![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Tassone n. 3-01473 (vedi l'allegato A - Interpellanze ed interrogazioni sezione 7).
GIOVANNI RIVERA, Sottosegretario di Stato per la difesa. In merito ai quesiti posti dall'onorevole interrogante si fa presente che il centro militare di medicina legale di Catanzaro è l'unico ente nell'ambito della regione militare meridionale deputato a svolgere attività di medicina legale in favore delle province di Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone.
PRESIDENTE. L'onorevole Tassone ha facoltà di replicare per la sua interrogazione n. 3-01473.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, proprio ieri, durante la discussione relativa al provvedimento sull'obiezione di coscienza, nell'illustrare un mio emendamento avevo chiesto al sottosegretario Rivera un impegno del Governo per la riorganizzazione ed il potenziamento della sanità militare. In quella sede il Governo ha dato la propria disponibilità; oggi, quindi, colgo l'occasione per sollecitarne l'impegno e l'iniziativa, affinché sia assunto un ruolo dinamico rispetto ad una soluzione che credo vada nell'interesse di tutto il paese oltre che delle Forze armate.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento dell'interpellanza e delle interrogazioni all'ordine del giorno. Sospendo la seduta fino alle 15.
Il sottosegretario di Stato per la difesa ha facoltà di rispondere.
Preme evidenziare che detta struttura sanitaria non è interessata da provvedimenti ordinativi in senso riduttivo o da varianti all'attuale bacino di utenza.
Si osserva inoltre che con i recenti provvedimenti di avvicendamento di ufficiali medici l'organico del personale medico del nosocomio in questione ha ottenuto un incremento di dieci unità. Infatti, a fronte del trasferimento ad altra sede di undici ufficiali sono stati immessi nella struttura ventuno nuovi ufficiali. Da ciò risulta che sia è operato ben oltre il semplice ripianamento del personale medico trasferito, favorendo una maggiore funzionalità dell'ospedale interessato e migliorando le potenzialità diagnostiche e cliniche dell'ente, che da molto tempo lamentava una grave carenza di ufficiali medici specialistici in branche fondamentali: psichiatria, cardiologia, ortopedia, oculistica, eccetera. Quest'ultima situazione, infatti, aveva determinato il consistente ricorso al convenzionamento con medici specialisti civili.
Il sopraevidenziato avvicendamento ed incremento di personale medico è stato disposto anche alla luce delle nuove direttive
vigenti nell'ambito della difesa volte al ringiovanimento dell'organico di enti e reparti, da attuarsi con cadenza triennale.
L'attuazione di tali direttive ha trovato soltanto in pochissimi casi una certa resistenza, per lo più dovuta a motivazioni di carattere personale e familiare manifestate da alcuni ufficiali medici desiderosi di non cambiare la propria sede di servizio. Degli ufficiali interessati, infatti, soltanto tre hanno impugnato il provvedimento di trasferimento a Catanzaro dinnanzi al tribunale amministrativo regionale competente, ottenendone la sospensione.
In merito all'ispezione straordinaria eseguita presso il nosocomio in oggetto dal generale medico Donvito su specifico mandato del capo di stato maggiore dell'esercito, per accertare ed eliminare eventuali disfunzioni nell'attività dell'organismo, si rappresenta che l'ufficiale generale, conclusa l'ispezione, ha fornito valutazioni e suggerimenti per una valorizzazione complessiva della struttura ospedaliera in questione e non risulta abbia disatteso le norme vigenti in materia.
Con l'interrogazione in oggetto ho inteso porre proprio questo problema, con l'intento di favorire l'assestamento di una struttura qualitativamente adeguata alle esigenze che si manifestano sul territorio. Il centro medico legale di Catanzaro ha una sua lunga storia, una sua tradizione e nella mia interrogazione faccio riferimento ad alcuni dati, molto precisi e puntuali, circa l'attività del centro.
