Comitato parlamentare Schengen-Europol
Il 16 dicembre 1998 si è tenuta a Berlino la seconda riunione del Comitato Esecutivo Schengen sotto la presidenza tedesca. I lavori sono stati diretti dal Sottosegretario agli Interni Claus Henning Schapper.
I principali temi di discussione sono stati:
se e quando abolire i controlli delle persone per i collegamenti da e verso la Grecia;
il proseguio dell'armonizzazione delle politiche e delle prassi in materia di concessione di visti;
la cooperazione transfrontaliera delle forze di polizia in materia di prevenzione e indagini di reati, su richiesta;
l'impiego coordinato di consulenti in materia di documenti.
Dopo la conferenza ha avuto luogo un incontro dei Paesi Schengen con i Paesi candidati all'adesione all'UE. In questa sede si è data un'informativa sulle attività del Comitato Esecutivo, preparando i candidati al recepimento delle disposizioni di Schengen.
Dalla trattazione dei singoli temi è emerso quanto segue:
I Paesi Schengen hanno convenuto di mantenere i controlli personali per
i collegamenti aerei e via mare da e verso la Grecia. Una recente verifica avrebbe
evidenziato che la Grecia ha adempiuto ai requisiti necessari per garantire le frontiere
esterne di SChengen, ma che esistono ancora delle lacune. Il Comitato Esecutivo ha
espresso un particolare apprezzamento per l'impegno e i successi della Grecia in ordine al
miglioramento del proprio dispositivo di protezione delle proprie frontiere esterne.
La Grecia si è impegnata a compiere i massimi sforzi per colmare le lacune riscontrate.
Il Comitato Esecutivo cercherà di prendere una decisione, se possibile, entro il 1999.
I Paesi Schengen rilasciano annualmente oltre 6 milioni di
visti-Schengen, i quali consentono l'accesso allo spazio Schengen. In tal senso la
riduzione - avviata dal Comitato Esecutivo - della cosiddetta "lista
grigia" degli Stati i cui cittadini sottostanno al requisito del visto in alcuni
Paesi Schengen e non in altri, nonché l'armonizzazione delle disposizioni per il
transito aeroportuale costituiscono passi importanti passi verso l'ulteriore armonizzazione
delle politiche di rilascio dei visti.
Parallelamente, i Paesi Schengen si sono accordati su una armonizzazione del regime di
verifica dei visti: in futuro, tali paesi utilizzeranno moduli uniformi - più sicuri
rispetto a possibili contraffazioni - per documentare l'assunzione degli oneri da parte
delle persone che "invitano", ovvero per documentare la disponibilità di un
alloggio.
I Paesi Schengen hanno deliberato il miglioramento e rafforzamento
della cooperazione transfrontaliera delle forze di polizia nella prevenzione e nelle
indagini di atti criminosi, prevedendo una serie di apposite misure;
- l'obbligo di trasmettere alla competente autorità giudiziaria le richieste emananti da
forze di polizia nel caso in cui gli organi di polizia cui era diretta la richiesta
non siano competenti in materia;
- l'elaborazione di un catalogo Schengen armonizzato degli atti che possono essere
compiuti dalle forze di polizia senza il coinvolgimento dell'autorità giudiziaria;
- procedure semplificate e più rapide per la richiesta e la concessione delle
autorizzazioni ad utilizzare informazioni scritte nel procedimento penale.
I Paesi Schengen hanno raggiunto un accordo di massima sull'invio di consulenti in materia di documenti presso le sedi esterne delle compagnie aeree e di navigazione, nonché presso le rappresentanze consolari. Tale iniziativa è volta in primo luogo ad informare il personale operante in paesi terzi sulle modalità di riconoscimento di documenti falsificati. E' infatti essenziale poter identificare tali documenti (falsi e falsificati) in sede di rilascio di visti per la circolazione internazionale delle persone. La Germania ha preso posizione a favore della costituzione di équipes comuni di consulenti. Si prevede l'invio delle prime équipes comuni costituite da Paesi Schengen già il prossimo anno.
Il Ministro degli Interni Otto SChily, nel dichiarare il successo della
riunione del Comitato Esecutivo sotto la presidenza tedesca, ha osservato:
"Il Comitato Esecutivo ha adottato una serie di importanti decisioni, di grande
rilevanza per il buon funzionamento della cooperazione Schengen, con particolare
riferimento al miglioramento della assistenza legale tra forze di polizia, l'invio di
équipes comuni di consulenti in materia di documenti, l'armonizzazione delle politiche e
delle prassi di rilascio dei visti.
I contatti con i paesi candidati dell'Europa Centro-orientale ha nuovamente dimostrato
quanto sia urgente procedere ad un allineamento degli stessi rispetto ai parametri di
Schengen".
Il Ministro ha sottolineato come debbano essere mantenuti i controlli sulle persone per i collegamenti da e verso la Grecia, finché i provvedimenti adottati dalla Grecia per garantire le frontiere esterne di Schengen non avranno dimostrato la loro efficacia.
Il Ministro degli Interni Schily ha sottolineato:
"Uno dei principi fondamentali di Schengen è che la partecipazione agli accordi dei
libera circolazione è possibile solo se non sorgono rischi per la sicurezza degli altri
Paesi Schengen. Il Governo tedesco si atterrà a tale principio anche per il futuro".