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VIII COMMISSIONE
AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI

SEDE REDIGENTE


Seduta di marted́ 21 luglio 1998


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La seduta comincia alle 17.25.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Seguito della discussione del disegno di legge: Modifiche alla legge 109/94, ed ulteriori disposizioni in materia di lavori pubblici (nuovo testo) (Approvato dal Senato) (4420); e delle proposte di legge Lorenzetti ed altri: Legge quadro in materia di lavori pubblici (210); Formenti: Legge quadro in materia di lavori pubblici (264); Martinat ed altri: Legge quadro in materia di lavori pubblici (743); Radice ed altri: Norme concernenti il finanziamento di opere pubbliche con risorse private e alternative (1411); Contento ed altri: Modifica all'articolo 21 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, in materia di offerte anomale negli appalti pubblici (3516); Malgieri: Modifiche all'articolo 17 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, in materia di affidamento degli incarichi di progettazione (3574); Radice ed altri: Legge quadro sui lavori pubblici (3642).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione in sede redigente del disegno di legge: «Modifiche alla legge 109/94, e ulteriori disposizioni in materia di lavori pubblici» (nuovo testo), già approvato dal Senato nella seduta del 18 dicembre 1997, e delle abbinate proposte di legge d'iniziativa dei deputati Lorenzetti ed altri: « Legge quadro in materia di lavori pubblici» (210); Formenti: «Legge quadro in materia di lavori pubblici» (264); Martinat ed altri: «Legge quadro in materia di lavori pubblici» (743); Radice ed altri: «Norme concernenti il finanziamento di opere pubbliche con risorse private e alternative» (1411); Contento ed altri: «Modifica all'articolo 21 della legge 11 febbraio 1994, n.109, in materia di offerte anomale negli appalti pubblici» (3516); Malgieri: «Modifiche all'articolo 17 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, in materia di affidamento degli incarichi di progettazione (3574)»; Radice ed altri: «Legge quadro sui lavori pubblici» (3642).

GIACOMO GARRA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Nei mesi scorsi i sindaci del Calatino, collegio nel quale è stato eletto il collega Cappella con il sistema maggioritario e nel quale, per un caso fortunato, sono stato eletto anch'io nella quota proporzionale di forza Italia, si sono rivolti sia a me che al collega Cappella ponendo una questione che attiene al funzionamento degli uffici tecnici. Basti pensare che presso il comune di Catania è andata distrutto l'archivio contenente le domande di sanatoria e che in molti comuni l'istruttoria di tali domande è ben lungi dall'essere stata conclusa il 30 giugno scorso. Su loro istanza abbiamo dunque presentato alcuni emendamenti al progetto di legge in materia di lavori pubblici che, pur essendo probabilmente un veicolo improprio, era quello che meno confliggeva con l'esigenza da noi sollevata. Ho notato infatti che all'articolo 9 erano contenute modifiche non solo alla legge n. 109, ma anche ad altre leggi; pertanto


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la finalità degli emendamenti presentati insieme con il collega Cappella era quella di fare cosa utile alle amministrazioni comunali.
Sono pertanto rimasto sorpreso nell'apprendere che tali emendamenti sono stati dichiarati decaduti per mia assenza e la cosa francamente mi è dispiaciuta. Ho chiesto perciò di essere ascoltato, sebbene consapevole che non basta presentare un emendamento, ma che è necessario che esso varchi la soglia dell'ammissibilità, conscio anche che poi può intervenire un dissenso nel merito che ne può causare il rigetto: sono quattro anni che vivo così e non mi rammarico più di tanto. Francamente non posso nemmeno attribuire a mia negligenza il fatto di non essere stato presente ad una seduta dei lavori di questa Commissione, poiché non ne avevo neanche conoscenza; ritengo che l'articolo 96, comma 5, del regolamento abbia una sua valenza, ma non voglio insistere più di tanto sulla questione, limitandomi a ringraziare la presidente per avermi dato la possibilità di manifestare il mio disappunto circa quella declaratoria di rinuncia che non era certamente nei miei intenti.

