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(Per l'articolo 1, e gli emendamenti ad esso presentati vedi l'allegato A).
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Landolfi 1.1308.
GIORGIO PANATTONI. Ritengo che questi tentativi di limitare a priori l'indipendenza dell'Autorità nell'esercizio delle sue facoltà siano contraddittori rispetto all'efficienza che un organismo così importante deve avere nello svolgimento dei suoi compiti istituzionali. Mi sembrerebbe più opportuno, come peraltro abbiamo più volte discusso, lasciare all'Autorità il compito di stabilire criteri di autodeterminazione del modo con il quale procedere all'organizzazione dei propri lavori, così da consentire che per ogni argomento specifico vi sia un'ottimizzazione particolare dei risultati e degli obiettivi da conseguire.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Romani. Ne ha facoltà.
PAOLO ROMANI. Questo emendamento fa riferimento, come altri dello stesso tenore, ad una maggioranza qualificata che riteniamo necessaria per le decisioni dell'autorità. Sono tutti emendamenti «figli» dello stesso concetto, che parte anche dalla considerazione che per quanto riguarda il criterio di nomina del presidente dell'autorità in questo provvedimento si contraddice una delibera già assunta in sede di Commissione Napolitano, laddove il criterio di nomina prevedeva una votazione alternata Camera-Senato, ma con voto qualificato. In questo caso si è invece prevista la nomina del presidente dell'autorità su proposta del Governo - ovviamente, sentite le Commissioni competenti -; una metodologia sostanzialmente diversa da quella adottata in sede di Commissione Napolitano. È ovvio che, poiché non riteniamo che tale previsione configuri una garanzia assoluta della imparzialità, della competenza e
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rogna. Ne ha facoltà.
SERGIO ROGNA. A nome della maggioranza desidero esternare le nostre perplessità riguardo questo emendamento. Mi rendo conto che quella dell'Autorità viene sempre di più trattata come materia esplosiva o pericolosa. Si tratta sicuramente di un'autorità molto importante, ma che soprattutto deve poter decidere. È evidente che ingessarla con norme che prevedono maggioranze qualificate per decisioni che sono sostanzialmente di ordinaria amministrazione predetermina in qualche modo l'inefficienza dell'autorità stessa. Siamo invece convinti che dall'efficienza di questa Autorità derivi la buona salute del sistema competitivo che essa deve sorvegliare e, in qualche modo, anche instaurare. Il sistema delle comunicazioni è un sistema complesso; partiamo in questo settore da una situazione oggettiva di monopolio per avviarci verso una situazione di libero mercato. Immaginate le conseguenze di un'attività di sorveglianza che viene fermata dall'esistenza, all'interno dell'Autorità stessa, di divergenze che non possono essere superate a causa del problema del quorum. È dunque a mio avviso impossibile ipotizzare l'introduzione di norme del genere.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boghetta. Ne ha facoltà.
UGO BOGHETTA. Certo, l'argomento è importante, poiché ovviamente le modalità di assunzione del personale riguardano poi la possibilità concreta di agire dell'authority, soprattutto in una situazione nella quale il personale della futura authority
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Onorevole Conte, le dispiace! Non è un triclinio!
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Landolfi 1.1309, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Romani 1.1310, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
ITALO BOCCHINO. Presidente...
PRESIDENTE. Mi dispiace, onorevole Bocchino, ma non posso darle la parola perché ho già dichiarato aperta la votazione.
ITALO BOCCHINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ITALO BOCCHINO. A questo punto intervengo sull'ordine dei lavori, purtroppo, perché parlare per dichiarazione di voto su un emendamento dopo che è stato votato non serve a nulla. Vorrei
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Bocchino.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Landolfi 1.1312, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Urso 1.1313, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul principio comune, non accettato dalle Commissioni né dal Governo, contenuto negli emendamenti Bosco da 1.1314 a 1.1325, individuato nelle parole: «e del Ministero», avvertendo che in caso di pronuncia contraria della Camera si intenderanno respinti tutti gli emendamenti indicati.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Urso 1.1326, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1327, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1328, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Romani 1.1329, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1330, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1331, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1332, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1333, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1475 del Governo, accettato dalle Commissioni.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1334, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Avverto che l'emendamento Li Calzi 1.1341 è stato ritirato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1336, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1476 del Governo, accettato dalle Commissioni.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1337, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1338, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1339, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1340, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1, nel testo modificato dagli emendamenti approvati.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo all'articolo 2, nel testo delle Commissioni, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A).
GIUSEPPE GIULIETTI, Relatore per la VII Commissione. Signor Presidente, esprimo parere contrario sugli emendamenti Bosco 2.1 e 2.2, Butti 2.3, Bosco 2.4 e 2.5, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento 2.59 del Governo. Invito i presentatori dell'emendamento Caveri 2.6 a ritirarlo. L'emendamento Bosco 2.7 è meramente formale. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Bosco 2.8 e 2.9, parere favorevole sull'emendamento Panattoni 2.10, contrario sugli emendamenti Bosco 2.11, 2.12, 2.13, 2.14 e 2.15.
PRESIDENTE. Sì, l'onorevole Boghetta ha corretto il suo emendamento sopprimendo le parole «o di autorizzazione, pure».
