Allegato A
Seduta 209 dell'11/06/1997

Pag. 7825

INTERPELLANZE ED INTERROGAZIONI

Pag. 7827

A) Interpellanze:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della sanità, per sapere - premesso che:
le notizie di stampa sugli esperimenti genetici stanno provocando vivissimo allarme nell'opinione pubblica;
la clonazione genetica sugli animali ha raggiunto un livello di sperimentazione tale da poter essere applicata anche sull'uomo;
in Italia sarebbero ben dieci i laboratori scientifici attrezzati a tali pericolose e innaturali sperimentazioni sulla clonazione umana -:
se non ritenga di intervenire con severi controlli su tali laboratori al fine di verificarne attentamente l'attività;
se non ritenga di intervenire urgentemente - nella fase di vuoto legislativo - anche con un auspicato provvedimento di urgenza, prevedendo il divieto assoluto di sperimentazioni selvagge e senza limiti, nonché pesanti sanzioni penali e la radiazione dall'albo per quei medici che procedessero nella applicazione di metodiche artificiali.
(2-00425) «Sanza, Teresio Delfino, Tassone, Marinacci, Volonté, Panetta, Carmelo Carrara, Grillo, De Franciscis».
(26 febbraio 1997)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
i temi della bioetica suscitano grande attenzione nell'opinione pubblica e fanno appello direttamente alle coscienze dei cittadini, allarmati da inaccettabili ipotesi di «clonazione» umana e animale - :
quali siano gli orientamenti del Governo al riguardo;
quali intendimenti abbia il Governo in materia di bioetica, anche nel quadro comunitario;
quali iniziative intenda eventualmente assumere il Governo in una materia che comunque interpella le coscienze al di là degli schieramenti parlamentari.
(2-00432) «Boato, Procacci».
(3 marzo 1997)

B) Interrogazioni:

SAIA. - Ai Ministri della sanità e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi è stato segnalato il fatto che nella frazione San Martino della città di Chieti si sono verificati, in un breve lasso di tempo, numerosi casi di gravi malattie ematologiche e tumorali, che hanno interessato prevalentemente soggetti giovani e bambini, il cui numero è tale, rapportato alle medie statistiche, da far escludere che si sia trattato di pura «casualità»;
si va ormai consolidando l'ipotesi che l'alta incidenza di tali malattie in questa piccola frazione possa essere stata determinata