PRESIDENTE. Desidero innanzitutto chiarire che le questioni di ammissibilità non attengono minimamente al merito. Anche se le problematiche affrontate sono sicuramente di rilievo, dal punto di vista della materia, gli emendamenti da lei presentati sono estranei al provvedimento al nostro esame: è stata questa la motivazione che ho addotto in riferimento all'inammissibilità dei suoi emendamenti 9.55 e 9.rub.1, annunciata nella seduta dell'8 luglio scorso. In quell'occasione affermavo infatti che «tali emendamenti mirano ad inserire nell'articolo 9 del testo in discussione disposizioni di proroga del termine di cui al comma 11 dell'articolo 39 della legge n. 724 del 1997, entro il quale i comuni devono provvedere alla determinazione in via definitiva dei contributi di concessione in relazione alle istanze di sanatoria edilizia. Viene conseguentemente» - così ricordavo - «modificata anche la rubrica dell'articolo 9. Detti emendamenti riguardano pertanto adempimenti amministrativi connessi alla sanatoria di abusi edilizi, materia questa estranea al testo in discussione».
Nel momento in cui sono stati sottoposti al nostro esame i due emendamenti, non essendo l'onorevole Garra presente alla seduta e perciò in grado di accogliere il mio invito al ritiro conseguente alla dichiarazione di inammissibilità, essi sono stati dichiarati decaduti. Ribadisco comunque che, per quanto riguarda il merito, non ho alcun dubbio sull'importanza delle questioni che l'onorevole Garra ha testé esplicitato e che sono alla base degli emendamenti presentati; tuttavia confermo le ragioni inerenti ai profili di inammissibilità, invitando in questa sede l'onorevole Garra a voler ritirare i suoi emendamenti, che potranno essere ripresentati in altra sede ed in relazione a materia più pertinente.

GIACOMO GARRA. Ringrazio la presidente per le valutazioni espresse in ordine al merito dei miei emendamenti, che promettono bene per una futura riproposizione degli stessi. Avrò la pazienza di aspettare che venga elaborato un testo normativo che consenta di superare le difficoltà in ordine all'ammissibilità; pertanto, in attesa di riproporli in altra occasione, non insisto per la votazione dei miei emendamenti 9.55 e 9.rub.1.

ROBERTO MARIA RADICE. Desidero anch'io intervenire sull'ordine dei lavori per completare l'intervento dell'onorevole Garra, il quale ha illustrato l'importanza degli emendamenti da lui presentati per il collegio nel quale è stato eletto. Egli mi aveva parlato della questione, raccomandandomi di seguirla attentamente e di tenerlo informato; forse vi è stato da parte mia un errore formale, dovuto al fatto che, avendo preso atto che tali emendamenti erano stati ritenuti inammissibili, in assenza del presentatore non ho provveduto a sottoscriverli.

PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame degli emendamenti già approvati in linea


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di principio sui quali sono stati richiesti i pareri delle competenti Commissioni.
Avverto che su tali emendamenti, già pubblicati in allegato ai resoconti stenografici delle precedenti sedute, le competenti Commissioni hanno espresso i seguenti pareri.
La I Commissione ha espresso parere favorevole sull'emendamento 1.20 del relatore con la seguente osservazione: valuti la Commissione di merito, per esigenze di coerenza e di chiarezza normativa, l'opportunità di riformularlo, riproducendo integralmente il contenuto dell'alinea del comma 1 dell'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 8, comma 6, del decreto legislativo n. 158 del 1995; parere favorevole sull'emendamento 6.25 del relatore con la seguente osservazione: per completezza del riferimento normativo ivi contenuto, siano inserite, dopo le parole «dal comma 12-bis», le parole «dell'articolo 4»; parere favorevole sull'emendamento Merloni 7.1 (nuova formulazione) con la seguente osservazione: valuti la Commissione di merito la congruità dell'inserimento nella disposizione novellata della previsione del termine dell'emanazione da parte del Ministero dei lavori pubblici del decreto che definisce le modalità di determinazione della soglia di anomalia delle offerte, considerato che l'introduzione con novella di un siffatto termine renderebbe paradossalmente impossibile il suo rispetto; sarebbe pertanto opportuno trasformare la modifica conseguenziale recata dall'emendamento in esame in apposita norma sostanziale non avente carattere di novella alla legge n. 109 del 1994; parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 9.01 del relatore con le seguenti osservazioni: valuti la Commissione di merito l'opportunità di riformulare, per esigenze di coerenza ordinamentale, il comma 1, nel senso di inserire, dopo la parola «affidati», le seguenti parole: «, in conformità a quanto previsto dall'articolo 94 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112,»; occorrerebbe, peraltro, verificare se la previsione secondo cui le disposizioni della legge n. 109 del 1994 costituiscono norme fondamentali di riforma economico-sociale e principi fondamentali della legislazione dello Stato ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione per la disciplina dei lavori pubblici «affidati» dalle regioni anche a statuto speciale, dalle province autonome di Trento e Bolzano e dagli enti infraregionali da queste finanziati non comporti una illegittima restrizione dell'ambito di applicazione della legge n. 109 del 1994 alle sole norme fondamentali di riforma economico-sociale e ai principi della legislazione dello Stato per le ipotesi di lavori pubblici affidati dalle regioni in materie in ordine alle quali le relative funzioni amministrative siano state semplicemente «delegate» - e non «conferite» - con legge dallo Stato alle regioni (ad esempio, si vedano le funzioni di cui al citato articolo 94, comma 1, del decreto legislativo n. 112 del 1998); sarebbe, infine, opportuno valutare la congruità dell'utilizzo del termine «affidati», posto che esso parrebbe lasciar intendere che, nel caso di delega di funzioni proprie da parte delle regioni ai comuni, per i lavori pubblici da questi ultimi affidati debba farsi applicazione della disciplina legislativa statale, con conseguente violazione degli articoli 5, 118, terzo comma, e 128 della Costituzione; parere favorevole sull'emendamento 11.27 del relatore con la seguente osservazione: valuti la Commissione di merito l'opportunità di riformularlo per esigenze di chiarezza del testo, sostituendo, nella parte recante la modifica conseguenziale, le parole «risoluzione cessi entro i 90 giorni successivi a quelli di cui alla» con le parole «risoluzione cessi entro 90 giorni decorrenti dalla scadenza del termine di cui all'alinea del presente comma»; parere favorevole sui restanti emendamenti.

