...
La Camera,
a porre in essere tutti gli atti necessari affinché rimanga inalterata la composizione dei comuni attualmente ricompresi nell'ambito del circondario della sezione distaccata di Susa del tribunale di Torino.
La Camera,
ad istituire con ogni sollecitudine la seconda Corte d'appello del Piemonte con sede in Novara, o quantomeno una sezione staccata di quella di Torino.
La Camera,
ad istituire con ogni sollecitudine il secondo tribunale del casertano con sede nel relativo capoluogo di provincia;
La Camera,
ad istituire due nuovi Tribunali in provincia di Caserta con sede rispettivamente a Caserta e ad Aversa.
La Camera,
a mantenere la pretura di Arona come sede distaccata del Tribunale di Verbania o in subordine di Novara della cui Provincia fa parte.
La Camera,
ad esercitare la delega prevedendo, per decongestionare il circondario del Tribunale di Roma, il distacco dei territori periferici non compresi nel territorio del suo comune accorpandoli per la parte nord al Tribunale di Civitavecchia, per la parte est all'istituendo Tribunale di Tivoli e per la zona sud al Tribunale di Velletri (cosiddetto Tribunale dei castelli romani) i cui circondari saranno costituiti dai comuni di cui all'elenco seguente:
La Camera,
a prendere le necessarie iniziative per l'istituzione in Agrigento di una sezione distaccata di appello e di una sezione distaccata della corte di assise di appello di Palermo con giurisdizione nel territorio compreso nelle circoscrizioni dei tribunali di Agrigento e Sciacca.
La Camera,
a reperire le risorse al fine di raggiungere l'obiettivo originario della legge delega, isti-tuendo
nuovi tribunali nelle sedi già individuate e in particolare nella sede di Milano.
La Camera,
a considerare nell'ambito dell'esercizio della delega contenuta nel provvedimento A.C. 5458, l'opportunità dell'immediata istituzione, nell'ambito del circondario del tribunale di Roma, del nuovo tribunale di Tivoli, il cui circondario venga individuato come già previsto nella bozza di decreto legislativo n. 51 del 1998 presentata dal Governo per il parere alle Camere; nonché dell'emanazione di un separato atto che consideri la necessità di istituzione di un polo giustizia sul litorale romano, realizzando in tal modo l'auspicato decongestionamento del tribunale di Roma Città.
La Camera,
previsto come sede di sezione distaccata del tribunale di Brindisi
a considerare l'opportunità di accorpare gli uffici giudiziari di San Pietro Vernotico al tribunale di Brindisi.
La Camera,
ad assumere le iniziative di sua competenza al fine di ricomprendere nel circondario del tribunale di Lecco, che fa parte del distretto di Corte di Appello di Milano, ed è limitrofo al circondario di Milano, i comuni della provincia di Lecco attualmente ricompresi nei circondari dei confinanti tribunali di Como e Bergamo.
La Camera,
a valutare l'opportunità di costituire la sezione distaccata della Corte di Appello di Brindisi.
La Camera,
a reperire le necessarie risorse finanziarie per rendere possibile le istituzioni di tribunali in tutte le sedi già individuate e comunque a ritenere prioritaria, già nella scelta delle prime due sedi, la istituzione di un nuovo tribunale nella sede di Milano.
La Camera,
è per superficie il più grande (il terzo in assoluto in Italia);
a prendere le necessarie iniziative per istituire in Foggia una sezione distaccata della Corte di appello di Bari e una sezione distaccata della Corte di Assise di appello di Bari, e una sezione del tribunale per i minorenni, con giurisdizione nel territorio dei circondari dei tribunali di Foggia e Lucera.
in vista di una nuova ripartizione degli uffici giudiziari del circondario del tribunale di Torino,
9/5458/1 Massa, Olivieri, Mammola, Tarditi.
premesso che:
la Regione Piemonte è caratterizzata dalla presenza di una sola Corte d'appello in Torino che è competente anche per la Valle d'Aosta;
la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta sono le uniche regioni con una sola sede di Corte d'appello;
la quantità degli affari e la loro qualità consigliano l'istituzione di una Corte d'appello autonoma in Novara o quanto meno di una sezione staccata della Corte d'appello di Torino;
Novara, seconda città del Piemonte, è ubicata in modo da poter servire sia il Tribunale di Vercelli che quello di Alessandria nonché Verbania, assai distanti da Torino,
9/5458/2 Tarditi.
