Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 505 del 16/3/1999
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(Errori arbitrali nelle partite di calcio)

PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Cento n. 3-01946 (vedi l'allegato A - Interpellanze ed interrogazioni sezione 8).
Il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali ha facoltà di rispondere.

AGAZIO LOIERO, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Signor Presidente, riguardo ai fatti segnalati, l'autorità vigilante, a suo tempo intervenuta, ha ricevuto assicurazioni dal presidente Nizzola che il problema sarebbe stato sollecitamente affrontato dal consiglio federale sulla base di una accurata indagine condotta dagli organi responsabili.
Pur non essendo compito dell'autorità vigilante né del Parlamento entrare nelle scelte di carattere tecnico idonee a garantire il clima di serenità che deve accompagnare il gioco del calcio e le sue manifestazioni, si è ritenuto opportuno suggerire che l'indagine fosse condotta da un organismo terzo, formato cioè da persone che non abbiano responsabilità dirette nella conduzione dell'attività arbitrale, in modo da poter dare, con competenza e distacco, un giudizio in condizioni di piena e totale obiettività.
La Federazione italiana gioco calcio ha nominato una commissione presieduta dallo stesso vicepresidente federale, con il compito di verificare le problematiche in oggetto, le cui conclusioni sono state sottoposte all'esame del consiglio federale.
Detto organo, valutate le proposte pervenute e tenuto conto dei suggerimenti formulati da altre componenti della Federazione italiana gioco calcio, ha fissato alcuni principi ai quali attenersi nelle designazioni per la corrente stagione sportiva.
Primo. La commissione arbitri per i campionati di serie A e B deve suddividere gli arbitri e gli altri ufficiali di gara in due distinti gruppi, uno per il campionato di serie A e l'altro per quello di serie B. La composizione dei due gruppi potrà essere riveduta al termine del girone di andata del campionato di serie A, nonché, per esigenze specifiche e particolari, in altri momenti della stagione.
Secondo. Alla designazione per le partite si procederà mediante sorteggio all'interno di ciascun gruppo. Le uniche condizioni applicabili al sorteggio saranno le seguenti: preclusione per partite nelle quali sia impegnata una squadra con sede ove l'arbitro e gli altri ufficiali di gara vivono e svolgono la loro attività professionale; limitazioni riguardanti il numero massimo di designazioni consecutive per uno stesso arbitro o ufficiale di gara e il numero massimo di turni consecutivi in cui uno di tali soggetti può risultare non sorteggiato. I referti degli arbitri e degli altri ufficiali di gara saranno compilati e trasmessi tramite telefax prima che gli stessi lascino gli spogliatoi.
La commissione arbitri nazionali in collaborazione con la lega nazionale professionisti adotterà le misure operative necessarie per il migliore funzionamento del sistema anche per quanto riguarda la fissazione delle limitazioni di cui al secondo principio, che ho citato poc'anzi, e


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le modalità atte a garantire la massima riservatezza delle operazioni, come ho detto in precedenza.
Sulla possibilità di impiegare strumenti televisivi e/o tecnologici per ovviare ad errori arbitrali, la FIFA sta sperimentando diversi interventi, dalla fotocellula in campi magnetici, ai monitor, alle microtelecamere fisse. La Federazione italiana gioco calcio fa presente di avere introdotto da alcuni anni lo strumento televisivo come fonte di prova per l'irrogazione di sanzioni a carico di tesserati. Gli organi di giustizia sportiva, infatti, hanno la facoltà di utilizzare i filmati televisivi che offrono piena garanzia tecnica e documentale qualora dimostrino che i documenti ufficiali indichino quale ammonito o espulso un soggetto diverso da quello che ha commesso realmente l'infrazione.
Per quanto concerne la problematica per la tutela dello scommettitore partecipante ai concorsi pronostici totocalcio e totogol da errori di interpretazione di regolamenti di gioco da parte della classe arbitrale, la Federazione italiana gioco calcio, partendo dal presupposto che gli arbitri agiscono in buona fede e che un eventuale errore rientra nell'alea generale della scommessa e, in ogni caso, nel normale andamento di una partita, spesso condizionata da banali quanto decisivi errori involontari dei calciatori, ha evidenziato che l'unico obiettivo ai fini del concorso pronostici è il risultato di una partita regolarmente omologata dall'arbitro, come sancito dalle norme tecniche emanate dalla Federcalcio. Per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti degli arbitri che sono caduti in errore di valutazione ritenendo gli stessi in buona fede, non viene applicata nessuna sanzione disciplinare. Qualora il designatore lo ritenga opportuno essi possono essere posti momentaneamente a riposo.