Pag. 7828

dall'alta concentrazione di onde elettromagnetiche in quest'area, dovute al grande numero di cavi di alta tensione che passano in prossimità dell'abitato;
in particolare, ad avvalorare queste ipotesi è sceso in campo nei giorni scorsi un illustre medico e scienziato, il professor Glauco Torlontano, docente di ematologia all'università di Chieti e già senatore della Repubblica, il quale, con la sua grande autorevolezza, riferendosi al caso in oggetto, ha sostenuto pubblicamente che vi è un documentato rapporto di causalità tra esposizione a campi elettromagnetici e insorgenza di malattie ematologiche di tipo tumorale;
a seguito dei fatti esposti, si va ingenerando tra la popolazione della frazione San Martino una diffusa e giustificata preoccupazione rispetto ai paventati pericoli per la propria salute, ingenerati dalla persistente esposizione alle onde elettromagnetiche emanate dai cavi dell'alta tensione;
a questa situazione di paventato pericolo per la salute pubblica va aggiunta l'altra analoga situazione in cui versa la zona di San Silvestro di Pescara, per altro vicina in linea d'aria alla frazione di San Martino, ove si registra un'alta concentrazione di campi magnetici causati dalla presenza, in tutta prossimità del centro abitato, di un gran numero di ripetitori radiotelevisivi;
anche questa seconda questione ha sollecitato la giustificata reazione degli abitanti della zona, che conoscono ormai i rischi che la prolungata esposizione a tali onde provoca alla loro salute;
su questa questione è stato già presentato in passato un atto di sindacato ispettivo da parte dell'interrogante, il quale chiedeva iniziative affinché si valutassero i rischi e si assumessero le decisioni necessarie ad eliminare dalla zona l'eccessivo inquinamento ambientale;
per la seconda questione, gruppi di cittadini si sono organizzati ed hanno rivolto proteste e pressanti istanze agli organi preposti, a partire dal comune di Pescara, dalla provincia e dalla regione Abruzzo, per chiedere che venissero subito individuate aree su cui trasferire i ripetitori, lontani dalle zone abitate, e quindi imporre alle emittenti lo spostamento degli stessi;
sino ad oggi non è stata assunta alcuna iniziativa per risolvere i due problemi che, oltre ad avere elementi tipologici comuni, determinano insieme un inquinamento ambientale intollerabile intorno alla stessa area metropolitana di Chieti-Pescara, che rischia di determinare effetti dannosi incontrollabili sulla salute pubblica -:
quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo per conoscere e valutare: a) l'entità, la natura e la pericolosità dei campi elettromagnetici generati dai cavi dell'alta tensione nella frazione San Martino di Chieti; b) l'entità, la natura e la pericolosità delle onde magnetiche che si sprigionano intorno all'area di San Silvestro di Pescara per l'alta concentrazione di ripetitori radiotelevisivi;
se vi siano concreti rischi per la salute pubblica indotti dai suddetti campi elettromagnetici;
se siano a conoscenza di quali siano le malattie (ematologiche, tumorali, genetiche, e altre) la cui eziologia può essere messa in relazione con l'eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici;
quali iniziative si intendano assumere presso le aziende proprietarie dei cavi elettrici di San Martino e dei ripetitori di San Silvestro per richiedere lo spostamento delle linee elettriche ad alta tensione e dei ripetitori in altre aree lontane dai centri abitati;
quali iniziative si intendano assumere nei confronti dei comuni e delle aziende sanitarie locali di Chieti e di Pescara, delle relative province e della regione Abruzzo per chiedere un rapido intervento volto a creare le condizioni per cui siano resi possibili i suddetti spostamenti (ad esempio,

Pag. 7829

l'individuazione e la predisposizione di siti alternativi). (3-00245)
(25 settembre 1996)

SAIA. - Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che:
come più volte denunciato con precedenti interrogazioni, nella città di Pescara vi è un quartiere, San Silvestro, al cui centro sono sistemati ripetitori-antenne di numerose emittenti radiotelevisive che, emanando onde elettromagnetiche in alta concentrazione, rappresentano un gravissimo pericolo per la salute pubblica;
l'inspiegabile silenzio del Governo sul problema non è più accettabile, visto il grave pericolo per la salute pubblica, che ha determinato la presa di posizione di enti, associazioni ed istituzioni locali;
in merito, vi è anche un'ordinanza del sindaco di Pescara, già scaduta in data 20 dicembre 1996, che interessa le competenze del Ministro delle poste e delle telecomunicazioni quale responsabile della assegnazione delle frequenze -:
per quale motivo il Governo continui a disattendere le richieste pressanti che vengono dai cittadini e dalle istituzioni di Pescara;
in quale modo il Governo intenda attivarsi affinché quanto previsto dall'ordinanza del sindaco di Pescara sia realizzato;
quali iniziative urgenti intenda porre in atto per valutare la situazione nel quartiere San Silvestro di Pescara in relazione alle antenne radiotelevisive e ai danni che la loro alta concentrazione in una zona abitata provoca alla salute dei cittadini e per porre rimedio a questo grave problema. (3-00742)
(17 febbraio 1997)