GIUSEPPE GIULIETTI, Relatore per la VII Commissione. In tal caso il parere è favorevole. Le Commissioni esprimono altresì parere contrario sugli emendamenti Bosco 2.36, Boghetta 2.37, Bosco 2.38, 2.39 nonché sugli identici emendamenti Bosco 2.40 e Romani 2.41; sugli emendamenti Bosco 2.42 e sugli identici emendamenti Bosco 2.43 e Romani 2.44. Il parere è ancora contrario sugli emendamenti Bosco 2.45, 2.46, 2.47, 2.48, 2.49, 2.50, 2.51 e 2.52, Romani 2.53, mentre per l'emendamento Panattoni 2.54 c'è un invito al ritiro. Le Commissioni esprimono parere contrario sugli emendamenti Bosco 2.55, 2.56, parere favorevole invece sugli emendamenti 2.65 e 2.70 del Governo. Infine il parere è contrario sull'emendamento Bosco 2.57.
ANTONIO MACCANICO, Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. Concordo con il parere espresso dal relatore Giulietti con una sola modifica relativamente all'emendamento Caveri 2.6, nel senso di invitare il presentatore ad aggiungere, dopo le parole «sentite le regioni», le parole «e al fine di tutelare le minoranze linguistiche» nonché di aggiungere dopo le parole «Valle d'Aosta» le parole «Friuli-Venezia Giulia».
PRESIDENTE. Onorevole Caveri, concorda con la proposta del Governo?
LUCIANO CAVERI. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bosco 2.2.
RINALDO BOSCO. Prima di tutto vorrei precisare che il testo dell'emendamento reca un errore di stampa, nel senso che il comma «7» va inteso come comma «8».
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo all'emendamento Butti 2.3.
PAOLO ROMANI. Signor Presidente, lo ritiriamo, in quanto assorbito dall'emendamento 2.59 del Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.5, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.59 del Governo, accettato dalle Commissioni.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo all'emendamento Caveri 2.6, modificato secondo quanto proposto dal ministro Maccanico.
GIUSEPPE GIULIETTI, Relatore per la VII Commissione. Sì, signor Presidente, le Commissioni esprimono parere favorevole sull'emendamento Caveri 2.6, così come modificato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Floresta. Ne ha facoltà.
ILARIO FLORESTA. Signor Presidente, questa mattina in sede di Comitato dei diciotto avevamo deciso che l'emendamento dovesse essere ritirato. Non capisco perché si aggiungono solo alcune regioni e non tutte quelle a statuto speciale, tipo la Sicilia e la Sardegna. Pertanto, se l'emendamento non viene ritirato, propongo che sia modificato nel senso di inserire anche il riferimento a queste due regioni.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bosco. Ne ha facoltà.
RINALDO BOSCO. Signor Presidente, dichiaro il voto favorevole sull'emendamento Caveri 2.6, al quale desidero aggiungere la mia firma, se riformulato secondo quanto proposto dal ministro.
PRESIDENTE. Onorevole Caveri, è d'accordo a che l'onorevole Bosco aggiunga la sua firma?
LUCIANO CAVERI. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Caparini. Ne ha facoltà.
DAVIDE CAPARINI. Signor Presidente, credo che occorra comunque tenere presenti tutte le realtà regionali e quindi considerare in questo emendamento anche le regioni autonome, quindi tutte le regioni.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Trantino. Ne ha facoltà.
ENZO TRANTINO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, se vi è un dato che possa evitare l'incostituzionalità del provvedimento è la recezione di un principio, che può essere identificato nella caratterizzazione delle specialità delle regioni.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Cavaliere. Ne ha facoltà.
ENRICO CAVALIERE. Signor Presidente, mi esprimerò in dissenso dal gruppo perché sono un cittadino del Veneto, prima di essere un cittadino italiano, e sono un cittadino della Padania, prima ancora di essere un cittadino italiano. Ritengo perciò che il Veneto non debba essere sottoposto a nessuna forma di minorazione rispetto ad altre regioni per quanto riguarda i propri diritti e la propria sovranità.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Caveri. Ne ha facoltà.
LUCIANO CAVERI. Signor Presidente, ho il timore che l'emendamento in esame si stia trasformando in una questione politica, mentre così non è, trattandosi di una questione di carattere meramente costituzionale. La differente previsione di trattamento delle regioni a statuto ordinario rispetto ad alcune regioni a statuto speciale e province autonome deriva dalla particolarità degli statuti di autonomia. Ci stiamo occupando di materia urbanistica; ebbene, le regioni Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia e le due province autonome di Trento e Bolzano hanno una competenza primaria sulla materia urbanistica e paesistica che non hanno le altre regioni a statuto speciale e le regioni ordinarie.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caveri 2.6, nel testo riformulato, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
ANTONIO GUIDI. Chiedo di parlare per una precisazione.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO GUIDI. Presidente, nella precedente votazione il mio dispositivo elettronico non ha funzionato.
PRESIDENTE. Ne prendo atto, onorevole Guidi.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.8, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.9, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Panattoni 2.10.
PAOLO ROMANI. Signor Presidente, rispetto a tale emendamento sottolineo che la definizione cui erano pervenute le Commissioni, già modificativa del testo proveniente dal Senato, mi sembrava tenesse maggiormente conto dell'obiettivo di conseguire comunque gli standard internazionalmente riconosciuti, cercando di stabilire il principio che l'adeguamento immediato di tali standard alla realtà italiana potrebbe comunque determinare grossi problemi. L'emendamento Panattoni
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Panattoni. Ne ha facoltà.
