Allegato A
Seduta n. 513 del 26/3/1999


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(Sezione 2 - Risoluzioni)

La Camera,
rilevato che gli sviluppi della crisi dei Balcani hanno assunto aspetti drammatici e che è in corso l'azione militare della Nato nella quale le forze italiane sono impegnate in funzione difensiva;
considerato che si è giunti a questo punto per il rifiuto dell'accordo di Rambouillet che pur garantiva l'integrità territoriale della Repubblica jugoslava, deludendo così le aspettative di una soluzione pacifica e concordata della questione del Kosovo, tale da garantire stabilità alla regione e sicurezza alle popolazioni gravemente minacciate dalla drammatica recrudescenza delle azioni di guerra;
approvata l'azione svolta dal Governo nel quadro delle alleanze dell'Italia in direzione innanzitutto delle iniziative rivolte fino all'ultimo a risolvere la crisi attraverso le vie politico-diplomatiche;
valutati con preoccupazione i rischi di una azione militare;

impegna il Governo:

ad adoperarsi con gli alleati Nato per una iniziativa volta a riprendere subito i negoziati e a sospendere i bombardamenti;
ad agire affinché l'Unione Europea maturi una posizione globale e una forte azione comune sui Balcani;
a sostenere, come previsto dall'accordo di Rambouillet, il ruolo dell'Onu affinché - coerentemente alle precedenti risoluzioni sul Kosovo - possa dispiegarsi sul terreno una forza multinazionale di interposizione con il coinvolgimento del Gruppo di Contatto;
a predisporre gli interventi necessari all'accoglienza di profughi e a convocare il «Tavolo di coordinamento per gli aiuti umanitari».
(6-00078)
«Mussi, Soro, Carazzi, Saraca, Paissan, Crema, Manzione, Piscitello».

La Camera,
rilevato che gli sviluppi della crisi dei Balcani hanno assunto aspetti drammatici e che è in corso l'azione militare della NATO;
considerato che si è giunti a questo punto per il rifiuto serbo dell'accordo di Rambouillet che pur garantiva l'integrità territoriale della Repubblica jugoslava, deludendo così le aspettative di una soluzione


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pacifica e concordata della questione del Kosovo, tale da garantire stabilità alla regione, sicurezza alle popolazioni gravemente minacciate dalla drammatica recrudescenza delle azioni di guerra;
valutati con preoccupazione i rischi impliciti di una azione militare;
esprimendo la speranza che si possa mettere termine al più presto alle azioni militari e riprendere la via delle trattative e del negoziato;

approva

l'azione svolta dal Governo e le comunicazioni del Presidente del Consiglio e passa all'ordine del giorno.
(6-00079)
«Sbarbati, La Malfa, Manca, Marongiu, Mazzocchin, Negri».

La Camera,
considerata la mozione n. 1-00367 in materia di intervento del nostro Paese nel Kosovo contro le basi militari serbe, in accordo con gli alleati europei della Nato:

impegna il Governo

a non procedere alla chiusura del 31o Gruppo radar di stanza nella base «Iacotenente» in località Foresta Umbra, sul Gargano, prevista il 30 settembre 1999, quale fondamentale struttura di vigilanza posta a difesa dello spazio aereo nazionale essendo il sito di avvistamento posizionato al limite più esterno del versante Sud-Est, e quale unica struttura dell'aeronautica italiana abilitata al 5o ATAF di Vicenza a coordinare e consentire i rifornimenti in volo dei velivoli militari italiani e Nato da parte degli aerei cisterna.
(6-00080)
«Marinacci».

La Camera,
udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio, le approva e passa quindi all'ordine del giorno.
(6-00081)
«Volontè, Rebuffa, Tassone, Stajano, Buttiglione, Ricciotti, Sanza, Errigo, Bastianoni ».