GIOVANNI PACE. - Ai Ministri della sanità e dell'ambiente. - Per conoscere - premesso che:
in contrada San Martino, nel comune di Chieti, insiste una centrale idroelettrica di produzione dell'Enel. Da questa centrale partono più linee elettriche ad alta tensione che interessano tutta la zona della contrada, nella quale abitano tremila persone. Da una statistica condotta dagli abitanti - che, pur non avendo il rigore della scientificità, è però ancorata a fatti verificati - si rileva un elevato numero di casi tumorali solidi e liquidi ai danni di quei cittadini. Nell'ultimo lustro si sono verificati nove casi di leucemia mortale. Una ragazzina di quattordici anni è stata recentemente sottoposta a trapianto di midollo e il professor senatore Glauco Torlontano, che l'ha operata, ha addirittura consigliato l'allontanamento della paziente da quella zona, ritenendo che sia forte la correlazione tra inquinamento elettromagnetico a bassa frequenza e insorgenza di leucemia;
il ministero della sanità ha già ricevuto dalla società radionica di Pescara un progetto di studio sulla correlazione tra campi magnetici ad alta frequenza (trasmissioni radiotelevisive) e patologie oncogene. Tale studio riguarda in particolare quattro zone d'Italia: Colle San Silvestro di Pescara, Ferrazzano (Campobasso), Bari e Napoli;
esiste inoltre una pubblicazione dell'Istituto superiore della sanità che ritiene probabile la correlazione tra campi elettromagnetici a bassa frequenza e l'insorgenza di leucemia. Vi si consiglia di evitare che la popolazione infantile sia esposta a campi elettromagnetici molto intensi. Anche numerosi altri studi ricorevel2noscono scientificamente la suddetta correlazione -:
se siano a conoscenza di quanto lamentato dai cittadini della contrada San Martino di Chieti;
se ritengano che le preoccupazioni cui soggiacciono tali cittadini a causa della


Pag. 7830

presenza delle linee elettriche ad alta tensione siano condivisibili e se riconoscano rigore scientifico agli studi cui si è fatto cenno;
quali provvedimenti intendano adottare per evitare che quella popolazione - ed in specie le fascie infantili di abitanti - sia sottoposta al grave rischio, conclamato, come detto, da moltissimi casi, e subisca gli effetti deleteri della presenza di linee elettriche ad alta tensione, le quali potrebbero trovare invece collocazione interrata, con l'utilizzo di cavi schermati e schermature di supporto esterno. (3-01156)
(2 giugno 1997)

C) Interrogazione:

TERESIO DELFINO, MARINACCI, VOLONTÈ, BASTIANONI e LUCCHESE. - Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che:
il Ministro della sanità, nell'audizione presso la Commissione affari sociali della Camera di mercoledì 18 settembre 1996, ha affermato che i tragici episodi di botulismo manifestatisi nel precedente mese di agosto sono attribuibili a interruzioni di energia elettrica che avrebbero impedito un corretto funzionamento degli impianti produttivi, danneggiando una linea di produzione del preparato alimentare e dunque innescando il processo degenerativo;
la ditta Giglio ha prontamente replicato alle affermazioni del Ministro della sanità, negando qualsiasi interruzione di energia elettrica e sostenendo la regolare funzionalità degli impianti anche in caso di emergenza; questa circostanza è stata verificata dagli ispettori dell'Istituto superiore di sanità dopo i sopralluoghi effettuati per ricostruire il funzionameto delle linee di produzione -:
se si siano riscontrate interruzioni di energia elettrica nell'area dove sono ubicati gli insediamenti produttivi della ditta Giglio di Reggio Emilia il giorno 24 luglio 1996. (3-00239)
(19 settembre 1996)

D) Interrogazioni:

CARMELO CARRARA e MANZIONE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro e dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che:
mentre all'Enel si parla in maniera continua di esuberi di personale, il neo-presidente Chicco Testa, al contrario del neo-amministratore delegato, Franco Tatò, e del direttore centrale per il personale, Pier Luigi Celli, pare abbia organizzato una segreteria «molto particolare» formata da quattro persone, senza far uso del personale interno, composto da 95.000 dipendenti, di cui 1.400 dirigenti;
nell'organico del presidente risulterebbero assunti: a) il suo segretario, di circa ventisei anni, con qualifica di dirigente (risulta all'interrogante che costui non sia neanche laureato), in netto contrasto con la rigida politica aziendale che vuole il passaggio alla dirigenza non prima di dieci anni di servizio; b) il suo addetto alle pubbliche relazioni, nonostante il "Rel" sia nutrito di dipendenti qualificati; c) la sua segretaria, con titolo di studio non riconosciuto dall'azienda, con un'incredibile categoria "As"; d) il suo autista, nonostante nell'azienda ve ne siano moltissimi a disposizione -:
quali siano le reali motivazioni che abbiano indotto il neo-presidente dell'Enel a procedere a tali assunzioni;revel3
quali misure si intendano adottare affinché la presidenza si attenga a criteri e metodi di direzione impostati ad oggettività, soprattutto riguardo al rispetto del personale in organico;
quali risposte si intendano dare ai dipendenti prossimi al pensionamento


