sulla tratta Reggio Calabria-Bari, e precisamente in contrada Marinella tra Ferruzzano e Brancaleone;

se esistano sistemi di sicurezza su quel tratto ferroviario, considerato che l'incidente, che poteva avere conseguenze più gravi, è stato determinato dalla presenza nella sede ferroviaria di un furgone sfuggito al controllo dell'autista. Non v'è dubbio che la situazione delle ferrovie della Calabria presenta preoccupanti lacune nei sistemi di sicurezza sia nei tratti ferrati che all'interno di nuovi convogli Etr;

se il Governo intenda promuovere concretamente ed efficacemente, attraverso innanzitutto la destinazione di congrui finanziamenti, la modernizzazione, l'elevazione degli standard tecnologici e di sicurezza di cui tanto si è parlato negli ultimi tempi in Calabria modificando le opzioni che già da tempo sembrano riguardare altre aree del Paese, diverse da quelle meridionali. L'efficienza e la sicurezza della rete ferroviaria in Calabria, infatti, non possono essere sanate da una somma relativamente esigua stanziata dall'ente ferrovie per progetti (40 miliardi circa).

(2-00668)
«Tassone».

(23 settembre 1997).

BOVA. - Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che:

il giorno 22 settembre 1997, alle ore 8, tra le stazioni ferroviarie di Brancaleone e Ferruzzano (Reggio Calabria), sulla linea jonica, il treno intercity 784 si è scontrato con un furgone Fiat Daily, finito sulla sede ferroviaria;

l'impatto è stato inevitabile e violento, nonostante quel tipo di treno non raggiunga altissime velocità;

il locomotore è deragliato ed il furgone è addirittura andato a finire sulla strada statale 106, dove fortunatamente, al momento, non sopraggiungevano automezzi;

miracolosamente, dalle vetture sono usciti illesi la maggior parte dei passeggeri;

per quindici di essi sono state necessarie le cure negli ospedali di Reggio Calabria e Locri;

quali urgenti provvedimenti intenda assumere per l'ammodernamento della obsoleta sede ferroviaria nella tratta jonica di Reggio Calabria, sita in mezzo a zona trafficata e a ridosso dei centri cittadini, dove il rischio di incidenti è altissimo poiché mancano i minimi margini di sicurezza: mentre nel resto d'Italia ci si prepara ad accogliere il sistema di alta velocità e di ammodernamento e velocizzazione delle linee ferroviarie, in questa parte del territorio della Repubblica esiste ancora il binario unico e il senso alternato.(3-01494)

(24 settembre 1997).