerei Nato, come ha affermato il supremo comando generale Nato;
se così fosse, perché allora non sia stata data notizia alla popolazione della possibilità di pericolo almeno tramite «avviso ai naviganti»;
in caso contrario, come pensi il Governo di poter continuare ad offrire il proprio sostegno a una alleanza reticente, che non lo informa tempestivamente degli incidenti in corso onde porre riparo all'accaduto e salvaguardare la popolazione e le attività da essa svolte;
chi ritenga debba risarcire i danni per le attività economiche danneggiate da questa situazione, considerata anche l'esperienza del Cermis, dove i «nostri alleati» si sono auto-assolti ed hanno negato anche un giusto risarcimento;
a chi competano le spese di bonifica del Garda e dell'Adriatico.
(2-01810)
«Comino, Bosco, Fontanini».
(20 maggio 1999).

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed i Ministri della difesa e dei trasporti e della navigazione, per sapere - premesso che: bombe a grappolo sono state disperse nelle scorse settimane, da parte di aerei dell'Alleanza atlantica, lungo l'area dell'Adriatico;
questi ordigni, ritrovati anche al di fuori delle aree di sganciamento previste, hanno già provocato un grave incidente a danno di pescatori di Chioggia -:


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quanti siano e se siano o meno inerti gli ordigni in questione;
se sia stata già avviata l'opera di bonifica delle acque e in che tempi si preveda possa essere completata;
quali garanzie possano essere date per la sicurezza e l'incolumità dei pescatori e della popolazione, nonché per la tutela del turismo nell'area;
quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare che questi episodi abbiano ripercussioni sulle attività turistiche e pescherecce delle regioni dell'Adriatico;
quali iniziative il Governo intenda assumere, o abbia assunto, a sostegno delle attività pescherecce delle regioni adriatiche.
(2-01821)
«Mussi, Ruzzante, Spini, Ruffino, Di Stasi, Gerardini, Chiavacci, Basso, De Piccoli, Peruzza, Duca, Rotundo, Stanisci, Bielli, Signorino, Mariani, Scrivani, Gasperoni, Faggiano, Cesetti, Giacco».
(25 maggio 1999).