La II Commissione, esaminati gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi al nuovo testo del disegno di legge n. 4420, ha espresso parere favorevole sull'emendamento Merloni 9.30 con la seguente condizione: le parole «nella misura legale» siano sostituite con le seguenti «nella


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misura definita ogni anno, con proprio decreto, dal ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il ministro del tesoro e del bilancio»; parere favorevole sugli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi.

La V Commissione ha espresso parere favorevole sul testo del disegno di legge come modificato dalla Commissione di merito allo scopo di recepire i pareri delle Commissioni in sede consultiva, a condizione che all'articolo 9, comma 6-bis, capoverso 10-quinquies, siano aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, ivi compreso il trasferimento delle risorse dal centro di responsabilità 'ispettorato tecnico' dello stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici all'apposito centro di responsabilità dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri»; parere favorevole sull'emendamento 6.25 del relatore, a condizione che, dopo le parole: «fatto salvo quanto previsto», le parole: «dal comma 12-bis» siano sostituite dalle seguenti: «dall'articolo 4, comma 12-bis,»; nulla osta sui restanti emendamenti approvati in linea di principio dalla Commissione di merito in sede redigente.

La V Commissione, in parziale revisione del parere già espresso, ha espresso parere favorevole sull'emendamento Merloni 9.30, con la seguente osservazione: valuti la Commissione di merito l'opportunità di modificare l'emendamento, il quale, benché privo di riflessi finanziari negativi per i bilanci pubblici nell'immediato, potrebbe comportare un aumento del contenzioso tra le pubbliche amministrazioni e le imprese private per effetto della soppressione dell'obbligo di corresponsione degli interessi legali, a seguito del ritardo nella emissione dei certificati di pagamento e dei titoli di spesa da parte delle pubbliche amministrazioni.

La XI Commissione ha espresso parere favorevole sull'emendamento del relatore 9.5, nonché sugli identici emendamenti 9.51, 9.52, 9.53 e nulla osta sui restanti emendamenti.

La XIV Commissione, esaminati gli emendamenti al disegno di legge in oggetto ed ascoltate le chiarificazioni del Governo relative agli articoli 6 e 7; viste le modificazioni approvate dalla Commissione di merito all'articolo 6, comma 3, capoverso 14-quater, e all'articolo 7, comma 1, capoverso 1-bis, che tengono conto delle questioni poste rispettivamente dalla sentenza della Corte di giustizia della Comunità europea del 18 giugno 1998, causa C-35/86 e dal pronunciamento della stessa Corte di cui alla causa 103/88; preso atto che la Commissione di merito ha ritenuto di ripristinare all'articolo 6, comma 2, capoverso 13 l'opportunità di ricorrere in via prioritaria al concorso di progettazione, considerando che la disposizione suddetta non confligge direttamente con la normativa comunitaria; ha espresso parere favorevole.