GIORGIO PANATTONI. Signor Presidente, ritengo che una norma debba necessariamente stabilire che la legislazione italiana si adegui agli standard internazionali, anziché far finta di non riconoscerli per questioni che sono esclusivamente inerenti ad una situazione pregressa del mercato e della tecnologia italiana. Mi rendo peraltro conto, ovviamente, che l'adeguamento non può essere immediato; quindi il provvedimento delega all'Autorità i tempi di realizzazione e di gestione del periodo transitorio, i tempi necessari perché la normativa italiana si adegui a quella europea.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
È pertanto precluso l'emendamento Bosco 2.11.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.13, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.14, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.15, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.16, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bosco 2.17.
RINALDO BOSCO. Presidente, per assolvere alla funzione di soccorso e per consentire che lo stesso venga effettuato celermente, è indispensabile prevedere l'assegnazione di ulteriori canali destinati alle strutture di protezione civile.
DAVIDE CAPARINI. Chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Intende parlare in dissenso, onorevole Caparini?
DAVIDE CAPARINI. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare per un minuto, onorevole Caparini.
DAVIDE CAPARINI. Signor Presidente, intervengo in dissenso poiché reputo importante sottolineare l'esigenza di dare maggiori servizi e maggiori possibilità alla protezione civile, dato che, soprattutto nelle zone della Padania dalle quali provengo, la protezione civile ed il CAI sono costretti a svolgere un'attività di volontariato, dovendo sottostare anche al vaglio del ministero. Inoltre, vengono messi nelle peggiori condizioni possibili per svolgere un servizio a vantaggio della collettività.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Paolo Colombo. Ne ha facoltà.
PAOLO COLOMBO. Signor Presidente, intervengo in dissenso poiché mi sembra che il collega non abbia illustrato in maniera approfondita la scopo di questo emendamento. È chiaro che il nostro obiettivo è quello di tutelare e di garantire chi effettua servizi di protezione civile, consentendo loro di utilizzare frequenze per comunicare in ragione di tali precise finalità. È evidente che in questo contesto la formulazione va recepita nello spirito, ma resa più chiara, affinché sia palese il vero scopo.
PRESIDENTE. Onorevole Colombo, dovrebbe concludere.
PAOLO COLOMBO. È quindi indispensabile aiutare...
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Bagliani. Ne ha facoltà.
LUCA BAGLIANI. La lega nord per l'indipendenza della Padania sottopone a chi è chiamato a discutere e ad approvare il disegno di legge n.3755 alcune osservazioni dedotte dalla concreta, costante e lunga esperienza che è chiamata a fare per il raggiungimento dei suoi fini statutari, tra cui vi è quello di salvaguardare l'interesse fondamentale della salute e della sicurezza, attuale e futura, delle singole genti padane e di tutelare gli interessi degli utenti padani nei confronti dei soggetti pubblici e privati produttori o erogatori di beni e servizi.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Bagliani.
FABIO CALZAVARA. Siamo a conoscenza del fatto che il volontariato, non solo in Italia ma anche e soprattutto in Padania, funziona e sostituisce lo Stato in moltissime occasioni, in particolare in quelle più funeste (Commenti di deputati del gruppo di alleanza nazionale).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Luciano Dussin.Ne ha facoltà.
LUCIANO DUSSIN. Il disegno di legge, signor Presidente, non è a mio avviso migliorabile neanche con l'approvazione dell'emendamento Bosco 2.17. Si tratta di una normativa tutta da cancellare, perché bisogna smascherare definitivamente l'accordo politico-commerciale che il Polo e l'Ulivo stanno continuando a portare avanti in quest'aula...
FEDELE PAMPO. È falso!
LUCIANO DUSSIN. Questa è una legge di spartizione, è il punto di arrivo di una corsa che è iniziata un anno fa...
FEDELE PAMPO. Sei un bugiardo, sei un falso!
LUCIANO DUSSIN. Bisogna avere il coraggio di dirle queste cose (Applausi dei deputati del gruppo della lega nord per l'indipendenza della Padania)!
FEDELE PAMPO. Sei un padano: fuori dall'Italia!
PRESIDENTE. Onorevole Pampo!
LUCIANO DUSSIN. Questo è uno sporco accordo commerciale e politico tra il Polo e l'Ulivo, cari signori (Commenti dell'onorevole Pampo)!
PRESIDENTE. Onorevole Pampo, ci vuole molta pazienza.
LUCIANO DUSSIN. È un anno che state lavorando per giungere a questo risultato, e ci siete arrivati. Noi queste cose dobbiamo denunciarle. È una vergogna! È da un anno che siete schierati alla partenza e l'obiettivo era quello di tagliare il traguardo (Proteste dei deputati del gruppo di alleanza nazionale)!
FEDELE PAMPO. È una vergogna avere te in Italia!
PRESIDENTE. Onorevole Pampo!
LUCIANO DUSSIN. Siete partiti insieme e dovevate arrivare insieme, perché la vostra è una grande...
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Dussin.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.18, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
ENZO TRANTINO. Presidente, segnalo che la mia postazione di voto non ha funzionato.
PRESIDENTE. Sta bene.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.61 del Governo, accettato dalle Commissioni.
Dichiaro chiusa la votazione.
PAOLO ROMANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO ROMANI. Presidente, dovrebbe lasciarci dieci secondi per capire quale emendamento stiamo votando perché abbiamo due fascicoli di emendamenti. Volevamo intervenire sull'emendamento 2.61 del Governo, ma non abbiamo potuto farlo perché lo ha messo subito in votazione. Ci lasci almeno dieci secondi soprattutto quando si tratta di capire su quale fascicolo è stampato l'emendamento da votare.
