Comitato parlamentare Schengen-Europol
COMUNICATO FINALE DELLA PRESIDENZA BELGA
Riunione del Comitato esecutivo di Schengen
tenutasi a Bruxelles il 21 aprile 1998
Il Comitato esecutivo si è riunito a Bruxelles il 21 aprile 1998 sotto la presidenza
del sig. J. Vande LANOTTE, Vice Primo Ministro e Ministro dell'interno del Belgio.
Il Comitato esecutivo ha fatto il punto sulle attività condotte sotto presidenza belga
dall'inizio dell'anno.
Una parte importante di tali attività è stata dedicata alla valutazione della
cooperazione Schengen nei paesi che già applicano la Convenzione e nei paesi che non
l'applicano ancora.
Tale valutazione della Convenzione è ritenuta importante anche ai fini dei un migliore
attuazione delle raccomandazioni delle commissioni per le visite che hanno ispezionato le
frontiere esterne.
E' stata così sottolineata l'importanza che tutte le Parti contraenti attribuiscono ad un
controllo delle frontiere esterne qualitativamente elevato. Ciò riguarda sia gli Stati
che già applicano la Convenzione di Schengen che qu3lli che l'applicheranno in futuro.
Gli stati Schengen procedono ad uno scambio di vedute sulla struttura più adatta a
valutare l'applicazione della Convenzione.
Per quanto riguarda l'integrazione di Schengen nell'Unione europea è importante che tutti
gli Stati membri dell'Unione europea siano informati dell'acquis Schengen. Tale acquis
svolgerà inoltre un ruolo nelle discussioni che l'Unione europea conduce con gli 11 paesi
candidati.
Nel prossimo futuro, la questione più importante è quella della modernizzazione del SIS.
Essa si svolgerà in due fasi, prima con l'upgrade del SIS che diverrà il SIS 1+ per il
2000 e successivamente con la realizzazione di un SIS2a generazione.
Il Comitato esecutivo ha adottato una dichiarazione sulla base della quale, mediante l'uso
del SIS si consente di rintracciare il più rapidamente possibile minori in caso di
rapimento o di sottrazione abusiva da uno dei genitori al loro legittimo affidatario.
per quanto riguarda i flussi immigratori improvvisi, il Comitato esecutivo ha messo in
funzione un meccanismo d'informazione e di scambio di dati per poter reagire adeguatamente
a tali flussi immigratori.
Infine, sono stati adottati i mezzi finanziari per il funzionamento dell'Autorità di
controllo comune (ACC) nel 1998 affinché tale organo di controllo possa esercitare
correttamente la sua funzione nell'interesse del cittadino. Il Comitato esecutivo ha
inoltre concordato una procedura di risposta più celere e più completa alle
raccomandazioni dell'ACC,. nel contempo è stata trasmessa una risposta all'ACC relativa a
raccomandazioni formulate in passato sottolineando in tal modo una cooperazione fondata
sulla fiducia.