WALTER DE CESARIS, Relatore. Innanzitutto la I Commissione ci invita a valutare l'opportunità di riformulare l'emendamento 1.20 del relatore, nel senso di precisare quali siano le condizioni previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri; preannuncio pertanto una riformulazione dell'emendamento 1.20 nel senso indicato dalla I Commissione.
La I Commissione ci invita inoltre a riformulare l'emendamento 6.25 nel senso di precisare che il comma 12-bis è riferito all'articolo 4; si è trattata di una semplice dimenticanza da parte nostra, per cui annuncio la presentazione di una riformulazione dell'emendamento 6.25.
Ci viene altresì richiesto dalla I Commissione di riformulare l'emendamento Merloni 7.1 nel senso di precisare che non si tratta di una novella alla legge n. 109 ma di una modifica del testo al nostro esame. Invito pertanto l'onorevole Merloni a riformulare in tal senso l'emendamento 7.1.
Vi è inoltre una condizione posta dalla V Commissione che viene recepito integralmente nell'emendamento 9.58.
La stessa V Commissione ci invita a modificare l'emendamento Merloni 9.30,


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nel senso di precisare che si debba in ogni caso parlare di interessi legali e moratori, perché nell'emendamento esiste una confusione tra i due termini; la Commissione bilancio propone quindi una migliore formulazione, con l'ulteriore precisazione che gli interessi moratori saranno fissati da un decreto del ministro dei lavori pubblici di concerto con il ministro del tesoro. Invito pertanto l'onorevole Merloni a riformulare l'emendamento 9.30.
La I Commissione sottolinea inoltre l'opportunità di riformulare l'articolo aggiuntivo 9.1 e l'emendamento 11.27 del relatore, per cui preannuncio una riformulazione degli stessi.

ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Il Governo concorda con le proposte avanzate dal relatore sulla base dei pareri espressi dalle competenti Commissioni.

PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 1.

WALTER DE CESARIS, Relatore. Come avevo già preannunciato, al fine di recepire un'osservazione contenuta nel parere espresso dalla I Commissione, presento una nuova formulazione del mio emendamento 1.20 (vedi allegato).

ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Esprimo parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento 1.20 del relatore.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento 1.20 del relatore (nuova formulazione), accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 1, con le modifiche testé apportate.

(È approvato).

Riprendiamo l'esame dell'articolo 2.
Pongo in votazione l'emendamento Formenti 2.3, accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento Radice 2.13 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento Zagatti 2.14, accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 2 con le modifiche testé apportate.

(È approvato).

Riprendiamo l'esame dell'articolo 3.
Pongo in votazione l'emendamento Radice 3.1 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 3.3 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Risultano così preclusi gli identici emendamenti Merloni 3.4 e Radice 3.5. Pongo in votazione l'emendamento Casinelli 3.14, accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento Casinelli 3.17 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 3.21 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 3 con le modifiche testé apportate.

(È approvato).


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Pongo in votazione l'articolo 4, al quale non risultano riferiti emendamenti già approvati in linea di principio.


(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 5, al quale non risultano riferiti emendamenti già approvati in linea di principio.


(È approvato).

Riprendiamo l'esame dell'articolo 6.

WALTER DE CESARIS, Relatore. Presento una nuova formulazione del mio emendamento 6.25, volta a recepire un'osservazione contenuta nel parere della I Commissione (vedi allegato).

ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Pongo in votazione l'emendamento Merloni 6.21, accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 6.25 del relatore (nuova formulazione), accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 6 con le modifiche testé apportate.

(È approvato).

Riprendiamo l'esame dell'articolo 7.

WALTER DE CESARIS, Relatore. Propongo all'onorevole Merloni una riformulazione del suo emendamento 7.1, volta a recepire un'osservazione contenuta nel parere della I Commissione.

FRANCESCO MERLONI. Accolgo la proposta del relatore e riformulo il mio emendamento 7.1 nel senso indicato (vedi allegato).

ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Pongo in votazione l'emendamento Merloni 7.1 (ulteriore nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento Casinelli 7.3 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 7.6 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 7 con le modifiche testé apportate.