PRESIDENTE. Le chiedo scusa, onorevole Romani. Pensavo che aveste il testo sotto gli occhi.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.21, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
PAOLO ROMANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO ROMANI. Presidente, ci sono due emendamenti 2.60, uno sul fascicolo n.2 e l'altro sul fascicolo aggiuntivo. Mi auguro che in precedenza sia stato votato l'emendamento 2.60 che è stampato sul fascicolo n.2, cioè quello identico all'emendamento Panattoni 2.20.
PRESIDENTE. Onorevole Romani, è stato votato l'emendamento 2.61 del Governo riportato sul fascicolo aggiuntivo, che propone di aggiungere alla fine del comma 6, lettera f-bis), le seguenti parole: «e per emittenti locali che trasmettono nelle lingue delle stesse minoranze». Sono stati poi votati gli identici emendamenti 2.60 del Governo e Panattoni 2.20.
PAOLO ROMANI. Sì, Presidente, ma sul fascicolo aggiuntivo c'è un altro emendamento 2.60 del Governo in una nuova formulazione. Spero, ripeto, che abbiamo votato l'emendamento 2.60 riportato sul fascicolo n.2.
PRESIDENTE. È chiaro che ho posto in votazione il testo dell'emendamento che corrisponde a quello di cui ho parlato.
PAOLO ROMANI. Quindi abbiamo votato l'emendamento 2.60 che propone di sopprimere il comma 7.
PRESIDENTE. Esattamente, onorevole Romani. La sua precisazione è stata preziosa.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.23, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.25, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
RINALDO BOSCO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RINALDO BOSCO. Presidente, capisco che vi è fretta di concludere i lavori, però vorrei pregarla, quanto meno, di indicare l'emendamento sul quale dobbiamo esprimere il voto, perché anche questa volta lei non ha specificato che avremmo votato il mio emendamento 2.25.
PRESIDENTE. Onorevole Bosco, il numero lo indico sempre. Siccome lei è il primo firmatario di quasi tutti gli emendamenti, se vuole lo ripeto ogni volta! Passiamo alla votazione dell'emendamento Bosco 2.26.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.28, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boghetta 2.27, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.24, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.29, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.30, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.31, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.32, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Butti 2.33.
ALESSIO BUTTI. Chiedo di parlare per un chiarimento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSIO BUTTI. Signor Presidente, prima di decidere le sorti del mio emendamento 2.33, presentato insieme ad altri colleghi, le chiederei cortesemente di rileggere l'emendamento Boghetta 2.34 nel testo riformulato, perché mi sembra di aver colto anche un suo accorciamento. Da questo dipendono le sorti dell'emendamento 2.33 di cui sono primo firmatario.
PRESIDENTE. L'ho già letto prima, ma lo rileggerò volentieri.
ALESSIO BUTTI. Scusi, signor Presidente, vorrei semplicemente capire se l'emendamento Boghetta 2.34 si fermi alle parole «in ambito locale» o prosegua.
PRESIDENTE. Prosegue.
ALESSIO BUTTI. Questo è importante. L'emendamento 2.33, che ho presentato assieme ad altri colleghi, rappresenta la possibilità per le concessionarie di pubblicità nazionale di raccogliere la pubblicità anche per le emittenti locali. Tuttavia vi sono alcuni problemi, come è emerso stamane dalla discussione con il ministro Maccanico ed il sottosegretario Vita: la legge Mammì prima ed ora questo disegno di legge impongono il tetto del 30 per cento delle risorse del settore televisivo in ambito nazionale e sia la SIPRA, se calcoliamo il canone RAI, sia la Publitalia hanno già superato questo tetto.
VINCENZO MARIA VITA, Sottosegretario di Stato per le poste e le telecomunicazioni. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VINCENZO MARIA VITA, Sottosegretario di Stato per le poste e le telecomunicazioni. Desidero ribadire che è nostro intendimento impegnarci sull'argomento delicatissimo dell'emittenza locale, tant'è vero che a giorni inizierà il cammino parlamentare di un disegno di legge, l'atto Senato n.1138; vorremmo che in quella sede si rendesse più esplicito un problema posto con forza anche dalla lega nord per l'indipendenza della Padania. Il Governo è dunque disposto ad accogliere l'ordine del giorno, nella speranza che ad esso corrisponda l'impegno del Parlamento ad approvare un disegno di legge importante come il n.1138. Ribadisco dunque che il Governo si impegna a tener conto di questo problema, invitando nel contempo tutte le forze politiche ad approvare al più presto il suddetto disegno di legge.
PRESIDENTE. Onorevole Butti?
ALESSIO BUTTI. Senz'altro l'auspicio del sottosegretario Vita va nella direzione da noi indicata; apprezziamo la disponibilità del ministro e del sottosegretario ad accogliere l'ordine del giorno preannunciato e pertanto ritiriamo il nostro emendamento 2.33.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Boghetta 2.34.
RINALDO BOSCO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RINALDO BOSCO. Mi scusi, Presidente, ma non stavamo parlando dell'emendamento Butti 2.33?
PRESIDENTE. Sì, ma è stato ritirato.
RINALDO BOSCO. Allora mi lasci il tempo di illustrare il mio emendamento 2.35.
PRESIDENTE. Il collega Butti è intervenuto, il Governo ha affermato di voler accogliere un ordine del giorno, l'onorevole Butti ha ritirato l'emendamento 2.33 e quindi siamo passati al suo emendamento 2.35, che è stato già votato.