premesso che:
la provincia di Caserta è caratterizzata da un altissimo tasso di criminalità tanto comune quanto organizzata;
nel predetto territorio opera un unico tribunale, sito in Santa Maria Capua Vetere, il quale è divenuto ormai insufficiente per la carenza degli organici ed il continuo incremento della domanda di giustizia;
la città di Caserta è l'unico capoluogo di provincia del Paese rimasto privo del predetto indispensabile presidio giudiziario;
la quantità e la qualità degli affari giudiziari provenienti dal casertano consigliano, inoltre, la istituzione in Santa Maria Capua Vetere di una Corte di Appello autonoma o, quanto meno, di una Sezione staccata della Corte di Appello di Napoli,
a valutare l'opportunità di istituire in Santa Maria Capua Vetere una Corte di Appello autonoma o, quanto meno, una Sezione staccata di quella partenopea.
9/5458/3 Gazzilli.
premesso che:
la provincia di Caserta è caratterizzata da uno dei più alti indici di criminalità organizzata e comune di tutta l'Italia;
in provincia di Caserta opera un unico Tribunale con sede in Santa Maria Capua Vetere, il quale è ormai da tempo assolutamente insufficiente anche per carenza di organico ad amministrare la giustizia sul territorio;
detto circondario ha una popolazione effettiva di circa 900 mila abitanti;
la istituzione di due nuovi Tribunali, uno con sede a Caserta, unico capoluogo di provincia ad esserne privo, ed uno ad Aversa, centro dell'agroaversano, zona martoriata dalla criminalità, consentirebbe di creare nella provincia tre uffici di dimensioni medie in grado di amministrare giustizia con rapidità ed efficacia;
già in Commissione giustizia nel corso della discussione sulla legge in questione il Governo ha assunto il proprio impegno alla istituzione dei suddetti due nuovi Tribunali;
9/5458/4 Giuliano, Cuscunà, Cosentino, Landolfi.
premesso che:
la città di Arona è sede di una Pretura che dovrebbe essere trasferita a Verbania;
Arona è da sempre importante snodo ferroviario per Novara e per Torino con fermata anche sulla linea internazionale Milano-Domodossola;
è attraversata dalla strada internazionale del Sempione ed ha collegamenti giornalieri con aliscafi e battelli con la Svizzera;
da sempre, a partire dal 1800, i paesi del mandamento sono stati scelti dal turismo nazionale ed internazionale per la bellezza del Lago Maggiore sul quale la città si affaccia, tanto è vero che la popolazione residente di 38.000 abitanti è quasi sempre di molto superiore nella realtà ed in alcuni periodi quasi raddoppiata e ora anche durante tutto l'anno, per l'apertura dell'aereoporto hub internazionale della Malpensa;
nel mandamento è compresa Stresa, città di importanza turistica internazionale;
il mandamento confina pure, dalla parte opposta, con l'area di Gallarate e Busto Arsizio, con problemi di natura socio-penale, tanto che vi è una compagnia di Carabinieri oltre ad un comando sia della Polizia Ferroviaria che della Guardia di Finanza;
per tutte queste ragioni è evidente che il solo dato numerico della popolazione stabile non deve trarre in inganno, in quanto non significativo della realtà socio giuridica del mandamento;
l'indice di lavoro della Pretura è pari se non maggiore, specie in materia penale, di altri mandamenti con popolazioni assai superiori;
la distanza dalla città di Verbania è notevole, tale da arrecare disagio per gli utenti del mandamento di Arona qualora debbano raggiungere questa sede che non ha le stesse caratteristiche illustrate;
nel mandamento esercitano quasi 30 avvocati in 15 studi professionali;
9/5458/5 Vito, Tarditi, Mammola.
