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3. La situazione territoriale.
3.1. Osservazioni generali.
In base ai dati ufficiali più recenti (1) in Emilia-Romagna nel 1997 si è registrata una produzione di Rsu pari a 2.193.300 tonnellate; di queste, 1.657.346 tonnellate sono state smaltite nelle 31 discariche esistenti in regione; 44.813 tonnellate sono state trattate nei 9 impianti di compostaggio esistenti in Emilia-Romagna; 566.031 tonnellate sono invece state incenerite negli 8 impianti regionali. Inoltre, 255.755 tonnellate di raccolta differenziata sono state inviate al recupero e al riciclo. Il totale dei Rsu smaltiti o trattati è di 2.523.945 tonnellate, quindi superiore alla produzione regionale: ciò è dovuto alle deroghe concesse per l'introduzione di Rsu extra-regionali.
(1) Anpa-Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, Secondo rapporto sui rifiuti urbani e sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio, Roma, febbraio 1999.
Relativamente invece ai rifiuti speciali e ad alcune categorie di pericolosi è stata segnalata una carenza di discariche per queste tipologie di rifiuti in regione, motivo per cui questi vengono smaltiti in gran parte in Veneto.
di trasporto e registri di carico e scarico di cui in diversi casi è stata accertata la falsificazione. Vale qui la pena di citare il caso di un centro in provincia di Ravenna, presso il quale è stato accertato l'arrivo di rifiuti lombardi con una codifica non prevista dalla legge, e la partenza degli stessi presso inesistenti centri di recupero in altre regioni italiane, in particolare Toscana e Lazio.
3.2. Produzione e smaltimento di Rsu nella regione.
3.2.1. Provincia di Bologna.
In questo territorio sono state prodotte nel 1997 475.000 tonnellate di Rsu; la raccolta differenziata (comprensiva dei rifiuti ingombranti) ha rappresentato il 10 per cento, concentrata soprattutto nelle filiere del materiale organico (7.600 tonnellate), del vetro (11.944 tonnellate) e della carta (15.768 tonnellate). Al netto della raccolta differenziata, la produzione di Rsu è stata di 428.000 tonnellate.
smaltiti supera la produzione provinciale, a causa del fatto che sono stati smaltiti anche Rsu provenienti da altre province. A questi va poi aggiunta la frazione umida trattati negli impianti di Ozzano e S. Agata Bolognese, pari complessivamente 8.390 tonnellate.
3.2.2. Provincia di Ferrara.
Nel 1997 in questa provincia si è registrata una produzione di 213.250 tonnellate di Rsu; la raccolta differenziata (comprensiva dei rifiuti ingombranti) ha rappresentato il 14,1 per cento del totale, riguardando soprattutto le filiere del materiale organico (2.902 tonnellate), del vetro (4.896 tonnellate) e della carta (3.735 tonnellate). Al netto della raccolta differenziata, la produzione di Rsu è stata di 183.230 tonnellate.
3.2.3. Provincia di Forlì.
La produzione di Rsu nel 1997 è stata - in provincia di Forli - di 200.970 tonnellate; la raccolta differenziata (comprensiva dei rifiuti ingombranti) ha rappresentato l'8,8 per cento del totale, concentrata soprattutto nelle filiere del materiale organico (5.098 tonnellate), del vetro (4.976 tonnellate) e della carta (4.714 tonnellate). Al netto della raccolta differenziata, la produzione di Rsu è risultata nel 1997 di 183.340 tonnellate.
3.2.4. Provincia di Modena.
In questa provincia, nel 1997, si è registrata una produzione di Rsu di 324.970 tonnellate; la quota di raccolta differenziata (compresi gli ingombranti) si è attestata al 14,8 per cento del totale, concentrata - anche in questa provincia - nelle filiere del materiale organico (9.446 tonnellate) del vetro (9.758 tonnellate) e della carta (4.714 tonnellate). La produzione di rifiuti, al netto della raccolta differenziata, è stata di 276.900 tonnellate.
È evidente la maggiore capacità di trattamento e smaltimento di rifiuti di questa provincia rispetto alla produzione complessiva del territorio. Si tratta quindi, anche in questo caso, di un'area che sopperisce alla carenza di soluzioni per altri territori regionali ed extra-regionali.
