Seduta n. 256 del 16/10/97


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...

Sull'ordine dei lavori.

TIZIANA PARENTI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TIZIANA PARENTI. Presidente, ho chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori nonostante mi dispiaccia farlo nel momento immediatamente successivo ad un intervento solenne ed al «congresso» del


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partito comunista o democristiano, a seconda delle definizioni. Credo tuttavia che l'onorevole Furio Colombo mi abbia aperto la strada nel momento in cui ha parlato di perseguitati e di persecutori. Sicuramente ogni epoca ha il suo stile nelle persecuzioni ed ogni condizione crea perseguitati e persecutori. Però vedete, se noi siamo d'accordo sul fatto di essere un paese veramente libero, non si capisce come mai un parlamentare (che sarei io) - e mi rivolgo all'onorevole ministro di grazia e giustizia - oggi, 16 ottobre, debba subire l'accompagnamento coattivo, disposto dalla procura di Brescia (così è detto in questo avviso non notificato ma inviato in busta chiusa) per avere detto in un'intervista a il Giornale che «poiché Berlusconi viene ritenuto un nemico politico e come tale deve essere abbattuto, la procura di Milano, trascurando di portare avanti i propri processi che cadono in prescrizione, continua invece a colpire il leader di forza Italia».
Per questa espressione, che è un obbligo ed un diritto per un parlamentare dell'opposizione, la procura di Brescia oggi dispone l'accompagnamento coattivo di questo parlamentare (Applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia e di alleanza nazionale)!

VITTORIO SGARBI. È inaudito! Flick, devi intervenire, non puoi tacere! Ma roba da pazzi! Delinquenti comuni!

TIZIANA PARENTI. Presidente, io le ho chiesto più volte di intervenire su questa gravissima situazione; io le ho chiesto più volte di portare in aula almeno quelle che sono state le definizioni della Giunta. Io, da qui in avanti, mi offro all'accompagnamento coattivo; io rinuncerò a qualunque richiesta alla Giunta per le autorizzazioni a procedere e spero che si proceda all'accompagnamento coattivo perché non è vero, onorevole Colombo, che noi siamo i figli della libertà! Noi siamo figli di una tragedia, invece, che oggi continua tra i persecutori e i perseguitati (Vivi, prolungati applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia, di alleanza nazionale e del deputato Sgarbi).

SERGIO COLA. Brava!

TIZIANA PARENTI. E non sono le retoriche delle ricorrenze!... Se noi tutti fossimo veramente convinti di non dover celebrare mai più queste ricorrenze, io credo che noi tutti ci dovremmo opporre a che i poteri autonomi, come adesso è la magistratura, possano colpire discrezionalmente non solo per reati inventati ma addirittura se si denuncia una situazione insostenibile di questo paese, dove si vuole distruggere anche l'opposizione. Ed allora fatevi i congressi del partito comunista! Ma a noi non interessano i congressi del partito comunista; vogliamo vivere in un paese dove si ha diritto di criticare, dove si ha diritto di difendersi e dove la legittima difesa non può essere contestata (Applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia, di alleanza nazionale e del deputato Sgarbi).
Il vostro congresso del partito comunista ci è indifferente perché le sue tesi, onorevole D'Alema, non sono le tesi di questo paese, che ha bisogno di vivere libero e ha bisogno di riscattare quella dignità che non ci volete concedere (Vivi, prolungati applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia, di alleanza nazionale, del CCD, misto-CDU e del deputato Sgarbi - I deputati del gruppo di forza Italia gridano: «Libertà, libertà!»).

Una voce dai banchi dei deputati del gruppo della sinistra democratica-l'Ulivo: De Michelis!

PRESIDENTE. Onorevole Parenti, come lei sa nei confronti di un parlamentare non può essere disposto l'accompagnamento coattivo (Commenti del deputato Parenti). Mi ascolti!

ANTONIO BORROMETI. Bravo, Presidente!

PRESIDENTE. Questa non è solo una prerogativa che riguarda il singolo parlamentare, ma riguarda la Camera nel suo


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complesso. Quindi se lei volesse informare direttamente la Presidenza del documento che ha avuto, provvederò...

DANIELE ROSCIA. Basta che non sia leghista!

PRESIDENTE. Prima di procedere (Commenti)... Cosa c'è? Pisanu? Prego onorevole Pisanu (Commenti)...

DOMENICO GRAMAZIO. Dov'è il ministro? Risponda!

PRESIDENTE. Colleghi, scusate! Per cortesia prendete posto!

DOMENICO GRAMAZIO. Flick! Flick! Flick!

PRESIDENTE. Onorevole Gramazio, la richiamo all'ordine! Per cortesia...

DOMENICO GRAMAZIO. Flick rispondi!

PRESIDENTE. Onorevole Gramazio, la richiamo all'ordine per la seconda volta.
Colleghi, per cortesia prendete posto. Onorevole Saponara, prenda posto. Onorevole Frau!
Onorevole Pisanu, volevo dire, scusate... Che sia chiaro questo: noi siamo nella fase preliminare alla votazione. Due colleghi hanno posto altrettante questioni; non posso aprire il dibattito su di esse... Aspetti! Naturalmente ciò non vuol dire che non si possa discutere, ma che lo si può fare successivamente al voto e non prima. È chiaro? Prego, presidente Pisanu.

BEPPE PISANU. Signor Presidente, intervengo molto brevemente, sapendo tra l'altro che in risposta alla richiesta dell'onorevole Parenti mancherà, come al solito, la parola chiarificatrice del ministro di grazia e giustizia (Applausi dei deputati del gruppo di forza Italia).

Una voce dai banchi dei deputati del gruppo di forza Italia: Di ingiustizia!

BEPPE PISANU. Signor Presidente, i parlamentari del gruppo di forza Italia, tutti insieme, sottoscriveranno la dichiarazione resa a suo tempo dall'onorevole Parenti e si preparano ad essere accompagnati in modo coatto, tutti insieme, a Brescia (Applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia, di alleanza nazionale e del CCD - Il deputato Mancuso rivolgendosi al ministro Flick grida: «Ladro!»).

VITTORIO SGARBI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

VITTORIO SGARBI. Signor Presidente, intervengo per una sola ragione. Non posso, come ogni altro parlamentare, che condividere, dalla prima all'ultima parola, quanto ha detto l'onorevole Colombo. Non riesco a capire perché a lui soltanto sia toccato questo compito e non voglio far altro se non sottolineare questo fatto. Vorrei però ricordare che a fianco di quell'olocausto vi sono stati numerosi altri olocausti.

DOMENICO GRAMAZIO. Le foibe!

VITTORIO SGARBI. Vorrei richiamare alla memoria in modo particolare il più recente, che ha portato alla diaspora del popolo tibetano, con l'immagine e la denuncia vivente del Dalai Lama, cacciato dalla sua terra dalla parte politica che oggi è alleata con il democristiano Prodi (Applausi dei deputati dei gruppi di forza Italia, di alleanza nazionale e misto-CDU - Dai banchi dei deputati del gruppo di forza Italia si grida: «Buffone, buffone!»).

PRESIDENTE. Colleghi, cos'è questa storia? Colleghi, spero abbiate un po' di dignità! Accomodatevi, per favore!

ELIO VITO. Lo dica anche al Governo, affinché impari a non disprezzare il Parlamento!

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