Seduta n. 324 del 12/3/1998

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DICHIARAZIONE DI VOTO DEL DEPUTATO DANIELA SANTANDREA SULLA RISOLUZIONE BONO ED ALTRI N. 6-00034

DANIELA SANTANDREA. Ogni giorno nel mondo sempre più bambini sono vittime dello sfruttamento e dell'abuso sessuale, al punto tale che riteniamo necessaria un'azione concertata a livello locale, nazionale ed internazionale per porre fine a tale fenomeno affinché ogni bambino veda riconosciuto il suo diritto ad essere tutelato da tutte le forme di sfruttamento ed abuso sessuale.
Siamo ben consapevoli, inoltre, che lo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali rappresenta una violazione fondamentale dei loro diritti, rappresenta una forma di coercizione e di violenza esercitata nei loro confronti che equivale ai lavori forzati e ad una forma di schiavitù contemporanea.
L'obbligo alla prostituzione infantile rappresenta uno dei reati più riprovevoli che la stampa amplifica sempre in maniera scandalistica, creando sconcerto nell'opinione pubblica. Riteniamo che tale indignazione assuma solo carattere sommario dal momento che le istituzioni - colpevoli di una indifferenza generalizzata - non danno risposte immediate e strumenti adeguati per intervenire e porre fine a queste attività criminali.
Soprattutto nel corso di questo ultimo decennio si assiste alla crescita preoccupante del turismo sessuale, da cui nemmeno il nostro paese - purtroppo - risulta essere immune. È vero, ad esempio, che per il Brasile (dove i minori sfruttati dalla prostituzione sono oltre i 500 mila) un documento del 1995 elaborato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla prostituzione infantile, collocava gli italiani al secondo posto dopo i tedeschi per lo sfruttamento sessuale dei minori in quel paese.
In effetti, lo sfruttamento minorile si esplica con preponderanza nel turismo sessuale: gli organi di stampa ci hanno obbligato a prendere tristemente atto di questa agghiacciante realtà che vede un numero sempre crescente di operatori senza scrupoli che offrono pacchetti turistici includendo per i pedofili la connessione con organizzazioni sul territorio di sfruttamento sessuale dei minori in loco.
E quando si parla di prostituzione infantile e turismo, due domande ricorrono sempre: quanti sono i bambini costretti a prostituirsi? Quanti sono coloro che abusano dei bambini? Rispondere alla seconda domanda è praticamente impossibile, in primo luogo perché non ci si può, ovviamente, accontentare della risposta che il sud-est asiatico, ad esempio, attira 3 milioni di turisti l'anno e chissà quanti di costoro commettono reati su minori, in secondo luogo perché esiste una crescita senza precedenti nella storia delle tecnologie della comunicazione dovuta anche ad Internet. Pur se la maggior parte del materiale disponibile su Internet si muove in una prospettiva e serve scopi perfettamente legittimi legati allo scambio di informazioni per uso privato o commerciale, sappiamo bene che attraverso di esso - sempre più spesso - viene veicolato un certo volume di informazioni di contenuto nocivo ed illegale, come forme illecite di commercializzazione, violenza e pornografia aventi come protagonisti soprattutto minori.
Da questo punto di vista, purtroppo bisogna registrare la totale assenza di una normativa che reprima l'attività dei pedofili sulla rete Internet, che rappresenta sicuramente il mezzo tecnologico più sicuro per scambiare informazioni ed immagini senza alcun pericolo di essere riconosciuti. Sarebbe necessario intervenire urgentemente anche in questo campo, definendo chiaramente le priorità e mobilitando le risorse disponibili per affrontare i problemi più gravi, vale a dire la lotta ai contenuti criminali delle reti informatiche, reprimendo la pornografia infantile o lo sfruttamento della novità tecnologica dell'Internet a fini criminali.


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Anche l'Italia non sfugge a questo tipo di reato: le cronache ci informano di quanto sia diffuso il fenomeno dell'abuso sessuale sui minori anche se le statistiche e le inchieste non danno l'esatta dimensione di questi reati.
In particolare ha destato scalpore e turbamento una lettera agghiacciante di un pedofilo, apparsa su Internet e rivolta ai bambini. Abbiamo il dovere e l'obbligo di fermare, con seri e veloci atti legislativi questi crimini e tutelare i bambini.
Questa risoluzione crea un'occasione importante per tutti noi, perché ci consente di affrontare il tema dello sfruttamento sessuale dei minori. Si sollecita perciò una rapida approvazione del disegno di legge sullo sfruttamento sessuale dei minori, che giace al Senato in attesa di approvazione dallo scorso luglio 1997, data in cui fu trasmesso dalla Camera.

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