3.2.5. Provincia di Parma.
La produzione di rifiuti in questa provincia è stata nel 1997 di 189.820 tonnellate, con la raccolta differenziata (compresi gli ingombranti) che ha rappresentato una quota del 14,2 per cento. Materiale organico (3.662 tonnellate), vetro (7.018 tonnellate) e carta (7.470 tonnellate) sono le filiere in cui si è concentrata la raccolta differenziata; al netto di questa, la produzione di rifiuti è risultata di 162.820 tonnellate.
3.2.6. Provincia di Piacenza.
Nel 1997 si è registrata in questa provincia una produzione di Rsu di 129.790 tonnellate. La raccolta differenziata e degli ingombranti ha rappresentato il 21,9 per cento, quota che fa di questa provincia la più «virtuosa» tra quelle della regione. Materiale organico (7.210 tonnellate) vetro (5.898 tonnellate) e carta (8.181 tonnellate) sono le frazioni in cui si è concentrata la raccolta differenziata. Al netto di questa, la produzione di rifiuti è risultata di 101.340 tonnellate.
Le quattro discariche presenti in provincia - Ottone, Cortebrugnatella e i due lotti di Ponte dell'Olio - hanno smaltito complessivamente 58.767 tonnellate nel 1997. Esiste poi un impianto di compostaggio a Sarmato, che nel 1997 ha trattato 11.000 tonnellate di rifiuti.
3.2.7. Provincia di Ravenna.
La produzione di Rsu in questa provincia è stata nel 1997 di 203.460 tonnellate. La raccolta differenziata (compresi gli ingombranti) ha rappresentato una quota del 14,4 per cento, concentrata soprattutto nelle filiere del materiale organico (6.908 tonnellate), del vetro (5.194 tonnellate) e della carta (4.377 tonnellate). Al netto della raccolta differenziata la produzione di Rsu è risultata di 174.090 tonnellate. Va aggiunto che questa provincia è stata l'unica della regione ad aver fatto registrare nel 1997 un calo del 3,4 per cento nella produzione di rifiuti rispetto all'anno precedente.
3.2.8. Provincia di Reggio Emilia.
Nel 1997 in questa provincia si è registrata una produzione di Rsu di 237.800 tonnellate. La raccolta differenziata (compresi gli ingombranti) ha rappresentato il 19 per cento, concentrata nelle frazioni del materiale organico (10.591 tonnellate), del vetro (9.640 tonnellate) e della carta (12.100 tonnellate). Al netto della raccolta differenziata, la produzione di rifiuti è risultata di 192.650 tonnellate.
3.2.9. Provincia di Rimini.
Questa provincia nel 1997 ha fatto registrare una produzione di Rsu di 217.770 tonnellate; la raccolta differenziata (inclusi gli ingombranti) ha rappresentato il 13,6 per cento. Le filiere su cui si è concentrata la raccolta differenziata sono state il materiale organico (5.269 tonnellate), il vetro (5.355 tonnellate) e la carta (7.547 tonnellate). Al netto della raccolta differenziata la produzione di rifiuti è stata di 188.070 tonnellate.
Alla carenza di discariche fa da contraltare un numero molto elevato di centri di stoccaggio con rischi - come è stato sottolineato dagli stessi organismi di controllo - di sovraesposizione ai traffici illeciti. La grande quantità riscontrata di centri di stoccaggio determina infatti un gran numero di carichi in circolazione, con relativi documenti
Si tratta di una situazione confermata sostanzialmente anche dall'associazione di categoria degli industriali che ha lamentato prezzi di smaltimento troppo alti i quali - secondo i rappresentanti degli imprenditori - inviterebbero chi deve smaltire a cercare soluzioni meno costose pur se in contrasto con la legge. Infine le associazioni ambientaliste hanno evidenziato una serie di anomalie nel settore dei rifiuti ospedalieri (dove si riscontrano forbici di prezzi molto ampie) e situazioni di impatto ambientale per quanto concerne alcuni impianti di smaltimento.