PRESIDENTE. L'onorevole Cento ha facoltà di replicare: come parlamentare e non come romanista!

PIER PAOLO CENTO. Devo dire che il Governo in questa risposta all'interrogazione si è addirittura preoccupato di non citare la partita da cui l'interrogazione prendeva l'avvio e cioè Juventus-Roma dell'8 febbraio 1998, terminata - come tutti ricorderanno - con due clamorosi errori arbitrali. Questo lo lasciamo, però, alle cronache sportive.
A me interessa dichiararmi insoddisfatto per la risposta del sottosegretario perché, anche quando si parla di un fatto fortunatamente non drammatico, perché ci occupiamo di una partita di calcio e del campionato che sono eventi sportivi - bisogna sempre ricordarlo -, viene in aula e fornisce una risposta molto burocratica che potevamo anche leggere sui regolamenti e non coglie, anche alla luce di quello che sta accadendo in queste settimane, l'utilità di un intervento, pur nel rispetto del mondo sportivo e del calcio, di indirizzo più efficace da parte di chi ha responsabilità nel funzionamento delle attività sportive che sono di interesse pubblico, anche perché sono fonte di numerosi introiti per le casse dello Stato attraverso le scommesse del totocalcio, del totogol e di altro. Lo dico perché esiste una ulteriore denuncia fatta dal presidente della Roma, Sensi, che credo non interessi in questa sede in quanto presidente di una specifica società sportiva. Proprio una settimana fa, alla luce del ripetersi di episodi anomali nel corso di campionati di calcio, che riguardano anche altre squadre, egli ha chiesto e addirittura ha annunciato il ricorso alle vie ordinarie, mettendo in discussione il fatto che il calcio, come altre attività sportive, si possa unicamente autogovernare e non debba invece rispondere, anche alla luce di un dibattito giurisprudenziale molto ampio, che ha riconosciuto la possibilità di ricorrere anche alle sedi ordinarie della giustizia.
Sulla incapacità da parte del mondo sportivo, in questo caso del mondo del calcio, di autoriformarsi dall'interno, il Governo, chi ha il compito di seguire le attività sportive non può rimanere neutrale. Non può rimanere neutrale neanche di fronte al fatto che si chiede, partendo da una specifica interrogazione presentata


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sull'incontro di calcio dell'8 febbraio, una commissione terza, esterna, di saggi, capace di guardare al di fuori e al di là delle competenze e delle responsabilità specifiche, che quindi sia nominata fuori dal mondo del calcio. Invece, la Federcalcio nomina una commissione il cui presidente è il vicepresidente della Federcalcio stessa e il Governo non si sente neanche di esprimere, nella risposta fornita a questa interrogazione, una nota di contrarietà, pur nell'autonomia del mondo del calcio, perché proprio quella piccola particolare scelta dimostra come non vi sia alcuna volontà di autoriforma e di apertura alla società esterna, al contributo esterno al mondo del calcio. Parliamo di un fenomeno che ormai muove miliardi, che è una grande industria nazionale e che quindi non si può pensare di governare come quando, venti, trenta o quarant'anni fa, le partite di calcio erano un fenomeno che coinvolgeva più le passioni - e forse era anche meglio - che non grandi interessi industriali ed economici, addirittura con squadre oggi quotate in borsa.
Allora, sono insoddisfatto di questa risposta, perché è tardiva, in quanto i fatti sono andati oltre la denuncia del presidente Sensi. Ricordo lo scandalo doping, che l'allenatore Zeman ha denunciato e che probabilmente è all'origine di un certo ostracismo che oggi viene manifestato da parte della Federcalcio nei confronti della società sportiva Roma, perché ha messo il dito nella piaga di un grande scandalo tenuto nascosto dalla Federcalcio stessa e da quanti, all'interno del mondo del calcio, non hanno avuto il coraggio e la forza di aprire la propria casa, le proprie finestre per comprendere - prima che la tragedia diventasse patrimonio collettivo grazie all'iniziativa dell'allenatore Zeman - cosa accada nel mondo del calcio, da quello professionistico a quello dilettantistico, e che tipo anche di formazione educativa venga data a quanti si avvicinano allo sport.
Mi auguro che il Governo e in particolare il ministero che ha competenze per lo sport comprendano che l'autonomia del calcio va salvaguardata, ma che non può diventare riserva di regole su cui nessuno interviene e su cui nessuno mette mano per portare trasparenza e rinnovamento a questo mondo, che tanto appassiona il nostro paese e fa girare tanti soldi nello stesso.

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