(Sezione 2 - Crediti in sofferenza del Banco di Napoli)
B) Interrogazione:
GASPARRI. - Al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso che:
i bilanci del Banco di Napoli sono stati appesantiti nel corso degli anni da ingenti sofferenze; numerosi sono i gruppi imprenditoriali che hanno ottenuto prestiti e non hanno sin qui restituito quanto ottenuto dal Banco di Napoli e per il risanamento, prima ancora di chiedere sacrifici in via diretta o indiretta alla collettività, bisognerebbe imporre il rientro dalle loro esposizioni di tutti coloro che hanno ottenuto prestiti salvo poi evitare di onorare il pagamento di quanto dovuto -:
se risponda al vero che tra i principali crediti in sofferenza vi siano quelli di Agefin srl (183 miliardi), Eurotunnel (180
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miliardi), Gruppo Pulcini (150 miliardi) Belleli (60 miliardi), Dalle Carbonare (60 miliardi), Italgrani (50 miliardi), Pollo Arena (50 miliardi), Giglio Costruzioni (43 miliardi), Mandelli (35 miliardi), Gruppo Ferlaino (33 miliardi), Serafino Ferruzzi (30 miliardi), Finocchiaro Costruzioni (24 miliardi), Federconsorzi (23 miliardi), Cantieri navali Ferrari (9 miliardi), PSDI (4 miliardi);
quali iniziative urgenti potranno essere assunte per far sì che siano recuperati con immediatezza i soldi non restituiti da Agefin, Eurotunnel, Gruppo Pulcini, Belleli, Dalle Carbonare e dagli altri gruppi prima elencati;
quali valutazioni si esprimano su un'iniziativa tesa a riordinare il Banco di Napoli facendo confluire i crediti in sofferenza in una nuova società;
se non si ritenga più giusto imporre l'immediato rientro di tutti coloro che hanno sottoscritto prestiti e non hanno restituito i soldi al Banco di Napoli, prima di chiamare altre banche pubbliche o comunque il tesoro ad interventi per evitare il fallimento del Banco di Napoli. (3-00203)
(9 settembre 1996).