Attenzione specifica è stata infine dedicata al caso della centrale nucleare di Caorso, dal 1987 in stato di custodia protettiva passiva e per la quale solo in tempi recentissimi sono state avviate le procedure per il decomissioning. Anche su questo argomento - al quale viene dedicato uno specifico capitolo di questa relazione - sono intervenute le associazioni ambientaliste, che hanno sottolineato in particolare l'anomalia rappresentata da un impianto che da oltre 10 anni è in attesa di essere smontato: un tempo mai raggiunto per alcun impianto di questo genere al mondo e che deve quindi suscitare grande attenzione per i problemi connessi alla sicurezza che ne potranno derivare.
Occorre qui evidenziare anche l'importanza che - anche ai fini della salvaguardia del territorio - può avere il recupero, in particolare il trattamento della frazione organica con produzione di un compost di qualità. Diversi studi evidenziano infatti il progressivo impoverimento organico dei terreni della pianura padana, che rischiano di avviarsi a uno stato di desertificazione. Il trattamento di tali terreni con un compost di qualità avrebbe quindi un duplice positivo risultato: da un lato un arricchimento organico del terreno (con conseguente allontanamento dei rischi di desertificazione), dall'altro una drastica riduzione nell'utilizzo di prodotti chimici nelle attività agricole.
In provincia di Bologna esistono 4 discariche: S. Agata Bolognese, Imola, Gaggio Montano e Baricella. In questi impianti nel 1997 sono state smaltite complessivamente 400.853 tonnellate. L'inceneritore di Bologna ha invece smaltito 139.209 tonnellate. Il totale dei rifiuti
Non si hanno dati in merito alla capacità residua delle discariche esistenti, mentre per quanto riguarda l'inceneritore si tratta di un impianto realizzato nel 1973 e rimodernato nel 1992; dotato di una tecnologia a griglia, può trattare 600 tonnellate al giorno di rifiuti. Nel 1997 ha prodotto 40.555 MWh elettrici.
È utile fare riferimento a un documento redatto dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) nel 1998, per la ricognizione della pianificazione in materia di rifiuti: da tale documento si evince come la domanda di smaltimento per questa provincia nel 1997 sia stata superiore di circa 25 mila tonnellate al previsto. Rispetto agli scenari di piano, inoltre, risultano ancora da avviare l'inceneritore di Molinella - per una potenzialità di 100.000 tonnellate-anno - e le discariche di Galliera e Castello di Serravalle, con una capacità rispettivamente di 1 milione di metri cubi e un milione e 330 mila metri cubi.
Nel territorio provinciale esistono sette discariche - Copparo, Ferrara, Argenta, Comacchio 1 e 2, S. Agostino, Bondeno - che nel 1997 hanno complessivamente smaltito 195.327 tonnellate di rifiuti. A Ferrara sono poi in funzione due impianti di incenerimento; quello di Ferrara 1, realizzato nel 1975 e rivisto nel 1991, ha una capacità di 120 tonnellate/giorno, senza recupero né energetico né termico: nel 1997 ha trattato 10.229 tonnellate di rifiuti. L'impianto di Ferrara 2 è invece entrato in funzione nel 1993 ed ha una capacità di 150 tonnellate/giorno di rifiuti; nel 1997 ha trattato 37.308 tonnellate di rifiuti, producendo 26.170 MWh termici.
Si ha pertanto una sostanziale autosufficienza di questa provincia per quanto riguarda il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti prodotti; va però aggiunto che non sono disponibili informazioni in merito alla capacità residua delle discariche esistenti su questo territorio.
In questa provincia la quantità di rifiuti inviata allo smaltimento è risultata inferiore alle previsioni di piano di circa 20 mila tonnellate, indice di un buon andamento della raccolta differenziata. In questo territorio, inoltre, dovrebbero essere avviate due nuove discariche a Ferrara e Ostellato, con una capacità rispettivamente di 1 milione e mezzo di metri cubi e 2 milioni e mezzo di metri cubi. Sempre ad Ostellato dovrebbe entrare in funzione un impianto di compostaggio con produzione di cdr dalla potenzialità di 50 mila tonnellate/anno.
