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PRESIDENTE. Poiché la Camera si è testé pronunciata nel merito della domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni telefoniche, di cui al Doc. IV n. 7-A, per il valore di principio attribuito a tale deliberazione, si intende che la Camera si sia altresì pronunciata nel senso della sussistenza di un obbligo per l'autorità giudiziaria, ai sensi dell'articolo 68, comma terzo, della Costituzione, di richiedere l'autorizzazione della Camera per l'utilizzo nei confronti di deputati di intercettazioni telefoniche effettuate nei confronti di terzi.
FRANCESCO BONITO, Relatore sul Doc. IV, n. 14-A. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCESCO BONITO, Relatore sul Doc. IV, n. 14-A. Signor Presidente, proprio per i valori di principio che abbiamo dato alla votazione precedente, mi sembra evidente che la questione pregiudiziale che la Giunta a maggioranza ha proposto con la mia relazione sia stata superata. Il voto espresso in precedenza è nel merito e ciò significa riconoscimento da parte dell'Assemblea del potere di delibare sulla domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni indirette. Ciò rende assolutamente inutile il voto sulle conclusioni che avevo rassegnato all'Assemblea.
ALESSANDRO CÈ. Ormai è troppo tardi!
FRANCESCO BONITO, Relatore sul Doc. IV, n. 14-A. Poi te lo spiego, visto che non capisci!
PRESIDENTE. Onorevole Cè, la prego.
IGNAZIO LA RUSSA, Presidente della Giunta per le autorizzazione a procedere in giudizio. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
IGNAZIO LA RUSSA, Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere in giudizio. Signor Presidente, nell'associarmi alla richiesta formulata dall'onorevole Bonito, mi permetto di sollevare una questione o meglio di chiedere un chiarimento in ordine a quanto ella ha appena detto ed al principio che abbiamo appena votato.
PRESIDENTE. Sono del tutto d'accordo con quanto lei ha detto.
IGNAZIO LA RUSSA, Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere in giudizio. Perché abbiamo votato, lo ripeto ...
PRESIDENTE. Però, mi ascolti...
IGNAZIO LA RUSSA, Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere in giudizio. Abbiamo votato un procedimento, quello relativo all'onorevole Parenti, per il quale l'autorità giudiziaria non ha chiesto l'utilizzabilità nei confronti del parlamentare ma nei confronti della persona indagata. Mi sembra perciò chiaro.
FRANCESCO BONITO, Relatore sul Doc. IV, n. 14-A. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCESCO BONITO, Relatore sul Doc. IV, n. 14-A. La premessa del presidente La Russa è esatta rispetto alla descrizione di quanto è stato votato in relazione al caso Parenti. Voglio peraltro osservare che le motivazioni poste a fondamento di un certo voto dagli altri gruppi (anche coloro che hanno votato nel senso proposto dal relatore Carrara) erano diverse e molto distinte, anzi operavano dei distinguo sul piano procedurale e procedimentale tra le intercettazioni indirette da utilizzare in danno di deputati e le intercettazioni indirette da utilizzare in danno di terzi.
FABIO MUSSI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO MUSSI. L'articolo 68 non dà il potere di estendere l'immunità parlamentare a chicchessia: riguarda il parlamentare. Pertanto, chiedo che gli atti vengano semplicemente restituiti alla Giunta, affinché questa possa deliberare anche sulla base del voto di indirizzo espresso dall'Assemblea sul caso dell'onorevole Parenti.
CARMELO CARRARA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARMELO CARRARA. Signor Presidente, a chiarimento e limitatamente alla vicenda che riguarda la collega Parenti, della quale sono stato relatore, in effetti, anche dalla conversazione e dal vaglio
PRESIDENTE. Onorevole La Russa, sono d'accordo con la questione che lei ha posto, che è seria, però ho espresso quel principio sulla base del complesso degli interventi che sono stati svolti. Mentre su quel punto mi pare si possa dire che non c'è discussione, l'altra questione, come è emerso, è invece oggetto di controversie. Pertanto, fisserei la valutazione del principio su quel punto; nulla toglie che la Camera, in altra occasione, possa pronunciarsi per il principio su altre questioni.
IGNAZIO LA RUSSA, Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere in giudizio. Si intende che su quel punto non vi è pregiudizio né nell'una, né nell'altra direzione?
PRESIDENTE. Onorevole La Russa, io non sono mica la Cassazione, io ho espresso quel principio...
IGNAZIO LA RUSSA, Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere in giudizio. Appunto, Presidente!
FILIPPO MANCUSO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FILIPPO MANCUSO. Signor Presidente, lei non ha evocato il mio passato, ha sollecitato il mio presente (Applausi dei deputati del gruppo di forza Italia)!
PRESIDENTE. Non so se è meglio, comunque veda lei!
FILIPPO MANCUSO. Signor Presidente, abbiamo presupposto il tema che la votazione che riguardava l'onorevole Parenti rappresentasse un principio da valere anche nell'altro caso. È così?
PRESIDENTE. Questi non sono interrogatori, lei si limiti a svolgere il suo intervento, onorevole Mancuso (Applausi)!
FILIPPO MANCUSO. Presidente, io non posso presupporre una cosa che non è chiara come se lo fosse. Chiedevo i suoi lumi...
PRESIDENTE. Ho già letto lo speech...
FILIPPO MANCUSO. Presidente, mi lasci finire.
PRESIDENTE. Prego, prosegua, onorevole Mancuso.