PAOLO ROMANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO ROMANI. Per quanto riguarda l'emendamento Boghetta 2.34 avevo l'impressione, forse sbagliata, che il testo si fermasse alle parole «in ambito locale»; a mio avviso siamo in presenza di un emendamento sbilenco, poiché la lettura che possiamo fare è che vi siano solamente taluni operatori autorizzati a fare questo tipo di traino.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.36, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boghetta 2.37, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.38, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.39, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Bosco 2.40 e Romani 2.41.
RINALDO BOSCO. Ai fini della determinazione di una posizione dominante è necessario specificare che per quanto concerne la raccolta della pubblicità, la quota superiore al 50 per cento del fatturato si riferisce al fatturato di un'emittente che opera in ambito nazionale. Allo stesso modo, la percentuale stabilita in riferimento ai prodotti forniti ad un'emittente deve riferirsi ad un'emittente che opera in ambito nazionale.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.42, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bosco 2.43 e Romani 2.44, non accettati dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.45, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.46, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.47, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.48, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.49, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.50, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.51, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bosco 2.52.
RINALDO BOSCO. Il gruppo della lega nord per l'indipendenza della Padania non vuole assolutamente prendere parte all'accordo politico-economico che porterà, anche nel settore delle pay-tv, al duopolio. Pertanto, chiede la soppressione del comma 19-bis. Sosteniamo che qualora ciò non venisse accettato, si avvalorerebbe la tesi secondo cui, anche in riferimento alla piattaforma, esiste un accordo tra PDS e Polo o meglio tra Ulivo e Polo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Luciano Dussin.Ne ha facoltà.
LUCIANO DUSSIN. Questa corsa alla spartizione delle TV che è iniziata un anno fa ha visto vincere entrambi, Polo e Ulivo. L'accordo era quello: dovevano tagliare il traguardo assieme. Peccato che non abbiano vinto delle coppe, ma hanno vinto delle antenne. Probabilmente, sono sicuri di utilizzarle diffondendo all'opinione pubblica che non ci sono problemi, che non ci sono disoccupati, che la lega nord è un fattore anomalo destinato a sparire dalla faccia della terra. In realtà, mi permetto di dare un consiglio sia al Polo sia all'Ulivo: tirino giù le antenne dai tetti e se le mettano sulla testa, perché è l'unico modo che hanno ormai per attirare l'attenzione pubblica, perché per il resto non gli crede più nessuno (Applausi dei deputati del gruppo della lega nord per l'indipendenza della Padania)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Landolfi. Ne ha facoltà.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Panattoni. Ne ha facoltà.
Con l'emendamento al nostro esame si ritiene di dover definire una maggioranza precostituita del numero dei componenti che devono decidere se approvare o meno un argomento così delicato come la gestione del personale; ciò non può essere assunto con una formulazione astratta al di fuori delle realtà specifiche delle persone che lavoreranno in un contesto così complesso, così nuovo e difficile da prefigurare dall'esterno, visto che si tratta di un'attività innovativa, priva di esperienza alle spalle, e che quindi dovrà avere un adeguato periodo di sperimentazione prima di definire regole di riferimento più precise e definitive per lo svolgimento delle proprie funzioni.
Fatta questa osservazione di carattere generale, vorrei collegare il mio ragionamento ad una certa contraddizione che rilevo nel comportamento dei presentatori di questo emendamento, per esempio per quanto riguarda la figura del direttore generale. È evidente che, se da un lato si delinea la figura del direttore generale, chiamato segretario generale dell'Autorità, assegnandogli il compito di definire alcune regole operative, sembra poi contraddittorio definire a priori che debba essere l'Autorità stessa a configurare i propri comportamenti.
Per tutti questi motivi ritengo che sarebbe più opportuno lasciare ampia discrezionalità di comportamento, magari prevedendo un adeguato periodo transitorio, per poi passare, eventualmente su proposta della stessa Autorità, alla definizione di regole operative più in linea con i compiti che l'Autorità medesima deve svolgere e con gli obiettivi che intende perseguire.
dell'autorevolezza del presidente dell'authority, sia stata presentata una serie di emendamenti che vanno nella direzione di richiedere ulteriori garanzie per tutti gli atti dell'autorità. Quello al nostro esame è uno di questi emendamenti, e si riferisce in particolare all'assunzione, al reclutamento, alla selezione del personale ed all'assegnazione degli incarichi, nel senso che tutte le decisioni assunte dall'autorità dovrebbero essere comunque supportate da una maggioranza qualificata.
Poiché non sono stati approvati gli emendamenti finora esaminati, almeno in questo caso pensiamo sia opportuno prendere seriamente in considerazione la questione.
Lo stesso discorso vale per quanto riguarda la nomina del presidente dell'Autorità. Non si tratta di un'Autorità così diversa dalle altre da dover introdurre una previsione differente dalla nomina governativa. In questo caso si tratta di un elemento centrale perché con quattro membri nominati dalla maggioranza e quattro dall'opposizione indubbiamente le responsabilità del presidente saranno elevatissime in caso di parità. Proprio per questo ribadisco che non è il caso di prevedere maggioranze diverse che configurerebbero una sorta di diritto di veto dell'opposizione. Poiché la figura del presidente diventa centrale deve avere caratteristiche molto elevate, e la decisione in proposito compete alla responsabilità del Governo. Non vi è alcun motivo - lo ribadisco - di predeterminare una situazione in cui anche una personalità eminente (come noi riteniamo possa essere quella del presidente) possa essere bloccata semplicemente da un gioco di maggioranza-opposizione, che non consente di raggiungere il quorum.