(È approvato).

Riprendiamo l'esame dell'articolo 8.
Pongo in votazione l'emendamento Radice 8.2 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 8 con le modifiche testé apportate.

(È approvato).

Riprendiamo l'esame dell'articolo 9.

WALTER DE CESARIS, Relatore. Presento l'emendamento 9.58 al fine di recepire una condizione contenuta nel parere espresso dalla V Commissione (vedi allegato).
Propongo altresì al deputato Merloni una nuova formulazione del suo emendamento 9.30, che accoglie un'osservazione contenuta nel parere della V Commissione e recepisce, in parte, la condizione riportata nel parere della II Commissione.


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FRANCESCO MERLONI. Accolgo la proposta del relatore e riformulo il mio emendamento 9.30 nel senso indicato (vedi allegato).

ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Esprimo parere favorevole sull'emendamento 9.58 del relatore e sulla nuova formulazione dell'emendamento Merloni 9.30.

PRESIDENTE. Preciso che la nuova formulazione dell'emendamento Merloni 9.30 recepisce solo in parte la condizione posta dalla II Commissione e dovrà comunque essere nuovamente trasmessa alle competenti Commissioni.

Passiamo ai voti.
Pongo in votazione l'emendamento 9.5 del relatore (nuova formulazione), accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.58 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento Radice 9.13 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.14 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.56 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.19 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento Casinelli 9.27 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione in linea di principio l'emendamento Merloni 9.30 (nuova formulazione), accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.57 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.31 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione congiuntamente gli identici emendamenti Casinelli 9.33 e Merloni 9.34, accettati dal relatore e dal Governo.

(Sono approvati).

Pongo in votazione l'emendamento 9.43 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.44 del relatore, accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento Formenti 9.45, accettato dal relatore e dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione l'emendamento 9.50 del relatore (nuova formulazione), accettato dal Governo.

(È approvato).

Pongo in votazione gli identici emendamenti Merloni 9.51 (nuova formulazione), Stradella 9.52 (nuova formulazione) e Casinelli 9.53 (nuova formulazione), accettati dal relatore e dal Governo.

(Sono approvati).

Avverto che l'emendamento Merloni 9.30 (nuova formulazione) verrà trasmesso


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alle competenti Commissioni per l'espressione dei prescritti pareri. Essendo stato approvato in linea di principio tale emendamento, nella seduta odierna non si procederà quindi alla votazione dell'articolo 9.

WALTER DE CESARIS, Relatore. Presento una nuova formulazione del mio articolo aggiuntivo 9.01, volta a recepire un'osservazione contenuta nel parere della I Commissione e recante altresì, rispetto all'originaria versione, un comma volto a correggere un rinvio normativo presente nel testo della legge n. 109 del 1994 (vedi allegato).

ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, in linea di principio, l'articolo aggiuntivo 9.01 del relatore (nuova formulazione), accettato dal Governo.

(È approvato).

Avverto che l'articolo aggiuntivo 9.01 del relatore sarà trasmesso, nella nuova formulazione, alle competenti Commissioni affinché anche su tale nuovo testo dell'articolo aggiuntivo siano acquisiti i prescritti pareri.
Pongo in votazione l'articolo 10, al quale non sono stati presentati emendamenti.

(È approvato).

Riprendiamo l'esame dell'articolo 11.

WALTER DE CESARIS, Relatore. Presento una nuova formulazione del mio emendamento 11.27, volta a recepire le osservazioni contenute nel parere espresso dalla I Commissione (vedi allegato).

ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento 11.27 del relatore (nuova formulazione), accettato dal Governo.

(È approvato).

Risultano così preclusi gli identici emendamenti Radice 11.28 e Martinat 11.29.Pongo in votazione gli identici emendamenti Martinat 11.30 e Radice 11.31, accettati dal relatore e dal Governo.

(Sono approvati).

Passiamo alla votazione dell'articolo 11.

SAURO TURRONI. Annuncio il mio voto contrario.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'articolo 11 con le modifiche testé apportate.

(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 12, al quale non sono stati presentati emendamenti.

(È approvato).

Avverto che la seduta già convocata per domani, mercoledì 22 luglio, non avrà luogo. Rinvio pertanto il seguito della discussione alla seduta di giovedì 23 luglio prossimo.

La seduta termina alle 18.

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