Ritengo che vi sia bisogno di un'articolazione delle strutture sanitarie, per fare in modo che queste ultime siano all'altezza dei compiti loro assegnati: tali strutture, in sostanza, non debbono limitarsi soltanto alla medicina legale ma debbono anche operare in termini di prevenzione e di cura. Tra l'altro, ritengo che le strutture sanitarie militari siano le uniche idonee ad effettuare uno screening ai fini dell'accertamento delle patologie riscontrabili tra i giovani.
Ovviamente, da parte dei vertici militari si è registrata una grande disattenzione. Signor sottosegretario, credo che lei possa convenire su questo dato: nel momento in cui la sanità militare viene posta alle dipendenze dell'ispettorato logistico, non credo si possa individuare una grande volontà di affrontare la questione in modo adeguato. Tutto ciò dipende dallo scarso interesse dei vertici militari verso l'organizzazione della quale fanno parte. Mi dispiace dirlo, ma è così. Probabilmente, si ritiene che le Forze armate siano destinate sempre più ad uno smantellamento piuttosto che ad un miglioramento, per cui anche il servizio sanitario militare è tenuto in scarsa considerazione. Io ritengo, invece, che si debbano riconvertire una certa logica ed una certa cultura che sono andate affermandosi.
Prendo atto - lo dico con un minimo di soddisfazione - che il centro militare medico legale di Catanzaro non è destinato ad essere smantellato. Sono corse voci, reiterate ed allarmate, su una possibile dissolvenza e, quindi, sull'eliminazione di questo servizio molto importante nella regione calabrese, tanto che si indicavano come strutture sostitutive quelle di Caserta, Bari e Messina. Signor sottosegretario, se ho ben capito, questa mattina lei, a nome del Governo, ha dato assicurazioni a tale riguardo e di questo prendo atto.
Non sono assolutamente d'accordo, signor sottosegretario, sulla dinamica dei trasferimenti, visto che non vi è stato alcun avvicendamento.
Chieda agli uffici: non sono stati leali nei confronti del Governo. Se fossi in lei, aprirei un'inchiesta. Questi ufficiali sono stati oggetto di indagini giudiziarie ed hanno ricevuto degli avvisi di garanzia, pertanto sono stati immediatamente trasferiti. Non vi è dunque un avvicendamento per esigenze di rinnovamento o di ringiovanimento degli ufficiali medici: si è trattato invece di un anticipo di pena e di punizione da parte dell'autorità giudiziaria nei confronti degli ufficiali medici.
Se poi in tre hanno adito il TAR, non si può dire che gli altri abbiano accettato con soddisfazione questo provvedimento. Infatti nella città di Catanzaro, che non è una grande metropoli, si è saputo e si sa che il provvedimento delle autorità militari è una conseguenza dell'iniziativa della magistratura. Ritengo che ciò sia molto grave, così come ritengo grave, onorevole Rivera - glielo dico per la stima ed il rispetto che ho nei suoi confronti -, che lei abbia fornito notizie non esatte, anzi, che le abbiano fatto fornire al Parlamento notizie non esatte.
La partita, onorevole Rivera, non è chiusa però, perché io la invito a raccogliere maggiori elementi di valutazione su questo fatto specifico e ad intervenire con chi le ha fatto dire cose inesatte o quanto meno parziali.
Prendo atto che il generale Donvito non ha avuto elementi e motivi per proporre l'eliminazione del centro militare medico legale di Catanzaro. Prendo altresì atto che il generale Donvito ha assunto una posizione costruttiva e collaborativa per migliorare, qualificare e potenziare quell'importante servizio sanitario militare.
Signor Presidente, mi dichiaro parzialmente soddisfatto per la parte cui ho fatto riferimento poc'anzi e parzialmente insoddisfatto per l'altra - anche se non è nella prassi parlamentare - cercando di cogliere il disagio del sottosegretario che ha dovuto fornire notizie inaccettabili fornitegli dagli uffici e di cui non era a conoscenza.