Ritengo siano questi elementi sufficienti per respingere l'emendamento al nostro esame e per poter garantire all'Autorità efficienza oltre che relativa snellezza. La snellezza - lo abbiamo visto - si ripercuote ancora sul numero delle persone che ne fanno parte. Ricordo che erano stati presentati alcuni emendamenti per aumentare il personale dell'Autorità fino a 400 unità, ma esigenze di bilancio lo hanno impedito, per cui è rimasta una semplice apertura ad un ulteriore aumento.
Credo che questi siano motivi sufficientemente forti per arrivare alle conclusioni che ho già annunciato e quindi per votare contro questo emendamento.
avrà a che fare con aziende di grande importanza e rilevanza. Già oggi abbiamo dei casi che ci devono far riflettere su tale questione. Colgo l'occasione per denunciare una situazione che riguarda l'Ispettorato del Ministero delle poste e telecomunicazioni della Campania, dove sono in corso indagini importanti su un'ipotesi di truffa ai danni dello Stato attraverso i «144» e gli «00» internazionali. Sembra che il personale sia stato bloccato nella prosecuzione di queste indagini proprio perché si tratta di colpire, e di intervenire su questioni molto delicate. In questo caso, fra l'altro, c'è il sospetto di un connubio di interessi comuni e anche di commistioni in società fra dirigenti del locale Ispettorato del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e dirigenti della Telecom.
Come si vede, la questione è di tutta rilevanza, perché poi dipenderà dall'autonomia dell'authority, nel perseguire fino in fondo gli obiettivi, il risultato di questa legge, cui diamo tanta importanza. E proprio l'autonomia nella scelta del personale è questione dirimente, affinché questa authority possa perseguire gli obiettivi, rendere veramente libero il mercato e, per altro verso, assicurare soprattutto il rispetto delle norme che così faticosamente oggi stiamo votando.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Landolfi 1.1308, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 348
Votanti 344
Astenuti 4
Maggioranza 173
Hanno votato sì 139
Hanno votato no 205
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 345
Votanti 339
Astenuti 6
Maggioranza 170
Hanno votato sì 138
Hanno votato no 201
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 343
Votanti 333
Astenuti 10
Maggioranza 167
Hanno votato sì 132
Hanno votato no 201
(La Camera respinge).
pregarla di prestare maggiore attenzione ai parlamentari che chiedono di intervenire.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Storace 1.1311, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 368
Votanti 338
Astenuti 30
Maggioranza 170
Hanno votato sì 131
Hanno votato no 207
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 356
Votanti 328
Astenuti 28
Maggioranza 165
Hanno votato sì 129
Hanno votato no 199
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 362
Votanti 335
Astenuti 27
Maggioranza 168
Hanno votato sì 128
Hanno votato no 207
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 366
Votanti 363
Astenuti 3
Maggioranza 182
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 331
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 371
Votanti 348
Astenuti 23
Maggioranza 175
Hanno votato sì 136
Hanno votato no 212
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 362
Votanti 360
Astenuti 2
Maggioranza 181
Hanno votato sì 28
Hanno votato no 332
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 371
Maggioranza 186
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 338
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 368
Votanti 345
Astenuti 23
Maggioranza 173
Hanno votato sì 135
Hanno votato no 210
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 358
Maggioranza 180
Hanno votato sì 31
Hanno votato no 327
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 364
Maggioranza 183
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 329
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 353
Votanti 352
Astenuti 1
Maggioranza 177
Hanno votato sì 29
Hanno votato no 323
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 370
Votanti 367
Astenuti 3
Maggioranza 184
Hanno votato sì 31
Hanno votato no 336
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 378
Votanti 376
Astenuti 2
Maggioranza 189
Hanno votato sì 337
Hanno votato no 39
(La Camera approva).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 369
Votanti 367
Astenuti 2
Maggioranza 184
Hanno votato sì 34
Hanno votato no 333
(La Camera respinge).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 1.1335, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 378
Votanti 376
Astenuti 2
Maggioranza 189
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 343
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 378
Votanti 376
Astenuti 2
Maggioranza 189
Hanno votato sì 36
Hanno votato no 340
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 384
Votanti 381
Astenuti 3
Maggioranza 191
Hanno votato sì 337
Hanno votato no 44
(La Camera approva).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 375
Votanti 374
Astenuti 1
Maggioranza 188
Hanno votato sì 38
Hanno votato no 336
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 369
Votanti 367
Astenuti 2
Maggioranza 184
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 334
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 376
Votanti 374
Astenuti 2
Maggioranza 188
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 342
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 381
Votanti 380
Astenuti 1
Maggioranza 191
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 345
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 396
Votanti 249
Astenuti 147
Maggioranza 125
Hanno votato sì 205
Hanno votato no 44
(La Camera approva).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore per la VII Commissione ad esprimere su di essi il parere delle Commissioni.
Esprimo altresì, a nome delle Commissioni, parere contrario sugli emendamenti Bosco 2.16, 2.17, 2.18 e 2.19, mentre il parere è favorevole sugli emendamenti 2.61 del Governo e sugli identici emendamenti 2.60 (nuova formulazione) del Governo e Panattoni 2.20. Il parere è contrario sugli emendamenti Bosco 2.21, 2.22, 2.23, 2.25, 2.26 e 2.28, Boghetta 2.27, Bosco 2.24, 2.29, 2.30, 2.31 e 2.32, Butti 2.33, Bosco 2.35. Per quanto riguarda l'emendamento Boghetta 2.34, mi sembra che il collega abbia preannunciato una correzione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.1, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 337
Votanti 336
Astenuti 1
Maggioranza 169
Hanno votato sì 30
Hanno votato no 306
(La Camera respinge).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bosco. Ne ha facoltà.