FILIPPO MANCUSO. La faccenda era questa: votando il caso Parenti, avremmo posto un principio da utilizzare anche nell'altro caso. Ebbene, perché questa affermazione, per così dire trasferita sull'altro caso, comporta automaticamente il ritrasferimento del caso Bossi alla Giunta, e non importa invece - questo è il mio dubbio per il quale la interpellavo e non interrogavo - illico e immediato la caducazione, cioè il rigetto della conclusione della seconda tornata con l'effetto, in questo caso diretto, del rigetto della pro
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Mancuso.
RAFFAELE MAROTTA. Presidente, chiedo di parlare!
PRESIDENTE. Colleghi, mi pare che si stiano scatenando tutti i legulei, quali siamo! Mi pare eccessivo...
ENNIO PARRELLI. Siamo ormai di astuta tradizione giuridica.
PRESIDENTE. Non so se questo sia un vantaggio per il paese!
RAFFAELE MAROTTA. Signor Presidente, se si ritiene che anche l'intercettazione cosiddetta indiretta - nei confronti del parlamentare - debba essere autorizzata, chiedo quale autorizzazione debbano dare la Giunta e la Camera di un'intercettazione che è nata nulla, inesistente.
PRESIDENTE. Colleghi, poiché è stata posta una questione procedurale, la Giunta valuterà gli interventi che sono stati svolti.
ELIO VITO. Chiedo la verifica, Presidente.
PRESIDENTE. Prendo atto della sua richiesta, onorevole Vito, anche se i deputati segretari non mi hanno segnalato incertezze sull'esito del voto. Procediamo pertanto alla controprova ai sensi dell'articolo 53 del regolamento.
Dobbiamo ora passare alla votazione della domanda Doc. IV, n. 14-A, relativa ai deputati Bossi ed altri.
Ricordo che la Giunta ha proposto la restituzione degli atti all'autorità giudiziaria «in quanto, ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione, non deve ritenersi sussistente l'obbligo di richiedere l'autorizzazione per l'utilizzo nei confronti di deputati di intercettazioni telefoniche effettuate nei confronti di terzi».
Dopo la deliberazione di principio che abbiamo assunto, chiedo se siano formulate proposte di rinvio alla Giunta del documento in esame.
Chiedo quindi formalmente che gli atti vengano restituiti alla Giunta per l'esame nel merito (Proteste).
Ella, signor Presidente, ha correttamente affermato che la votazione assume il valore di principio e che pertanto la Camera ritiene sia necessaria l'autorizzazione per utilizzare un'intercettazione nei confronti di terzi. Però, ha detto «nei confronti dei deputati, dei parlamentari».
In realtà, il procedimento per il quale ci siamo espressi, concernente l'onorevole Parenti, riguardava un'intercettazione che l'autorità giudiziaria chiedeva di poter utilizzare nei confronti di terzi, non del deputato, che non era indagato.
Credo quindi che il principio, anche se non vogliamo precisarlo esattamente, debba essere, così come l'abbiamo inteso votando per il caso dell'onorevole Parenti, che occorra l'autorizzazione per l'utilizzo dell'intercettazione telefonica non nei confronti dei deputati ma tout court, genericamente.
Il voto ha evidentemente avuto una motivazione di merito, ma questo voto nel merito non ha certamente voluto investire e comunque risolvere anche la questione pregiudiziale che è stata adesso illustrata dal presidente La Russa. Voglio ricordare che la questione pregiudiziale affidata alla mia relazione faceva riferimento semplicemente all'utilizzazione delle intercettazioni indirette verso i deputati.
critico che si è avuto in Giunta, emerge che il parere di quasi tutti i commissari è stato quello di rimuovere il limite alla procedibilità, limitatamente alla posizione processuale del parlamentare.
Ritengo che non si possano porre limiti all'autorità giudiziaria circa l'utilizzabilità di atti che investono terzi rispetto ai parlamentari, indipendentemente dalla loro posizione soggettiva, cioè quella di persone informate sui fatti, ovvero di coindagati.
Credo sarebbe assolutamente ultroneo specificare una cosa del genere, perché sono sufficienti le norme del codice di procedura penale. Ritengo che né la Giunta, né il Parlamento abbiano inteso estendere questa sorta di inutilizzabilità, che poi comporta la distruzione delle intercettazioni telefoniche in toto circa un'eventuale utilizzabilità degli altri soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nelle conversazioni telefoniche che hanno luogo con il parlamentare.
Abbiamo evocato la Cassazione, quindi era giusto che parlasse lei, onorevole Mancuso!
posta di utilizzazione delle intercettazioni illegali, inesistenti, come ho detto in precedenza? Questo rimandare è secondo me eccessivo, poiché il principio opera nel senso dell'accertamento dell'inesistenza di quelle intercettazioni, quindi neppure utilizzabili anche attraverso una nuova delibazione da parte della Giunta.
Questo è tutto (Applausi dei deputati del gruppo di forza Italia).
Colleghi, è stata posta una questione procedurale da parte del collega presidente...
Ha facoltà di parlare, onorevole Marotta.
La tesi infatti ha questa implicazione. Può mai la Giunta, può mai la Camera autorizzare un'intercettazione che è nata nulla, addirittura inesistente dal punto di vista giuridico? Io penso di no (Applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia, di alleanza nazionale e del CCD).
Pongo in votazione la proposta di rinvio alla Giunta per le autorizzazioni a procedere degli atti di cui al Doc. IV, n. 14-A. È approvata... (Proteste).
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la proposta di rinvio alla Giunta per le autorizzazioni a procedere degli atti di cui al Doc. IV, n. 14-A.
(È approvata).