Le due discariche esistenti in provincia, Sogliano al Rubicone e Cesenatico, hanno complessivamente smaltito nel 1997 265.333 tonnellate di Rsu, una quantità sensibilmente superiore alla produzione provinciale di Rsu. Va però tenuto presente che nella discarica di Sogliano viene convogliata buona parte dei rifiuti prodotti in provincia di Rimini. Esiste inoltre un inceneritore, a Forlì, di vecchia realizzazione (risulta infatti in funzione dal 1976) con una capacità di 200 tonnellate/giorno. Nel 1997 l'impianto ha trattato 52.589 tonnellate di rifiuti, producendo 11.628 MWh termici. In questa provincia è infine in funzione un impianto di compostaggio, a Santa Sofia, che tuttavia nel 1997 ha trattato solo 50 tonnellate di rifiuti.
Anche la provincia di Forlì ha fatto registrare una quantità di rifiuti inviata allo smaltimento assai inferiore rispetto alle previsioni di piano, con un saldo positivo di circa 80 mila tonnellate. Più in generale è stata la produzione di Rsu a risultare molto inferiore (70 mila tonnellate) rispetto alle previsioni avanzate. Rispetto alla situazione attuale, in questo territorio dovrebbe realizzarsi una nuova discarica a Cesena-Tessello, con una capacità di 2 milioni di metri cubi.
Per quanto riguarda lo smaltimento, cinque delle sei discariche esistenti in provincia - Modena, Carpi, Medolla, Mirandola e Montefiorino - hanno ricevuto nel complesso 287.552 tonnellate di Rsu nel 1997. Per quanto riguarda una sesta discarica, ubicata a Pievepelago, non sono disponibili dati in merito allo smaltimento di Rsu nel 1997. A Modena è inoltre in funzione un impianto di incenerimento (costruito nel 1980 e rimodernato nel 1995), con una capacità di 500 tonnellate al giorno, che nel 1997 ha trattato 120.000 tonnellate di rifiuti, producendo 37.000 MWh elettrici.
In questa provincia esistono inoltre due impianti di trattamento rifiuti con produzione di compost, a Carpi e Fossoli, che nel 1997 hanno trattato complessivamente 69.835 tonnellate di rifiuti. Esiste infine un impianto di compostaggio a Soliera, che nel 1997 ha trattato 2.500 tonnellate di rifiuti.
Inoltre anche la provincia di Modena ha inviato allo smaltimento circa 30 mila tonnellate in meno rispetto alle previsioni di piano. Il risultato è stato ottenuto grazie al miglior andamento della raccolta differenziata, atteso che la produzione complessiva è risultata invece in linea con quanto previsto. Dovranno essere inoltre realizzate in provincia nuove discariche a Prignano, San Felice, Fiumalbo e Pavullo, per una capacità complessiva di circa 1 milione e 200 mila tonnellate.
In provincia di Parma esistono due discariche, a Borgo Val di Taro e a Corniglio, che nel 1997 hanno smaltito complessivamente 42.320 tonnellate. È inoltre in funzione l'inceneritore di Parma: avviato nel 1975 e rimodernato nel 1991, ha una capacità di 300 tonnellate/giorno. Nel 1997 ha trattato 62.000 tonnellate di rifiuti, senza alcun recupero né termico né elettrico.
Emerge quindi un deficit di soluzioni per lo smaltimento o il trattamento dei rifiuti di questa provincia, dove l'unico impianto esistente alternativo alla discarica risulta essere di vecchia concezione e non più rispondente ai parametri di legge.
La quantità di rifiuti inviata a smaltimento è risultata inferiore di circa 40 mila tonnellate rispetto alle previsioni di piano, il medesimo gap rilevato anche nella produzione complessiva di Rsu. In questa provincia è previsto l'ampliamento dell'inceneritore di Parma, portando la potenzialità a circa 100 mila tonnellate/anno, e la realizzazione di quattro nuove discariche, la cui localizzazione non viene però indicata nel citato documento dell'ARPA. Sulla situazione di Parma si tornerà più avanti nel corso della relazione.
Anche questa provincia sconta quindi un grave deficit per quanto riguarda la capacità di smaltimento o trattamento dei rifiuti rispetto alla produzione. Nel 1999 dovrebbe tuttavia entrare in funzione un impianto di incenerimento a Piacenza con una capacità nominale di 240 mila tonnellate/anno.