Ritengo che, nell'ipotesi in cui non si ottemperi a quanto predispone l'autorità, qualora accerti il compimento di atti o di operazioni idonei a determinare una situazione che costituisca una posizione dominante, va indicata la pena a cui soggiace colui il quale viola gli obblighi stabiliti. Ciò anche allo scopo di prevedere un deterrente affinché non si costituiscano posizioni dominanti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.2, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 364
Maggioranza 183
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 332
(La Camera respinge).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.4, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 358
Votanti 340
Astenuti 18
Maggioranza 171
Hanno votato sì 11
Hanno votato no 329
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 352
Votanti 351
Astenuti 1
Maggioranza 176
Hanno votato sì 31
Hanno votato no 320
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 375
Votanti 370
Astenuti 5
Maggioranza 186
Hanno votato sì 323
Hanno votato no 47
(La Camera approva).
Le Commissioni ritengono, a seguito della nuova formulazione dell'emendamento, di poter rivedere il parere espresso?
Pertanto, se questo emendamento si estende, in base a quanto suggerito dall'onorevole Floresta, a tutte le regioni a statuto speciale, esso ha una condizione precettizia che impone di stabilire un principio uguale per tutte le regioni che codesta caratteristica vantano. Se invece considera solo alcune di queste regioni, costituisce sicuramente un favore, un privilegio, un'ingiustizia e quindi, se approvato, potrebbe essere sollevata l'incostituzionalità della norma, una volta accertato il privilegio rispetto alle altre regioni a statuto speciale.
Non vedo allora perché i veneti, che rappresento in quest'aula, non debbano avere una voce attraverso l'espressione del proprio consiglio regionale per determinare quanto specificato dell'emendamento in esame.
Non stiamo quindi intervenendo su una modifica della legge costituzionale, ma ci stiamo semplicemente riferendo ad una sentenza della Corte costituzionale che alcuni anni fa ha dato ragione alle province di Trento e Bolzano, affermando che non possono essere realizzati impianti radiotelevisivi senza tener conto delle competenze in materia urbanistica e paesistica delle due province autonome. Tale previsione sarebbe quindi riferita anche alle altre due regioni a statuto speciale
che hanno uno statuto di autonomia identico a quello delle province autonome di Trento e Bolzano. La questione, pertanto, concerne un profilo meramente costituzionale: non si tratta di mettere una bandierina sull'una o l'altra regione, ma di prendere atto di una realtà che era già stata parzialmente evidenziata nel testo, laddove si prevedeva l'intesa per Trento e Bolzano, ma che giustamente, con il suggerimento delle Commissioni e del Governo si riconduce anche alle altre regioni che, in base agli attuali statuti, hanno identiche competenze in materia urbanistica e paesistica.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 375
Votanti 373
Astenuti 2
Maggioranza 187
Hanno votato sì 238
Hanno votato no 135
(La Camera approva).
Passiamo ai voti.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 369
Votanti 366
Astenuti 3
Maggioranza 184
Hanno votato sì 37
Hanno votato no 329
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 349
Votanti 347
Astenuti 2
Maggioranza 174
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 314
(La Camera respinge).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Romani. Ne ha facoltà.
2.10, invece, fa riferimento ad un periodo transitorio, non meglio definito, che potrebbe essere anche troppo ridotto rispetto alle esigenze tecniche del settore. Rimaniamo pertanto convinti che il testo modificato dalle Commissioni sia migliore rispetto all'emendamento in esame.
Devo anche rilevare che, nel caso in cui la normativa italiana non si adeguasse a quella europea, saremmo passibili di sanzione da parte dell'Unione europea, così come ci è capitato più volte.
Per tali ragioni, raccomando l'approvazione del mio emendamento.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Panattoni 2.10, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 384
Votanti 383
Astenuti 1
Maggioranza 192
Hanno votato sì 247
Hanno votato no 136
(La Camera approva).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.12, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 376
Votanti 374
Astenuti 2
Maggioranza 188
Hanno votato sì 37
Hanno votato no 337
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 368
Votanti 366
Astenuti 2
Maggioranza 184
Hanno votato sì 28
Hanno votato no 338
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 361
Votanti 359
Astenuti 2
Maggioranza 180
Hanno votato sì 27
Hanno votato no 332
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 371
Votanti 370
Astenuti 1
Maggioranza 186
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 338
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 376
Votanti 375
Astenuti 1
Maggioranza 188
Hanno votato sì 36
Hanno votato no 339
(La Camera respinge).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bosco. Ne ha facoltà.
Per tali ragioni, ritengo che tale emendamento sia di portata modesta. Preferirei un discorso di più ampio respiro, corrispondente alle reali esigenze di questi settori del volontariato, che prestano un servizio utile alla collettività della Padania.
L'articolo 2 disciplina il divieto di posizioni dominanti. Mi sembra assurdo
che si possano prendere in considerazione le frequenze assegnate alla protezione civile quale elemento di turbativa del mercato, tale da costituire una posizione dominante. Ciò mi sembra assurdo, e ritengo invece necessario che la protezione civile abbia un'ampia disponibilità di canali di trasmissione per poter svolgere fino in fondo il suo ruolo.
Come ha giustamente evidenziato nel suo intervento anche l'onorevole Caparini, l'impegno dei volontari della protezione civile non risponde ad un interesse di tipo economico, che dovrebbe essere disciplinato dall'articolo 2; l'opera di volontariato si pone infatti a tutela del territorio per rispondere ad eventi calamitosi o del patrimonio naturale.
