Comitato parlamentare Schengen-Europol
- evoluzione recente dell'immigrazione clandestina e accordo su misure per contrastarla;
- collaborazione reciproca per l'applicazione di misure di sorveglianza alle frontiere esterne;
- scambio reciproco di esperti in documenti;
- adeguamento degli stati che chiedono di aderire all'UE agli standard degli acquis di Schengen;
- cooperazione tra Stati Schengen e Svizzera;
- istituzione di un comitato permanente per il controllo dell'applicazione della Convenzione per l'attuazione dell'Accordo di Schengen da parte delle Parti Contraenti Schengen e degli stati che chiedono dei aderirvi;
- applicazione pratica della Convenzione per l'Attuazione dell'Accordo di Schengen da parte della Grecia.
- Attualmente si registra un aumento della pressione migratoria alle frontiere esterne dell'area Schengen. Focolaio dell'immigrazione clandestina sono le coste dell'Italia meridionale, dove si intercetta un numero considerevole di persone provenienti dai paesi del Maghreb, ma anche curdi da Iraq e Turchia e, in misura minore clandestini da Albania e Kosovo. In Germania, nel periodo da gennaio a luglio 1998, sono stati individuati 5.130 clandestini di nazionalità jugoslava, di cui 2.122 entrati nel paese con l'aiuto di trafficanti. Solo nel mese di agosto 3.035 albanesi provenienti dal Kosovo hanno presentato domanda di asilo in Germania. L'Italia riferisce che circa 10.000 clandestini provenienti dall'Albania sono stati catturati ad Apulia nel periodo marzo-agosto 1998. Durante lo stesso periodo, sono state intercettate in Sicilia circa 6.000 clandestini provenienti dal Nord Africa.
- La Presidenza tedesca ha ritenuto pertanto di convocare una riunione straordinaria della Task Force il 21 agosto 1998. Questo organismo, formato da una squadra di esperti delle Parti Contraenti Schengen, è incaricato di elaborare soluzioni rapide in situazioni critiche connesse a fenomeni migratori.
- La Task Force ha elaborato un piano di azione inteso a contrastare i nuovi flussi migratori. Il Comitato Esecutivo ha adottato un pacchetto di misure generali che prevedono, inter alia:
- l'attuazione di controlli rigorosi ai punti di frontiera;
- la sorveglianza di tutte le frontiere esterne terrestri e marittime;
- la salvaguardia delle zone portuali vietate all'accesso pubblico;
- misure di polizia all'interno degli stati, in particolare lungo gli itinerari interessati dal traffico di clandestini;
- rimpatrio immediato dei cittadini di paesi terzi entrati illegalmente, e
- sanzioni ai vettori che trasportano verso uno Stato Schengen passeggeri privi dei documenti richiesti.
- Gli Stati Schengen hanno convenuto sull'opportunità di valutare se il distacco temporaneo di Ufficiali di collegamento di una Parte Contraente alle frontiere esterne di un'altra parte Contraente possa contribuire alla protezione di queste ultime. Il Gruppo di Lavoro Schengen competente è stato incaricato di elaborare dei principi al riguardo.
- Il Comitato Esecutivo è riuscito a raggiungere un accordo sui principi del distacco congiunto di esperti in documenti presso le stazioni aeroportuali all'estero e le missioni consolari degli Stati Schengen. In tal modo si intende addestrare il personale locale ad individuare documenti falsi. La capacità di riconoscere documenti falsi è fondamentale per prevenire l'ingresso illegale negli Stati Schengen, in particolare durante le procedure di rilascio dei visti e nel trasporto aereo di passeggeri. La Presidenza tedesca si sta impegnando ad intensificare la cooperazione al riguardo, attraverso la costituzione di squadre congiunte di consulenti. L'iniziativa è stata appoggiata da tutti.
- Il Comitato Esecutivo ha definito i principi per un migliore coordinamento delle attività intraprese dai partners Schengen per adeguare i paesi dell'Europa centrale ed orientale e Cipro agli standard Schengen e UE. Detti Stati, che hanno chiesto di aderire all'UE, devono adottare gli acquis Schengen in base alle disposizioni del Trattato di Amsterdam e, pertanto, hanno bisogno di una preparazione adeguata.
- Si svolgono, a tal fine, riunioni regolari a livello di Comitato Esecutivo e di altri organismi tra gli Stati Schengen e rappresentanti dei paesi richiedenti. Ad esempio, la presidenza tedesca organizzerà una conferenza sulla polizia di frontiera dal 20 al 23 settembre 1998, intesa a fornire ai capi delle forze di frontiera degli stati richiedenti informazioni adeguate in particolare sugli acquis di Schengen relativi alla protezione delle frontiere esterne.
- Il Comitato Esecutivo stabilisce la costituzione di un comitato intenso a monitorare l'applicazione della Convenzione per l'Applicazione dell'Accordo di Schengen nelle Parti Contraenti e negli stati richiedenti. Un organo ad hoc sarà costituito per accertare il rispetto, da parte della Grecia, dei pre-requisiti previsti per l'entrata in vigore della Convenzione per l'Applicazione dell'Accordo di Schengen. I controlli alle persone in viaggio da e per la Grecia sono tuttora in vigore, sebbene quel paese collabori già, in pratica, alla cooperazione Schengen.