In questa provincia la quantità di rifiuti inviata allo smaltimento nel 1997 è risultata inferiore di circa 20 mila tonnellate rispetto alle previsioni di piano, grazie al miglior andamento della raccolta differenziata. È inoltre prevista la realizzazione di due nuove discariche, a Castel S. Giovanni e ad Alseno, per una capacità di 500 mila metri cubi ciascuna.
In questa provincia esistono due discariche, a Ravenna e Lugo-Alfonsine, che complessivamente hanno smaltito, nel 1997, 162.795 tonnellate di Rsu. Esiste poi un impianto per la produzione di Combustibile derivato da rifiuti (Cdr) a Ravenna, che tuttavia nel 1997 ha trattato appena 167 tonnellate di rifiuti; a Faenza sono poi presenti due impianti di compostaggio, che nel periodo considerato hanno trattato 3.765 tonnellate di rifiuti. Esiste quindi un saldo negativo tra la produzione e la gestione dei rifiuti in questa provincia, ad indicare che una parte di questi (anche della frazione non differenziata) viene trattata fuori dal territorio.
Neanche per la provincia di Ravenna esistono dati in merito alla disponibilità residua delle discariche esistenti. Risultano comunque in fase di realizzazione due linee per l'incenerimento di rifiuti: la prima di queste dovrebbe entrare in funzione nel 2.000, mentre la seconda dovrebbe essere avviata nel 2.002.
La provincia di Ravenna ha inviato a smaltimento circa 70 mila tonnellate in meno rispetto alle previsioni di piano, con una produzione complessiva risultata di circa 50 mila tonnellate inferiore a quanto previsto. Nel territorio dovrebbero essere ampliate le discariche di Lugo-Alfonsine (fino a 1 milione e 320 mila metri cubi) e di Ravenna (fino a 4 milioni di metri cubi). È inoltre prevista la realizzazione di una discarica - non localizzata - dalla capacità di un milione e 200 mila metri cubi.
Le tre discariche esistenti in provincia - Castellaro, Carpineti e Novellara - hanno complessivamente smaltito, nel 1997, 223.596 tonnellate di rifiuti. A Reggio Emilia è inoltre in funzione un inceneritore - avviato nel 1967 e rimodernato nel 1994 - con una capacità di 200 tonnellate/giorno. Nel 1997 ha trattato 45.496 tonnellate di rifiuti, producendo 4.028 Mwh elettrici e 38.576 MWh termici.
Anche in questa provincia si è quindi registrata nel 1997 una capacità di trattamento o smaltimento dei rifiuti superiore alla produzione del territorio, indicativa del fatto che questo territorio ha supplito alle carenze di altre aree regionali o extra-regionali.
In questa provincia si è registrato un invio di rifiuti a smaltimento superiore di 20 mila tonnellate rispetto alle previsioni di piano, con una produzione superiore di 15 mila tonnellate al previsto.
In provincia di Rimini non esistono discariche (viene utilizzata l'area di Sogliano in provincia di Forlì). A Coriano è in funzione dal 1976 (rimodernato nel 1992) un impianto di incenerimento con una capacità di 500 tonnellate/giorno. L'impianto nel 1997 ha trattato 99.200 tonnellate di rifiuti, senza alcun recupero né termico né elettrico. A Rimini esiste poi un impianto di compostaggio che nel 1997 ha trattato 6.423 tonnellate di rifiuti.
Si tratta quindi di una provincia che fa registrare un saldo negativo per quanto concerne la capacità di smaltimento o trattamento dei rifiuti, recuperato in gran parte con l'invio dei rifiuti nella confinante provincia di Forli.
La provincia di Rimini ha inviato a smaltimento nel 1997 oltre 20 mila tonnellate in più rispetto alle previsioni di piano, benché la produzione di Rsu sia risultata in linea con quanto previsto. Nel territorio dovrebbero essere realizzate due discariche, a Torriana e Rimini, con una capacità rispettivamente di un milione e mezzo e due milioni di metri cubi.
Il quadro generale della situazione relativa alla produzione e alla raccolta dei Rsu in Emilia Romagna è desumibile dalle tabelle e dalle cartine seguenti.