La lega nord per l'indipendenza della Padania si sta battendo da lungo tempo affinché venga rispettata la normativa concernente il divieto di pubblicità di prodotti dannosi. Prima di addentrarci nell'oggetto specifico di questa nostra riflessione, vale la pena di...
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Calzavara. Ne ha facoltà.
Sono quindi contrario a quanto sostenuto dal relatore, perché eliminerei qualsiasi frequenza di supporto al volontariato, in modo da far crollare miseramente lo Stato italiano per quanto riguarda il soccorso, in modo da rivedere le sue posizioni.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.17, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 369
Votanti 366
Astenuti 3
Maggioranza 184
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 331
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 367
Votanti 364
Astenuti 3
Maggioranza 183
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 332
(La Camera respinge).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.19, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 369
Votanti 365
Astenuti 4
Maggioranza 183
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 332
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 363
Votanti 357
Astenuti 6
Maggioranza 179
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 134
(La Camera approva).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 2.60 del Governo e Panattoni 2.20, accettati dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 387
Votanti 384
Astenuti 3
Maggioranza 193
Hanno votato sì 348
Hanno votato no 36
(La Camera approva).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 365
Votanti 362
Astenuti 3
Maggioranza 182
Hanno votato sì 37
Hanno votato no 325
(La Camera respinge).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.22, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 378
Votanti 376
Astenuti 2
Maggioranza 189
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 344
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 376
Votanti 374
Astenuti 2
Maggioranza 188
Hanno votato sì 36
Hanno votato no 338
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 361
Votanti 359
Astenuti 2
Maggioranza 180
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 326
(La Camera respinge).
Quando non si sa bene su cosa ci si sta per esprimere, i lavori finiscono per imbrogliarsi. La pregherei pertanto di indicare il numero dell'emendamento e almeno il nome del primo firmatario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.26, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 368
Maggioranza 185
Hanno votato sì 38
Hanno votato no 330
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 376
Maggioranza 189
Hanno votato sì 37
Hanno votato no 339
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 370
Votanti 365
Astenuti 5
Maggioranza 183
Hanno votato sì 31
Hanno votato no 334
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 357
Votanti 355
Astenuti 2
Maggioranza 178
Hanno votato sì 37
Hanno votato no 318
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 365
Votanti 363
Astenuti 2
Maggioranza 182
Hanno votato sì 36
Hanno votato no 327
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 371
Votanti 367
Astenuti 4
Maggioranza 184
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 332
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 371
Maggioranza 186
Hanno votato sì 36
Hanno votato no 335
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 365
Maggioranza 183
Hanno votato sì 37
Hanno votato no 328
(La Camera respinge).
Sarei pertanto disposto a ritirare il mio emendamento 2.33 se il Governo accogliesse un ordine del giorno che lo impegni a proporre una revisione dei limiti previsti dall'articolo 2, comma 9, lettera a), cioè il tetto del 30 per cento per le concessionarie che raccolgono pubblicità anche per le emittenti televisive locali con obblighi di informazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bosco 2.35, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 373
Votanti 370
Astenuti 3
Maggioranza 186
Hanno votato sì 151
Hanno votato no 219
(La Camera respinge).
A questo punto varrebbe forse la pena, invece di approvare un emendamento comunque sbilenco e che non consente di attivare un meccanismo di investimento e di capacità di raccolta, di trasfondere il contenuto dell'emendamento in un ordine del giorno, come è accaduto con l'emendamento Butti, in modo da fornire uno stimolo al Governo per la risoluzione del problema, ma di affrontare la questione nel suo complesso nell'ambito della discussione del provvedimento n.1138. Se infatti il testo rimarrà questo, la nostra posizione è nettamente contraria; anzi, a mio avviso, una lettura attenta dell'emendamento così modificato consentirebbe anche ad altre forze politiche di esprimere un parere contrario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boghetta 2.34, nel testo riformulato, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 374
Maggioranza 188
Hanno votato sì 203
Hanno votato no 171
(La Camera approva).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 354
Maggioranza 178
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 319
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 369
Votanti 366
Astenuti 3
Maggioranza 184
Hanno votato sì 27
Hanno votato no 339
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 362
Votanti 361
Astenuti 1
Maggioranza 181
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 329
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 348
Maggioranza 175
Hanno votato sì 29
Hanno votato no 319
(La Camera respinge).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bosco. Ne ha facoltà.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bosco 2.40 e Romani 2.41, non accettati dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti e votanti 381
Maggioranza 191
Hanno votato sì 165
Hanno votato no 216
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 375
Votanti 374
Astenuti 1
Maggioranza 188
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 339
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 380
Votanti 379
Astenuti 1
Maggioranza 190
Hanno votato sì 171
Hanno votato no 208
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 366
Votanti 365
Astenuti 1
Maggioranza 183
Hanno votato sì 36
Hanno votato no 329
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 374
Votanti 373
Astenuti 1
Maggioranza 187
Hanno votato sì 36
Hanno votato no 337
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 371
Votanti 370
Astenuti 1
Maggioranza 186
Hanno votato sì 31
Hanno votato no 339
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 367
Votanti 365
Astenuti 2
Maggioranza 183
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 330
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 374
Votanti 373
Astenuti 1
Maggioranza 187
Hanno votato sì 34
Hanno votato no 339
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 376
Votanti 375
Astenuti 1
Maggioranza 188
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 340
(La Camera respinge).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 372
Votanti 370
Astenuti 2
Maggioranza 186
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 337
(La Camera respinge).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bosco. Ne ha facoltà.