Allegato A
Seduta n. 496 del 3/3/1999


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(Sezione 6 - Costruzione di una mensa presso la legione della Guardia di finanza di Trieste)

F) Interpellanza

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle finanze, per sapere - premesso che:
recentemente è stata costruita ex novo una mensa unificata di servizio alla


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sede del comando 19 legione Guardia di finanza di Trieste, i cui costi di realizzazione sarebbero stati elevati e non proporzionati all'effettiva necessità dei dipendenti;
a poche centinaia di metri dalla stessa era già presente un'altra mensa unificata di servizio, la quale era destinata a servire le esigenze di tutte le categorie di personale interessato, ufficiali compresi;
la gran parte degli ufficiali superiori, invece, utilizzava una saletta riservata del circolo ufficiali sito nella sede del comando legione di Trieste;
per far fronte a quest'ultima «esigenza» furono acquistati dei vassoi scaldavivande il cui onere economico, come sembra essere prassi e consuetudine consolidata all'interno degli apparati dello Stato, venne imputato al bilancio dello Stato;
come se non bastasse venne istituito anche un servizio di trasporto dei richiamati vassoi, curato da alcuni finanzieri che, per l'occasione, dismisero le funzioni di pubblici ufficiali a favore di più umili funzioni di camerieri degli ufficiali di sede;
le reali motivazioni, poste alla base di una così discutibile iniziativa, sarebbero poi state rese pubbliche qualche tempo dopo da alcuni ufficiali. Queste in sostanza non avrebbero alcuna attinenza con improbabili esigenze di servizio, bensì sarebbero solo connesse alla esigenza di preservare altrettante improbabili differenze di casta tra gli ufficiali ed il rimanente personale;
quindi, la costruzione della nuova mensa non è servita ad un'esigenza di servizio non altrimenti assolvibile, bensì per risolvere i problemi di ufficiali i quali, nonostante l'impiego dei vassoi scaldavivande e dei finanzieri-camerieri, non riuscivano a consumare il pasto adeguatamente riscaldato;
la circostanza di cui sopra appare facilmente verificabile in quanto:
a) i turni per accedere alla mensa, da parte del personale del reparto comando della 19 legione, sono addirittura aumentati (da due sono passati a tre) aggravando i disagi per il personale che fruisce della mensa (si può ben immaginare quale possa essere la qualità del cibo riservato a coloro che pranzano all'ultimo turno);
b) la posizione dei finanzieri addetti alla ristorazione si è addirittura aggravata in quanto, continuando gli ufficiali ad avere l'esigenza di pranzare con il massimo comfort e privacy, ai finanzieri tocca l'onere di inviare i primi pasti caldi tramite un montacarichi appositamente ripristinato al piano superiore della caserma;
c) a fronte di evidenti sprechi di risorse economiche, si conseguono irrisori risparmi di spesa, sopprimendo - prescindendo da ogni regola o disposizione sanitaria - non già inopinati ed inusuali fringe-benefits destinati a vantaggio di pochi eletti, bensì, più modestamente, l'utilizzo dei tovaglioli posti a corredo dei vassoi self-service presso l'ex mensa unificata di servizio;
d) come risulterebbe anche dai verbali di assemblea redatti dal Co.Ba.R. della legione di Trieste, il personale impiegato per il confezionamento del vitto presso la mensa unificata non è in possesso del «libretto sanitario», e quindi, vi è un potenziale rischio per la salute dei commensali;
e) il quotidiano Il Piccolo di Trieste si è occupato della vicenda relativa alla costruzione della nuova mensa, sottolineando sia lo spreco di risorse economiche ed umane, sia la palese discriminazione attuata dalle categorie degli ufficiali dirigenti e direttivi ai danni delle rimanenti;
f) peraltro, gli sprechi presso la legione Guardia di finanza di Trieste sembrano essere una prassi consolidata, visti i molteplici episodi accaduti in passato diffusi dalla stampa. Basti citare - uno per tutti - quello relativo alle spese sostenute per dotare l'officina legionale di un forno


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per il fissaggio della vernice degli automezzi di servizio incidentati (costo lire cinquanta milioni) che, a due anni dall'acquisto, è ancora inutilizzato per il semplice fatto che le vetture e gli automezzi incidentati più proficuamente vengono inviati a ditte specializzate per le necessarie riparazioni -:
se sia a conoscenza di tali episodi e quale sia la sua valutazione di tali fatti;
se non intenda, qualora quanto esposto corrisponda al vero, monitorare anche i rimanenti reparti territoriali della Guardia di finanza e, se del caso, dare le necessarie ed univoche disposizioni al fine di evitare che fatti analoghi si abbiano a ripetere con potenziale grave detrimento, sia fisico che morale, per il personale interessato, nonché con danni incontestabili per i contribuenti;
se non ritenga opportuno informare del fatto, qualora ne sussistano i presupposti, sia la magistratura ordinaria che quella contabile, perché siano garantiti il rispetto della legge e il recupero dell'eventuale danno erariale;
se non ritenga, qualora tali presupposti non sussistano, di dover promuovere l'accertamento di eventuali responsabilità disciplinari, con conseguenti provvedimenti.
(2-00724)«Calzavara, Fontanini».
(16 ottobre 1997)