considerato che il testo approvato dal Senato della Repubblica, il 26 novembre 1998 conferisce delega al Governo per la revisione del circondario del Tribunale di Roma e consente di ridefinire i confini dei circondari dei tribunali limitrofi riconoscendo in essi territori appartenenti al tribunale da decongestionare;
ritenuto ciò in armonia con la deliberazione adottata dal Consiglio superiore della magistratura nell'assemblea plenaria del 25 maggio 1994 nella quale si legge: «vi sono centri urbani con un elevatissimo numero di abitanti per i quali è indispensabile (e quasi sempre possibile, perché già esistono uffici giudiziari fuori del capoluogo di provincia) attribuire al Tribunale del capoluogo una competenza limitata al territorio del Comune ricorrendo ad altri tribunali contermini per la copertura del residuo territorio provinciale»;
1) Tribunale di Civitavecchia: comuni già compresi: Allumiere, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Santa Marinella, Tolfa; comuni da aggiungere: Anguillara Sabazia, Bracciano, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Capena, Castelnuovo di Porto, Civitella San Paolo, Fiano Romano, Filacciano, Fiumicino, Formello, Magliano Romano, Manziana, Mazzano Romano, Montalto di Castro, Morlupo, Nazzano, Ponzano Romano, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Sant'Oreste, Tarquinia, Torrita Tiberina, Trevignano Romano.
2) Tribunale di Velletri: comuni già compresi: Albano Laziale, Anzio, Ariccia, Artena, Carpineto Romano, Castelgandolfo, Ciampino, Colleferro, Gavignano, Genzano di Roma, Gorga, Labico, Lanuvio, Lariano, Marino, Montelanico, Nemi, Nettuno, Segni, Valmontone, Velletri; comuni da aggiungere: Ardea, Colonna, Frascati, Grottaferrata, Montecompatri, Monteporzio Catone, Pomezia, Rocca Priora, Rocca di Papa.
3) Tribunale di Tivoli: comuni da comprendere: Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Capranica Prenestina, Casape, Castel Madama, Caste San Pietro, Cave, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Ciciliano, Cineto Romano, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Gerano, Guidonia-Montecelio, Jenne, Licenza, Mandela, Marano Equo, Marcellina, Mentana, Monteflavio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Olevano Romano, Palestrina, Palombara Sabina, Percile, Pisoniano, Poli Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca di Cave, Roccagiovine, Rocca Santo Stefano, Roiate, Roviano, Sambuci, San Cesareo, San Gregorio da Sassola, San Paolo dei Cavalieri, Sant'Angelo Romano, San Vito Romano, Saracinesco, Subiaco, Tivoli, Vallepietra, Vallinfreda, Vicovaro, Vivaro Romano, Zagarolo.
9/5458/6 Settimi, Lucidi, Leoni, Becchetti.
considerato:
la necessità di decongestionare gli uffici giudiziari al fine di assicurare ai cittadini un miglior servizio «giustizia»;
gli intendimenti del Governo di voler procedere ad una revisione dell'attuale situazione della geografia giudiziaria, anche con la previsione annunziata dallo stesso Governo nel corso della discussione della proposta di legge n. 5458 e abb., di istituire sezioni distaccate di corte di appello;
che il territorio della provincia di Agrigento, che comprende due tribunali (Agrigento e Sciacca), già da solo, per numero di abitanti (460.000 circa) e per affari contenziosi trattati, giustificherebbe una autonoma sede di corte di appello;
che, intanto, i cittadini e gli operatori del diritto della provincia agrigentina debbono recarsi a Palermo, percorrendo strade insicure e rischiose, per la trattazione dei processi in sede di appello affrontando notevoli disagi e forti spese;
che, pertanto, appare urgente rimuovere comunque le cause della situazione sopra denunziata;
i propositi manifestati dal Governo nella materia in esame:
9/5458/7 Marino.
premesso che il provvedimento prevedeva originariamente la delega al Governo per la istituzione di nuovi tribunali e per la revisione dei circondari di Milano, Palermo, Napoli, Palermo e Torino;
in considerazione dell'esame del provvedimento e anche in ragione dell'esiguità delle risorse finanziarie disponibili risulteranno operative le disposizioni soltanto per due tribunali;
9/5458/8 Miraglia del Giudice, Savelli, Cimadoro, Volontè, Bonito.