Pag. 7831

circa l'assunzione dei propri figli, visto che altre grandi aziende (come Telecom Italia) adottano questo criterio oramai da diversi anni. (3-00297)
(9 ottobre 1996)

MANZIONE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro e dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che:
già con atto ispettivo del 9 ottobre 1996 n.3-00297, per altro rimasto senza risposta alcuna, l'interrogante aveva chiesto chiarimenti in merito ad alcune «particolari» assunzioni disposte dal presidente dell'Enel, dottor Chicco Testa, senza che tali decisioni risultassero in qualche modo collegate ad effettive esigenze dell'ente;
attualmente, pur essendo allo studio dell'Enel un piano di «prepensionamento», essendo stati previsti esuberi del personale per circa venticinquemila unità lavorative, con provvedimento chiaramente immotivato e, ad avviso dell'interrogante, palesemente clientelare, vanificando le legittime aspettative di quanti aspiravano ad ottenere promozioni o avanzamenti di carriera comunque collegati a professionalità ultratrentennali dimostrate all'interno dell'ente, il presidente Chicco Testa e l'amministratore delegato, dottor Francesco Tatò, hanno ritenuto di assumere due nuovi dirigenti (l'ingegner Furio Corsi, chiamato a dirigere la centrale termoelettrica di Termini Imerese, in provincia di Palermo, e il dottor Mario Dalcò, chiamato a dirigere la Corporate identity image) che costeranno, complessivamente, non meno di ottocento milioni annui -:
quali siano le motivazioni che abbiano indotto il presidente dell'Enel a disporre dette assunzioni, pur in presenza di valide professionalità all'interno dell'ente, in una situazione che presenta esuberi di personale per circa venticinquemila unità;
quali misure si intendano celermente adottare affinché la presidenza si attenga a criteri e metodi di gestione del personale impostati ad oggettività e trasparenza, nonché al dovuto rispetto nei confronti del personale già in organico. (3-00831)
(5 marzo 1997)

E) Interrogazione:

TASSONE. - Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere:
quali siano le valutazioni del Governo rispetto al progetto di utilizzazione da parte dell'Enel delle acque del Soleo, nel comune di Petilia Policastro. Tale progetto viene ad essere contestato dai cittadini di quel territorio, che vedono minacciato l'equilibrio ecologico e, quindi, intravedono il pericolo di un ulteriore degrado dell'ambiente. Tale progetto non è infatti supportato da uno studio completo per quanto riguarda l'impatto ambientale e, fra l'altro, la minaccia al territorio non sarebbe compensata da un ritorno occupazionale. Occorre tener presente che il comune di Petilia Policastro ha respinto tale progetto e vi sono state anche petizioni popolari che vanno in analoga direzione. Lo sfruttamento delle acque del Soleo può diventare momento importante anche per quanto riguarda l'economia, ma ciò deve avvenire nell'ambito di rigorose garanzie di difesa del territorio, nel rispetto di una costante legislazione che regola e disciplina questa materia. Va considerato ancora che l'amministrazione provinciale di Catanzaro predispose a suo tempo uno studio di fattibilità, nel quale veniva ad essere assicurato il rispetto dell'ambiente, documento che l'Enel dovrebbe tenere presente;


Pag. 7832

quali iniziative intenda assumere perché siano rispettate le esigenze della popolazione, che è contraria alla deviazione del Soleo ed è per lo sfruttamento in loco delle relative risorse;
se non ritenga opportuno adoperarsi affinché siano rivisti i pareri espressi su questo progetto da parte del ministero dell'ambiente e del ministero dei lavori pubblici;
se intenda collocare il proprio intervento al riguardo nella prospettiva generale di un'iniziativa forte sul piano politico per evitare che l'Enel continui ad agire in Calabria nella logica dello sfruttamento, senza tenere in considerazione gli interessi della comunità e del territorio dove essa vive. (3-00744)
(17 febbraio 1997)