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PRESIDENTE. Passiamo alle interrogazioni Aloi nn. 3-02987 e 3-03013 (vedi l'allegato A - Interpellanze ed interrogazioni sezione 3).
LUCA DANESE, Sottosegretario di Stato per i trasporti e la navigazione. A seguito dell'apertura dell'aeroporto di Milano Malpensa, in relazione alle problematiche riguardanti gli utenti del sud, su sollecitazione di questo Ministero, si è avuta una modifica della propria programmazione da parte dell'Alitalia, che ha riportato sull'aeroporto di Milano Linate i collegamenti con Reggio Calabria, Lamezia Terme, Napoli, Bari, Palermo e Catania, in aggiunta a quelli previsti su Malpensa, aumentando così la capacità complessiva di traffico da queste sedi del Mezzogiorno.
FORTUNATO ALOI. Alle 6,10 di mattina!
LUCA DANESE, Sottosegretario di Stato per i trasporti e la navigazione. Ovviamente le interrogazioni sono precedenti alle modifiche che sono poi intervenute.
PRESIDENTE. L'onorevole Aloi ha facoltà di replicare.
FORTUNATO ALOI. Signor Presidente, stavo pensando tra me e me alla frase: «Elena è tutta qui!», che è una frase classica per sottolineare che la risposta
del Governo è non solo inaccettabile (questo termine non è ovviamente riferito al sottosegretario che è venuto qui a leggerci la velina), ma anche offensiva. È offensiva perché, innanzitutto, mi sarei aspettato che, oltre alle mie due interrogazioni, fosse posta all'ordine del giorno anche la mozione firmata da quarantanove parlamentari appartenenti a tutti i gruppi politici, non solo dell'opposizione, relativa alla vicenda Alitalia. Invece, vengono semplicemente poste all'ordine del giorno due interrogazioni del novembre 1998, che si riferiscono ad una situazione superata storicamente, anche se non risolta esaustivamente.
PRESIDENTE. Onorevole Marinacci, deve trattenere la sua eloquenza.
FORTUNATO ALOI. Ho finito, Presidente. Dicevo che, se questa è la politica che viene portata avanti debbo dire con molta franchezza che mi dichiaro insoddisfatto e chiedo che venga posta all'ordine del giorno dei nostri lavori la mozione cui ho fatto riferimento. Il Governo non può venire a darci una risposta che non solo non è esauriente ma, ripeto, è addirittura offensiva (Applausi dei deputati del gruppo di alleanza nazionale).
PRESIDENTE. Onorevole Aloi, desidero ricordarle, per quanto attiene alla mozione cui lei ha fatto riferimento, che occorre che il presidente del suo gruppo si attivi in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo affinché la relativa trattazione venga inserita nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
Queste interrogazioni, che vertono sullo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente.
Il sottosegretario di Stato per i trasporti e la navigazione ha facoltà di rispondere.
Per rispondere ulteriormente ad esigenze di alcune sedi del sud, dal 28 marzo di quest'anno l'Alitalia ha previsto il potenziamento dei voli dall'aeroporto di Milano Linate con gli scali di Napoli, Catania, Palermo e Bari, con un ulteriore collegamento quotidiano di andata e ritorno nonché l'introduzione di un collegamento di andata e ritorno con Brindisi e Reggio Calabria. In particolare, quest'ultimo collegamento è operativo con partenza da Reggio Calabria alle ore 6,10 e con ritorno alle ore 21,20.
La situazione complessiva dei collegamenti tra Milano e il sud dovrebbe migliorare, entro breve tempo, con l'entrata in funzione del collegamento ferroviario con Malpensa.
Signor Presidente, mi richiamo alla sua cortesia, oltre che al suo ruolo istituzionale, affinché ella si faccia interprete delle nostre esigenze e venga posta all'ordine del giorno di una delle prossime sedute dell'Assemblea la mozione cui mi sono riferito: si tratta di un documento organico, che si riferisce a tutte le problematiche dell'Alitalia nel contesto del sud d'Italia, alla vicenda Malpensa ed alla mortificazione degli aeroporti del Mezzogiorno.
Signor sottosegretario, nel momento in cui l'Alitalia ottiene aiuti da parte dello Stato per oltre 2.500 miliardi, di punto in bianco, con l'assenso dell'Unione europea, agisce nei confronti del Mezzogiorno in maniera mortificante e vergognosa. Non ci si può venire a dire che è stata avviata dal 28 marzo scorso una politica a favore del Mezzogiorno d'Italia semplicemente ripristinando un volo: si tratta di un volo che non è diretto, in quanto è legato alla logica della città di Brindisi e che, per di più, comporta una partenza dall'aeroporto di Reggio Calabria alle 6,10 della mattina. È assurdo! L'aeroporto di Reggio Calabria può essere considerato l'aeroporto dello Stretto e serve un bacino di utenza che interessa la provincia di Reggio Calabria e quella di Messina: mi chiedo, dunque, a che ora debba alzarsi un utente della provincia di Messina per prendere l'aereo per Milano: alle 4 di mattina?
Non è questa la politica che noi vogliamo da parte dell'Alitalia: si tratta di una politica offensiva nei confronti della città di Reggio Calabria e dell'aeroporto dello Stretto.
Signor Presidente, la compagnia Air One, che aveva la possibilità di coprire fasce orarie migliori, è stata costretta ad andarsene perché l'Alitalia non solo non sviluppa una politica che risponda alle esigenze di un ampio bacino di utenza, ma impedisce anche che altre compagnie assolvano al proprio compito di servizio pubblico negli aeroporti del sud d'Italia.
Vi sono, poi, altri problemi che abbiamo sollevato in numerose occasioni, riguardanti i collegamenti tra l'aeroporto di Reggio Calabria ed altri centri: Torino, Bologna ed altre città del sud quale Bari, che svolge un ruolo importante. Ebbene, ci si limita a collegamenti che rispondono ad una logica molto riduttiva: il sud deve rimanere, nella logica di alcune compagnie aeree, compresa quella di bandiera, una colonia! Non parliamo poi dei ritardi e dei disagi.
Al riguardo, vorrei portare una testimonianza personale: quando i voli su Lamezia Terme e su Reggio Calabria subivano sistematicamente dei «dirottamenti», mi misi in contatto - all'epoca ero sottosegretario - con il responsabile di allora, il generale Pugliese, il quale portò tutta una casistica di ragioni per spiegare quanto stava avvenendo. Mi fu risposto, tra l'altro, che uno dei motivi consisteva nel fatto che un certo tipo di aereo aveva un carico eccessivo di carburante e, pertanto, era costretto a fare una deviazione per smaltirlo. Ci troviamo di fronte ad un modo di pensare veramente assurdo!
Tra l'altro, mi sarei aspettato che oggi, nel dare risposta alle mie interrogazioni, venisse preso in considerazione un altro strumento del sindacato ispettivo da me recentemente presentato, concernente la soppressione della sede regionale calabrese dell'Alitalia.
Se questa è la politica che viene portata avanti, allora...