vista la proposta di legge delega al Governo per l'istituzione di nuovi tribunali e per la revisione dei circondari di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Torino, A.C. 5458, già approvata dal Senato della Repubblica, che all'articolo 1 comma d prescrive di limitare a non più di due il numero complessivo di nuovi tribunali da istituire nei circondari delle aree metropolitane ai sensi del comma a) della stessa disposizione;
rilevato che il numero previsto appare insufficiente rispetto alle effettive esigenze di decongestionamento dei circondari metropolitani;
rilevato altresì che già in fase di esercizio della delega prevista dalla legge 254/97, il Governo aveva individuato nell'area del circondario di Roma l'istituzione del tribunale di Tivoli che avrebbe decongestionato il carico dell'attuale circondario di circa il 12 per cento;
considerato che il decongestionamento del tribunale di Roma può effettivamente realizzarsi con la creazione di poli esterni alla cinta del G.R.A. che assorbano tutto il territorio e la popolazione dei comuni della provincia di Roma, lasciando al circondario di Roma città solo il carico del territorio comunale interno alla cinta del G.R.A.;
rilevata, per le considerazioni già espresse nella relazione ministeriale che ha accompagnato la proposta di cui al decreto legislativo n. 51 del 1998, istitutivo del giudice unico di primo grado, la necessità dell'immediata attuazione del tribunale di Tivoli e, con successivo provvedimento, della costituzione di un polo giustizia nel litorale romano;
9/5458/9 Proietti, Messa, Buontempo.
premesso che:
gli uffici giudiziari della pretura di San Pietro Vernotico (BR) sono stati accorpati, in forza del decreto legislativo n. 51/98, alla sezione distaccata del tribunale di Brindisi, istituita, con il detto decreto, nel comune di Mesagne (BR);
tale accorpamento risulta disagevole e poco spedito per via del collegamento viario tra il comune di San Pietro Vernotico e quello di Mesagne;
gli avvocati ed il consiglio comunale di San Pietro Vernotico, disapprovando il disposto collegamento, hanno fatto voti e manifestato la volontà acchè i soppressi uffici giudiziari del loro paese vengano accorpati al tribunale di Brindisi, che, con il comune di San Pietro Vernotico, presenta un collegamento viario e ferroviario più agevole, facile e spedito, di quanto non lo sia il collegamento tra San Pietro Vernotico e Mesagne;
non va sottaciuto il fatto che nella bozza del decreto legislativo n. 51/98, il comune di San Pietro Vernotico era stato
9/5458/10 Manzoni, Vitali, Faggiano, Stanisci.
rilevate le gravi disfunzioni determinate dalla non corrispondenza dei confini del circondario del tribunale di Lecco con quelli della nuova provincia di Lecco
9/5458/11 Guerra, Riva, Bonito.
considerata l'occasione della rideterminazione dei circondari dei tribunali metropolitani in ragione di una diversa geografia giudiziaria;
ritenuto che il carico giudiziario del tribunale di Brindisi comporterebbe colà la istituzione di una sezione distaccata di Corte di Appello, attualmente di competenza di quello di Bari;
valutato l'enorme disagio che è arrecato alle popolazioni brindisine e agli operatori del diritto della intera provincia di Brindisi;
considerata la imminente entrata in vigore del giudice unico (con risparmio di magistrati) e le ottime infrastrutture giudiziarie brindisine;
9/5458/12 Vitali, Manzoni, Faggiano, Stanisci.
premesso che la delega al Governo, prevista originariamente nel provvedimento, prevedeva la istituzione di nuovi tribunali e la revisione dei circondari di Milano, Palermo, Torino e Napoli;
considerato che in esito all'esame del provvedimento emerge la disponibilità a rendere operative le disposizioni per due soli tribunali;
9/5458/13 La Russa, Marino, Butti, Tremaglia.
considerato:
che la necessità di decongestionare gli uffici giudiziari al fine di avvicinare sempre più la giustizia ai cittadini ed assicurare il miglior servizio possibile e fortemente avvertita;
che il territorio della regione Puglia è fra i più vasti d'Italia e che nell'ambito della regione quello della provincia di Foggia
che in provincia di Foggia siedono due tribunali (Foggia e Lucera) con grosso carico di contenzioso;
che nella scorsa legislatura era in fase avanzata in Commissione Giustizia una proposta di legge diretta ad istituire in Foggia una sezione staccata della Corte di appello di Bari;
che i cittadini e gli opertori del diritto della provincia di Foggia debbono recarsi a Bari per affari di giustizia percorrendo grossi chilometraggi e spesso strade poco sicure e malridotte;
che i locali ove ubicare una sezione staccata della Corte di appello in Foggia sono facilmente reperibili;
che tutto ciò comporta notevoli disagi e aggravi di spese;
che appare necessario rimuovere detta situazione di disagio;
9/5458/14 Antonio Pepe, Bonito.